La Pitta piccante al pomodoro, la sorella calabrese della pizza

La pitta è una specie di pizza o di schiacciata, in base alle regioni in cui è fatta, che può esser condita in differenti modi. A prima vista sembrerebbe una pizza, ma pitta e pizza non sono fatte della stessa pasta!

Nell’impasto della pitta si utilizza dello strutto, che rende la pasta più sostanziosa, da un punto di vista nutrizionale, e meno asciutta rispetto alla pasta della pizza, la pasta della pitta risulta più grassa e più gustosa, certamente non si può considerare un piatto light!

La proposta di oggi è una Pitta piccante al pomodoro, una ricetta che sembrerebbe appartenere alla cucina calabrese, ma non sarei pronto a mettere la mano sul fuoco per affermarne l’origine! Poco importa la provenienza, l’importante e che la ricetta sia di nostro gradimento!

La Focaccia con le cipolle

Cosa cuciniamo oggi? Non abbiamo tanta voglia di stare seduti in tavola, il caldo ci rende un po’ insofferenti! Ci vorrebbe qualcosa da poter mangiare in piedi o comunque senza dover esser rinchiusi dietro un tavolo circondati da piatti posate e bicchieri.

Buttiamoci sul finger food, restando però legati a quelle che sono le ricette di casa nostra, semplici e gustose! Ci vorrebbe qualcosa che ben accompagni una bibita fresca, una birra o un bicchiere di vino, saporita e comoda da mangiare allo stesso tempo.

Ecco cosa si potrebbe fare: una bella focaccia. Ma non quella semplice, bianca, cerchiamo di insaporirla un po’, diamole un tocco in più! Vediamo un po’ come possiamo fare? … ma si, certo possiamo fare la Focaccia con le cipolle.

Panini dolci all’uvetta con…..sorpresa

Anche se il caldo è ormai è arrivato e non dà tregua, fare una buona colazione deve continuare ad essere una buona abitudine.

Tutti i nutrizionisti invitano a consumare latte, cereali, marmellate e succhi di frutta per poter affrontare con energia una giornata di lavoro, per la maggior parte di noi, e di gioco e divertimento per i bambini.

Preparare qualcosa di buono e sano da mettere in tavola non porterà via molto tempo e sarà certamente gradito a tutti.

Accendere il forno per cuocere questi panini, per il tempo che indicherò per la cottura, non farà diventare rovente la cucina senza contare che, volendo, se ne può congelare una parte se ne sarà preparato con abbondanza.

Gli ingredienti base sono i soliti ricorrenti in tutte le preparazioni dolci o salate e sempre molto versatili in quanto con piccole aggiunte, a seconda della fantasia di chi prepara, possono dare origine a risultati strepitosi.

Anche la presentazione ha la sua importanza, infatti io ho usato per una parte dei panini degli stampi per muffin che hanno conferito la classica forma e agli altri (quelli con le gocce di cioccolato) la forma di pagnottella.

La Schiacciata Rustica: melanzane, pomodoro e caciocavallo …

Solitamente non sono un amante delle ricette che richiedono lunghi tempi d’attesa per la preparazione dei singoli ingredienti che servono a comporre il piatto, preferisco le ricette più veloci ed immediate. Ma qualche volta, quando ho del tempo a disposizione e ho voglia di trascorrerlo in cucina, mi lascio tentare e mi imbatto in ricette un po’ lunghe nella preparazione.

È il caso della ricetta che vi propongo oggi, ma non abbiate timore, la maggior richiesta di tempo che necessità per l’elaborazione di questa pietanza non è assolutamente legata al grado di difficoltà, anzi, i passaggi sono molto semplici da eseguire! Si deve aver pazienza ed aspettare i “tempi tecnici”!

Comunque vi garantisco che il risultato meriterà l’attesa ed il tempo impiegato! La Schiacciata Rustica, questo il piatto, provatela, magari al posto della pizza!

