La ricetta originale del Montebianco, dolce di castagne per eccellenza

 
TEMPO: 2 ore circa | COSTO: elevato | DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Giorni fa eravamo a casa di amici, una di quelle rimpatriate in cui ci si ritrova tutti quanti, per festeggiare un compleanno! E’ stato proprio in quell’occasione che ho provato per la prima volta il fascino del dolce di castagne per eccellenza: il montebianco. Strepitoso, dolce ma non troppo, bellissimo a vedersi con un alternarsi di strati di panna e crema di castagne, all’interno una splendida meringa farcita con crema all’ameretto accompagnata da marrons glaces.

 Il dolce fu comprato in una pasticceria dei dintorni quindi la ricetta precisa, cari lettori, non riesco a fornirvela, tuttavia mi sono prodigata per una valida sostituzione e così eccovi a voi la ricetta originale del montebianco. L’ho rifatto ed è stato un successone. Provare per credere!

Come fare e come cucinare i Tortellini in brodo

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Una portata tradizionale del cenone di Natale sono, senza ombra di dubbio, i Tortellini in brodo. Segno di abbondanza e di ricchezza, le paste ripiene in genere, sono un piatto che si usa molto consumare in particolari periodi di festa, in segno di augurio di prosperità.

Visto che nel periodo delle feste abbiamo un po’ più di tempo a disposizione da passare in casa con la nostra famiglia ed in cucina, questo Natale potremmo provare a preparare i Tortellini in casa, per poi cucinarli nel modo più classico facendo: i Tortellini in brodo.

Tortelloni della vigilia, giorno di magro per eccellenza!

TEMPO: 1h e 30′ per la preparazione e 50′ cottura | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

E’ tradizione, nella mia famiglia, preparare per il cenone della vigilia, il 24 dicembre, dei tortelloni di magro. Cucinare piatti di magro significa non utilizzare carne ma non sempre questa tradizione viene rispettata. L’astinenza dalle carni o giorno di magro è un precetto generale della Chiesa Cattolica che impone di non mangiare carne il venerdì e gli altri giorni prescritti.

I tortelloni sono un eccellente piatto che potete preparare anche altri giorni della settimana. Un consiglio: potete preparare i tortelloni con mezza giornata di anticipo, lasciandoli stesi su un ripiano fra due teli. Sono ottimi anche conditi con solo burro e formaggio. Per accelerare la preparazione della sfoglia, potete usare, con ottimi risultati, la macchinetta per la pasta.


Tortelloni della vigilia

Ingredienti per 4/6 persone:

300gr di farina bianca | 4 uova | 400gr di ricotta romana freschissima | 500gr di pomodori pelati in scatola | 100gr di formaggio grana grattugiato | 70gr di burro | 2 cucchiai di olio d’oliva | 50gr di prezzemolo tritato finemente | 1 cipolla di media grossezza affettata | 1 spicchio d’aglio | 5 foglie di basilico | un pizzico di zucchero | un pizzico di noce moscata | sale e pepe

Antipasti di Natale da scoprire : Ostriche innevate e Tartare di salmone

 
Ostriche e salmone, come meglio festeggiare con amici e famiglia ? queste due ricettine non troppo impegnative dal punto di vista della preparazione richiedono comunque una piccola ricerca dal punto di vista degli ingredienti e degli utensili. Per fare le ostriche alla spuma di scalogno, difatti, avrete bisogno di un sifone a bomboletta, da 500 ml, lo stesso tipo che si usa per fare la panna montata. E per fare la base del tartare di salmone, usiamo dei fogli di Nori fritti, le alghe disidratate che i giapponesi usano nel sushi.
Entrambi gli investimenti sono ottimi, vedrete; il sifone è un utensile da usare regolarmente per tutte le vostre spume, salate o dolci e vi troverete ad usarlo in presentazioni esclusive meravigliando i vostri ospiti della vostra professionalità culinaria.

Un antipasto per la Vigilia di Natale: insalata di tonno e peperoni

Nella frenesia della cena della Vigilia di Natale si tenta in parte di preparare piatti nuovi ed in parte di tenere fede alla tradizione lasciando invariati alcuni capisaldi classici della cena della Vigilia. Chi ha in casa dei bambini, é pervaso tutto il giorno da domande che assomigliano molto a queste “quando arriva Babbo Natale?” e “quando posso aprire i regali?“, se poi oltre ai bambini si aggiunge anche il lavoro, allora la preparazione della cena della Vigilia può diventare effettivamente un’impresa.

Ed é per questo che mi permetto di lanciarvi un suggerimento per un antipasto che potete tranquillamente preparare il giorno prima, anzi sarà anche più buono poiché avrà il tempo di macerarsi, e che tra l’altro é anche estremamente colorato e profumato, il che non guasta visto che la tavola del Natale é sempre molto variopinta.

