Il Mandorlato di Cologna Veneta. Un dolce veneto squisito per Capodanno.

Il Mandorlato di Cologna Veneta è davvero una specialità italiana conosciuta un po’ dovunque. Un dolce che somiglia molto al torrone ma è decisamente più morbido e profumato, con una sottilissima sfoglia di ostia nella parte inferiore. Anche se il suo nome viene spesso riferito, in modo generico, a vari tipi di torrone, il mandorlato o mandolato è una specialità preparata in Veneto che caratterizza tutte le fiere e le sagre del periodo di Natale, a partire dal 21 novembre (festa della Madonna della Salute) per arrivare a fine anno.
La ricetta originale di questo dolce sembra risalire al XIII sec. ai tempi della signoria degli Scaligeri a Verona. Più precisamente alcune fonti sostengono che sia nato solo nel 1852 a Cologna Veneta, dove lo speziale Antonio Finco, volendo offrire agli amici un dolce genuino avrebbe inventato il mandolato. Successivamente un altro speziale colognese, Italo Marani, perfezionò la ricetta ottenendo il prodotto di colore bianco e consistenza croccante tanto amato oggi.
Il mandorlato si prepara con mandorle, miele, zucchero, albume d’uovo e una sottilissima cialda sulla faccia inferiore. È caratterizzato dalla superficie irregolare non coperta dall’ostia, che lascia vedere il mosaico di mandorle immerso in un lucido strato bianco. Il Mandorlato richiede una preparazione particolare, soprattutto per quanto riguarda il dosaggio degli ingredienti e in particolare la loro cottura, che ne determina la qualità e la differenza tra mandorlato e mandorlato. Miele, zucchero, albume d’uovo e mandorle tostate, il tutto fuso in caldaie di rame dove viene continuamente mescolato a temperatura costante, per essere poi versato in stampi dalla tradizionale forma rotonda.

Un secondo per capodanno, il clafoutis di verdure e brie


Il clafoutis, un piatto di origine francese che nasce come dolce ed in questa veste siamo abituati a conoscerlo. Ma forse non tutti sanno che può costituire un gustoso ed originale secondo a base di verdure e formaggi. Il clafoutis alle verdure e brie infatti, che ho conosciuto in occasione di una cena a casa di amici giusto nel periodo natalizio, è stato servito come secondo insieme ad un piatto di carne ed è stato talmente apprezzato da me, e dagli altri commensali, che ho deciso di proporlo durante il cenone di capodanno.

Le verdure previste per la preparazione del clafoutis di verdure e brie sono le zucchine, gli asparagi e le fave, sicuramente non proprio di stagione, io ho utilizzato delle verdure surgelate, ma se non vi piacesse l’idea potete sostituirle con altri ortaggi. La ricetta del clafoutis alle verdure e brie è una ricetta che proviene dalla prova del cuoco. Si prepara facendo appassire in una padella lo scalogno tritato con un filo d’olio ed aggiungendo a questo soffritto le zucchine, gli asparagi e le fave per qualche istante.

Fichi a crocetta. Un fine pasto sfizioso per Capodanno.

Quanta frutta secca abbiamo mangiato in questi giorni? Quantità industriali, direi. Non c’è tavola italiana delle feste che non preveda a fine pasto, quando la tavola è già sparecchiata e  si sorgeggia l’amaro di fine pasto, una bella cesta piena di frutta secca di tutti i tipi, pistacchi, mandorle e fichi secchi. Oggi vi propongo una ricetta facilissima e sfiziosa, tipica della cucina calabrese delle feste. I fichi a crocetta sono i classici fichi secchi, ripieni di frutta secca (mandorle , noci) e poi cotti per poco tempo in forno finchè non diventano ben dorati. Si chiamano fichi a crocetta per il modo in cui generalmente si servono, accostati gli uni agli altri in modo da formare una specie di piccola croce. I fichi a crocetta però, si possono servire anche singolarmente, ripeni e richiusi ad uno ad uno. Nati nella Roma antica furono poi riproposti nel Medioevo e vengono tutt’oggi tramandati di generazione in generazione e vengono consumati solo nelle feste, soprattutto in quelle del Natale e non mancano nel menù di Natale della Calabria. La procedura originale per prepararli prevede che si facciano seccare i fichi bianchi e maturi per qualche giorno al sole. Una volta secchi si riempiono del ripieno e poi si cuociono in forno. Non appena cotti basterà tuffarli in un misto di zucchero a velo e cannella. Una variante ancora più golosa prevede che i fichi si inzuppino ad uno ad uno nel cioccolato fondente fuso, così servirete ai vostri ospiti una vera specialità alla fine del pasto di Capodanno.

