Antipasti estivi: bruschettiamo! -parte seconda-

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Seconda puntata per le ricette del piatto estivo per eccellenza: la bruschetta! In questa seconda parte ci saranno delle ricette un po’ più particolari e articolate, a differenza di quelle della prima parte che erano più semplici, si partiva dalla classica bruschetta all’aglio, passando da quella al pomodoro, fino a quella ricoperta solo di spezie o di crema di olive.

Infatti se le precedenti ricette di adattavano bene per degli spuntini, per un pranzo o una cena freschi, per uno sfizio da togliersi a metà mattina o a metà pomeriggio, queste invece sono preparazioni che potrete tranquillamente fare per una cena tra amici, magari organizzando proprio un banchetto a tema, accompagnato da qualche altra ricettina di antipasti e magari anche da cruditè o un bel contorno di patate all’insalata. Fresco, estivo, stuzzicante!

Antipasti estivi: bruschettiamo! -parte prima-

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Le bruschette sono sempre in voga, anche se, diciamoci la verità, d’estate sono davvero il massimo che si possa desiderare! Innanzi tutto possono rappresentare un pasto completo, ci si può sbizzarrire con la fantasia per dare vita a una quantità di varianti che si potrebbe dire infinita, sono un’ottima soluzione anche come antipasto o stuzzichino, piacciono a tutti e cos’altro vogliamo aggiungere?

In queste due puntate faremo un piccolo ripasso delle classiche bruschette, come quella al pomodoro ad esempio, per poi arrivare a alle varianti più estrose e creative che non faranno altro che darvi delle idee in più per creare altre ricette da mescolare, versare, spalmare e appoggiare sulle vostre fette di pane abbrustolite.

Viva la Pappa! Al Pomodoro naturalmente

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TEMPO: 10 minuti + 1 ora di cottura |COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: si | PICCANTE: si | GLUTINE: si | BAMBINI: si

Questa ricetta della Pappa al Pomodoro non si fregia di essere “la ricetta originale” ma semplicemente di essere la mia preferita tra le varie che ho provato. Infatti ogni ricetta della tradizione ha diverse variazioni a seconda della provincia della regione in cui si gusta e addirittura a seconda della famiglia che la prepara. Diciamo che c’è una base comune a tutte le versioni e poi diverse variazioni sul tema. Io adoro letteralmente questo piatto infatti incontra tutti i miei gusti: innanzitutto c’è il pomodoro, poi ti consente di riciclare il pane raffermo ed infine c’è il basilico che è uno dei capisaldi della mia cucina. In questa versione si prevede anche una punta di peperoncino naturalmente se ci sono dei bambini tra i vostro ospiti evitate di aggiungerlo!

Ricetta per cucinare le cipolle: Ciambella di cipolle

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TEMPO: 1 ora   | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Vi avevo già accennato, amici di Ginger, ad una serie di ricette sfiziose per preparare le cipolle; si lo so non a tutti piacciono ed è per questo che per accontentare gusti differenti mi sono data da fare per presentarvi delle preparazioni in cui la cipolla fa da regina ma è ben accostata con altri ingredienti che smorzano il suo sapore forte. Qualche post fa vi avevo parlato degli anelli di cipolla fritti, ancora più sfiziosa è la marmellata di cipolle oppure il chutney di arance e cipolle. Quest’oggi, parliamo della ciambella di cipolle; adattissima per una cena tra amici oppure come primo piatto in una giornata feriale; è un po’ pesante come piatto data la presenza della panna di cui però potete fare a meno!

Una torta salata per ogni stagione: la torta di Adriana

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TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

 

La torta di Adriana è una ricetta tipica dell’Umbria. Si prepara di solito nel periodo primaverile, data la portabilità in pic nic ed affini. Si chiama così in quanto la ricetta me la fornita una mia carissima amica umbra, “la Adriana” appunto   Solitamente la si accompagna con salame e uova sode (ma non è obbligatorio!). Se la trovate un po’ troppo pesante per il periodo potete sempre alleggerirla  utilizzando al posto del burro della margarina vegetale!