Contorno per la vigilia di Natale: i Carciofi farciti

TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La vigilia di natale è tradizione preparare il cenone, rigorosamente di magro come usiamo dire noi a Roma. In particolar modo è gettonatissimo il pesce con contorni che, detto tra noi, di magro hanno poco e niente. A dimostrazione di ciò lo è la ricetta che vi presento quest’oggi: i carciofi farciti. I carciofi sono una di quelle verdure molto diffuse a nord di Roma, vuoi perché è diffusa la coltivazione del famoso carciofo romanesco ma anche perché sono delle verdure di stagione. A questo proposito impazzano sia nella vigilia di Natale che durante i pranzi del 25 carciofi cucinati in vari modi: dai classici carciofi fritti, ai carciofi alla giudia (o per meglio dire fritti alla maniera giudaico – romanesco) ai carciofi farciti in vari modi. Preparateli come ve li suggerisco io, sono davvero eccezionali.


Carciofi farciti

Ingredienti per 4 persone:

8 Carciofi interi | un limone | 50gr di burro | 100gr di salsiccia | 2 cucchiai di pane grattato | 2 cucchiai di grana grattugiato | 50gr di olive verdi | un ciuffo di prezzemolo | un uovo |2 o 3 cucchiai di olio | uno spicchio di aglio | sale e pepe

Il carrello dei bolliti: una tradizione per il Natale

Il Carrello dei Bolliti è uno degli emblemi del Natale, il cameriere o chi per lui, porta verso la tavola un carrello fumante con dentro una numerosa varietà di carni, almeno 7 accompagnate da colorate e variopinte salse. Il profumo che accompagna il bollito misto è uno dei ricordi più antichi che forse ognuno di noi ha, infatti é uno dei cibi evocativi per eccellenza. Chi di noi sin da piccolo non ha mangiato durante le feste natalizie il tradizionale piatto di carni lesse accompagnate da mostarde e salsa verde? Ma facendo alcune considerazioni storiche si scopre che il bollito è un piatto tipico dell’Europa continentale, viene servito tanto in Francia, con le salsicce di Albì e l’oca di Guascogna, che in Austria dove viene addirittura proposto dall’Hotel Sacher di Vienna, e per la cronaca era uno dei piatti preferiti dall’Imperatore Francesco Giuseppe.

Ma venendo al nostro paese, l’Italia per l’appunto, il bollito misto é un insieme di carni cotte separatamente e prevedeva al suo interno: culatta, petto di bue, gallina, cappone, testina di vitello, poi in  Emilia  anche i cotechini e gli zamponi, ma ogni regione si sa aveva ed ha le sue varianti.

Ricetta del filetto in crosta saporito

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Proprio l’altra sera eravamo indecisi su cosa preparare ed ecco che mi è venuta l’idea: prepariamo un bel filetto in crosta. Facile da preparare, soprattutto se in casa avete già della pasta sfoglia di quelle già pronte, si presta inoltre ad una cucina decisamente leggera. Tuttavia come qualsiasi piatto che si rispetti, dalle preparazioni più semplici a quelle più complesse, anche il filetto in crosta richiede qualche suggerimento.

  1. Tagliate il filetto solo poco prima del momento di metterlo in forno, per evitare che perda gli umori interni.
  2.  Anche se il tempo indicato non è trascorso, togliete comunque il filetto dal forno, se la sfoglia diventa troppo scura.
  3. Se volete cuocere di più il filetto, spennellate con del tuorlo d’uovo la sfoglia, prima di infornare, per evitare che bruci. In alternativa, potete tenerlo di più in padella.
  4. Se avete un forno a gas, tenete la teglia su un ripiano più alto.
  5. Come variante, prima di arrotolare il filetto nella crosta, potete spalmarlo di pasta di olive, crema di funghi, senape o avvolgerlo in prosciutto crudo.

 Ora dopo avervi dato le basi, ecco a voi la ricetta del filetto in crosta come lo preparo io.

Ricetta con gli avanzi del panettone: prepariamo un budino

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Ad ogni Natale si ripresenta il solito problema (se di problema possiamo parlare): che cosa fare del panettone avanzato? Certamente molti di voi mi potrebbero suggerire di mangiarlo, tuttavia oltre a trovarlo un po’ scontato come consiglio il panettone, una volta aperto, perde la sua fragranza e si indurisce un pochino. Così di solito, qualche giorno dopo le feste di natale, preparo il budino di panettone ed in men che non si dica tutto il panettone che era avanzato dai giorni precedenti termina. Volete sapere come si prepara?  Eccovi accontentati!


