Chissà quanti di voi siano già informati sulla storia che si cela dietro il nocino. Apparentemente si tratta di un liquore ottenuto a partire dal mallo delle noci che vengono messe in infusione nell’alcool e particolarmente diffuso e preparato nella zona del modenese, ed in realtà lo è. Ma forse non tutti sanno il perchè il nocino sia legato al 24 giugno ossia il giorno in cui si festeggia San Giovanni. Bene ve lo spiego subito: sin dall’antichità l’albero di noci è stato associato all’idea di riti ed incantesimi. La storia vuole che le noci venissero raccolte proprio durante la notte di San Giovanni precisamente dalla donna giudicata più abile nella sua preparazione. Il giorno dopo la raccolta il mallo veniva messo in infusione nell’alcool fino alla notte di Halloween.
Oggi sicuramente si è persa la tradizione della raccolta in questo giorno prestabilito, ma quello che è certo è che la preparazione del nocino non è scomparsa. Il nocino si presenta come un liquore dal colore scuro, e dall’aspetto denso. Può essere servito a fine pasto come digestivo. Ovviamente esistono diverse varianti nella preparazione del nocino tramandate di famiglia in famiglia, quì vi propongo quella che ho provato personalmente.