Primo di pesce per il Cenone di fine anno: le Tagliatelle al ragù di triglie e carciofi

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: medio-alta

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Vi voglio proporre una ricetta di pasta, alternativa ai tradizionali tortellini in brodo o ai ravioli, per il Cenone di Capodanno. Un primo a base di pesce, un po’ laborioso, ma non eccessivamente difficile da preparare, raffinato ma non troppo, per un’ultima cena dell’anno all’insegna del gusto: Tagliatelle al ragù di triglie e carciofi. La descrizione della ricetta è un po’ lunga, quindi veniamo subito al dunque e mettiamoci in cucina per preparare le Tagliatelle al ragù di triglie e carciofi.

Ricette di Chanukkah: Latkes

Hanukkah (o Chanukkah, in ebraico חנוכה) è una festa ebraica che si celebra il 25 del mese di Kislev – secondo il calendario israelitauna data che pressappoco corrisponde al Natale cristiano. Per questo molte persone la vedono come una specie di Natale ebraico (soprattutto negli Stati Uniti), ma la radice è molto più antica. La ricorrenza ricorda la vittoria militare degli ebrei Maccabei sulla dominazione Greco-Siriana.

Hanukkah è una commemorazione che si concentra sulla celebrazione dell’identità ebraica e la sopravvivenza della libertà di culto religioso.  Il termine “Chanukkah”, è una parola ebraica che significa “dedica” o “consacrazione” ed è riferita al miracolo che ha coinvolto il Tempio di Gerusalemme dopo la sua profanazione per mano delle armate di Antioco IV. Il “miracolo dell’ampolla d’olio” che avrebbe dovuto bruciare per una sola notte e che invece durò otto lunghi giorni, senza che il rituale del lume acceso all’interno della grande sinagoga fosse interrotto.

Dal punto di vista culinario Hanukkah non è molto diversa dalle altre festività ebraiche, la centralità della tavola e del cibo kosher – e dell’enfasi che in queste occasioni hanno i cibi grassi e fritti – è piuttosto marcata. Dopo aver acceso il candelabro rituale le famiglie ebree di tutto il mondo consumano una grande varietà di cibi differenti a seconda della cultura di riferimento.

Qui su Ginger abbiamo già trattato lo scorso anno uno dei piatti più celebri della tradizione israeliana, le sufganiot, oggi affrontiamo la più diffusa pietanza americana: i latkes, frittelle di patate. Una preparazione elementare e facilissima della cucina ashkenazita.

Una dispensa per il Fine Anno: idee per ricevere gli amici

Non so come succede da voi, ma casa nostra tra il 15 dicembre e Capodanno diventa la tappa incontornabile di amici nostri e dei nostri figli; visite improvvise per farci gli auguri, che ovviamente rischiano di metterci in imbarazzo se ci ‘beccano’ con la dispensa ‘vuota’. Devo dire che mio marito mi ha sempre tenuta in buon allenamento, portandomi sempre a cena l’amico dell’ultimo minuto, per cui ho sempre avuto la tendenza di avere una dispensa ed un congelatore sufficientemente forniti da non fare mai brutta figura, anche quando la ‘sorpresa’ era ancora più ‘grande’ dell’immaginabile.
Ci vuole comunque un minimo di organizzazione. Il segreto è nel mantenere sempre una dispensa ben fornita in alimenti di base, un po’ come si faceva una volta. Ma come definire un alimento di base, quando nelle cucine moderne questi si limitano spesso al minimo indispensabile, spesso per mancanza di spazio, ma anche per il nostro timore di spendere troppo e poi sprecare.
In tempo di feste pero’, particolarmente se siamo soggetti a visite improvvise, ci conviene allargare la dispensa aggiungendo scatolami e conserve vari, prodotti surgelati, formaggi e salumi che ci permettano di improvvisare un menu svariato, dall’antipasto al dolce senza dover correre al supermercato.
Allora cosa dobbiamo scegliere? Eccovi qualche esempio di cosa potete fare con alcuni elementi che potreste includere nelle vostre riserve, partendo da una mia dispensa tipica di questo periodo.

Natale:ricette per un menù vegetariano parte seconda

Proseguiamo pure con le nostre ricette per una serata di Natale all’insegna del mangiare vegetariano e andiamo avanti illustrando una interessante Ricetta per un crostino ai funghi, la ricetta per una pizza con spinacini e tomini e per chiudere una crema al mascarpone con lamponi.

