Degli ottimi tramezzini ripieni saranno i protagonisti della nostra ricetta di oggi, una ricetta estiva per affrontare al meglio la calda stagione. Come farli? Beh ci sono tantissimi modi, noi nella fase di preparazione abbiamo scelto quelli più semplici e che di solito soddisfanno tutti ma vedremo anche delle varianti. Tra gli ingredienti che abbiamo scelto noi ci sono i pomodori, il tonno, la maionese e le sottilette con le olive che servono per decorare. Per chi non ama la salsa tonnata abbiamo consigliato delle fettine di prosciutto cotto. Ma dentro potremmo metterci anche delle fette di insalata, la lattuga ad esempio.
Ricette Pane, Pizza
La focaccia di Carnevale, un piatto regionale per una festa in maschera
Organizzare una cena per Carnevale può essere davvero divertente. Per creare un ambiente festoso basterà usare molto colore per la tavola e preparare ricette gustose da assaporare in punta di dita. Con un pizzico di creatività e le giuste ricette, potrete dare vita ad un menu carnevalesco perfetto. La focaccia di Carnevale, detta anche Fucazza de Carnuale è una delle tante rivisitazioni della tipica focaccia di origine pugliese. Qui però, la pasta della focaccia è farcita con la polpa di maiale rosolata nella cipolla, i pomodori a fette, la mozzarella e una spolverata di pecorino. Questa gustosa focaccia è perfetta anche come piatto unico per festeggiare il Carnevale insieme a parenti e amici, con una portata abbondante e rustica quanto basta.
Per preparare la focaccia di Carnevale vi servirà la pasta della pizza. Se avete tempo e volete dedicarvi alla cucina potete preparare la pasta in casa. Altrimenti vi consiglio di rivolgervi al vostro panettiere di fiducia e comprare mezzo chilo di pasta di pane lievitata. Risparmierete molto tempo e il risultato sarà comunque ottimo.
Pizzette di patate, un antipasto goloso senza glutine.
Oggi pensavo ad uno stuzzichino da preparare per una cenetta informale, che poi sono la maggior parte delle cene che organizzo, e mi sono tornate in mente queste “pizzette”. Non ricordo quali siano stati i passaggi e i processi mentali che hanno riesumato questo goloso finger food dalla mia memoria, fatto sta che mi sono ricordata del delizioso gusto di queste pizzette a base di patate. Abbiamo già parlato della ricetta della pizza adatta anche a chi soffre di intolleranza al glutine. Quella di cui vi ho parlato ieri prevedeva l’uso delle farine alternative di mais e di riso. Quella di oggi invece è la ricetta delle pizzette di patate, gustosissime pizzette fatte con un impasto a base di patate che risultano soffici e leggere ma sempre fragranti. Gustose e gioiose nello stesso tempo, perfette da mangiare con le mani, le pizzette di patate possono essere preparate in qualsiasi momento, anche per fare una sorpresina a tutta la famiglia ma soprattutto ai bambini, che in genere amano tanto mangiare sia la pizza che le patate.
Queste golosissime pizzette infatti faranno impazzire di gioia i vostri bambini e saranno perfette per aprire una festa di compleanno insieme ad altri stuzzichini, oppure per un buffet o un aperitivo in compagnia degli amici. In più sono facilissime da preparare e fanno risparmiare tanto tempo e fatica, perchè non c’è bisogno di preparare l’impasto e poi farlo lievitare. Quindi sono perfette quando si ha poco tempo e si vuole preparare qualcosa di sfizioso.
Pizza senza glutine. Una ricetta gustosa e adatta a tutti.
Pizza senza glutine? Si può. La ricetta della pizza senza glutine è senza dubbio una delle più richieste dai nostri amici celiaci. La pizza infatti è un piatto amato universalmente, che mangiamo spesso senza mai stufarci, però è una di quelle cose a cui chi soffre di intolleranza al glutine deve rinunciare. Per fortuna sono moltissime ormai le pizzerie che adottano la ricetta della pizza senza glutine per chi ne fa richiesta. Resta però il problema per chi volesse fare la pizza fatta in casa, ecco quindi la soluzione con la ricetta della pizza senza glutine. In effetti la pizza senza glutine si può preparare in casa utilizzando la farina mix B senza glutine per pane, ma se invece di utilizzare quella farina voleste provare a farla in un altro modo, questa è una variante perfetta a base di amido di mais consentito e farina di riso. Il risultato è una pizza abbastanza morbida all’interno e leggermente croccante fuori, ma per niente gommosa come spesso accade in questo tipo di preparazioni. Certo la mancanza del glutine rende l’impasto leggermente più friabile del normale, ma a parte questa piccola differenza il risultato e il sapore sono ottimi.