Un contorno per Capodanno, i carciofi con salsa agli agrumi

E non poteva di certo mancare il contorno perfetto per capodanno: i carciofi. Ma questa volta non si tratta nè di carciofi ripieni,  nè di carciofi fritti, bensì vorrei farvi conoscere (se non li conoscete già) i carciofi con salsa agli agrumi. Si tratta di un contorno strepitoso che chi ama i carciofi apprezzerà di sicuro. I carciofi agli agrumi non sono altro che carciofi lessi accompagnati da una salsina deliziosa di arance e limoni, il tutto arricchito con erba cipollina e prezzemolo tritato.

La ricetta in se e per se è abbastanza veloce, l’operazione che richiederà più tempo è sicuramente quella della pulizia degli carciofi. Non so voi ma io odio pulirli, ogni volta mi pungo con le loro spine e, se non faccio attenzione utilizzando abbondante limone, le mani rimangono nere per ore. A parte questo piccolo sfogo, vale sicuramente la pena prepararli. Dopo aver pulito i carciofi ed averli messi a riposare in acqua e limone, sarà la volta di preparare l’emulsione di agrumi. In una ciotola quindi andremo a versare il succo di un’arancia, di un limone, l’erba cipollina, una manciata di prezzemolo tritato ed un pizzico di sale ed infine, se piace, del peperoncino.

Stufato di lenticchie con salsiccia, un secondo piatto per le feste

Non so voi ma io é da quando sono piccola che vengo tormentata dal fatto che assolutamente durante le feste di Natale e a Capodanno in particolare si debbano mangiare delle grandi quantità di lenticchie. Eccovi allora una ricetta semplice ed alla portata di tutti per preparare in poco tempo un buon stufato a base di lenticchie da “leccarsi i baffi”. Tra l’altro le lenticchie, a differenza degli altri legumi, hanno dei tempi di cottura davvero brevi. Vi do un solo consiglio ovvero di fare una prima veloce bollitura dei legumi in questione e di buttare poi l’acqua. In questo modo infatti le lenticchie perderanno quella loro eccessiva quantità di ferro e risulteranno davvero digeribilissime. Per il resto vi serviranno solo delle buone salsicce e odori in gran quantità: voilà il gioco é fatto. Se poi non avete voglia di mettervi a cucinare un primo piatto allora potete anche servire questo gustoso stufato con della polenta!

Crostini con fonduta e tartufo. Un antipasto per Capodanno.

Trovo che la fonduta sia una pietanza veramente prelibata, forse perchè sono un’appassionata di formaggi e mi piace mangiarli sia crudi che cotti. Se poi il formaggio fuso è accompagnato dalla croccantezza dei crostini di pane, il risultato secondo me è eccellente. Quella che vi propongo è una ricetta facilissima, che potrebbe venirvi utile per preparare un gustoso antipasto per il Cenone di Capodanno. Basterà preparare la fonduta di fontina e aromatizzarla con il tartufo e poi spargerla sui crostini di pane tagliati larghi. Se siete originari della Valle D’Aosta, terra della fontina più buona che io abbia mai mangiato, per voi sarà più facile reperire la fontina valdostana DOP senza passare necessariamente dal supermercato, dove la fontina è certamente buona ma non paragonabile a quella prodotta dai caseifici valdostani. Per quanto riguarda il tartufo, se siete così fortunati da averne ricevuto anche solo un pezzetto come regalo di Natale, potreste decidere di usarlo per questa ricetta grattugiandone qualche scaglia sui crostini. Altrimenti potete sostituire il tartufo con le salse a base di tartufo che si trovano facilmente in commercio. Non è la stessa cosa ma sarà sicuramente un’alternativa valida per non rinunciare del tutto al sapore del tartufo.

