Una spesa media di 90 euro a famiglia per il pranzo di Natale degli italiani che verrà consumato soprattutto a casa insieme a parenti e ad amici. Questi i dati che emergono dall’analisi della Coldiretti/Ixè e che mettono in evidenza un calo del 4% della spesa rispetto allo scorso anno.
Confermato un ritorno alle tradizioni, il ritorno al fai da te intorno alla cucina, la scelta del buon cibo e del buon vino che rappresentano anche un momento di svago, relax e affermazione personale. Meglio scegliere le materie prime di qualità, ma le scelte degli italiani si rivolgono soprattutto allo spumante, al panettone e al pandoro.
Ecco la lista stilata dalla Coldiretti che ha selezionato i piatti tipici regione per regione in occasione del pranzo di Natale.
ABRUZZO:
Primi: Minestra di cardi, zuppa di castagne e ceci, lasagna con macinato, mozzarella e parmigiano.
Secondi: agnello arrosto e bollito di manzo.
Dolci tradizionali che variano da provincia a provincia: calcionetti fritti (panzerottini dolci con marmellata d’uva nera detta scrucchiata, ceci, noci tritate, mandorle triturate, mosto e cacao), ferratelle, ostie con ripieno di mandorle, noci e miele, neole, noci atterrati (mandorle con acqua e zucchero), scrippelle.
BASILICATA:
Primi: Minestra di scarole, verze e cardi cotta in brodo di tacchino e salami con aggiunta di formaggio grattugiato e a pezzettini, Strascinati al ragù di carne mista (pasta casereccia chiamata così perché strisciati a forza con le dita), piccilatiedd, pane con le mandorle, pettole (pasta lievitata fritta con alici)
Secondi: Baccalà lesso con peperoni cruschi (seccati al sole e calati per pochi secondi nell’olio d’oliva bollente)
Dolci tradizionali: calzoncelli (panzerotti fritti ripieni di salsa di ceci o castagne lesse.
CALABRIA:
Antipasti: crespelle ripiene alle alici e salumi Dop come salsiccia, capicollo, pancetta e soppressata con aggiunta di pecorino crotonese e caciocavallo silano.
Primi: scillatelle (o fileya) con ragù di maiale, minestra maritata con verdure di campo e fagioli.
Secondi: capretto al forno alle erbe selvatiche con patate, pesce stocco di Cittanova (spugnato con l’acqua dello Zomaro) con la ‘ghiotta (sughetto di olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta), broccolo calabrese saltato in padella e condito con peperoncino.
Dolci tradizionali: fichi a crocetta ricoperti al cioccolato, torroncini, dolci al cedro e al bergamotto.
CAMPANIA:
Primi: minestra maritata di cicoria scarola e “borraccia” (erba amara e pelosa) in brodo di cappone con aggiunta di uova sbattute con peperoncino e carne di vitello, spaghetti alle vongole.
Secondi: cappone imbottito e insalata di rinforzo (cavolfiore, sottaceti misti, peperoni detti papacelle, olive di Gaeta e acciughe salate) accompagnate dalle immancabili friselle (crostini di pane circolari) e dai broccoli con aglio e peperoncino.
Dolci: Struffoli, Roccocò e frutta secca.
EMILIA ROMAGNA:
Antipasto: culatello di Zibello
Primi: tagliatelle al ragù, lasagne, tortellini in brodo (con ripieno di carne) e passatelli in brodo.
Secondi: cotechino di Modena, zampone con lenticchie, puré e mostarda, formaggio di fossa con la Saba (mosto cotto e aromi naturali).
Dolci: Panone di Natale di Bologna (a base di farina, mostarda di mele cotogne, miele, cacao, cioccolata fondente e fichi secchi).
FRIULI VENEZIA GIULIA:
Primi: Brovada e muset (zuppa di rape e cotechino) con polenta, trippa, sugo, formaggio
Secondi: cappone
Dolci: gubana (noci, mandorle, uvetta, miele, vino e rhum, avvolto in sfoglia).
LAZIO:
Antipasto: fritto misto di verdure (broccoli e carciofi), baccalà fritto e il capitone.
Secondi: abbacchio al forno con patate e cappelletti in brodo, bollito misto e tacchino ripieno.
Dolci: pampepato e pangiallo (frutta secca e canditi con farina, miele e cioccolato).
LIGURIA:
Primi: maccheroni in brodo, ravioli alla genovese (ripieno di vitello, animelle, uova, erbe, pangrattato e parmigiano).
Secondi: stecchi fritti (spiedini di rigaglie di pollo con funghi freschi, besciamella e parmigiano), cappone lesso e cappon magro (piatto fatto esclusivamente di verdure o di pesce), salsicce e spinaci, Faraona al forno con carciofi.
Dolci: pandolce (impasto di farina, uvetta, zucca candita a pezzetti essenza di fiori d’arancio i pinoli pistacchi semi di finocchio latte e marsala), canditi, torrone, uva, fichi secchi e noci.
LOMBARDIA:
Primi: Consommè di cappone in gelatina, tortellini o casoncelli in brodo, Secondi: cappone ripieno con tritato, uova grana e mortadella, accompagnato da mostarda di Cremona, stecchini (spiedini di pollo e vitello) con insalata. Dolci: “Pan di Toni” e panettone.
MARCHE:
Primi: Maccheroncini di Campofilone in sugo, cappelletti in brodo di carne, vincisgrassi (timballo di manzo macinato, salsiccia, pollo tritato, prosciutto crudo, a volte con aggiunta di funghi).
Secondi: cappone arrosto.
