Fondazione Barilla, la classifica dei piatti più sostenibili 

Pizza margherita e il falafel mediorientale sono i cibi tradizionali più sostenibili in circolazione, ma ad esempio meno dell’insalata nizzarda.

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È quanto emerge da un recente studio della Fondazione Barilla che ha messo a confronto i piatti tradizionali dei Paesi più visitati prendendo in considerazione il loro impatto sulla salute del Pianeta con le evidenze del Food Sustainability Index. 

I colori legati alla sostenibilità 

La classifica stilata mette in evidenza che ad esempio pizza margherita e falafel mediorientale sono cibi più sostenibili del fish & chips e del cous cous marocchino, ma non dell’insalata nizzarda.  

A ciascuna ricetta è stato assegnato un colore che va dal verde, simbolo di sostenibilità, fino al rosso che simboleggia invece al contrario un forte impatto sulle risorse del Pianeta. 

La classifica 

Ad esempio, fra i cibi più sostenibili, la classica insalata nizzarda francese, che resta tra i piatti più green dell’estate; una porzione pesa per il Pianeta 64 grammi di Co2. 

Per una pizza margherita occorrono 412 litri d’acqua e 2,46 m2 di terreno e con un impatto sull’ambiente di 652 grammi di gas serra generati lungo la filiera. 

Un piatto certamene però più sostenibile del Fish and Chips che si presenta con un colore arancione. 

In Spagna la classica paella richiede 241 litri d’acqua e quasi 2 m2 di terreno per il baccalà del Portogallo ben 170 grammi di Co2, che diventano 250 se cotto alla brace. 

Molto più sostenibile invece la Moussaka greca con 241 litri d’acqua per una porzione da 100 grammi al contrario della Pašticada croata a base di carne di vitello posizionata in zona rossa ben poco sostenibile con oltre 2.300 litri d’acqua.

Restando nel Mediterraneo, colore verde per i falafel, piatto a base di ceci, con 101 grammi di CO2 per una porzione da un etto.

Il Marocco, invece, con il su cous cous si trova in una posizione medio-bassa: per una porzione da 100 grammi servono 548 litri d’acqua e il suo colore è arancione. Meglio scegliere la versione  alle verdure dove si risparmierebbero più di 50 litri d’acqua.