Torta rustica con indivia, per una cena in compagnia

Torta rustica  con indivia

Bene, bene! E’ lunedì, è ricominciata una nuova settimana lavorativa. Ma per iniziarla in modo più leggero, mi sono messo d’accordo con degli amici ed abbiamo deciso di riunirci a casa mia per passare una serata tranquilla in compagnia. L’idea generale è quella di una serata semplice, con del cibo non troppo elaborato e che non vada troppo per le lunghe, domattina si lavora! Insomma, niente di ché, solo un occasione per distendersi in compagnia e mangiare insieme. Su cosa mangiare, siamo tutti dello stesso parere: torta salata.

L’unica indecisione è a riguardo del: come farla? Vediamo, abbiamo già provato la torta salata al brie e ricotta, la torta rustica crescenza e gorgonzola l’abbiamo fatta di recente per un’altra occasione … che ricetta usare? Lasciate che ci pensi un po’ su! Ma si, ecco, ho trovato. Da qualche parte ho letto la ricetta della Torta rustica con indivia. Perché non provarla! Ho il consenso di tutti. Ed allora diamo il via alle danze! Spostiamoci in cucina per preparare la Torta rustica con indivia.

Pizza alle zucchine e salsiccia, ma integrale

pizza integrale alle zucchine

Ve l’ho mai detto qual è il mio piatto preferito in assoluto? Non ancora? Beh, rimedio subito: la pizza. Lo dico senza esitazione perchè io di pizza ci vivrei proprio. Sarà per la sua versatilità, sarà per la possibilità di condirla ogni volta come piace a me, sarà perchè partendo dall’impasto base si possono ottenere mille varianti  e mille forme (ad esempio i calzoni, i muffins, i rotoli, etc, etc), sarà per tutto questo che io adoro letteralmente la pizza. Ecco perchè vado costantemente alla ricerca di ricette nuove ed originali, provo, sperimento, accosto ingredienti diversi per ottenere gli abbinamenti ideali. Difatti la ricetta di cui parliamo oggi non è quella della classica pizza, eh no, ma della pizza integrale alle zucchine e salsiccia. La ricetta in questione, come spesso accade, proviene dalla trasmissione “La prova del cuoco“, da una puntata di qualche anno fa.

Strudel di baccalà, piatto di mezzo per le feste

strudel baccalà

Abbiamo già parlato del baccalà, della sua storia e della sua conservazione, nella ricetta del baccalà mantecato, ma questo tipo di pesce è davvero molto utilizzato in questo periodo di festa, e infatti troverete numerose ricette che riguardano i diversi modi di preparare e servire il baccalà.

Questo strudel può essere considerato a metà strada tra un secondo e un  piatto di mezzo, da servire magari insieme a delle mousse e a delle insalate, e risulterà di sicuro più leggero di un classico secondo di pesce, visto che ognuno ne prenderà una fetta, due volendo fare un bis, della grandezza che desidera e poi lo accompagnerà come meglio crede.

Indipendentemente dalle feste pensate poi a questo piatto anche come piatto unico da servire durante una cena, sempre accompagnato da diversi contorni di verdure.

Idee natalizie: dolci o salati, i taralli da regalare

taralli

Continua la mia produzione natalizia, ormai siamo agli sgoccioli, ancora qualche giorno e le ceste prenderanno forma. Dopo i biscotti e le marmellate, ora è la volta dei taralli. Devo dire che i prodotti tipici, in questo caso della Puglia, sono sempre molto gettonati e molto apprezzati come regali. Ed allora ho pensato di proporvi tre ricette. La ricetta classica dei taralli pugliesi, una aromatizzata al finocchietto, ed una dedicata ai golosi, quelli dolci. Ed ora sbizzarritevi! Dimenticavo, al solito, racchiudeteli in sacchetti trasparenti di carta per alimenti e sigillateli con dei fili di rafia rossa, le confezioni fatte così sono molto carine.

Taralli pugliesi

1 kg di farina 00
200 gr di olio di oliva extra vergine
10 gr di sale fino
10 gr di semi di finocchio
vino bianco q.b.