L’altra volta avevamo affrontato i Paccheri con le zucchine e la Salsa allo yogurt e tonno, combinandole potrete avere un’ottima traccia per un completo menu di Natale vegetariano. Veniamo allora subito al dunque. Ecco gli ingredienti per i crostini ai funghi per 8 persone:

2 uova bio | 300 gr di funghi prataioli tirati in padella con prezzemolo ed aglio | 2 cucchiai di grana | 50 ml di panna fresca | 8 fette di pan brioches.

Preparazione: lavorate insieme tutti gli ingredienti, poi tagliate le fette di pan brioches in due spalmateci sopra il composto ai funghi e passateli in forno a 180 gradi per circa 15 minuti. Una volta che l’uovo sarà cotto serviteli in tavola ancora caldi.

Ricetta della torta mimosa con l’ananas

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Già in passato vi abbiamo voluto parlare della splendida torta mimosa. Torta simbolo della festa della donna, la torta mimosa è però presente sulle nostre tavole un po’ tutto l’anno. Nel precedente post vi abbiamo voluto fornire la ricetta classica della torta mimosa, quest’oggi invece, vi vogliamo suggerire una variante con l’ananas. Entrambe molto buone, quest’ultima ricetta è però sostituibile con qualsiasi altro tipo di frutta.


Torta mimosa

Ingredienti per 8 persone:

Per il pan di Spagna: 100gr di farina 00 |130gr di zucchero | 5 uova | 100gr di fecola di patate | 1/2 bustina di lievito in polvere per dolci | 1 pizzico di sale | per la crema pasticciera: 1 uovo | 2 cucchiai di zucchero | 1 cucchiaio di farina 00 | 400ml di latte | 1 bustína di vanillina | 150gr di panna fresca liquida | 5-6 fette di ananas sciroppato | 1/2 bicchiere di succo d’ananas | 1 bicchierino di liquore a piacere

Pandoro ripieno: ricetta dolce facile

TEMPO: 30 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

ll pandoro ripieno è uno di quei dolci buonissimi (e ahimè ricchi di calorie) di cui ognuno ha la sua versione. In ogni famiglia c’è chi farcisce il pandoro a modo proprio ed io oggi vi voglio raccontare come lo farcisco io. Premetto che è un dolce natalizio molto semplice e veloce da realizzare, basta dare libero sfogo alla fantasia e poi via tutti a fare una bella tombolata.

A proposito di questo gioco, sapete perché durante le festività’ natalizie si gioca a tombola? La risposta è offerta dall’antichità romana. Nell’ultimo giorno dei Saturnali, il 23 dicembre, si celebrava la festa dei Parentalia, l’unica ricorrenza dell’anno in cui era permesso il gioco d’azzardo. L’usanza, spiegata dal mito eziologico di Acca Larentia, si ricollega alla funzione di Saturno. Il dio non presiedeva al solstizio d’inverno ma vi conduceva, preparando il mondo all’arrivo dell’ anno nuovo: momento cruciale in cui era Giano ad assumere il ruolo principale. In questo punto nodale dell’anno, Saturno appare come l’autore occulto del gioco cosmico, capace di ordinare lo svolgimento universale attraverso l’azione della sua falce, che in realtà è uno strumento sacro analogo al lituo, il bastone ricurvo, emblema di vaticinio.

Natale: ricette per un menù alternativo

Il Natale si avvicina e siamo sempre più indecisi su quale menù seguire e proporre ai nostri ospiti. Meglio optare per una scelta tradizionale oppure osare e tentare un menù alternativo? Sinceramente per le feste io prediligo sempre i piatti classici, quelli della tradizione, però talvolta si può provare a proporre qualcosa di come dire ” modern classic”, ovvero si può tentare di rivisitare alcuni piatti in versione più moderna. Partiamo allora dall’aperitivo, dal brindisi iniziale, quello che permette ai nostri ospiti di rilassarsi e iniziarsi a divertire mentre i bambini cominciano ad aprire i regali. E visto che é Natale possiamo vestire di rosso il nostro cin-cin  proponendo uno champagne cocktail ai lamponi potremmo poi proseguire rivisitando l’agnello e proponendo un Cosciotto d’agnello alle erbe con salsa allo yogurt e terminare con una Speziata mousse al cioccolato.