Budino di panettone

Ingredienti per 4 persone:

200gr di panettone leggermente secco | 200gr di zucchero | 4 uova | 1lt di latte intero | 4 cucchiai di rum | 1 pezzetto di cannella | la scorza di 1/2 limone | 20gr di burro

Tacchino di Natale alle castagne

 

Certe cose non si possono modificare, devono restare immutabili anno dopo anno a rischio di passare feste natalizie coi musi lughi. Nella mia famiglia la cena di Natale deve assolutamente includere il Tacchino ai Marroni, essere preceduto da Foie Gras e seguito da una Mousse al Cioccolato al Gran Marnier. Impossibile cambiare menu e, se posso al limite fare innovazioni nei piattini di contorni, stuzzichini ed insalatine varie, guai a sostituire uno dei tre elementi principali del menu di Natale!

Una ricetta per la Vigilia di Natale: Branzino alla provenzale

Ho trascorso di recente qualche giorno in Francia, in modo più specifico nel sud della Francia in Provenza, ed ho avuto modo di assaggiare diversi piatti tra cui quello che vi propongo ovvero il Branzino alla Provenzale. La mia amica Sylvie mi raccontava che per la vigilia di Natale anche loro si dedicano al pesce, e lei propone spesso questo profumatissimo piatto alla sua famiglia ed ai suoi amici. Il punto di forza della ricetta del branzino alla provenzale è il suo odore esplosivo, dovuto proprio al misto di erbe aromatiche che proliferano in quella magnifica regione. Lei ce lo ha proposto una sera in cui ancora non era molto freddo e così i profumi delle erbe utilizzate nella cottura del pesce si mescolavano con quelli provenienti dai cespugli del giardino, sembrava davvero di essere dentro un film.  

Feste natalizie senza stress

Parliamo del Natale: tante tradizioni cristiane che cambiano da regione a regione. C’è chi fa il cenone alla vigilia, chi, per tradizione, la vigilia mangia ‘magro’ e conserva le leccornie più ricche per il pranzo del 25, chi festeggia entrambi e poi c’è chi, per far contenti tutti quanti, amici e famiglie, parla di ‘feste natalizie’… quelle che cominciano a metà dicembre e si protraggono fino al primo dell’anno.
Diciamocelo francamente, questo è il periodo più impegnativo dell’anno, quello dove siamo travolti dalla voglia di superare noi stessi e dallo stress di pensare di non poterlo fare quest’anno…
La crisi economica tocca molti di noi ed è vero che dovremo forse aguzzare la nostra fantasia un po’ più del solito per riuscire a fare tutti contenti senza dover rompere il salvadanaio.
Ma come possiamo contenere i costi senza fare brutta figura con amici e membri di famiglia?
Eccovi qualche idea per darvi lo spunto ed aiutarvi a controllare lo stress che immancabilmente ci colpisce quando vorremmo dare ‘tutto di più’:

Ricette di Natale: gonfietti di patate

TEMPO: 30 minuti + 2 ore di riposo per la pasta | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Proseguiamo oggi la nostra rassegna delle ricette di Natale: suggerimenti, idee strane e meno strane, ricette tradizionali ma anche alternative vi accompagneranno fino ai preparativi del cenone della vigilia e del pranzo di Natale (ma anche oltre). Quest’oggi vi volevo proporre la ricetta dei gonfietti di patate: ottimi come antipasto, come finger food ma anche come secondo decisamente stuzzicante che saprà accattivare i vostri ospiti.

 Non sono un’amante delle tradizioni, a dispetto invece della mia famiglia che, se non prepara l’abbacchio con le patate dice che non è natale, diversamente sono sempre alla ricerca di deliziare i commensali legando tradizione ma anche novità. E così, in un vecchio libro di cucina, alla voce ricette di natale, ho trovato la ricetta dei gonfiotti con le patate, li ho provati e credo proprio che li riproporrò quanto meno per il 26 dicembre, giorno di Santo Stefano.

Ricette di natale: spezzatino con marroni

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

In un menù tradizionale il secondo piatto fa da padrone. Per questo è bene prepararlo con cura, scegliendo la ricetta giusta per ogni occasione. Ma attenzione: un ricco secondo a base di carne richiede anche un contorno adeguato. In questi giorni non mancheremo di fornirvi idee e soluzioni originali per le festività natalizie. Lo spezzatino con i marroni rappresenta di certo un secondo importante che potrete realizzare anche in una domenica e non necessariamente durante le feste.

Come alcuni sapranno seguendoci da un po’ sono di Roma e dalle mie parti c’è stata sempre l’usanza di farcire cacciagione e pollame con le castagne. Lo spezzatico con i marroni poi, a parere mio, è sicuramente un modo alternativo per cucinare lo spezzatino di maiale.

 Ricordo a quanti non lo rammentassero la differenza tra le castagne e i marroni (perché ovviamente non sono la stessa cosa!): le prime sono piu’ piccole, con un lato schiacciato e l’altro leggermente bombato e la buccia marrone scuro. Un riccio ne puo’ contenere anche tre. I marroni, invece sono piu’ grossi e ogni riccio ne contiene uno solo. E’ comunque sottinteso che per la preparazione di questa ricetta se anche non trovate i marroni , si può fare anche con le castagne.