Dolci: pizza de Nata’ (pasta di pane con frutta secca, uvetta, cioccolato in polvere, limone e arancio grattugiati, fichi e zucchero) e il fristingo (impasto di fichi, cioccolato, canditi e frutta secca).
MOLISE:
Primi: Zuppa di cardi, pizza di Franz in brodo caldo (pezzettini di pizza a base di uova parmigiano grattugiato e prezzemolo al forno).
Secondi: baccalà arracanato (mollica di pane aglio prezzemolo origano uva passa pinoli e noci) o baccalà al forno con verza, prezzemolo, mollica di pane, uvetta e gherigli di noci.
Dolci: calciuni a base di farina, vino, castagne lessate, rhum, cioccolato, miele, mandorle, cedro candito, cannella, uova e vaniglia.
PIEMONTE:
Primi: agnolotti al plin con sugo d’arrosto e risotto con radicchio.
Secondi: Cappone di Morozzo al forno, bue bollito di Carrù e Moncalvo, insalata di carne cruda all’albese, peperoni in bagna cauda (salsa a base di olio, aglio e acciughe), acciughe al verde, flan del cardo, tayarin con pancetta petto d’oca affumicato. cappone arrosto, misto di bollito con salse, carote e patate al forno.
Dolci: mousse di mele rosse Igp, torta di nocciole e zabaione, torrone d’Alba.
PUGLIA:
primi: Cime di rape stufate, panzerotti fritti con ripieno di mozzarella, pomodoro e formaggio o con ricotta scuanta.
Secondi: anguilla arrostita con alloro, baccalà in umido (con cipolla e olive), baccalà fritto, agnello al forno con lampascioni, cutturidd.
Dolci: pettole (frittelle tonde che si possono anche intingere nello zucchero), le cartellate (dolci fritti a forma di rosa e guarniti con miele o mosto), il torrone e i porcedduzzi (frittelline piccolissime con miele o zucchero), fichi secchi e pasticceria di mandorle.
SARDEGNA:
Antipasti: salsiccia, pecorino e olive “a schibeci”.
Primi: Culurgiones de casu (ravioli ripieni di pecorino fresco, bietola, noce moscata e zafferano) conditi con sugo di pomodoro e pecorino grattugiato, gnocchetti sardi al sugo di salsiccia.
Secondi: agnello con patate al forno, porcetto al mirto. Tra i contorni verdura di stagione come sedano, finocchio e ravanelli.
Dolci: ricotta con miele, le seadas al miele. Tra i vini, Cannonau e Moscato.
SICILIA:
Antipasti e primi: Sfincione (pizza base di cipolla), scacce ragusane, cardi in pastella e gallina in brodo, insalate di arance con aringa e cipolla.
Secondi: agnello al forno, sformato di anellini al forno con ricotta, pasta con le sarde e sarde a beccafico (ripiene di mollica, pinoli, bucce di arance, foglie di alloro e uva passa), carne con pancetta coppata con contorno di sparaceddi e caponata.
Dolci: buccellati di Enna (dolci tipici ripieni di fichi secchi), cassate e cannoli, mustazzoli a base di mandorle, cannella e chiodi di garofano e cubbàita (torrone di miele con nocciole e mandorle o pistacchi).
TOSCANA:
Antipasti e primi: Crostini di fegatini, brodo di cappone in tazza o cappelletti in brodo.
Secondi: arrosto di faraona, anatra, fegatelli e tordi con insalata oppure cappone ripieno e sformato di gobbi.
Dolci: i cavallucci e i ricciarelli.
TRENTINO:
Primi: canederli (polpettine di pane raffermo, speck, pancetta e salame, farina, uova, latte e brodo condite con spinaci, funghi o fegato di vitello): possono essere conditi, una volta lessati, anche con burro fuso e formaggio oppure ragù di carne. Strangolapreti conditi con burro, salvia e parmigiano,
Secondi: capriolo o capretto al forno con patate.
Dolci: strüdel o zelten.
UMBRIA:
Primi: Cappelletti ripieni di cappone e piccione, contorno di cardi umbri, Secondi: cappone bollito.
Dolci: panpepato (farina, noci, cioccolato fondente, mandorle, scorza di arancia candita, uva passa, miele, pinoli, nocciole, pepe macinato e vino rosso), le pinoccate fatte di zucchero e pinoli e il torciglione serpentello di pasta dolce con mandorle.
VALLE D’AOSTA:
Primi: Mocetta in crostini al miele (salume di muscolo di vacca, pecora o capra essiccata e aromatizzato con erbe di montagna, ginepro e aglio).
Secondi: lardo con castagne cotte e caramellate con miele, crostini con fonduta e tartufo, zuppa alla Valpellinentze (cavolo, verza, fette di pane raffermo, fontina, brodo, cannella e noce moscata, salsiccia con patate e carbonata valdostana con Polenta (sottili strisce di carne macerate nel vino rosso con aromi).
Dolci: pere a sciroppo con crema di cioccolato e panna montata (pere cotte con zucchero, vaniglia, chiodi di garofano, acqua e vino rosso, ridotte a sciroppo), tegole (pasticcini secchi) e caffè mandolà robusto alle mandorle tritate.
VENETO:
Antipasti e primi; salumi vari (soppressa e salsiccia luganega), brodo di cappone, risotto al radicchio, gnocchi al sugo d’anatra.
Secondi: polenta e baccalà, lesso di manzo “al cren” (salsa di rafano) con contorno di purè di patate.
Dolci: pandoro di Verona, la mostarda con il mascarpone, il mandorlato di Cologna Veneta.
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