Vi siete mai chiesti in che misura nella frutta e verdura che consumiamo giornalmente siano presenti i pesticidi? Questi composti chimici, che se da un lato servono a difendere le piante dai parassiti, dall’altro, proprio per loro natura, possono risultare dannosi per l’uomo. La Environmental Working Group ha stilato una lista di 45 varietà tra frutta e verdura in base alla quantità di pesticidi contenuta. Su 60.700 campioni esaminati in laboratorio è stato rilevato che ben il 68% dei prodotti contiene una quantità di pesticidi tale da poter costituire un problema per l’uomo.
Ad esempio uno dei frutti più sconsigliati, con mio sommo dispiacere, sono le mele, ma i peggiori pesticidi, come risultato dallo studio, sono contenuti nell’uva e nei peperoni in cui sono presenti almeno 15 tipi di pesticidi diversi. Oltre questi si consiglia di prestare particolare attenzione al sedano, alle pesche e fragole, alle pesche noci, a lattuga e spinaci, cetrioli e patate ed infine al cavolo verde. Ma quali sono i rimedi, casalinghi e non, per eliminare queste sostanze?
Innanzitutto come consiglia la dottoressa Catherine Leclercq, lavare bene frutta e verdura. Non basterà semplicemente passare gli alimenti sotto il getto dell’acqua, ma strofinare bene per eliminare tutto ciò che di nocivo possa esserci. Personalmente utilizzo il sempre attuale e caro rimedio della nonna, ovvero unisco all’acqua di lavaggio il bicarbonato e metto a bagno i prodotti di turno. Dopo una ventina di minuti procedo al risciacquo. Sfatiamo invece il mito dell’aceto. Se è vero che eliminerebbe parte dei batteri è anche vero che ciò si otterrebbe in funzione della concentrazione dello stesso e della durata del suo utilizzo.
Per quanto riguarda invece frutta e ortaggi dalla superficie dura sarà possibile utilizzare anche una spazzola, rimedio molto efficace con carote e patate per esempio. Nonostante alcune sostanze vadano via con la semplice acqua, molte si insediano nella buccia, per questo motivo sarebbe bene sbucciarla prima dell’uso. Infine un consiglio spassionato, privilegiate, ove possibile, frutta e verdura proveniente da agricoltura biologica. Un’ottima alternativa, per chi hala fortuna di avere a disposizione un piccolo appezzamento di terreno, potrebbe consistere nel coltivare da sè i prodotti preferiti nella massima sicurezza. Personalmente, nel mio piccolo, ho in balcone una decina di vasi contenenti basilico, prezzemolo, & Co, ma mi sto attrezzando!