Lenticchie e verdure aromatizzate al limone: le lenticchie per l’estate

Un piatto unico dall’aria un po’ insolita per la stagione calda, ma che in realtà si rivela una buona soluzione per chi preferisce cucinare qualcosa in abbondanza in modo da averla sempre fresca e disponibile per qualche giorno, e non doversi mettere nuovamente ai fornelli.

Non si tratta dell’insalata di riso, ma di un piatto che, definirei sempre insalata, e che se servito in piccole quantità può esser usato anche come contorno: Lenticchie e verdure aromatizzate al limone.
Le lenticchie, pietanza solitamente invernale, può esser usata anche d’estate, per preparare piatti tutt’altro che caldi.

La ricetta di oggi è particolarmente saporita, il largo uso di erbe aromatiche usate in cottura la rendono il piatto appetitoso ed esotico. Il particolare uso che viene fatto del succo di limone aiuta a render più fresco il piatto e quindi adatto all’estate.

La saint honorè: qualche curiosità e la ricetta per realizzarla

Siamo stati abituati a mangiare la saint honorè in formato torta gelato, in realtà questa torta nasce come dolce fatto di bignè, cioccolato e zabaione per le occasioni importanti . Questa squisita torta deve il suo nome alla via parigina dove abitava il pasticciere Chiboust, inventore del dolce (1879). Altra interpretazione: dedicato a sant’Onorio, protettore dei fornai e pasticcieri. Ma lasciamo perdere le varie attribuzioni storiche e passiamo alla realizzazione vera e propria di questa torta, un pò elaborata ma senza dubbio squisita.
Saint honorè (ingredienti per 6 persone)

per la pasta:

  • 200gr di farina
  • 200gr di burro
  • 1 pizzico di sale
  • 50gr di zucchero
  • 4 dl di panna montata

per i bignè:

  • 40gr di farina
  • 25gr di burro
  • 1 uovo
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 1 pizzico di sale
  • burro per la piastra

per lo zabaione:

  • 100gr di zucchero
  • 1/2 bicchiere di marsala
  • 2 cucchiai di rum

Cassata alla siciliana: la sua storia e la sua ricetta

La cassata siciliana è un dolce la cui origine viene fatta risalire all’epoca della dominazione araba. Il suo nome deriva dall’arabo “Quas’at“, cioè “ciotola rotonda“. E’ nota in tutto il mondo, come la Regina della pasticceria Siciliana. Un vero capolavoro di sapori, aromi e colori le cui festose decorazioni riconducono alla policromia degli, altrettanto celebri, carretti siciliani.

Si racconta che intorno all’anno mille, al culmine della dominazione musulmana, nel palazzo dell’Emiro, alla Kalsa di Palermo, i cuochi di corte si sbizzarrissero ad unire sapori e colori e che dal miscuglio di vari ingredienti propri della cucina saracena sia nata la Cassata alla Siciliana. Suore dei monasteri e cuochi dei nobili casati sono stati per molti secoli gli unici depositari dei segreti della cassata siciliana. Da dolce tipico delle feste pasquali e prettamente palermitano, definito addirittura “indispensabile” in un documento approvato durante il Sinodo di Mazara del 1575, la cassata siciliana è man mano divenuta un dolce tipico della pasticceria siciliana. Ve ne sono moltissime versioni e quella che vi presento è una delle tante!
Cassata alla siciliana (ingredienti per 6 persone)

per la pasta margherita:

  • 120gr di fecola di patate
  • 120gr di zucchero a velo
  • 4 uova
  • 1 limone
  • burro per lo stampo

per il ripieno:

  • 250gr di ricotta romana
  • 100gr di zucchero
  • 130gr di canditi vari (albicocche, cedro e pere)
  • 50gr di cioccolato al latte
  • 1/2 bustina di vaniglia
  • 1 bicchierino di scherry

Bavarese alla vaniglia

Nonostante il nome, le bavaresi sono di origine francese, e sono diventate presto un classico della cucina internazionale perché di facile esecuzione. La base è sempre una crema alla quale si aggiunge colla di pesce per aumentarne la consistenza. Per conferire delicatezza al composto si aggiunge panna montata, altro ingrediente di base. Come i budini, le bavaresi prendono forma dagli stampi in cui sono poste a solidificare e vanno tenute al freddo fino al momento di servire. Si toglieranno più facilmente dallo stampo se questo verrà immerso per alcuni secondi in acqua bollente. Capovolte sul piatto di portata si potranno infine decorare con frutta candita o creme di diversi colori.