La pizza di scarole

pizza di scarole

La pizza di scarole, che avevo precedentemente citato parlando della pizza di bietole, come piatto di mezzo natalizio, è un rustico, tipico della cucina napoletana (praticamente un po’ alla volta vi sto proponendo tutti i classici!), preparato per l’appunto con le scarole, e con altri ingredienti, come i pinoli e l’uva passa, o le deliziose olive nere di Gaeta, e tutte queste bontà vengono racchiuse da un impasto di farina e patate a cui si aggiunge il lievito. Ottima, e soprattutto un altro piatto indimenticabile della cucina napoletana tipica e tradizionale che dà il meglio di sè durante le feste natalizie!

Solitamente la pizza di scarole viene consumata durante i pasti natalizi ma la storia racconta che questo rustico veniva preparato per il pranzo del 24 dicembre, proprio perchè è un pasto sbrigativo e veloce, non troppo pesante se mangiato proprio come piatto unico e serviva a riempirsi lo stomaco senza appensantirsi, nell’attesa del cenone e del successivo pranzo del giorno di Natale, e anche per mangiare qualcosa di veloce mentre si finivano i preparativi per la cena.

Indipendentemente dalle feste natalizie questo è un rustico da provare, perchè è davvero ottimo ed è uno di quei piatti da portare con sè anche nelle cene “in cui ognuno porta qualcosa” oppure da gustare anche come antipasto durante una cena in piedi.

L’impanata di baccalà, la cugina delle empanadas spagnole

impanata baccalà

Appena letto il titolo di questa ricetta ricordo di aver subito pensato che si trattasse di una specie di cotoletta di pesce, di baccalà, appunto. Ma man mano che scorrevo con lo sguardo gli ingredienti, dopo aver letto pasta briseè ho pensato: “ma che c’entra?” Non mi era venuta in mente l’immediata e forse più scontata associazione con le empanadas spagnole. Ed in realtà proprio di questo si tratta, se non delle originali, delle lontane cugine italiane. Già, perchè nella ricetta di questo articolo il guscio di pasta è costituito dalla briseè, base di tante torte salate. Mentre la pasta base delle empanadas spagnole è più simile alla pasta di pane, o quella della pizza. Certo: ogni famiglia ha la sua ricetta propria, quella tramandata di mamma in figlia, quella risultato di varie modifiche e dei gusti dei componenti la famiglia, ma in generale le empanadas rispecchiano l’uso, comune a molti paesi, di riempire la pasta di pane con i più svariati ingredienti. Molto diffuse in Spagna sono quelle ripiene di pesce, che forse quì in italia non sono così comuni,(ecco il motivo del mio stupore iniziale di fronte alla prima lettura della ricetta).

Piatti di mezzo per Natale: torta di sfoglia alle bietole

torta bietole2

A Napoli mangiamo la pizza di scarole. Che mi riprometto molto presto di illustrare. Comunque sia durante il pasto Natalizio, e mi riferisco proprio al pranzo del 25 dicembre più che alla cena della Vigilia, è bello e caratteristico avere una portata che riesce a spezzare e ad accompagnare il pranzo. Certo, se parliamo di spezzare è chiaro che è più adatto il classico sorbetto al limone che veniva una volta servito ai matrimoni tra la portata di carne e quella di pesce (a proposito, ma si fa ancora questa cosa?!), però il senso di una torta salata alle verdure durante il pranzo natalizio è ben diverso.

Innanzi tutto può fare da pane. Visto che vengono spesso serviti più contorni avere un pezzetto di pizza o torta salata nel piatto può essere un accompagnamento farcito che limiterà anche il nostro consumo di pane (che altrimenti ci si gonfia più del dovuto è invece a Natale è concesso mangiare tanto e bene, è festa, è un giorno gioioso, le famiglie si riuniscono e si dovrebbero scacciare anche i problemi e le avversità, almeno per quel giorno). Aggiungiamo poi proprio il suo significato di “spezza-pasto“. Servita dopo il primo, magari mentre il secondo e il contorno sono in forno o sul fuoco a scaldarsi, segna definitivamente lo stacco tra la prima parte del pranzo e la seconda. Quando si mangianoi gli antipasti e i primi, visto che siamo anche a inizio pasto, tutti mangiano tutto, dal secondo in poi invece diventa più una selezione a seconda dell’ampiezza dello stomaco (!!), dei gusti, dei sapori, delle selezioni da effettuare e dall’intenzione o meno di mangiare qualcosa per cena! La torta di sfoglia alle bietole, così come quella di scarole prepara la nostra testa a voltare pagina e a iniziare una nuova fase di festosa nutrizione!