 

La torta rustica di Giuseppina

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questa ricetta me l’ha passata una mia cara amica durante le vacanze di Pasqua. Quando ho visto il suo rustico, nella teglia, ho subito pensato di aver trovato una soluzione per una mia curiosa aspirazione. Spesso preparo dei dolci semplici, torte della nonna, ciambelloni, crostate, e poi le mangiamo a colazione, come merenda, o se c’è qualcuno a casa per pranzo e cena ne assaggiamo una fettina anche alla fine dei pasti. Mi piace fare questo, trovo molto più sano fare una bella colazione con una fetta di torta piuttosto che mangiare una merendina preconfezionata.

Ma arriviamo alla mia aspirazione. Qualche tempo fa avevo deciso di fare una cosa simile con una torta rustica, ogni tanto prepararne una, per uno spuntino pomeridiano salato, o anche per un brunch, accompagnata con un succo d’arancia. Non avevo mai trovato una ricetta giusta, la ricetta di una vera è propria torta rustica, a pasta morbida come un ciambellone, ripiena di tutto ciò che si vuole! Come vedrete la ricetta è molto semplice, uova, farina, olio e latte, ma in cucina a volte se qualcuno non ci indica la strada giusta noi non riusciamo a inventare di punto in bianco una ricetta esclusiva!

Con questi ingredienti qui la ricetta rispecchia la variante preparata da me proprio questo fine settimana per un picnic, ed è molto simile alla preparazione di base, ovvero quella mangiata durante le vacanze pasquali e cucinata dalla mia amica!

Scopriamo una varietà di pane indiano attraverso The Millionaire: il chapati

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TEMPO: 20 minuti (più 1 ora di riposo)| COSTO: basso| DIFFICOLTA’:bassa
VEGETARIANA: SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Negli ultimi tempi raramente un film mi ha appassionato particolarmente, eccezion fatta per quello oggetto di questo articolo: The millionaire. Appena letto il titolo non sapevo che genere di film aspettarmi, ma devo dire che le mie impressioni sono state più che positive.

In sintesi Jamal, il protagonista, arrestato perché sospettato di imbrogliare al famoso gioco Il milionario,  viene interrogato dalla polizia. Mentre ripassa le domande una per una, inizia, attraverso vari flashback, a ricordare la storia  della sua vita  da bambino passata dapprima per le strade insieme al fratello Selim e Latika, una bambina di cui si innamorerà e perderà di vista salvo poi … forse è meglio che mi fermi quì. Non vorrei rovinare la sorpresa a chi non ha ancora visto il film.

Tra i vari momenti che gli tornano alla mente c’è questo: lui e Selim, il fratello, sono riusciti a scappare dalla banda che li ha imprigionati e che li avrebbe accecati se solo fossero rimasti lì,  e  con un espediente riescono a rubare qualche chapati

Il chapati è il pane indiano, forse la varietà più diffusa. E’ molto semplice da preparare e prevede l’utilizzo di pochi ingredienti facilmente reperibili.

Le sorelle Simili ed i loro grissini, dal libro “Pane e roba dolce”

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Chi è appassionato di cucina le conoscerà di sicuro, ma anche chi non lo è magari le ha sentite nominare. Sono le sorelle (gemelle) più famose d’Italia, dopo le Kessler ovviamente. Conosciute in tutto il mondo per la loro scuola di cucina, si tratta di Margherita e Valeria Simili meglio note come le sorelle Simili.

Di origine bolognese sono da sempre appassionate di panificazione. Dapprima hanno dato sfogo a questo loro amore in un panificio, dopo nella loro scuola di cucina  aperta su consiglio della famosa studiosa di cucina italiana  a New York Marcella Hazan, ed infine nelle loro trasferte. Difatti organizzano corsi molto seguiti in giro per l’Italia ma non solo.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerle partecipando ai loro corsi le ha definite simpatiche e disponibili, nonostante l’impronta molto professionale del corso.

