In occasione della sua visita ad Expo2015, Michelle Obama non fa segreto del suo amore per la dieta mediterranea ed inserisce, insieme a pollo e quinoa, anche la pasta all’interno dello showcooking con gli studenti dell’American School al ristorante americano della James Beard Foundation di Milano, lanciando un suo (bizzarro) consiglio a riguardo: “cuocetela nella pentola a pressione“.
La firts Lady porta avanti da anni la campagna”Let’s Move!” contro l’obesità, da tempo considerata un “dramma”, ancora di più se infantile, negli Stati Uniti. E raccontandone i successi conseguiti, elogia proprio la pasta come alimento sano ma allo stesso tempo ecologico perché composta di soli acqua e grano. In perfetta sintonia, tra l’altro, con le nuove linee guide della dieta Usa che hanno posto l’attenzione sull’importanza dell’impatto ambientale nella scelta degli alimenti che ogni giorno gli americani portino in tavola.
Per incentivare il consumo di pasta nell’ambito dell’alimentazione americana, Michelle Obama suggerisce di cucinarla nella pentola a pressione. L’ennesima americanata? Il dubbio è lecito se si pensi agli spaghetti con le polpette, alle fettuccine Alfredo, alla pasta con il pollo o ancora al ketchup al posto del sugo di pomodoro. Ma non sottovalutiamo il nobile intento della first Lady di voler proporre un metodo di cottura tanto insolito quanto innovativo per l’alimento per il quale probabilmente siamo più famosi all’Estero. Se ci pensiamo un attimo, la pentola a pressione non richiede l’utilizzo di grassi, prevede una dose minore di sale e presuppone un risparmio di acqua e gas. Nonostante faccia storcere il naso a molti, questa è la ricetta che Michelle Obama ha proposto, qualche tempo fa, sul magazine Cooking Light.
Fermo restando che le si potrebbe dare una possibilità, delle ricette che si prestano alla perfezione alla cottura in pentola a pressione sono il minestrone di verdure e l‘arrosto di vitello.
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