Ricette di carnevale, i tortelli con l’uvetta al profumo d’arancia

I tortelli con uvetta al profumo di arancia sono delle frittelle tipiche del periodo di Carnevale che sprigionano un delizioso profumo di arancia e racchiudono un soffice cuore pieno di morbida uvetta. Sono estremamente facili e veloci da preparare e questo rende queste frittelle una perfetta idea, sbrigativa e d’effetto, da preparare per le cenette in compagnia e per le feste in maschera dei nostri bambini insieme a chiacchiere, castagnole e zeppole.

Spolverizzate i tortelli all’arancia con dello zucchero a velo o rotolateli nello zucchero semolato, aggiungendo, se vi piace, un pizzico di cannella in polvere. La ricetta prevede l’uso di due cucchiai di rhum e questo la rende forse più adatta agli adulti che ai bambini, in quanto l’uvetta viene ammollata nel rum e di solito i piccoli non gradiscono il retrogusto che possono lasciare gli alcolici. Nel caso li voleste preparare per i più piccini, ammollate l’uvetta in un cucchiaio di acqua tiepida con un pizzico di aroma di arancia. Potete prepararli come dolce per un dopocena tra amici e il Carnevale è servito!

Ricette dolci Carnevale, le frittele di mele

Sarò sincera, non è che vado proprio pazza per le frittelle di vario genere, più che altro perchè mentre le cucini se ti fai prendere la mano una tira l’altra, ma in questo periodo carnevalesco la tradizione vuole le frittelle quindi ho dovuto fare la mia parte, quelle che preferisco potendo scegliere sono le frittelle di mele, semplici e classiche che vedete in foto e che vi propongo. Lungo lo stivale ogni regione ha le sue ricette ed usanze e sono davvero molte le ricette come per esempio le chiacchiere o frappe, le castagnole, i krapfen, le zeppole. Ma veniamo alla preparazione delle frittelle di mele, anche di queste frittelle potete trovare molte versioni con dosi e ingredienti simili ma diverse tra loro.

Ricette dolci di carnevale: castagnole con crema al limone

Io dolcetti fritti sono una specialità di Carnevale. Tra chiacchiere semplici e al cacao, tortelli, krapfenzeppole e frittelle varie la scelta è davvero impressionante. Io ogni volta che si avvicina il Carnevale cucinerei per giorni, per poter  provare più o meno tutte le ricette di questo periodo, che sono davvero golosissime. Oggi parliamo delle castagnole, le frittelline tipiche del Carnevale che potete trovare in alcune versioni, con liquore all’anice o con l’alkermes, oppure addirittura con il Marsala. In questa veste forse non sono molto adatte ai bimbi, ma ai grandi piaceranno di sicuro.

Quelle di cui vi parlo sono delle gustosissime castagnole, arricchite di una morbidissima crema al limone. Il sapore del limone io lo trovo perfetto per mitigare il sapore del fritto delle castagnole, oltre al fatto che si tratta di una crema che io amo mangiare. Per farcire le castagnole senza spaccarle e rischiando di rovinarle, munitevi di una siringa da pasticcere che vi servirà per inserire la crema all’interno delle castagnole nella giusta misura. Una tasca da pasticcere infatti, rischia di fare un buco troppo grosso.

Tagliatelle? E’ Carnevale, chiamiamole stelle filanti!

Ricette a base di sughi corposi e di carne di maiale, dolci rigorosamente fritti per celebrare l’antichissima tradizione culinaria del Carnevale. Già le origini del nome parlano chiaro. Sono con molta probabilità derivanti dal latino medievale carnem levare, cioè “togliere la carne” dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni della Quaresima. Questo è il Carnevale e lo sappiamo, quindi per qualche giorno ci converrà rinunciare alla linea e lasciarci andare giocosamente e con spensieratezza al clima di festa, senza badare troppo alla linea. Poi con l’arrivo della primavera ci rimetteremo in linea. Oggi parliamo di una ricetta molto facile da preparare ma che sarà di sicuro gradimento. Si tratta di un gustoso piatto di tagliatelle, che potrete scegliere gialle e verdi o addirittura rosse come vedete nella foto, per colorare il piatto  e renderlo ancora più festoso.