La colla di pesce si trova in commercio in fogli trasparenti che, messi a bagno per dieci minuti in acqua fredda, e strizzati, si uniscono agli altri ingredienti se questi devono ancora subire cottura, oppure si sciolgono prima a calore moderato con acqua o altro liquido di base nel caso di preparati a freddo. E ora andiamo a preparare la bavarese alla vaniglia!
Bavarese alla vaniglia (ingredienti per 6 persone)

  • 1/2 l di latte
  • 1/2 stecca di vaniglia
  • 150 g di zucchero
  • 4 tuorli
  • 2 fogli di colla di pesce
  • 2 cucchiai di olio di mandorle dolci
  • 2 dl di panna montata

La pasta base per i bignè

La pasta di base di questi dolcetti è abbastanza semplice da preparare, tuttavia richiede una certa attenzione, soprattutto nel momento in cui si aggiungono le uova: vi spiegheremo poi il perché. Vorremmo inoltre fare subito una precisazione: la pasta per bignè si chiama generalmente pasta «da choux» e può venire cotta in forno ma anche fritta.

 Sempre nel linguaggio del pasticciere, con la pasta cotta in forno si ottengono le «bignole» mentre da quella fritta i «bignè». Tuttavia ormai, nell’uso corrente, vengono chiamati bigné anche quelli preparati in forno. Gli ingredienti sono: acqua, farina, burro (questi ultimi 2 in dose dimezzata rispetto all’acqua), uova e un pizzico di sale.

Mettete in una casseruolina 300gr di acqua con un pizzico di sale e 150gr di burro, che deve essere un po’ morbido: toglietelo quindi dal frigo almeno un’ora prima di utilizzarlo (infatti se il burro fosse troppo duro impiegherebbe più tempo a sciogliersi causando così una maggiore evaporazione dell’ acqua). Mettete la casseruolina sul fuoco e lasciate che il liquido raggiunga il bollore, poi levatelo dal fuoco e unitevi, tutta in una volta, la farina, meglio se setacciata , mescolando energicamente. Rimettete su fuoco basso e, sempre mescolando con un cucchiaio di legno, lasciate asciugare la pasta finché formerà una palla che si staccherà, sfrigolando, dalle pareti del recipiente .

Le Pesche ripiene, un dolce di frutta da fare in estate

La frutta è uno degli alimenti più consumati in estate. Nei mesi di calura, infatti, un bel frutto succoso e fresco e dissetante è un ottimo toccasana per colmare il languorino che viene a mare dopo una bella nuotata, non appesantisce, reintegra i sali minerali e ci consente di fare subito un’altra nuotata.

I frutti per che al solo vederli fanno immediatamente pensare all’estate sono due: il cocomero e la pesca. Entrambi dai colori vivi e solari a dalla polpa ricca di liquidi. Facili da portare a mare, tagliati a tocchetti e messi in un contenitore ermetico, si infilano in una borsa frigo e quando si ha voglia di uno spuntino si toglie il coperchio ed il gioco è fatto!

Ma la sera si può preparare qualcosa di più goloso! Pur non essendo un grande estimatore della frutta e dei dolci, poco tempo fa ho provato questa ricetta e vi devo confessare che le papille gustative sono andate in estasi: le Pesche ripiene.

La storia del gelato e la torta gelato ondina

Intorno al gelato sono nate moltissime storie vere e non che narrano la nascita di questo alimento così particolare e amato da tutti. Non si sa con esattezza quando sia nato il gelato. Si narra però che già nel 500 a.C., i cinesi avessero scoperto come conservare il ghiaccio invernale per poterlo utilizzare d’estate. In India, gli imperatori Moghul inviavano cavalieri sulle montagne dell’Hindukush per portare ghiaccio e neve a Delhi per i sorbetti di frutta di corte. Un’altra notizia interessante é che nei secoli più lontani, presso alcuni popoli come i Babilonesi, gli Egizi, gli Arabi e i Romani, c’era l’abitudine di refrigerare alcune sostanze dolci, come per esempio i succhi ottenuti spremendo la frutta. Persino gli Arabi in Sicilia erano soliti mescolare la neve dell’Etna ai succhi di frutta, creando quello che può essere considerato l’antenato del nostro gelato e che veniva chiamato Sherbeth.

Si narra che i veri inventori del gelato fossero degli italiani e furono proprio gli italiani a portare il gelato in Europa.Tra i gelatai dell’epoca spicca il siciliano Francesco Procopio de’ Coltelli che nel 1686 aprì a Parigi un locale che chiamò Café de Procope. Il ritrovo diventò ben presto punto di riferimento per i letterati dal tempo, anche nei secoli successivi: da Voltaire a Balzac a Victor Hugo. Tutti a gustare la ricetta originale di Procopio, che era riuscito a trovare il modo di rendere estremamente omogeneo l’insieme di frutta, miele ,zucchero e ghiaccio. Nello stesso periodo nacque anche l’usanza – ancora in voga oggi – di servire, a metà banchetto – il “sorbetto“, considerato un ottimo digestivo. Una ricetta per assaporare il tutta la bontà sua maestà il gelato?
Torta gelato ondina (ingredienti per 10 persone)

