E’ una enorme torta a forma di Italia, isole comprese, ad avere vinto il Guinness World Record per la torta decorata più grande del mondo. Il fantastico record è stato ottenuto dall’ANCDI (Associazione Nazionale Cake Designers Italia) ed ha battuto il precedente record di 120 mq detenuto dagli inglesi. La maestosa torta italiana che riproduce alla perfezione la penisola in tutti i suoi dettagli ha una superficie complessiva di 229,45 metri quadrati, è lunga 16,46 metri e larga 13,94 metri, alta fino a 54 centimetri e pesa oltre 3,5 tonnellate di peso.
Il Guinnes World Record è stato decretato ufficialmente dal giudice Lorenzo Veltri, che ha proclamato la vittoria del progetto italiano il 4 ottobre. La torta è stata realizzata con ingredienti interamente commestibili da 300 pasticceri e decoratori di torte provenienti da tutte le regioni d’Italia che per 4 giorni si sono alternati in turni di lavoro per riuscire a realizzare questo capolavoro della pasticceria, anche grazie a strumenti e prodotti di altissima qualità messi a disposizione da aziende che hanno deciso di sponsorizzare il progetto. Con il fondente di zucchero sono anche stati realizzati i monumenti rappresentativi delle più importanti città italiane e, per farvi un’idea della grandezza di questa torta, vi diciamo che è stata divisa in 12.000 fette, che sono state distribuite ai visitatori di Hobby Show, la manifestazione della Fiera di Milano che ha ospitato l’evento.
I numeri degli ingredienti sono da capogiro. Per realizzare la torta decorata più grande del mondo sono state utilizzate 10.00o uova, 700 kg di farina, 350 kg di pasta di zucchero, 100 kg di mashmallow e 100 kg di rice crispies. E poi forni, miscelatori, matterelli, aerografi, sfogliatrici e strumenti di decorazione. Insomma, una mastodontica impresa che ha contribuito a puntare l’attenzione e a dare valore alla professione del decoratore di torte, che ancora in Italia non è pienamente riconosciuta nonostante le richieste di torte decorate per le occasioni speciali siano in deciso aumento.
Photo Credit| Sabrina Pierantozzi per ANCDI