Un secondo per capodanno, gli involtini di sogliola

Dopo gli stuzzichini per l’aperitivo ed un primo piatto per capodanno, è la volta di un secondo a base di pesce, gli involtini di sogliola. Gli involtini di sogliola costituiscono un secondo delicato ma allo stesso tempo gustoso grazie alla presenza di gamberetti, scalogno, e mandorle nel ripieno. Un tocco di gusto in più è dato dal vino che verrà versato sugli involtini prima di infornarli.

Gli involtini di sogliola sono veloci e semplici da preparare, non vi ruberanno troppo tempo ma ad ogni modo avrete un secondo delizioso da portare in tavola in occasione del cenone di capodanno. Vediamo nel dettaglio come si preparano: innanzitutto si versano nella ciotola del mixer i gamberetti, le mandorle ed infine lo scalogno già pulito. Si frulla il tutto e si spalma sui filetti di sogliola già disposti su un piano da lavoro. Si spolvera con del sale, del pepe ed infine si arrotolano bene ma delicatamente. Vanno bagnati con del vino bianco, coperti con dell’alluminio ed infornati a 200 C° per 20 minuti.

Cappone di Morozzo arrosto in salsa di mirtilli per il Cenone di Capodanno.

Il cappone è una portata tradizionalissima dei pranzi delle feste. Ne abbiamo già parlato in diverse ricette, tutte abbastanza conosciute. Quella di oggi invece è una piccola rivisitazione di un piatto tradizionale, il cappone arrosto, con la salsa di mirtilli. A Cuneo e in tutto il Piemonte in generale, il cappone di Morozzo non manca mai sulla tavola delle feste e in genere si accompagna con una salsa ai mirtilli oppure si farcisce con un ripieno di more.  Morozzo, il piccolo paese dalle antiche origini, a metà strada fra Cuneo e Mondovì, è l’indiscussa capitale regionale del cappone, il delizioso galletto castrato al quale è dedicata la tradizionale fiera di metà dicembre. La razza utilizzata per la produzione del cappone tradizionale di Morozzo è la cosidetta nostrana. Una vera specialità che ognuno di voi potrà preparare, e anche se nella vostra regione sarà un pochino più difficile trovare il cappone di Morozzo potete utilizzare un cappone allevato nella vostra regione. La preparazione è semplice. Tagliate i pezzi di cappone a tocchetti e metteteli in una teglia da forno con olio extra vergine di oliva e brodo. Lasciate cuocere finchè la carne non sarà ben cotta. La salsa di mirtilli è perfetta come accompagnamento della carne bianca perchè ha quel sapore dolciastro ma con un retrogusto un po’ acido che da il contrasto di sapore giusto con il gusto della carne di cappone.

Un primo per il cenone di capodanno, i paccheri con sugo di spigola

Continuano le proposte per il menù del cenone di capodanno. Quanti di voi resteranno in casa la sera del 31 dovranno ingegnarsi per costruire un menù degno per l’occasione ed allora vi suggerisco un primo a base di pesce con la presenza di un formato di pasta molto accattivante: i paccheri. I paccheri sono un tipo di pasta di origine napoletana, molto utilizzati in Campania. Hanno delle dimensioni decisamente superiori rispetto ai formati di pasta tradizionali e di solito vengono conditi con sughetti appetitosi o possono essere farciti e serviti “in piedi”.