Antipasti ma non solo, pizzette di polenta

pizzette polenta

La polenta. Piatto tipico di molte regioni che viene accompagnato dalle più varie salse e da molti condimenti, a seconda del periodo e delle usanze territoriali. Ma la polenta racchiude in sè anche tante altre piccole sfaccettaure che rendono questo piatto estremamente versatile e vario, un po’ come può raccontarci anche la sua storia. In molte regioni del Nord infatti la polenta è stata per anni e anni l’alimento base, povero ma sostanzioso, che non mancava mai sulle tavole popolari. Adesso ne esistono molte varianti preparate con le ricette più varie, e non dimentichiamo anche le polente già pronte, in polvere, da diluire con l’acqua e i panetti, che in pratica sono solo da riscaldare e eventualmente tagliare a fettine. Tutto comodissimo ma il gusto sicuramente ci perde qualcosa!

La polenta viene preparata impastando farina di cereali, in Italia quella utilizzata comunemente è quella di granoturco, infatti la polenta è detta “gialla”, mescolata con acqua e sale, e la si cuoce in un paiolo, la particolare pentola utilizzata proprio per la polenta, che nella versione originale dovrebbe essere di rame. Il piatto comunque non è tipico solo dell’Italia, ma anche di alcuni paesi dell’Est, come la Serbia, la Romania e la Bulgaria, e anche dell’Austria e della Svizzera, e ho scoperto che la polenta si consuma anche in Brasile, Argentina, Venezuela e Messico.

Queste pizzette sono delle simpatiche varianti, ottime come antipasto, magari durante una cena in piedi, ma anche perfette da gustare a tavola, mentre si aspetta il primo piatto. Può essere carino iniziare e chiudere il pasto con la polenta, certo, non è estattemente leggerissimo, ma se preparate queste pizzette come antipasto potete poi pensare di concludere il tutto con dei simpatici dolcetti sempre a base di polenta.

Il pane al formaggio e pere delle sorelle Simili ed il loro terzo libro

pane formaggio e pere

Quando si parla di panificazione, non ho mai fatto mistero della mia profonda ammirazione per le Sorelle Simili. Seguirei ogni loro ricetta ad occhi chiusi perchè immagino che sia il risultato di varie sperimentazioni fatte nel tempo con  amore e dedizione, oltre che con una grandissima passione, per giungere al risultato finale. La ricetta del pane formaggio e pere infatti è proprio loro. Per me che amo le sperimentazioni ed i sapori nuovi è stata una rivelazione. L’accoppiata formaggio e pere non mi era nuova, ma assaggiarla dentro il pane … beh, non mi era mai capitato. Il risultato è ottimo grazie anche alla preparazione della biga addirittura 20 ore prima. Il profumo che si sprigionerà dal forno ne è la testimonianza.

Pizza con il pan Bauletto

pizza con il pan BaulettoEd ecco a voi una pizza, senza pasta per pizza!

Avete capito bene, questa pizza non ha come base la classica pasta per pizza, bensì una confezione di Pan Bauletto, il classico pane bianco morbido che si compra al supermercato simile al pan carrè solo un po’ più spesso e soffice. Ne avevo una confezione in fondo alla dispensa e stava per scadere, quindi mi sono detta, perché non farlo a pizza? E, dopo aver mandato i miei ragazzi a prendere alcuni ingredienti al supermercato, guardate cosa ho fatto in poco più di mezz’ora…

La “non pizza” ha avuto un sucessone e di una teglia parecchio grande, ne è rimasta solo una piccola porzione che, mi sono mangiata io oggi come spuntino!…non ho fatto altro che riscaldarla al microonde e vi garantisco che era buonissima !