Una volta preparato l’impasto base, potete sbizzarrirvi a preparare la pizza nei gusti che preferite, dalla semplice margherita con mozzarella, pomodoro e basilico, fino alle pizze coi condimenti più elaborati.
Pane senza glutine. Una ricetta semplice e gustosa.
Per chi soffre di intolleranza al glutine, mangiare il pane e la pasta è impossibile, a meno che non si acquistino i prodotti senza glutine, che sono abbastanza costosi e devono essere cucinati separatamente. Questa ricetta invece, consentirà anche a chi soffre di celiachia di mangiare del pane buonissimo, anche se non simile al pane comune. Non immaginavo si potesse fare un pane così buono, senza utilizzare lievito di birra e farine contenenti glutine. E’ proprio il glutine a dare morbidezza ed elasticità al pane e la lievitazione dipende principalmente dalla sua presenza. Invece ho potuto constatare che sebbene il pane senza glutine abbia un aspetto completamente diverso, in effetti meno elastico e che si sbriciola, il sapore è buono e il risultato è gradevole. Questa è una bella notizia per chi soffre di celiachia, che se armato di pazienza e di buona volontà potrà fare pane e dolci gluten-free senza ricorrere sempre ad acquistare prodotti che costano un occhio della testa solo perché non si può farne senza.
Procuratevi della farina di grano saraceno, farina di riso e farina di miglio, e infine il lievito senza glutine per panificazione. Se la farina di miglio fosse troppo difficile da reperire, comprate una confezione di miglio biologico e riducetelo in farina. Si macinerà facilmente anche solo con un macinino da caffè, senza troppe difficoltà.
Cucinare con gli avanzi di pane, i canederli ai porcini
E dopo gli avanzi di pasta è la volta del pane. Sia dopo il periodo festivo che anche no, ci si può ritrovare in casa grandi quantità di pane raffermo che non sapremmo come utilizzare considerato il fatto che non sia più “mangiabile” in quanto non fresco. Ed allora ho pensato di riciclarlo, utilizzandone gli avanzi, nella preparazione dei canederli ai funghi porcini, un piatto tipico non solo del Trentino Alto Adige, ma anche della cucina tedesca, austriaca e ceca, a base di un impasto di pane raffermo (appunto), latte e uova ai quali vanno aggiunti ingredienti a scelta tra i quali di solito non manca mai lo speck, mentre in questo caso, invece, è sostituito dai funghi.
I canederli ai funghi porcini potrebbero essere paragonati a dei grossi gnocchi di pane. Vediamo nel dettaglio come si preparano. Innanzitutto in una ciotola va versato il pane raffermo tagliato a piccoli dadini, a questo vanno aggiunte le uova sbattute con del pepe, del sale ed il latte, e, dopo aver mescolato bene si lascia riposare il tutto per due ore. Una volta trascorso il tempo necessario si prepara un soffritto con i funghi tagliati a pezzettini, la cipolla l’olio ed il burro. Il soffritto raffreddato va incorporato al pane insieme al prezzemolo tritato, la noce moscata e la farina.
Il pane alle noci sulle tavole natalizie
E restando in tema noci, ieri le linguine, oggi è la volta del pane. Ho pensato che in occasione di una festa così attesa e così importante quale è il natale, potremmo “addobbare” a festa anche il pane, proponendone una versione ricca e consona all’avenimento: il pane alle noci. Il pane alle noci servito già tagliato a fette dentro cestini di vimini poste a centro tavola, fa molto atmosfera natalizia.
Ma vediamo un pò come si prepara in casa. Intanto dovrete sgusciare e tritare le noci.Setacciare la farina, sciogliere il lievito nell’acqua tiepida, versarlo sulla farina, con lo zucchero e mescolare e lavorare a lungo. Aggiungere il sale, e formare una palla da far riposare e lievitare in un luogo asciutto e lontano da fonti di calore. Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume, lavorarlo e dargli la forma desiderata. Riporlo nuovamente a lievitare ed infine cuocerlo in forno già caldo a 220C° per circa 40 minuti.
Che buona la Pizza per cena, se poi la fate anche con la farina di soia lo é ancor di più!