Per preparare le tagliatelle di carnevale vi servirà il prosciutto cotto, dei peperoni gialli sott’olio, dei pisellini cotti e la panna da cucina per amalgamare tutto e rendere il condimento più vellutato. Un ultimo consiglio: non chiamatele tagliatelle, piuttosto chiamatele stelle filanti!

focaccia di carnevale

La focaccia di Carnevale, un piatto regionale per una festa in maschera

Organizzare una cena per Carnevale può essere davvero divertente. Per creare un ambiente festoso basterà usare molto colore per la tavola e preparare ricette gustose da assaporare in punta di dita. Con un pizzico di creatività e le giuste ricette, potrete dare vita ad un menu carnevalesco perfetto. La focaccia di Carnevale, detta anche Fucazza de Carnuale è una delle tante rivisitazioni della tipica focaccia di origine pugliese. Qui però, la pasta della focaccia è farcita con la polpa di maiale rosolata nella cipolla, i pomodori a fette, la mozzarella e una spolverata di pecorino. Questa gustosa focaccia è perfetta anche come piatto unico per festeggiare il Carnevale insieme a parenti e amici, con una portata abbondante e rustica quanto basta.

Per preparare la focaccia di Carnevale vi servirà la pasta della pizza. Se avete tempo e volete dedicarvi alla cucina potete preparare la pasta in casa. Altrimenti vi consiglio di rivolgervi al vostro panettiere di fiducia e comprare mezzo chilo di pasta di pane lievitata. Risparmierete molto tempo e il risultato sarà comunque ottimo. 

Torta di maccheroni, un primo piatto regionale per Carnevale

In Sicilia a Carnevale si mangiano in mille modi, ma soprattutto conditi con il ragù di carne e una abbondante manciata di parmigiano. Sto parlando dei maccheroni a cinque buchi, una specialità gastronomica sicuramente catanese, che non so se sia diffusa anche a Messina e Palermo, e che forse è un pochino difficile reperire in altre regioni d’Italia. Ad ogni modo a Catania non c’è festa in maschera se non si mangiano maccheroni a cinque buchi, salsiccia e chiacchiere. I maccheroni a cinque buchi sono dei grossi maccheroni che presentano cinque buchi nel tronco, quattro forellini laterali e uno grande centrale. Questo formato di pasta si presta benissimo ad essere condita con sughi corposi, come quello del ragù perchè tende a riempirsi e a diventare davvero “casereccia”. Mi ricordo ancora quando la faceva mia nonna, la presentava in tavola anche con il sugo di carne, oppure con la salsa di solo pomodoro concentrato. L’importante è che l’intingolo abbia davvero gusto.

Considerato che questo formato di pasta non sarà facile da trovare in giro, potete benissimo sostituire i maccheroni a cinque buchi con un formato di pasta corta molto grossa, rigatoni, paccheri o quello che preferite. La ricetta che vi propongo è semplice ma gustosissima e ricca, tanto che potreste benissimo presentarla come piatto unico.

zeppole

Le zeppole di Carnevale, una golosità per tutti

zeppole

Le ho sentite chiamare in tanti modi, zeppole di Carnevale, zeppole di San Giuseppe, addirittura ciambelle di San Biagio! Non so, voi come le chiamate? Per me, sin da bambina, insieme alle frappe (chiacchiere) e alle castagnole rappresentano i dolci simbolo del carnevale. A Carnevale infatti vedevo sempre questa ampia cesta, posta sul bancone della pasticceria, interamente riempita da centinaia di ciambelle che nel giro di un paio d’ore andavano letteralmente a ruba! E anche mia mamma le preparava in gran quantità e le distribuiva a parenti e amici.

Quelle che sto per proporvi sono le zeppole con le patate nell’impasto. Di ricette delle zeppole infatti ne troverete diverse, alcune contengono farina 00 e semolino insieme, ma secondo me questa versione con le patate è quella dal risultato più soffice e delicato. Le zeppole di questa versione sono quelle con il burro di Salvatore de Riso, tratta dal libro “Dolci del Sole”, un vero capolavoro del famoso pasticcere dove potete trovare anche una eccellente ricetta della torta caprese al limone.

