Caffè, gli errori comuni dei baristi

Il caffè al bar? Dovrebbe essere buono, più buono di quello preparato in casa, ma spesso a rovinarlo ci pensano i baristi che commettono più o meno involontariamente una serie di errori che vanno a compromettere proprio la riuscita della tazzina di caffè al bar. Nulla però dovrebbe essere lasciato al caso quando si prepara un caffè: anche la temperatura dell’acqua deve essere precisa e compresa fra 88 e i 94 gradi quando viene erogata.

torte decorate caffè

Questo è quando emerge in sostanza dallo studio Nestlé Professional condotto in occasione del Salone mondiale del dolciario artigianale (Sigep) di Rimini. 

Ma quali sono gli errori più comuni?

Si valla classica macchina sporca alla pressatura inadeguata, dalla miscela di bassa qualità alla macinatura sbagliata.

Non manca l’acqua non filtrata e troppo ricca di cloro che alterare il gusto. Fra gli errori più comuni, quello di lasciare grani di caffè sul bordo del filtro, macchiare il caffè anche solo con la schiuma anche quando non sia espressamente richiesto dal cliente, servirlo in tazza fredda o sbagliare la lunghezza dell’espresso richiesto.

Le critiche sul punto della situazione arrivano soprattutto da imprenditori e da manager che lamentano soprattutto la scarsa professionalità e la cara preparazione dei millennials chiedendo d’altra parte soluzioni diverse.

Insomma va bene la materia prima, ma è anche necessario essere in grado di saper preparare adeguatamente il caffè e conoscere la macchinetta.

La ricerca conferma che il classico bar/caffetteria resta al top delle preferenze degli italiani (per il 65%) per potersi gustare un buon caffè, ma seguono i nuovi trend, come i bar degli alberghi (21%) che sembrano offrire un servizio più professionale e rilassato.

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