Potrebbe sembrare una semplice padella dal fondo concavo, ma in realtà il wok è una pentola antichissima la cui caratteristica principale è l’estrema versatilità. Nella gastronomia cinese si usa per friggere, cucinare al vapore, stufare, affumicare gli alimenti e perfino fare la cottura al salto. La cottura al vapore prevede una tecnica uguale a quella già nota: bisogna solo riempire d’acqua il fondo del wok e poi posizionarvi sopra i cestelli con gli alimenti. La forma concava della pentola permette la formazione di buone quantità di calore che aiutano a cuocere tutto in fretta.
Quello che più mi piace però, è la frittura nel wok. Friggere nel wok è utile per diversi motivi: si riesce a cuocere sia le verdure, il pesce e la carne (a filetti o a tocchetti) senza utilizzare quantità eccessive di olio o burro, che restano concentrati al centro della pentola e garantiscono una frittura uniforme sia con olio d’oliva, sia con il burro chiarificato o lo strutto.
Un tipo di cottura tipica della cucina cinese è quella mista, caratteristica di piatti come il pollo con gli anacardi, il maiale in agrodolce o il vitello ai cinque colori. In questo tipo di preparazioni si utilizza una tecnica simile alla cottura in umido ma con tempi estremamente ridotti. La carne precedentemente marinata, viene prima scottata in olio a temperatura moderata, poi saltata nel wok insieme alle verdure. Poi si aggiunge il brodo e gli aromi e infine, la salsa viene legata con un addensante, come un roux di farina e burro. Provate anche voi qualche ricetta di origine cinese, come il pollo alle mandorle o il maiale in agrodolce e fateci sapere!
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