Chi ha detto che il cacao sia insostituibile? Sembra che la sua egemonia sia terminata visto che può essere rimpiazzato dal cosiddetto giaca: il nome non è così popolare ma si tratta di un frutto tropicale (un altro), ma che a differenza del cacao risultano molto più abbondante e chiaramente molto più economico.
Il giaca è un frutto coltivato in Sud America, Asia, Africa e Australia e in molti paesi i suoi semi vengono anche mangiati, cotti naturalmente, perché riescono ad apportare fibre, proteine e minerali.
Se lo studio dell‘Università di San Paolo in Brasile si rivelasse vero, la crisi produttiva del cacao non sarebbe poi così lontana e dovrebbe verificarsi entro il 2020, ma i semi di giaca potrebbero rappresentare la soluzione al problema. Considerato uno scarto in Brasile, il giaca presenta invece delle molecole associate al tipico aroma del cioccolato. Questo è quanto hanno dimostrato i ricercatori dello studio pubblicato di recente che, facendo analizzare 27 farine ottenute da semi di giaca fermentati o acidificati, sono state ben valutate dagli assaggiatori per il loro aroma dolce che ricorda la nocciola.
Per il momento si tratta solo di un primo studio, ma potrebbe essere la svolta per cercare di riparare alla probabile crisi del mercato del cacao già annunciata dai primi dati dell’anno che confermano che la produzione annuale mondiale, pari a circa 3,7 milioni di tonnellate, in un futuro vicino potrebbe non soddisfare più la domanda che arriverà ai 4,5 milioni di tonnellate. Che il giaca, fino a questo momento sottovalutato, potrebbe diventare il cacao del futuro?
photo credits | thinkstock