Sì ai prodotti a chilometro zero, no ai prodotti frutto di una lontana importazione a danno dell’ambiente: la Coldiretti è chiara e in occasione della Giornata della Terra che si celebra il 22 aprile, stila una lista nera di prodotti nemici dell’ambiente e della Terra.
Qualche esempio?
Incluse nella Black list di turino le noci della California, le more del Messico, gli asparagi del Perù, i fagiolini d’Egitto e i melograni di Israele.
Tutti questi alimenti hanno in comune il fatto che devono percorrere lunghe distanze per poter arrivare in Italia co relativo, conseguente consumo di petrolio ed emissione di anidride carbonica. Un danno concreto per l’ambiente se pensiamo che un chilo di mirtilli raccolto in Argentina deve percorrere oltre 11.000 chilometri con un consumo di 6,4 chilogrammi di petrolio, che liberano 20,1 chilogrammi di anidride carbonica e solo per arrivare nel nostro Paese.
Le noci dalla California devono percorrere quasi 9.000 chilometri, bruciando 5 chilogrammi di petrolio e liberando 15,6 chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto.
Sotto accusa anche i fagiolini dall’Egitto che viaggiano in aereo per oltre 2.000 chilometri e consumano 1,2 chilogrammi di petrolio emettendo 3,8 chilogrammi di anidride carbonica per ogni chilo di prodotto.
Meglio allora acquistare prodotti a chilometri zero che non inquinano favorendo anche l’attenzione nei confronti del nostro territorio, tutelando l’ambiente e il paesaggio che ci circonda, favorendo l’economia e l’occupazione locale. È anche che qualcosa, seppur lentamente, sta cambiando: i mercati dei contadini stano via via diventando un luogo di consumo che unisce momenti di educazione, socializzazione, cultura.
COLDIRETTI, GLI ALIMENTI A RISCHIO SPACCIATI PER ITALIANI
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