San Valentino: i biscotti al burro decorati

Distraiamoci un attimo dal Carnevale per iniziare a pensare a quella che è la prossima festività (forse solo commerciale, ma pur sempre un’occasione per mettersi ai fornelli e cercare di creare qualche dolcetto per l’occasione) il giorno di San Valentino. Sorvolerò sul fatto che non condivida molto l’idea di questa festa a mio parere un pò troppo consumistica, e mi concentrerò sul fatto, come scrivevo qualche riga prima, che la considero un ottimo motivo per dare libero sfogo alla mia fantasia giocando con glasse e colori alimentari, con cioccolatini e decorazioni, confettini e codette. Come primo esperimento ho provato dei versatilissimi biscotti al burro, ottimi da gustare da soli e ideali da poter arricchire di coperture colorate prediligendo il rosso ed il rosa.

Per un dolce San Valentino, cuori di pandoro

A quanti di voi, dopo le feste di Natale o i Pasqua, non sono rimasti panettoni, pandori o colombe in casa? E quanti di voi almeno una volta si sono chiesti: e ora che sono finite le feste, che me ne faccio?

Ebbene, io ho utilizzato un pandoro e mezzo per preparare una buonissima torta per il compleanno del mio bimbo, per circa 50 persone (che vi posterò in seguito) e, con l’altro mezzo pandoro ho realizzato dei buonissimi dolcetti a forma di cuoricino ottimi per prendere per la gola il vostro lui o, per tutti quegli uomini che non sono proprio degli assi in cucina, la vostra lei magari il giorno di San Valentino.

Con questa ricetta, ovviamente la riuscita è garantita perché non dovrete accendere forno, o far lievitare proprio nulla, l’unica cosa nella quale dovrete cimentarvi, sarà nel fare la crema di farcitura ma, se avete il Bimby….anche quello sarà un gioco da ragazzi.

La ricetta delle cartellate, un dolce natalizio che va a nozze col Carnevale

L’articolo di oggi è dedicato alle Cartellate (o carteddate). Non so se tutti sappiano che cosa sono. Si tratta di un dolce tipico natalizio (si, avete letto bene) pugliese. “Ed allora perchè ce ne parli proprio ora?” Penserete. Beh, perchè a me l’ha fatto conoscere la mia vicina di casa, di origini pugliesi appunto, ma in occasione del Carnevale di qualche anno fa. Da quel momento nella mia immaginazione devo averlo associato a questa festività e lo considero a tutti gli effetti (forse grazie anche a qualche vaga somiglianza con le chiacchere) un dolce di Carnevale. E poi le caratteristiche ce le ha tutte: è fritto, ha un impasto simile a quello delle frappe, duro e poco dolce, e viene immerso in uno sciroppo costituito dal vin cotto, che qualche volta viene sostituito dal miele. Beh, se non mi avete preso per pazza io passerei alla ricetta delle cartellate, non prima però di avervi detto come potete ottenere il vin cotto, che fungerà da accompagnamento ideale alle vostre cartellate. 

Due ricette per i ravioli di Carnevale

Buon lunedi e non so se ci avete già fatto caso ma siamo entrati nel mese di febbraio. Come ciò sia potuto accadere ancora non me lo spiego, fatto sta che il fatto che il tempo passi troppo velocemente è ormai assodato. Dopo questo breve preambolo vi invito a prendere visione di queste due ricette. Si tratta dei ravioli di carnevale. Siccome amo avere la possibilità di scegliere e di confrontare più ricette, ho deciso di proporvi due varianti: una con ripieno molto ricco di frutta secca, marmellata di arance, uvetta, etc, etc, cotta al forno. La seconda più delicta con un ripieno di ricotta ma che prevede la cottura in padella con olio bollente.

Carnevale e tavola: gli Gnocchi alla diavola

Stiamo entrando ormai nel pieno delle feste in maschera, degli scherzi, dei coriandoli e delle stelle filanti. Tra dolci, frappe e castagnole ed altre portate tipiche della tradizione carnevalesca vi ricordo che ci sono anche gli gnocchi. Quindi può essere il periodo giusto per restare in casa e dedicarsi alla preparazione degli gnocchetti di patate senza uova e cucinare un buon pranzetto di carnevale.

Ma una volta pronti gli gnocchi dovrete pur scegliere il modo in cui condirli. Beh, a questo c’è rimedio! Per quel che mi riguarda, vi suggerirei di cucinare gli Gnocchi alla diavola. Un po’ piccanti, ma anche ricchi di verdure e ben amalgamati dal sugo, gli Gnocchi alla diavola sono un piatto allegro che bene si adatta all’atmosfera festosa del carnevale. Ecco a voi la ricetta degli Gnocchi alla diavola.

Ancora Carnevale, la ricetta delle frittelle di riso

Continua la saga dei dolci di Carnevale, oggi probabilmente in molti, essendo liberi dal lavoro, decideranno di cimentarsi nelle preparazioni carnevalesche. Anche io, dopo una settimana lavorativa abbastanza intensa credo che mi metterò ai fornelli. Sono ancora indecisa su cosa optare ma molto probabilmente la mia scelta ricadrà sulle frittelle di riso. Se dovessi scegliere quale sia il mio dolce di carnevale preferito sicuramente lo identificherei con queste frittelle. Le frittelle di riso sono quanto di più sfizioso si possa immaginare. Sono molto molto aromatiche contenendo diversi aromi quali quello di limone, quello di arancia, la vanillina e facoltativamente anche il rum. Nella versione che vi propongo oggi (e che decisamente è quella che rispecchia più i miei gusti) non troviamo nè l’uvetta, nè i pinoli, nè i canditi, ma solo riso, candido riso zuccherato che in me risveglia il sapore della tradizione, mi fa pensare alla torta di riso della nonna.

