Quanta attenzione c’è nella preparazione di un menù di un ristorante? Evidentemente molta visto che si tratta della presentazione del ristorante in grado di far lievitare addirittura del 25% in più i profitti del locale.
Il trucco? È quello di sapere correttamente indirizzare il cliente verso la scelta più giusta del piatto voluto in sostanza dal ristorante.
Stando a quanto emerge dalla ricerca del Corriere della Sera, la menu engineering è una disciplina non affatto da sottovalutare, importantissima negli Stati Uniti e messa a punto nel lontano 1982 da due professori della Michigan State University.
Il quotidiano ha anche interpellato Lorenzo Ferrari, ingegnere 28enne e ceo di MenuEngine pronto a fornire il decalogo del menù perfetto per pilotare la scelta del cliente nell’arco di soli tre minuti, il tempo di attenzione stilato della clientela.
Inserire massimo 7 piatti per categoria che dovranno essere spiegati in modo semplice.
Ogni piatto dovrà avere una sua identità per cui è necessario trovare un nome lo renda unico.
Il menu è un racconto per cui tutti gli ingredienti utilizzati o le tecniche di preparazione dovranno essere messi in risalto.
Semplicità è la parola d’ordine: banditi i termini aulici poco appetibili per la clientela.
Le parole straniere vanno evitate a meno che non siano effettivamente di uso comune.
I colori del menù e la grafica dovranno essere coerenti con l’identità del locale.
Per valorizzare alcuni piatti rispetto ad altri, è necessario evidenziarli al meglio , magari mettendoli in grassetto o associando foto o disegni.
Mai incolonnare perfettamente i prezzi: il trucco è non allinearli in modo tale che il cliente non abbia la possibilità immediata di fare un rapido raffronto fra i prezzi.
Meglio utilizzare usare caratteri tipografici visibili per facilitare la lettura e la comprensione del menù. Anche uno spazio bianco contribuisce a isolare un piatto dandogli maggiore importanza.
Copertina e pagine del menu dovranno avere un peso consistente perché il cliente possa avere la sensazione di trovarsi in un locale di qualità.
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