Lo spumante italiano batte lo champagne francese? Sembrerebbe proprio di sì anche quest’anno: i dati Ista diffusi dalla Coldiretti e relativi ai primi sei mesi del 2017 confermano che lo spumante italiano ha registrato un incremento di esportazione del 13%. E solo il 10% di questo aumento esponenziale è stato registrato in Gran Bretagna, proprio dove qualche settimana fa imperversava la polemica circa il nostro spumante, accusato di rovinare lo smalto dei denti.
E nonostante la Brexit il mercato inglese resta importante per l’Italia con un terzo delle bottiglie esportate.
Anche negli Stati Uniti si registrano ottime esportazioni di spumante con un 18% che ricalca lo scorso anno. Terzo posto per la Germania 2017 ha registrato un incremento pari al 21% mentre al quarto posto si colloca addirittura la Francia con un’esportazione delle bottiglie pari al 4%, proprio da loro i produttori dello champagne. Insomma anche i francesi sembrano essere diventati ottimi consumatori di spumante che avrebbero cominciato a prediligere al posto dello champagne.
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I dati in ogni caso sono confortanti proprio a livello mondiale: esattamente come l’anno precedente, anche nel 2016 si sarebbe bevuto più spumante italiano che champagne francese con ben 370 milioni di chili di bottiglie di spumante consumate fuori dai nostri confini. A guidare i consumi, il Prosecco, l’Asti e il Franciacorta, in barba alle finte accuse arrivate dall’Inghiterra che si sono concluse con la smentita dei dentisti sui danni provocati dal nostro prosecco ai denti e con le scuse della stampa inglese dopo la gaffe.
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