Che sia buono da mangiare è cosa risaputa, ma forse non tutti sanno quanto il pistacchio faccia bene alla salute. Lo sostengono i risultati di una ricerca della Pennsylvania State University, pubblicata a giugno sulla rivista “Hypertension”. Lo studio rivela che l’inclusione dei pistacchi all’interno di una dieta sana ed equilibrata può ridurre positivamente la risposta dell’organismo agli stress della vita quotidiana, diminuire i livelli del colesterolo e addirittura ridurre la pressione sanguigna sistolica. I partecipanti al test sono stati sottoposti a diversi tipi di dieta in cui erano presenti diversi quantitativi di pistacchio, all’interno di un’alimentazione controllata dal punto di vista delle calorie, e poi a situazioni di stress mentale e fisico.
Dai risultati è emerso che gli individui che assumono il pistacchio regolarmente nell’alimentazione giornaliera hanno una risposta positiva alle situazioni di stress, pressione arteriosa ridotta e minor carico vascolare sul cuore. Come sottolinea anche Giorgio Donegani, esperto in nutrizione ed educazione alimentare, i risultati sono innovativi non solo perchè confermano i benefici del pistacchio sulla pressione sanguigna, ma perchè questi benefici persistono anche nel caso in cui si consumino i pistacchi salati. Infatti, nonostante i pistacchi salati abbiano una maggiore concentrazione di sodio, hanno un buon contenuto di grassi “buoni” mono e polinsaturi, un’alta presenza di fibra, una quota significativa di antiossidanti e anche un buon apporto di potassio e magnesio, tutte caratteriastiche che li rendono capaci di bilanciare gli effetti negativi del sodio. Ecco che, tra i cibi anti-stress, i pistacchi confermano una volta di più la loro efficacia anche su soggetti che presentano livelli elevati di colesterolo LDL, considerato il “colesterolo cattivo”.
Ancora una volta, una ricerca dimostra quanto sia importante un’alimentazione equilibrata e che contempli gli alimenti giusti per combattere lo stress da lavoro, da scadenze ravvicinate, studio e vita quotidiana in genere, perchè anche lo stress che percepiamo può essere influenzato dagli alimenti che consumiamo.
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