Ricette regionali di Natale per il cenone e la vigilia

Manca poco più di un mese al Natale e proprio in questi giorni stanno cominciando i vari tormentoni pubblicitari in tivù ispirati alle feste di fine anno. Alcuni di noi, dicono, si rendono davvero conto dell’avvicinarsi del Natale e delle feste – e cominciano quindi a tirare fuori gli addobbi per l’albero dalla naftalina – solo quando cominciano a vedere pandoro, panettone, panforte e altri classici dolci natalizi invadere le loro case sponsorizzati da questo o quel marchio alimentare.

Ma quanti di noi tra tanta insistenza pubblicitaria ricordano davvero i vari piatti regionali del Natale e delle feste di fine anno? Sapreste davvero cucinare un pranzo o una cena di Natale come si faceva una volta? Perchè non non provare allora a rispolverare i piatti della tradizione natalizia per stupire i vostri ospiti con un perfetto menu delle feste?

Certo, il tempo passa, i nostri nonni invecchiano, c’è sempre meno tempo da dedicare alla cucina, ma non credo che nessuno voglia intenzionalmente mandar perdute certe tradizioni. In questo articolo, facciamo un omaggio alle varie regioni italiane, illustrandovi le pietanze tipiche dei giorni di festa e in particolare del Natale, in modo che possiate organizzarvi in tempo per preparare piatti degni della antiche tradizioni della vostra terra o ispirandovi alle ricette delle feste tipiche di altre regioni d’Italia.

La sagra del cinghiale di Chianni alla 33esima edizione

Al via la 33esima sagra del cinghiale nel comune in provincia di Pisa. Una non-stop che parte il 7 novembre per concludersi il 16. Attesi migliaia di visitatori.

Chianni e il cinghiale hanno un destino incrociato da oramai molto tempo, a partire dal lontano 1976 quando la volontà di un gruoppo di cittadini – che allora rappresentava la quasi totalità dei residenti del piccolo comune pisano – attivi da sempre in iniziative socio-culturali e sportive, coincise con il preciso scopo di portare a conoscenza la comunità toscana e le sue tradizioni culinarie, legate alla terra e alla vita contadina. Fu proprio in seno al comitato culturale di quel periodo che maturò l’idea di promuovere una festa legata alla caccia o all’agricoltura per la valorizzazione dei prodotti locali; così, in collaborazione con l’Associazione dei cacciatori e con l’Unione Sportiva Chianni venne elaborata e vide la luce la prima Sagra del Cinghiale.

Pumpkin pie per Halloween

Visto che questa è la settimana di Halloween vorrei continuare con le ricette per festeggiare questa festa importata direttamente dagli Stati Uniti ma che ormai ha preso piede anche qui da noi in Italia. Questa è la più classica delle ricette americane la Pumpkin Pie tradizionale, quella che si trova in qualunque diner di New York, una ricetta che è la celebrazione stessa della zucca. La potete usare per concludere il pasto dopo una ricetta a base di zucca, oppure a metà pomeriggio con del tè nero forte, oppure per lo spuntino di mezzanotte, mentre aspettate che le deliziose streghette bussino alla vostra porta per chiedervi appunto un dolcetto.

La preparazione è un pochino articolata, perché prevede prima la preparazione della pie la cosidetta basic vanilla pastry.

Pumpkin pie per Halloween

Ingredienti:

250 gr di farina 00 | 1 cucchiaio di zucchero | una punta di lievito | 180 gr di burro a temperatura ambiente spezzettato | 80 ml di acqua ghiacciata | 1 bustina di vanillina.

Preparazione: mettere la farina, lo zucchero ed il lievito nel robot da cucina ed azionare, aggiungere il burro e poi l’acqua con la vaniglia mentre il motore sta girando. Togliete l’impasto mettetelo nella pellicola e fatelo riposare per 30 minuti in frigorifero.

Veniamo ora al ripieno, ingredienti:

1 kg di zucca pulita e tagliata a pezzetti | 250 ml di sciroppo d’acero | 4 uova | 250 ml di panna | 1 bianco d’uovo per spennellare la copertura.

Torte di compleanno

Torte di compleanno. Dopo aver girato numerose volte intorno l’argomento, parlando di torte nuziali, di torte per bambini, e di torte internazionali (come la celebre tarte tatin) è la volta dei dolci per le feste di compleanno. Tra qualche giorno sarà la ricorrenza di mio marito/moglie/compagno? Quale torta posso far preparare per la sua festa?

L’altra sera ero proprio al centro di un dibattito post-festa di compleanno su questo tema con le mie amiche e tra un boccone e l’altro si sosteneva che la formula segreta delle torte di compleanno è che siano fuorimisura e ricche di panna, in modo tale che possano poi essere consumate in solitudine dal festeggiato/a perchè i pensieri di un anno in più vanno affrontati direttamente affondando il dito negli zuccheri e non certo le posate. Allora in taluni casi, mi chiedo, perché non usare direttamente i denti? Perchè non festeggiare quest’anno in più mordendo direttamente delle adorabili e romantiche Cupcake di compleanno?