Ricette di Carnevale, i tortelli fritti

Questi tortelli di Carnevale sono dolcetti fritti tipicamente lombardi. Questi fantastici tortelli di Carnevale, per la precisione sono milanesi ma non ha importanza perché sono diventati di fama nazionale, grazie alla gioia che regalano a grandi e bambini nel giorno di Carnevale. Sinceramente credo però, che non ci sia bisogno di aspettare la primavera per gustarsi dei buonissimi tortelli. Saranno perfetti anche per i compleanni, i party con gli amici, oppure grazie alla semplicità nella preparazione anche come dessert a fine pasto. La particolarità di questi dolcetti sta soprattutto nel fatto che si possono mangiare in mille modi, farciti con la crema pasticcera , con il miele, la marmellata e tante altre farciture.

L’impasto dei tortelli ha una consistenza piuttosto fluida per cui viene immerso nell’olio caldo a cucchiaiate. Durante la frittura, i tortelli di Carnevale aumentano di volume rimanendo cavi all’interno, cosa che vi permetterà, se volete renderli ancora più golosi, di riempire i tortelli di Carnevale con svariate creme come la pasticcera, la chantilly, la crema al cioccolato o al limone.

Una ricetta per carnevale, i krapfen

Carnevale è alle porte e dobbiamo prepararci per bene, esplorando tutto il variegato mondo delle ricette che si preparano in questa occasione. Abbiamo già parlato di frappe, chiacchiere e castagnole che sono i dolci più conosciuti. Oggi parliamo di un dolce di origine straniera, il krapfen.  Si tratta di un dolce nato nel ‘600 e di origine austriaca. E’ un dolce  fragrante, dal ripieno di crema bianca o di marmellata di albicocche, e conosciuto anche come “Faschingsk krapfen auf Grazer art”, cioè “dolce di Carnevale alla moda di Graz”, poiché veniva preparato per le feste di Carnevale, quando i krapfen erano fritti e venduti nelle strade. Da Graz fu presto esportato a Vienna, e poi si diffuse nel Lombardo-Veneto e soprattutto in Trentino, dove nei centri dolomitici si mangiano ancora oggi i migliori krapfen che si possono trovare in Italia.
Quello che un krapfen deve assolutamente avere per essere considerato tale è il ripieno di crema (che bisognerebbe introdurre prima di friggere il dolce, affinché tutta la pasta ne assorba l’aroma) anche se volendo potreste riempirli con la marmellata di albicocche,cioccolata, ecc… e la copertura di zucchero al velo che li rende una vera delizia da leccarsi i baffi.

Il tiramisù ai frutti di bosco con gli avanzi di pandoro

E come penultima ricetta della serie “cucinare con gli avanzi” oggi è la volta del pandoro. Ammetto che è molto difficile che in casa mia avanzi il pandoro, lo preferisco di gran lunga al panettone e, una volta finite le feste ne mangio ogni giorno una fetta a colazione, al posto dei soliti biscotti. Però non a tutti piace ed allora ho pensato di riciclarlo in un tiramisù ai frutti di bosco. La scelta del classico tiramisù era ormai scontata e per una volta ho voluto sostituire il caffè alla frutta, in questo caso degli allettanti frutti di bosco, che ahimè, non avendo trovato freschi, ho dovuto scegliere surgelati. Poco male, dovranno avere il tempo di scongelarsi e di perdere tutta l’acqua in eccesso per non inondare la crema di mascarpone.

La preparazione del tiramisù di pandoro e frutti di bosco è sostanzialmente uguale a quella della maggior parte dei tiramisù: si bagna la base, in questo caso le fette di pandoro, in una bagna di latte e liquore (se vi piaciono gli alcolici, altrimenti andrà bene anche del semplice latte zuccherato). A parte si prepara la classica crema di mascarpone e uova montando i tuorli a parte con lo zucchero e gli albumi a neve ferma con un pizzico di sale. Ai primi si andrà ad aggiungere il mascarpone e del liquore oppure del succo di frutti di bosco ottenuto frullandone una parte.