Allora oggi vorrei condividere una piccola scoperta che ho fatto e che ho reputato davvero strepitosa: non so voi ma io preparo spesso la pizza in casa, sia perché mi piace sia perché i bambini la adorano. Comunque di recente sono andata in un supermercato Biologico di cui non credo di poter fare il nome ed ho trovato una busta di farina di soia integrale che riportava la dicitura “per rendere più croccanti i vostri impasti”, allora l’ho subito comprata pensando che a me la pizza piace proprio “alla romana“. Che volete farci d’altronde sono nata e cresciuta a Roma poi mi sono autotrapiantata nella bellissima emilia romagna dove si mangia divinamente ma, a onor del vero, la pizza la fanno molto simile al pane. Comunque a parte queste divagazioni sulle mie origini, ho preso la farina, l’ho tagliata con una farina biologica di grano 00 e davvero la pizza é venuta bella croccante e con le bolle! ed inoltre digeribilissima! ora vi devo precisare che la farina di soia ha un suo sapore che si sente nell’impasto quindi se per caso non vi dovesse piacere il sapore della soia potete anche scambiarla con una pari quantità di farina di kamut, ma non vi viene così croccante!
Maccheroncini di Campofilone al sugo. Il primo piatto marchigiano del Natale.
Pochi cibi sono così universalmente ben accetti come i maccheroni. E di pochissimi l’etimologia è altrettanto controversa. C’è chi sostiene che il termine “maccherone” derivi dal latino tardo “maccare”, che significa schiacciare. I maccheroncini di Campofilone sono il tipico primo piatto marchigiano del Natale. Vanto del paese di Campofilone in provincia di Ascoli Piceno, che dedica loro una sagra molto nota in tutta Italia, i maccheroncini sono strettissimi fili di pasta sfoglia tirata allo spessore di un velo, tagliati con coltelli molto affilati. Il Maccheroncino di Campofilone, vanta una tradizione antichissima. Già nel 1400 il maccheroncino, considerato un piatto prelibato viene citato in una corrispondenza dell’Abbazia di Campofilone e poi ancora riportato nei quaderni di ricette di alcune case nobili dove si scriveva che questa originale pasta era tanto delicata da sciogliersi in bocca. Il Maccheroncino ha sempre rivestito un’importanza particolare, discostandosi dai piatti di “tutti i giorni”, rappresentando il piatto per eccellenza, simbolo di bravura della padrona di casa e piatto tradizionale nei pranzi di festa. Noti sin dal Quattrocento come “maccheroncini fini fini”, la loro caratteristica è l’elevato numero di uova presente nell’impasto: ben dieci per un chilo di semola di grano duro. La lavorazione richiede abilità, forza e fatica. La pasta, che si cuoce molto rapidamente, resta porosa, caratteristica che insieme all’estrema delicatezza dello spessore la rende ottima sia in brodo sia asciutta (il condimento caratteristico è un ragù di carne di pollo, vitello, maiale aromatizzato con noce moscata e spolverato di pecorino).
I grissini al mais della Cucina Italiana per il pranzo di natale
n ogni pranzo o cena che si rispetti, soprattutto quando ci troviamo al ristorante, ad attenderci in tavola troviamo sempre i grissini. Sono loro ad accoglierci ed a placare quel senso di fame che ci pervade in attesa delle prime portate. Ho pensato allora che anche in occasione del natale potremmo dedicarci alla loro preparazione per portare in tavola dei signori grissini, non quelli confezionati, ma proprio fatti in casa e dal sapore particolare, al mais. La ricetta dei grissini al mais è tratta dalla validissima rivista La Cucina Italiana, che propone sempre ricette collaudate e di sicura riuscita.
Per la preparazione dei grissini al mais vi serviranno tre tipi di farine: quella speciale per pizze, quella di mais e quella di grano duro. Inoltre poco burro, lievito di birra e paprika a volontà. Per quanto riguarda il procedimento invece, se vi servite di una impastatrice sarà molto più veloce. Innanzitutto si lavorano la farina di grano duro con quella per pizze e del lievito sciolto in 150 gr di acqua tiepida. Dopo la lievitazione si va a fare lievitare fino a che non sia raddoppiato di volume. A questo punto si aggiungono: la farina di mais, il burro, la paprika ed il sale e si fa lievitare ancora l’impasto oleato esternamente.