TORTA DI COMPLEANNO CON CUPCAKES

Ingredienti per 12 cupcakes (le conosciamo già su GINGER, ecco un’altra buona ricetta per le cupcakes):

125 gr di burro | 3 uova | 200 gr di farina per dolci | 1 cucchiaino e mezzo di lievito | 150 gr di zucchero | 60 ml di latte intero | 2 bustine di vanillina

Arista alla fiorentina, un piatto per il pranzo domenicale

TEMPO: 2ore e 45 minuti| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: medio-alta

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Per il pranzo della domenica ci aspettiamo sempre di trovare sulla tavola qualcosa di succulento che difficilmente si può preparare nei giorni lavorativi, in cui il tempo sembra sempre non bastare mai. Un bel piatto sostanzioso e molto autunnale che vi suggerisco di provare è l’Arista alla fiorentina.

Crostate da disegno, per cucinare giocando

Quando si ha a che fare con i bambini esistono due tipi di fantasia. C’è la fantasia creativa (la loro) che di solito si esercita su temi standard quali la casetta col tetto rosso, i fiorellini e arcobaleni in numero variabile.

C’è poi la fantasia interpretativa, cioè la nostra, che consiste perlopiù nel collegare scarabocchi indefinibili ad una categoria particolare distinguendo, se necessario, per quale verso va “letto” il disegno. Nessuno di noi chiederebbe davvero a un bambino di disegnare su una torta…non se teniamo a quella torta.

Ma l’imbarazzante verità è che anche noi almeno una volta abbiamo sognato che le nostre fantasie diventassero realtà…per i bambini è uguale, solo che il loro sogno è che quelle fantasie diventino cibo. Ok, diciamoci la verità, è anche il mio. Vediamo come.

Crostata da disegno

Ingredienti per una crostata:

320 gr farina 00 (debole) | 120 gr zucchero semolato | 20 gr miele millefiori | 1/4 cucchaino di cannella/noce moscata/chiodi di garofano (facoltativo) | 1 pizzico di sale | 130 gr burro (assolutamente non margarina, provate al massimo con il burro vegetale o comunque con ridotto contenuto di grassi) | 2 uova intere medie | 1/2 bustina di lievito per dolci scorza grattuggiata di 1 limone medio | confettura q.b. (io ho usato la marmellata di fragole, ma anche quella di arance è ottima per le crostate …ricordate comunque che è meglio abbondare per ottenere un risultato soffice) | Il disegno da copiare realizzato dai vostri bambini!

Gelato economico al caffè o al brandy

TEMPO: 10 min + congelazione | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Quante volte vi è capitato di avere all’ultimo momento l’amichetto di vostro figlio a casa e di non aver preparato nessun dolcetto da offrire? I gelati poi, con quello che costano non sono certo uno spuntino così economico come sembrano. Allora ho trovato la soluzione che fa per voi! Prepariamo un gelato molto economico con ingredienti che sicuramente tutti noi abbiamo in casa. Se il dolce è destinato a dei bimbi al posto del brandy o del caffè potete utilizzare del caffè d’orzo, ugualmente buono!

Gelato al caffè o brandy (ingredienti per 4 persone)

80gr di cioccolato fondente
3 uova
4 cucchiai di zucchero
200gr di panna liquida fresca
6-8 savoiardi
brandy o caffè freddo (a vostro gusto)

Mele al cartoccio: un dolce di frutta al forno

Un dessert semplice, per queste prime serate autunnali, magari in occasione di qualche amico che ci viene a trovare, le mele al cartoccio sono una vera e propria delizia per il palato. La frutta cotta è tra l’altro il dolce per eccellenza dei macrobiotici: uno yin (la frutta) equilibrata da uno yang (la cottura) con in aggiunta la dolcezza naturale che fa tanto bene agli organi digestivi.

A molti le mele cotte fanno tanto ospedale … a me piacciono in modo imbarazzante anche solo con una spolveratine di zucchero! Le mele al forno sono il dolce più semplice ma chiudono bene un pasto invernale e vanno bene anche come merendina per i bambini, provatele in un fiore di pasta sfoglia e poi fateci sapere!

Mele al cartoccio (ingredienti per 4 persone)

4 belle mele Delizia (gialle o rosse a piacere)
una confezione di pasta sfoglia surgelata
50gr di uvetta sultanina
un po di marmellata a vostro gusto
burro
1 uovo
zucchero
rhum (facoltativo)

Rigatoni con la pajata: origini e storia di questo piatto millenario

Continuando il nostro viaggio attraverso le delizie dell’antica cucina romana, oggi parleremo dei famosissimi rigatoni con la pajata. Fin dall’antichità la dieta romana fu improntata dal consumo di prodotti locali, di estrazione contadina. Dal III secolo a.C. circa sulle tavole dei ricchi appaiono sempre di più cibi complessi e raffinati che avevano bisogno di una lunga lavorazione effettuata di solito da veri e propri cuochi pagati o da schiavi ben istruiti per questo. Con il passare dei secoli, la cucina in epoca imperiale divenne sempre più complessa, e spesso gli stessi invitati si scandalizzavano per le ricette bizzarre, delle quali abbiamo un esempio nel Satyricon di Petronio.

