Carbonara sì, ma in versione light: la ricetta proposta arriva dallo chef giapponese Kotaro Noda del romano Bistrot64.
È lui che propone piatti della tradizione romana, ma in versione leggera in collaborazione i consigli del nutrizionista Domenicantonio Galatà.
Nel video proposto da Repubblica, il nutrizionista regala qualche dritta per realizzare una carbonara, ma salutare.
Il primo accorgimento è proprio quello di ottimizzare la collaborazione fra lo chef e il nutrizionista.
Il secondo consiglio è di non superare mai il punto di fumo dei grassi: meglio sgrassare il guanciale in forno a 120 gradi di temperatura per eliminare i grassi, ma senza andare a perdere nulla del gusto.
Il terzo consiglio è di denaturare le proteine contenute nelle uova: in pratica facendole allungare per meglio poterle legare fra di loro. Le denutrizione avviene in modo meccanico semplicemente montando le uova con un frusta all’interno di un recipiente. Segue la coagulazione che avviene meccanicamente somministrando calore alle uova e montandole a una temperatura di 62 gradi.
Una carbonara light che potrete poi realizzare con la tradizionale ricetta, ma che appare decisamente più leggera: sgrassando il guanciale si perde quasi il 60% del grasso senza andare a perdere nulla del gusto e per di più con aggiunta di fibre che sono veramente ottime per il nostro organismo.
Una ricetta tutta da provare per poter unire due tendenze della cucina giapponese e della cucina italiane che guarda caso hanno in comune il fatto che avere le popolazioni più longeve in assoluto rispetto agli altri paesi del mondo.
SPAGHETTI CON CARBONARA DI PEPERONI
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