Andando incontro al periodo migliore per fare scorta e degustazione di funghi, un impiego che si può farne, oltre a mangiarli in primi e secondi piatti, è quello di conservarli in preziosi vasetti dopo averli fatti essiccare, per poi utilizzarli più in avanti. L’operazione è facile, ma con qualche piccolo accorgimento non avrà più segreti per voi e avrete garantito un risultato perfetto. Allora vediamo come preparare i porcini secchi.
Innanzitutto procuratevi dei funghi porcini di dimensioni medie e che siano sani, sodi e senza imperfezioni di sorta. Dopo averli puliti accuratamente tagliando la parte del gambo piena di terra ed averne eliminato con un panno umido tutta la sporcizia in superficie, tagliateli a fette molto sottili, di circa 2-3 mm di spessore e che abbiano una grandezza più o meno uguale. Per fare i funghi secchi procuratevi uno di quegli aghi adatti per la lana ed un filo di spago per alimenti, ed infilzatele, una alla volta, lasciando dello spazio tra l’una e l’altra in modo che l’asciugatura avvenga in maniera più uniforme possibile. Appendete il filo al sole in un ambiente abbastanza ventilato per favorire l’essiccazione.
Invece, se preferite optare per un’altra modalità, procedete con il disporre le fette di porcini sul fondo di una cassetta di legno rivestita di carta forno oppure su una gratella e posizionateli al sole avendo cura e pazienza di girarli ogni 5 ore. I funghi saranno pronti, nell’uno o nell’altro caso, nel giro di due giorni, sempre che le condizioni climatiche permettano.
Una volta pronti i funghi vanno conservati in vasetti di vetro puliti e sterilizzati accuratamente chiusi e al buio. Così facendo i porcini secchi si conservano per almeno 5 mesi. Per un’essiccatura più veloce potete ricorrere al sempre pratico e sbrigativo forno. Disponeteli sulla placca foderata di carta forno in modalità ventilato ad una temperatura molto bassa di circa 60 C°.