Pane di zucca con il lievito Mastro Fornaio Paneangeli

pane di zucca

Sulla zucca abbiamo detto già tutto. Personalmente l’adoro, secondo me ha tutte le qualità per essere un ottimo alimento. A dir la verità aspetto l’autunno quasi solo per questo ortaggio. Come darmi torto, è uno di quegli alimenti che potresti non smettere di mangiare mai, contiene pochissime calorie, e ci potresti cucinare di tutto, tanto che negli ultimi giorni vi abbiamo proposto persino delle torte. Ma questa volta vorrei farvi conoscere il pane di zucca, un pane profumato e dolce che potete utilizzare tranquillamente a colazione spalmato di marmellata o miele, accompagnato da una tazza di caffè e latte, oppure a pranzo al posto del comune pane, se vi piace il contrasto con il dolce a tavola, io lo vedo ben con un formaggio dal gusto deciso.

Millefoglie ai funghi

millefoglie funghi

Decidere di preparare un tortino è sempre una buona idea quando si hanno degli ospiti a cena. Personalmente quando non ho tantissimo tempo e anche quando non posso permettermi di spendere tantissimo per la spesa che precede una serata tra amici il mio menù comprende sempre un tortino di verdure! Di solito mi organizzo in questo modo. Innanzi tutto un primo piatto un po’ ricco, che comprenda magari anche della carne o del pesce, delle verdure, o comunque qualcosa di un po’ particolare, radicchio e gorgonzola, peperoni e philadelphia, zucchine e gamberetti, ceci e zafferano e altre mille idee che possono anche venire sul momento!

Dopo questo primo piatto che comunque sazia e dà soddisfazione si può servire un tortino di verdure, o una pizza rustica, qualcosa che combini sempre non solo le verdure, ma anche i formaggi e volendo anche la carne. Può essere simpatico utilizzare uno degli ingredienti del primo piatto per la farcitura del tortino, però non fare esattamente la copia, ad esempio se preparate questa millefoglie ai funghi potrebbe essere ripetitivo mangiare anche una pasta o un risotto ai funghi, a meno che questi non siano particolarmente buoni e freschi e allora diamo proprio il via a un pasto completo a base di funghi!

Concludiamo poi con un bel dolce, visto che è una cena tra amici potrete optare per un dolce secco, da accompagnare con qualche coppetta di gelato, o con una crostata o una torta farcita, e poi è sempre bene che non manchino frutta, caffè e anche qualche liquore!

Il pane di patate per il World bread day 2009

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TEMPO: 2 ore circa| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Chi bazzica tra i blog di cucina, ma non necessariamente, saprà che per oggi è indetto il World bread day 2009. Di cosa si tratta? Semplice: la quarta edizione di un’iniziativa tutta dedicata al pane. Oggi si panifica e naturalmente si parla di una delle preparazioni che insieme alla pasta non mancano mai sulla nostra tavola quotidianamente. Almeno chi deciderà di aderire. Io ho deciso di si ed infatti oggi vi propongo una ricetta in tema: il pane di patate.

Volendo andare sul sicuro, per la ricetta del pane di patate ho scelto quella delle Sorelle Simili, come detto più volte una garanzia in fatto di lievitazione, ed infatti il risultato è stato eccezionale: un pane che rimane morbido per giorni, ammesso che duri. Qualche piccolo suggerimento: le patate vanno schiacciate quando sono ancora calde ma dovete aggiungerle agli altri ingredienti solo quando si sono raffreddate. Non preoccupatevi se il composto risultasse troppo morbido, continuate a lavorarlo senza aggiungere farina possibilmente.

Torta rustica crescenza e gorgonzola

gorgonzola

TEMPO: 80 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il gorgonzola è il più famoso tra i formaggi erborinati, ovvero quei formaggi che sviluppano nella loro pasta le caratteristiche venature blu o verdastre, prodotte da un fungo, il Pennicillium glaucum, o da altri funghi simili.

Nelle forme più giovani di gorgonzola queste venature sono più lievi, mentre se il formaggio è molto invecchiato la sua pasta diventa soda e spessa e anche le venature aumentano, queste piccole muffe infittiscono donando una colorazione leggermente diversa la formaggio e anche un gusto più forte. Infatti in realtà sono proprio le muffe che confersicono al gorgonzola il suo sapore caratteristico, il gusto penetrante e in alcune qualità anche l’aroma leggermente terroso.

Questo formaggio è originario dell’omonima cittadina, Gorgonzola, che si trova a 18km da Milano, è preparato con latte vaccino e ne esistono due tipi nettamente diversi: asciutto piccante e cremoso dolce.