Panettone fritto: ottimo dolce di natale con un pò di storia

TEMPO: 15 minuti circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il 25 dicembre è una data simbolica connessa al solstizio invernale e ad una festa della Roma imperiale dedicata alla nascita del sole invitto Mithra, divinità persiana il cui culto si diffuse con quello antichissimo del dio Sol. Secondo il mito, Mithra è concepito come l’originaria luce celeste che nasce da una pietra presso un albero sacro e sulla sponda di un fiume. Alla sua nascita miracolosa assistono soltanto dei pastori nascosti sulla montagna, che gli offrono doni. La montagna è simbolo di ascesa spirituale, mentre i pastori rappresentano i veglianti, entità che dirigono il flusso del tempo guidando il gregge dell’umanità. Essi vegliano e vedono ciò che gli occhi offuscati dall’illusione del divenire non possono vedere.

 Mithra è figlio del dio supremo e il suo nome rimanda ai concetti di patto, contratto, amicizia, giustizia. Nel 274 d.C. il suo culto divenne religione ufficiale dell’Impero, allorché Aureliano istituì il dies natalis solis invitti, il natale del sole invitto, fissandolo al 25 dicembre. Una data significativa, che cade pochi giorni dopo la sosta del sole’,(solstizio), quando l’astro rinnovato sale in modo percettibile sull’orizzonte.

Biscotti di Natale, storia del panettone e quella del pandoro!

 
TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il panettone milanese è carico di leggende e racchiude nella sua storia la suggestione della cerimonia del ‘ciocco‘, celebrata nella notte di Natale: il padre, riunita la famiglia intorno al camino, dopo essersi fatto il segno della croce, poneva sul fuoco (simbolo di redenzione), un tronco di quercia, ornato con rami di ginepro e di alloro (allegoria dell’albero del bene e del male); versava del vino in una coppa (metafora del mistero eucaristico) e con gesti solenni ne spruzzava alcune gocce sul fuoco.

 Dopo averne bevuto un sorso, lo offriva a tutti i congiunti; gettava una moneta nel fuoco e ne regalava una ad ogni familiare. La madre preparava tre pagnotte di pane, a forma di cupola, dalle quali il padre spezzava, con le mani, altrettanti tozzi, che venivano conservati fino al Natale successivo. A questi pezzi si dava un significato taumaturgico e venivano mangiati, a briciole, in occasione di malattie o di gravi problemi famigliari. Secondo alcuni, verso la fine del 1600 un fornaio di nome Toni ebbe l’idea di aggiungere alla pasta lievita, tutti gli ingredienti dell’attuale dolce: era nato il ‘pan del Toni’!

Più banale è la storia del pandoro di Verona, il cui nome deriva dalla copertura del dolce, eseguita con sottili fogli d’oro. Le nocciole o le mandorle sono protagoniste dei biscotti di pasta friabile che in tutto il centro Italia sono l’emblema del Natale. Inzuppati nel vino dolce rappresentavano la degna conclusione dei pranzi delle feste. Fra le numerose ricette ho scelto quella che sembra incontrare i consensi maggiori. Quì la ricetta!

La torta di Natale: un dolce per i bambini e non solo…

TEMPO: 1 ora e 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI
 

Al posto dei consueti e buonissimi panettoni e pandori perché quest’anno non preparate da voi una bellissima e coreografica torta natalizia? Certo dovete avere un po’ di tempo a disposizione ma, vi assicuro, che verrete ricompensate dalla fatica. Nella mia famiglia oltre ai classici dolci natalizi, usiamo preparare dei dolci fatti in casa e uno di questi è proprio la torta di natale! Si conserva molto bene in frigorifero per alcuni giorni così è possibile assaporarla anche il giorno di Santo Stefano e perché no? i giorni seguenti se ne è avanzata parecchia!


Torta natalizia

Ingredienti per 6/8 persone:

Per la torta: 5 uova | 125gr di farina | 125gr di zucchero | 1 bustina di vanillina | 30gr di cacao amaro | Per la crema: 3 dl di panna | 300gr di cioccolato fondente | Per la decorazione: 50gr di granella di mandorle | 50gr di pistacchi | 800gr di zucchero | 50gr di cedro candito | 20gr di angelica candita | 50gr di buccia d’arancia candita | 20 ciliegine candite | 20gr di zucchero a velo | 10gr di scagliette di cioccolato fondente | Per la placca: 20gr di burro | 20gr di farina