Per il gelato al cioccolato fondente:
  • 1/2lt di latte intero
  • 5 tuorli
  • 120gr di zucchero
  • 120gr di cioccolato fondente tritato
  • 1 baccello di vaniglia
Per il gelato al cioccolato bianco:
  • 2,5 dl di panna
  • 2,5 dl di latte intero
  • 100gr di zucchero
  • 50gr di cioccolato bianco tritato
  • 1 cucchiaio di Cognac
Per il budino:
  • 1/2lt di latte
  • 3 uova intere
  • 2 tuorli
  • 150 g di,zucchero
  • 1 bustina di vanillina

I gelati e una ricetta: biscotto arrotolato con gelato

A differenza del sorbetto, che può essere preparato ottimamente anche senza ricorrere all’utilizzo della gelatiera, la gelatiera è praticamente indispensabile per la perfetta riuscita di un gelato. Infatti, la gelatiera, con il suo movimento rotatorio, consente a tutte le parti del composto di congelare nello stesso momento, mentre il continuo movimento delle sue pale fa si che l’impasto risulti morbido e mantecato.

Tuttavia, se non si disponesse della gelatiera, si può procedere in questo modo: facendo innanzi tutto congelare il composto nello scomparto apposito del freezer, avendo poi cura di riprenderlo più volte, farlo ammorbidire e mescolarlo accuratamente e ripetutamente; il risultato è comunque inferiore a quello ottenuto con l’uso della gelatiera. Un’ ottima ricetta per gustare il gelato è quella che vi presentiamo di seguito!
Biscotto arrotolato con gelato (ingredienti per 6-8 persone)
  • 120gr di farina bianca
  • 150gr di zucchero
  • 6 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • 20gr di burro
  • 1 cucchiaio di zucchero a velo
  • 2 cucchiai di Rum
Per il gelato:
  • 1/2 l di latte
  • 5 tuorli
  • 120gr di zucchero
  • 120gr di cioccolato fondente
  • 1 baccello di vaniglia

Tagliatelle alla fontina, la pasta fresca incontra il formaggio

Potete divertirvi a farle come vi pare, ma restano sempre uno dei piatti più buoni e, forse, più caratteristici della cucina italiana: le tagliatelle!

Tradizione vuole che la città della pasta fresca sia Bologna, ed è proprio in questa città che le tagliatelle vedono i loro natali, il loro nome derivava dal particolare modo in cui si ricava questo formato di pasta, tagliando una sottile sfoglia di pasta all’uovo, ripiegata su se stessa.

La frittata trentina

Una bella ricetta per preparare una gustosa frittata con cui farcire i panini che i più voraci si preparano come spuntino per il mare, o semplicemente da assaporare per pranzo o per cena accompagnata da un’insalatina.

Se volete, per chi come me non è in vacanza, potete portarla a lavoro e scartarla per la pausa pranzo, è pratica e comoda, non necessita di esser riscaldata e vi assicurerete un pasto sostanzioso e nutriente.

Si chiama Frittata trentina, il nome un po’ generico, indica appunto le frittate all’uso trentino che oltre alle uova, per il composto di base, prevedono anche l’uso di latte e farina. Questo tipo di frittate, sono spesso arricchite d’erbe, di formaggi o funghi. Assaporate quella che vi proponiamo noi oggi!

Organizzare una cena estiva velocemente

 

Cena estiva.

Il tempo, per gran parte di noi, è un bene prezioso. E’ la ragione per cui, anche se amiamo tutti un buon pasto preparato in casa, non vogliamo passare ore e ore in cucina – cercando di metterne insieme uno – . La soluzione potrebbe essere quella di avere a portata di mano una serie di ricette innovative tra cui scegliere, che si tratti di preparare una cena veloce per sé alla fine di una lunga giornata di lavoro o un pranzo speciale per la famiglia e gli amici. “Cosa c’è per cena?” con questa selezione di ricette, consigli ed indicazioni, sarete in grado di preparare piatti memorabili in pochissimo tempo. Per cui cominciamo con un menù estivo che va bene per ogni occasione, dalla cena in famiglia ad un compleanno informale con gli amici:

  • Panzanella toscana
  • Calamarata con melanzane e provola dolce
  • Involtini di salmone su insalatina gentile ed avocado
  • Semifreddo alla frutta

La marmellata di ribes rosso

Ho in giardino pacchie piantine di ribes che puntualmente ogni anno danno i loro frutti.

Due anni fa la quantità di ribes raccolto è stata veramente grande e ho l’ho fatto in 4 riprese per avere poi il tempo di lavare, sgranare i grappolini, cuocerli , passarli al passaverdura onde eliminare i semini, cuocere in tutto ed invasare a caldo.