Ricette senza glutine, farinata di ceci
Oggi prepareremo una torta salata tipica della liguria e in particolare di Genova. Sto parlando della farinata di ceci conosciuta anche come fainè. Una ricetta senza glutine che vi permetterà di cucinare una buonissima torta senza bisogno di acquistare i costosi prodotti che non contengono il glutine. Pochi semplici ingredienti per un piatto che potrà essere mangiato come secondo accompagnato magari da un contorno di verdure, ma anche come antipasto. Le origini di questa ricetta vanno ricercate in tempi molto molto lontani. Leggenda vuole che la preparazione di questa torta andasse di moda tra i soldati greci e romani che non avevano molto tempo a disposizione. Mescolavano infatti la farina di ceci all’acqua e all’olio e lasciavano cuocere al sole sul loro scudo il composto. Il fatto che la torta sia molto bassa facilitava la cottura. E’ diventata poi una ricetta tipica della Liguria dopo una battaglia che ha visto coinvolte Pisa e Genova. I marinai liguri di ritorno dopo la battaglia affrontarono una terribile tempesta durante la quale si rovesciarono farina di ceci e olio che si unirono all’acqua salata. Quello però era ciò che restava e i marinai lo mangiarono dopo aver cotto tutto al sole. Capirono quindi che il risultato era ottimo e si decise di utilizzare il forno.
La quiche di porri e pere per un’insolito primo piatto
Continuiamo con un’altra ricetta per utilizzare i porri e questa volta li metteremo in una magnifica quiche. Non so voi ma io trovo che queste torte rustiche importate direttamente dalla Francia possano essere un primo piatto insolito davvero straordinario. Infatti si prestano sia per dei buffet tra amici che per una bella cenetta in compagnia magari seguiti da un bel contorno e da un bel dolce magari ai mirtilli. In questa quiche c’é un’accoppiata insolita per noi italiani ma invece molto rodata per i nostri amici d’oltralpe ovvero i porri con le pere. Inoltre questo insieme di dolce-aspro é ulteriormente impreziosito dal formaggio, potete scegliere o del gorgonzola o anche una buona gruviera secondo me ci sta molto bene ed é un pochino più delicata, ma come sempre seguite il vostro gusto!
I panzerotti pugliesi, un antipasto sfizioso per il Natale 2010
La Puglia è una terra davvero ricca di sapori, un territorio dove le tradizioni gastronomiche sono radicate ed essendo il Natale il periodo dell’anno in cui si concentrano le maggiori festività, è in questi giorni che in Puglia la gente si prepara a vivere in pieno le tradizioni che gli sono state tramandate e fra queste, occupano un posto di rilievo quelle culinarie. Esiste nella memoria di ognuno un “calendario della cucina”, uno scadenzario, quasi un’agenda, sulla quale sono idealmente segnati piatti tipici a seconda della ricorrenza. Si tratta di pietanze che, nella tradizione gastronomica delle comunità civiche di appartenenza, costituiscono il “distinguo”, l’identità, il codice genetico. La tradizione vuole che i panzerotti si preparino per le feste di Natale o la notte di capodanno. Però in Puglia si preparano in ogni occasione, si trovano in ogni buffet e si servono anche come componente di un ricco antipasto o mignon con l’aperitivo. I panzerotti vengono spesso confusi con i calzoni: ma a Brindisi la differenza è precisa. Il panzerotto, detto anche “fritta” è, appunto, fritto; mentre il calzone è l’equivalente del panzerotto, ma cotto al forno. In entrambi i casi si usa, comunque, la stessa pasta utilizzata per la pizza. Anche se la preparazione può risultare difficoltosa, vi assicuro che non è così. Il ripieno tradizionale è a base di mozzarella, pomodoro e olive bianche, ma ovviamente ne esistono diverse varianti e ognuno di voi li può personalizzare a seconda dei gusti. Provare per credere! Unico avvertimento: preparatene sempre tanti perché non sono mai abbastanza e, se avanzano, il giorno dopo sono ottimi a pranzo o merenda.
Challa, la migliore ricetta per preparare il pane del sabato
La scorsa settimana la mia amica Micol si è dilettata nella preparazione del pane del Sabato, la challa. Voleva preparare qualcosa di diverso per la cena e non aveva voglia di comprare quelle confezionate e così si è messa all’opera, pensava che non le riuscissero bene ma come potete solo vedere dalle foto il risultato è stato ottimo!
La challa è il pane tradizionale ebraico preparato in occasione dello Shabbat (Sabato), è generalmente a forma di treccia e sulla tavola ne vengono presentati due a rappresentare la doppia porzione di manna che il Signore elargiva agli ebrei nel deserto alla vigilia del sabato e delle feste più importanti. La preparazione della challa avviene senza burro o derivati del latte ma solo con olio, questo per rispettare le regole della kasherut secondo le quali non è possibile associare, e quindi mangiare nello stesso pasto, alimenti a base di carne con alimenti a base di latte.