Una ricetta di Carnevale: le castagnole di mais


Il fritto a Carnevale é davvero sovrano, gran parte dei dolci che si mangiano durante queste feste prevedono la cottura in olio bollente. E come dar torto a questa tradizione? d’altronde il risultato é buonissimo. Qui in Emilia, come in tutte le regioni d’Italia, ci sono diversi dolci del territorio: i crostoli, i ravioli fritti ripieni di mostarda e le classiche castagnole. Devo confessarvi che i miei preferiti sono i ravioli ripieni di mostarda di visciole ma siccome sono piuttosto brigosi da preparare ho optato per le castagnole. Tuttavia questa ricetta prevede una variante rispetto a quella tradizionale ovvero l’impiego della farina di mais mescolata insieme a quella di mandorle. Il risultato? un bellissimo colore dorato ed una friabilità eccellente. Io per scelta prediligo friggere in olio di soia, soprattutto se si tratta di dolci. Infatti l’olio di oliva tende a lasciare il suo sapore, anche in frittura. Inoltre non raggiunge la temperatura per cui i dolci assorbono parzialmente l’olio. Quello di soia invece é praticamente insapore e anche leggerissimo.

Le mele, protagoniste dei dolci di carnevale: gli sgonfiotti e le frittelle

Le mele a mio avviso costituiscono uno degli ingredienti più versatili che ci siano. Non solo sono l’ ingrediente fondamentale di tantissimi dolci, classici e non, ma anche di diversi secondi a base di carne, si sposano benissimo con il maiale, e fanno la loro comparsa pure nei primi piatti, tipo i risotti. Ma in questa sede, e considerando che siamo agli sgoccioli, carnevale è ormai quasi arrivato, poniamo l’attenzione su due tipi di dolci tipici di Carnevale, che, come vuole la tradizione sono fritti. Gli sgonfiotti di mele e cannella e le frittelle di mele.

Sedani di Carnevale

Questa ricettina super facile ed estremamente veloce, l’abbiamo sperimentata qualche tempo fa per una cena tra amici e, la prima cosa che questi ragazzi ci dissero, fu proprio che, i sedani, sembravano essere conditi con i coriandoli!

Effettivamente risulta molto colorata e davvero gustosa, se poi volessimo farla mangiare anche ai più piccoli, secondo me, basterebbe evitare di mettere l’aglio e le spezie e magari sostituire il pecorino con del parmigiano e, visto il periodo, spacciare il condimento per coriandoli “commestibili”.

A volte basta un “trucchetto” del genere per convincere a mangiare le verdure a chi, come molti dei nostri bambini, sono per antonomasia avversi nell’avvicinarsi a tutto ciò che abbia un colore vagamente “verdognolo”!

Come si dice in questi casi… tentar non nuoce, no?

Quindi, provate questi sedani di Carnevale, che realizzerete davvero in pochissimi istanti seguendo i passaggi qui di seguito.

Semplici o ricche prepariamo le frittelle di Carnevale?

Eh si, il Carnevale si avvicina inesorabilmente, sembra ieri che ci ritrovavamo intenti a festeggiare il Natale tra pandori e panettoni da preparare e cenoni da organizzare e siamo giunti già a fine Gennaio. Non so voi ma io ho già iniziato la mia produzione carnevalesca, domenica è stata la volta delle frittelle: ne ho provate due varianti, trovate tempo fa sul web, non ricordo più dove quindi me ne scusino gli autori, le stesse che vi propongo in questo articolo. La prima versione è quella delle frittelle semplici, la seconda quella arricchita con uvetta sultanina e pinoli, più ricca rispetto alla prima e forse più in sintonia con l’atmosfera carnevalesca. A me sono piaciute entrambe a dir la verità. A voi la scelta …

Chiacchiere al forno, la variante più leggera

chiacchiere

Avete voglia di cimentarvi nella preparazione dei dolci di Carnevale, ma non avete voglia di friggere? E chi l’ha detto che per gustare le chiacchere bisogna necessariamente mettere sul fuoco la pentola con l’olio e profumare deliziosamente la nostra cucina di puzza di frittura? Le chiacchiere possono anche essere cotte al forno e la ricetta di questo articolo è perfetta per portare avanti la vostra missione. Questa versione è sicuramente molto più leggera e meno calorica ed in più regala la soddisfazione di assaporare dei dolci di carnevale senza perdere troppo tempo ai fornelli.

Dolci fritti in vista del Carnevale: due varianti delle castagnole

castagnole

E’ normale, a circa due settimane dalla fine delle festività natalizie, cominciare a pensare al Carnevale e a tutti i dolci, fritti e non, da preparare? Normale o no io ho già iniziato, e chi mi ferma più? Ci sono talmente tanti dolci tipici che variano da regione a regione e che si presentano sottoforma di ciambelle, frappe, chiacchere e chi più ne ha più ne metta, che forse sono già in ritardo? A parte gli scherzi in questo articolo vi propongo le castagnole, nelle due varianti a base di patate e a base di sola farina. Entrambe meritano davvero, vi consiglio di provarle tutte e due, magari dimezzando le dosi previste.