In questa ricetta vediamo i paccheri protagonisti insieme alla spigola e pomodoro in un sugo delizioso. La preparazione dei paccheri con sugo di spigola inizia tagliando il pesce a cubetti regolari e nel tritare la cipolla e l’aglio molto finemente. In una padella si versa abbondante olio di oliva. Una volta caldo si aggiunge spicchio di aglio e successivamente la spigola in pezzi. Si lascia soffriggere leggermente, si aggiunge del vino bianco che andrà sfumato, ed infine sale e pepe. Si lascia il pesce da parte.

Fettuccine alla romana. Un primo perfetto per il cenone di Capodanno.

I giorni appena trascorsi sono stati un tripudio di cibo e ricette prelibate. Ma non è ancora finita, abbiamo davanti altri due appuntamenti importanti, cioè il Cenone di capodanno e il pranzo del primo giorno dell’anno. Allora cerchiamo di capire cosa si prepara nelle regioni italiane in queste due occasioni, ricercando nelle ricette tradizionali e proponendovi anche qualche novità. Quella di oggi è una ricetta che proviene dal Lazio, a quanto pare tipica della zona dei Castelli Romani, cioè quell’insieme di paesi e cittadine dei Colli Albani posti a poca distanza da Roma. La ricetta è quella delle fettuccine alla romana. Le fettuccine sono un piatto storico della tradizione romana; se ne conoscono tante ricette diverse, tutte valide e appetitose che attingono alla cucina semplice ma unica delle osterie romane: fettuccine con la ricotta, fettuccine alla papalina, fettuccine all’ammiraglia e molte altre ancora. Magari sono anche note con nomi diversi. Per esempio questa ricetta è conosciuta anche come fettuccine con rigaglie alla romana oppure come fettuccine ai fegatini e funghi. Prepararle è semplicissimo. Basta procurarsi le fettuccine, preparare un sugo a base di guanciale e fegatini di pollo e poi condire le fettuccine. Se poi siete amanti della pasta fatta in casa e non vi spaventa impastare e preparare la pasta sulla spianatoia, potete preparare le fettuccine in casa. E si sa, la pasta fresca dona sempre un tocco di gusto in più rispetto a quella confezionata e si amalgama molto meglio con il sugo.

Sfizi per l’aperitivo di Capodanno, i biscotti al formaggio e mandorle

Potrebbero sembrare dei dolci ma in realtà sono salati questi piccoli sfizi perfetti per l’aperitivo del cenone di capodanno: i biscotti al formaggio e mandorle. Come è consuetudine il cenone di capodanno inizia con un buon aperitivo ricco di tante delizie, ed i biscotti salati al formaggio e mandorle possono fare al caso vostro. Sono molto semplici da preparare esattamente come quelli dolci, ma tra gli ingredienti non troveremo lo zucchero, bensì il parmigiano grattugiato e l’emmental.

La preparazione inizia con il grattugiare l’emmental tenendolo da parte, nel setacciare su un piano la farina disponendola a fontana e versando al centro i tuorli, il parmigiano, un pizzico di sale, il burro a pezzetti precedentemente fatto ammorbidire leggermente, ed infine l’emmental grattugiato. Si inizia ad impastare ottenendo un composto sodo e si trasferisce in frigo avvolto nella pellicola trasparente per circa 30 minuti. Trascorso questo tempo si stende l’impasto con l’aiuto di un mattarello e si ritaglia l’impasto per creare i biscotti. Si mette al centro di ogni biscotto una mandorla spellata pressandola leggermente e si fa aderire bene.

Il buccellato siciliano. Un dolce per il cenone di Capodanno.