Pane, amore e…. fantasia. Fatti in casa

Il titolo del post ricorda certamente un film del 1956 o giù di lì che vide protagonista la Lollobrigida e Vittorio De Sica. Sicuramente l’accostamento sembra forse un po’ ardito ma, nella preparazione di questo prezioso alimento c’è proprio l’amore, la passione e la fantasia che si esprime nelle forme che con il pane si possono realizzare.

Il pane che ho confezionato è commestibile ma alcuni panettiere che si “divertono” come me a preparare forme insolite per decorare le loro vetrine, danno una consistenza diversa all’impasto con l’aggiunta di grandi quantità di sale per allungare la “vita” delle loro creazioni.

E’ facile intuire che preparo il pane con l’ausilio del mio fedele mixer e successivamente a mano e non con il supporto della macchina del pane certamente utile per una preparazione programmata e “quasi” senza sorprese. Le forme che si ottengono con questo elettrodomestico sono però tutte uguali mentre a mano ci si può sbizzarrire a volontà come ampiamente dimostrerò in seguito.

La storia del Pane

Ho preparato tanti tipi di pani, per i vari impasti mi sono stati di aiuto la fantasia, gli ingredienti a disposizione, i consigli e le ricette scovate su giornali e pubblicazioni varie.

Non ho avuto bisogno delle varie macchine del pane, impastatrici e di tutto quello che la tecnologia moderna mette a disposizione delle intrepide casalinghe.

Non ho voluto la macchina del pane (anche se un pensierino l’ho fatto) solamente perché in cucina ho uno spazio ridotto per cui, spesso, devo fare i salti mortali per l’ottimizzazione dei piani di lavoro.

E poi ho visto la fine che ha fatto quella di mia figlia che, dopo gli ululati di gioia per i primi pani appena sfornati, è stata relegata nel dimenticatoio che viste, le dimensioni della stessa richiede un bel po’ di spazio.

Desidero parlare un po’ della storia di questo prezioso alimento che spesso viene additato come colpevole del “grasso superfluo”, salvo scoprire poi che chi si lamenta dei maniglioni antipanico ne mangia, senza quasi accorgersene, fette su fette, fa la scarpetta, ci aggiunge formaggi vari, moquette di burro e marmellata, fiumi d’olio e sale perché tanto l’olio extra fa bene .

Io dico sempre che sono le quantità che devono essere limitate e che ci si deve far aiutare dal buon senso.

Non male come pistolotto iniziale, vero?

L’origine del pane, il cui nome deriva dal latino “panis” secondo alcune fonti da me consultate, risalirebbe a 10.000 anni fa e ne sono state trovate tracce in Mesopotamia.

Frittelle salate allo speck: un fast food tutto italiano

Molte sono le persone che, per lavoro o per studio, sono costrette a mangiare fuori casa e che quindi si rivolgono ai fast food mangiando panini veloci ma troppo spesso ricchi di calorie. Un buon mangiare non sempre è detto che debba essere lento, l’importante è che sia composto da ingredienti genuini e di qualità. Senza nulla togliere a validissime rosticcerie, bar, fast food e quant’altro, credo che, quando ne abbiamo la possibilità, sia meglio prepararci qualcosa a casa e portarcelo in comodi portapranzi; solo così sappiamo realmente cosa mangiamo!

Proprio per questo oggi vi vogliamo suggerire una ricetta semplicemente sfiziosa, che saprà accattivare i palati non solo dei grandi ma anche dei bimbi. Eh si… perché anche le merende dei bambini, troppo spesso, basate su merendine che non lasciano un completo senso di sazietà, in realtà sono ricche di grassi e prive di nutrienti essenziali per la loro crescita. Le frittelle salate allo speck sono una valida alternativa ad un pranzo in ufficio, ad uno spuntino nella pausa dallo studio e una buona merendina per i nostri bambini.