Si chiamano dim sum e sono i tradizionali ravioli cinesi ormai diffusissimi anche in Italia: vengono cotti al vapore e possono essere ripieni di carne, di pesce oppure di verdure, possono essere cotti che al forno, stufati o fritti per una versione più golosa.
In Cina si mangiano solo ed esclusivamente a pranzo e vengono serviti in stile tapas spagnole in tanti piattini e gusti diversi. In Italia spopolano nei ristoranti cinesi, ma non solo: sono talmente diffusi che a Milano sono stati anche italianizzati grazie all’idea di Fabrizio Casolo, imprenditore del food e del suo socio Gianmarco Senna, che hanno aperto due punti in città.
L’idea praticamente è quella di unire alla pasta dei dim sum, un ripieno rigorosamente all’insegna della tradizione italiana.
Il nuovo dim sum si chiama ghe sem espressione dialettale milanese che indica la nuova creazione culinaria che unisce trasversalmente la Cina all’Italia.
Si comincia dalla pasta: anche la pasta dei ghe sem viene preparata rigorosamente in casa e preparata così come la preparano i cinesi: si prepara con farina di frumento e acqua.
I ripieni però fanno la vera differenza visto che i ravioli cinesi rivisitati secondo la tradizione milanese vengono farciti con tanti ingredienti diversi all’insegna della tradizione gastronomica italiana. Qualche esempio? Ci sono i dim sum con ripieno di cacio e pepe, la variante piemontese con carne di fassona e scalogno, mentre dal Veneto arriva il ripieno con il tradizionale baccalà e se non sapere rinunciare ai sapori della Sicilia ecco la variante la Norma con melanzana, pomodoro e ricotta salata.
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