 Di quest’epoca tra tutte le ricette la più famosa è il garum, una salsa di pesce prodotta con la sovrapposizione in un’anfora di vari tipi di pesce alternati con erbe aromatiche. La Pajata è senza dubbio il piatto più rappresentativo della cucina tradizionale romana e, in particolare, di Testaccio. La ricetta originale usa come ingrediente fondamentale il vitello, ma a causa dei divieti per la mucca pazza, attualmente si utilizza l’intestino d’agnello.

 I rigatoni con la pajata nascono come pietanza apprezzata dagli scortichini, i lavoranti dell’antico Mattatoio di Testaccio che, a fine giornata, ricevevano assieme ad una misera paga, il cosiddetto quinto quarto ovvero gli scarti delle carni macellate (interiora, zampe e lingua). Con i loro sacchetti di carne, gli scortichini si recavano nelle vicine osterie della zona e chiedevano che gli scarti degli animali venissero utilizzati per preparare piatti sostanziosi per sfamare le famiglie. Nacque così la pajata, piatto della tradizione popolare romana oggi apprezzato da gourmet e turisti che continuano a lasciarsi affascinare dai sapori decisi della nostra città. Sapori che devono continuare ad esser tramandati, per non rischiare di perdere il contatto con le nostre radici.

Rigatoni con la pajata (ingredienti per 4 persone)

800gr di intestino di manzo
200gr di rigatoni
50gr di pancetta
cipolla
sedano
prezzemolo
aglio
salsa di pomodoro
un bicchiere di vino bianco secco
qualche chiodo di garofano
aceto
pecorino grattugiato
una piccola aggiunta di sale (non troppo, la pajata è molto saporita)
pepe
olio extra vergine di oliva

Mazzancolle al tegame

 

Da noi a Roma è facile trovare nei molti ristoranti che offrono piatti di pesce le mazzancolle al tegame. Le mazzancolle sono dei crostacei, chiamati anche “Gamberi imperiali” per le loro striature marroni su di un fondo sabbia/verde. Vivono in un fondale sabbioso dai 10 agli 80 m. di profondità. Vengono pescati prevalentemente con reti a strascico e “rapidi“.

 La comparsa sulla testa e lungo il corpo di zone scure, indica che è iniziato un processo di invecchiamento e perciò il pesce non è più fresco. La pesca in questi ultimi anni si è molto sviluppata; precedentemente non si raggiungevano le attuali quantità. Prima di essere cucinato deve essere tolta, nella parte edibile, la sacca di sabbia che lo attraversa che rappresenta lo scarico dello stomaco. Si può cucinare arrosto, fritto, bollito, in teglia con succo di arancia, pompelmo. Noi oggi ve lo presentiamo in tegame!

Rotolo al crescione

Sul rotolo al crescione che vi presento oggi mi aspetto molti commenti. Magari non sarà una preparazione così tanto dietetica, ma sicuramente è talmente goduriosa da far capitolare anche la più ferrea delle signore a dieta stretta! A parte che da buona amante dei formaggi qualsiasi ricetta a base di latticini è apprezzata dalla sottoscritta, ma questa di oggi, a parere mio, è insuperabile. L’ho preparata in occasione di una cena in famiglia ed è andato alla grande. Provatelo anche voi e mi raccomando fatemi sapere com’ è andata!

Rotolo al crescione (ingredienti per 6 persone)

60gr di burro
40gr di farina bianca
250ml di latte
50 gr di Parmigiano grattugiato
200gr di crescione fresco tritato
4 tuorli e 4 albumi d’uovo

per il ripieno:

100gr di formaggini cremosi alla panna
60ml di panna acida
2 fette di pancetta affumicata, tritate finemente
100gr di champignons tritati finemente

per la salsa al limone:

4 tuorli d’uovo
30gr di burro
1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata
un pizzico di zafferano
125 ml di panna
2 cucchiaini di succo di limone

Rotolini di spinaci e peperoni: un antipasto elegante

Siamo stufi dei soliti antipasti mari e monti? Abbiamo una cena con degli amici e vogliamo stupirli con qualcosa di particolare senza però appesantirli prima delle altre portate? I rotolini di spinaci e peperoni sono l’antipasto giusto per aprire le danze prima delle portate più sostanziose. Coreografica può essere anche la presentazione alternando in maniera carina i rotolini verdi a base di spinaci e quelli rossi con i peperoni. Il mio consiglio è poi quello di servirli su un bel vassoio in argento luminoso così da dare un tocco maggiore di regalità e di benvenuto ai vostri ospiti.

Rotolini di spinaci e peperoni (per 60 rotolini)
Per i rotolini di spinaci

650gr di spinaci
60gr di burro
3 scalogni verdi
40gr di farina
250ml di latte
3 uova
10 fette di salmone affumicato
60ml di panna acida
aneto fresco
per i rotolini di peperone rosso:

1 peperone rosso di media grandezza
60gr di burro
40gr di farina
250ml di latte
3 uova
2 cucchiai di Parmigiano grattugiato
1 cucchiaio e 1/2 di pasta di olive