Buona domenica a tutti! Il sole oggi non splende ma c’è ancora nell’aria l’atmosfera del Natale. Abbiamo tutti la pancia piena dopo le abbuffate della Vigilia e del pranzo di Natale, siamo un po’ appesantiti ma in fondo abbiamo gustato piacevolmente questi giorni in compagnia dei nostri cari. Adesso prepariamoci a dovere per i giorni che verranno cercando di esplorare le ultime ricette regionali, tradizionali delle feste e di Capodanno in particolare. Oggi parliamo di un dolce siciliano, il buccellato. Si tratta di un impasto a basa di pasta frolla, steso a sfoglia non sottile e ripieno di fichi secchi, uvetta, mandorle, scorze d’arancia e vari altri ingredienti a seconda delle zone della Sicilia in cui si prepara. Il ripieno di mandorle è costituito da un impasto di mandorle pelate, zuccata (zucca candita) e gocce di cioccolato. Il ripieno di fichi, più tradizionale, è invece costituito da un impasto di fichi secchi, frutta candita e pezzetti di cioccolato. A questo dolce poi si da la forma di una ciambella, con delle decorazioni “a merletto” sulla superficie. Tradizionalmente, le decorazioni si ottengono pizzicando la pasta frolla ripiena con un attrezzino che somiglia ad una molletta con i denti appuniti. Pizzicando la pasta frolla con maestria, si ottengono le caratteristiche decorazioni del buccellato. Voi però potete pizzicare la pasta con i rebbi di una forchetta, oppure decorare il buccellato semplicemente con frutta candita e zucchero a velo. Come sempre, largo spazio alla fantasia.

Ricette per Capodanno, le lenticchie al vino

E buongiorno a tutti! Passato bene il natale? Presi tutti un paio di chili con la sola cena della Vigilia ed il solo pranzo di Natale? Bene, tutto nella norma allora. Ma non è ancora finita. I nostri stomaci ma soprattutto i nostri fegati non hanno ancora finito il loro dovere ne avranno almeno fino a Capodanno. Ed in questi ultimi giorni dell’anno ci concentreremo sulle ricette per questo evento.

Ma per inziare in maniera soft vi propongo oggi le classiche lenticchie, ma in maniera rivisitata: le lenticchie al vino. Le lenticchie, immancabili sulle tavole di ogni cenone di capodanno che si rispetti, in questa ricetta vengono accompagnate dal vino rosso, dallo scalogno, e dal brodo. Le lenticchie vanno ammollate almeno due ore prima in acqua. Nel frattempo il vino si mette a bollire in una pentola e si va ad aggiungere lo scalogno tritato. Si fa bollire fino a quando non si dimezza di volume. Le lenticchie, dopo essere state scolate vanno cotte in una padella nella quale si è fatto sciogliere precedentemente il burro, giusto qualche minuto per soffriggerle leggermente ed infine vanno unite al brodo e al vino rosso con lo scalogno.

Ricette per natale, crostini gamberi e gorgonzola

Ed eccoci finalmente arrivati al tanto atteso giorno di natale, colgo l’occasione per augurarvi di trascorrerlo nel migliore dei modi, magari (e non potrebbe essere altrimenti dato il tema di questo sito) seduti ad una tavola ricca di leccornie insieme ai vostri cari. Per concludere in bellezza la serie dei nostri articoli dedicati alle ricette di natale vi propongo un antipasto velocissimo che, se volete potete aggiungere immediatamente alla serie delle proposte odierne, tenervelo buono da proporre durante il cenone di capodanno. 

I crostini ai gamberi e gorgonzola costituiscono uno sfizioso finger food da proporre non solo a natale ma in occasione di ogni cena speciale, sono davvero veloci da preparare e sono gustosissimi. Per la preparazione dei crostini ai gamberi e gorgonzola dovrete avere in casa (o procurarvi all’occorrenza) dei gamberi, del gorgonzola, della panna, del cognac ed i crostini appunto. Si procede così: si fanno rosolare i gamberi con del burro, si fanno sfumare con l’aggiunta del cognac. Nel frattempo si monta la panna con il formaggio gorgonzola e si aggiunge un tuorlo d’uovo sempre montando.