Quando si parla di Nigiri, si fa riferimento ad uno dei piatti più amati della tradizione nipponica. In fondo, per chi non li conosce ancora, si tratta semplicemente di polpettine di riso, che vengono condite con dell’aceto e con una striscia di pesce nella versione originale.
Le varie tipologie di Nigiri
Il Nigiri non è altro che una delle varianti di sushi maggiormente conosciute in tutto il mondo. La ricetta è stata creata per la prima volta nel corso del periodo Edo e una delle principali caratteristiche è quella di prepararla con grande semplicità. Al di fuori dai confini nipponici, i nigiri vengono preparati in tantissimi modi diversi.
Interessante notare, infatti, come tali bocconcini si caratterizzano per contenere anche tanti altri ingredienti e materie prime: non solamente di terra piuttosto che di mare, ma anche topping e qualsiasi altro condimento.
Una delle versioni maggiormente apprezzate è sicuramente quella con il tonno. In Giappone, solo con tale ingredienti, vengono create numerose varianti molto golose. L’otoro nigiri viene realizzato usando la parte centrale della ventresca e si caratterizza per essere non solo decisamente succulente, ma anche molto cara dal punto di vista economico. Invece, nel chutoro vengono impiegate delle carni poste più ai lati del tonno e, di conseguenza, la spesa diminuisce.
Il negitoro è un altro nigiri realizzato usando il tonno. Questa denominazione riprende proprio l’aspetto di tale polpettina di riso, su cui si poggia la polpa del tonno, che si ricava da quelle zone che si trovano proprio nei pressi delle lische. Spesso e volentieri, tale tipologia di sushi viene resa più ricca dall’aggiunta di erba cipollina fresca, con la presenza anche di una striscia di alga nori.
Un altro tipo di nigiri è il Katsuo, in cui viene utilizzato un pesce che fa parte della famiglia del tonno, il medesimo che viene sfruttato per la realizzazione del katsuobushi. Questa particolare tipologia di nigiri è stato creato nella baia di Tokyo e si tratta d i una delle prime ricette, che risalgono al periodo Edo.
Molto interessante anche il Sake, che è uno degli onigiri più apprezzati e anche diffusi non solamente entro i confini nipponici, ma un po’ in tutto il mondo. L’ingrediente che caratterizza il Sake è il salmone, che può essere utilizzato sia crudo che lievemente scottato. Spesso viene associato alla salsa teriyaki, che presenta un sapore tipicamente agrodolce, riuscendo ad abbinarsi alla perfezione non solo ai cibi che vengono grigliati, ma anche a quelli marinati.