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Ricette rapide: la Schiacciata di piadine

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TEMPO: 15 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche volta, tornando a casa dopo il lavoro, non ho molta voglia di mettermi in cucina per molto tempo ed allora devo inventarmi qualcosa di buono e di rapido da poter mettere sotto i denti. Una fettina di carne o di pollo arrostite con un po’ d’insalata, un sandwich o un panino, possono essere una soluzione, ma con un po’ di fantasia si può fare di meglio! Se, per esempio, passando tra i banconi del supermercato acquistate delle piadine già pronte, ne potrete fare delle belle!

Con la piadina potrete preparare i rotolini con salmone e feta o condirle come suggerisce la nostra amica Liulai in: La piadina romagnola: come realizzarla stando a casa. Ma se volete sperimentare e spingervi oltre provate questa stravagante ricetta che mi sono inventato in una di queste sere di svogliatezza: la Schiacciata di piadine. Altro non è che una schiacciata, ma preparata non con l’impasto normale, ma bensì usando come base e come copertura la “piada”. Ecco a voi la ricetta della Schiacciata di piadine, provatela e ditemi!

I sandwichs di “A beautiful mind”

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Oggi facciamo un salto nel passato, ma giusto di qualche anno, spostandoci nel 2001. Questo è l’anno di uscita del film “A beautiful mind” diretto da Ron Howard che vede come protagonista Russel Crowe nei panni del matematico, nonchè premio Nobel per l’economia nel 1994, John Nash.

La storia è molto affascinante perchè ispirata alla vita del matematico che studiò per anni il modo trovare un’idea originale a cui applicare le sue formule. Il fatto su cui porre l’accento è che ci riuscì nonostante fosse affetto da una forma di schizofrenia degenerativa. La scena che ai nostri fini è interessante è una delle ultime, ambientata nell’università di Princeton, quando uno studente, riconoscendolo, gli chiede di mostrargli la sua teoria, e proprio all’inizio della spiegazione Nash offre al ragazzo un sandwich…

Prima di passare alla ricetta, una piccola curiosità: sapevate che questo tipo di panino prende il nome da John Montagu, quarto Conte di Sandwich? Difatti fece la sua comparsa proprio al tavolo da gioco del conte il quale era così appassionato di carte che non vi si distoglieva neanche per recarsi nella sala da pranzo, ma preferiva consumare il suo pasto lì. Fu in una di queste occasioni che si pensò di coprire le tartine servite, con una fetta di pane sopra in modo da poterle gustare direttamente con le mani senza sporcarsele e senza l’ausilio di piatto e posate.

Strudel salato di spinaci, porri e pinoli

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TEMPO: 1 ora| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Vi sto per proporre una ricetta per bambini e per vegetariani, una risorsa per feste e riunioni tra amici e parenti; un piatto, insomma, che può tirarvi fuori da mille impicci! Dovete preparare qualcosa per una festa semplice ed informale e volete giocare d’anticipo? Arrivano degli amici all’improvviso e decidono di restare a cena? Nessun problema, ecco quello che fa per voi: lo Strudel salato di spinaci, porri e pinoli.

Sfruttate lo Strudel salato di spinaci, porri e pinoli come antipasto o come stuzzichino, o aggiungetelo al menù di torte salate che potrete preparare per una festa finger food. Insomma, ogni occasione può essere quella buona per preparare lo Strudel salato di spinaci, porri e pinoli.

Focaccia al gorgonzola

TEMPO: 1 ora | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Secondo round dei miei consigli culinari per questi giorni che speriamo, tempo permettendo, si dividano tra scampagnate, gite, festeggiamenti all’aria aperta, giornate passate in un parco, al lago, al mare con amici e parenti.

Per questa focaccia potete decidere voi se usare il gorgonzola dolce o piccante, a seconda dei vostri gusti e anche volendo arricchire la preparazione aggiungendo qualche ingrediente o sapendo già cosa mangerete e accompagnarete con questa focaccia ripiena.

Il gorgonzola dolce si presente più morbido e cremoso, ha il classico sapore caratteristico che conosciamo ed è più delicato chiaramente, solo leggermente piccante. Il gorgonzola piccante invece non solo ha un sapore diverso, più deciso e forte, ma ha anche una pasta diversa, più consistente e friabile. A voi la scelta.