I Lokum: le caramelle delle cronache di Narnia

TEMPO: circa 2 ore + 12 ore per il raffreddamento | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Vi ricordate il primo episodio delle cronache di Narnia? Beh quattro fratellini londinesi, durante la seconda guerra mondiale, vengono mandati in una casa di campagna; qui, in una stanza misteriosa trovano un armadio magico, attraverso il quale è possibile entrare nel fantastico mondo di Narnia. Da qui le fantastiche avventure dei 4 fratellini avranno inizio per sconfiggere la malefica Strega Bianca.

 In un clima surreale, misto tra fiaba e terrore, il più grande dei 4 fratelli, Edmund, incontrerà la malefica strega Bianca. Pensate che fugga a gambe levate? Neanche per sogno; la strega bianca offre al malcapitato delle buonissime caramelle che rapiranno e ammalieranno nell’animo più profondo il piccolo Edmund. Quelle caramelle sono i Lokum.

Torte di compleanno

Torte di compleanno. Dopo aver girato numerose volte intorno l’argomento, parlando di torte nuziali, di torte per bambini, e di torte internazionali (come la celebre tarte tatin) è la volta dei dolci per le feste di compleanno. Tra qualche giorno sarà la ricorrenza di mio marito/moglie/compagno? Quale torta posso far preparare per la sua festa?

L’altra sera ero proprio al centro di un dibattito post-festa di compleanno su questo tema con le mie amiche e tra un boccone e l’altro si sosteneva che la formula segreta delle torte di compleanno è che siano fuorimisura e ricche di panna, in modo tale che possano poi essere consumate in solitudine dal festeggiato/a perchè i pensieri di un anno in più vanno affrontati direttamente affondando il dito negli zuccheri e non certo le posate. Allora in taluni casi, mi chiedo, perché non usare direttamente i denti? Perchè non festeggiare quest’anno in più mordendo direttamente delle adorabili e romantiche Cupcake di compleanno?

TORTA DI COMPLEANNO CON CUPCAKES

Ingredienti per 12 cupcakes (le conosciamo già su GINGER, ecco un’altra buona ricetta per le cupcakes):

125 gr di burro | 3 uova | 200 gr di farina per dolci | 1 cucchiaino e mezzo di lievito | 150 gr di zucchero | 60 ml di latte intero | 2 bustine di vanillina

Torta della nonna: ricetta base

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La torta della nonna è oramai ampiamente diffusa sia in Italia che in diversi paesi europei come la Francia. Il nome evoca una figura dolce e protettiva che solo la nonna può essere. Fatta con ingredienti semplici, la torta della nonna, diversamente da come si può credere, richiede una precisione e meticolosità nella preparazione quasi da periti chimici.

 Innanzi tutto la pasta frolla deve essere fatta a regola d’arte e, proprio per questo, potete seguire la ricetta che vi abbiamo segnalato alcuni mesi fa; secondo elemento prezioso e fondamentale per la riuscita della torta della nonna è la crema pasticcera; a me personalmente piace con un pizzico di limone ma la ricetta base prevede una crema semplice e molto delicata, come vi abbiamo di seguito indicato.

 Vi siete mai chiesti qual è l’origine della torta della nonna? Non crediate che sia stata una nonna speciale con un indole spiccata per le novità, anzi! La torta della nonna deve i suoi natali alla splendida Toscana dove dalle sapienti mani dei pasticceri è nata dapprima una sorta di crostata con crema e pinoli e poi una serie di varianti di cui in seguito, se vorrete seguirci, vi forniremo anche la ricetta!

Strudel di uva

Passeggiando tra le strade della città vecchia ho visto nella vetrina di una piccolissima pasticceria ungherese una magnifica serie di strudel, tutti spolverati di zucchero a velo… la tentazione è durata una frazione di secondo e sono subito entrata a comprarne uno da portarmi a casa. Ecco il dessert perfetto per la cena di stasera e, magari, pure un piccolo spuntino pomeridiano…

Seduta sulla sdraio in terrazza, una fettina di strudel, un thè ghiacciato, assaporando gli ultimi raggi di sole della stagione, mi è venuto in mente di quanto i piccoli piaceri della vita abbiano il potere di farci stare bene, riconfortati, in pace, direi quasi… appagati. E poco importa quello che mangiamo in quei momenti, a volte i sapori più semplici sono quelli che più ci rimangono impressi.
Non vi è mai capitato di notare che spesso un sapore o un profumo riaccendono in noi ricordi lontani? Avete mai notato che cibo e memoria sono due cose talmente intrinseche tra loro da rendere impossibile vedere quando una finisce e l’altra incomincia.

Il cibo è memoria. Cosi come il sapore delle ‘madeleines’ ha riportato Proust alla sua più tenera infanzia nel suo celeberrimo ‘Alla ricerca del tempo perduto’, cosi noi abbiamo impressi nella mente i sapori ed i profumi che hanno accompagnato, mano a mano, i momenti più particolari della nostra vita.
Lo strudel è sempre stata la specialità di mia zia, nessuno lo riesce mai come lei e non solo per gli ingredienti che usa, ma per l’amore con cui lo serve, sempre a temperatura perfetta, mai troppo caldo nè troppo freddo, con la cucchiaiata di gelato alla vaniglia che si scioglie accanto. Grande!
Lei usa cinque o sei fogli di pasta fillo imburrati e sovrapposti per fare la sfoglia e questo lo rende particolarmente leggero e croccante, ma potete pure usare una pasta sfoglia normale che comprate congelata oppure usare la sfoglia nella ricetta qui sotto, prendendo cura di lasciarla riposare un’oretta prima di ‘tirarla’.

Mele caramellate al forno

È arrivata la stagione delle mele anche da noi in Quebec! Orde di giovani, famiglie numerose e scuole intere invadono i frutteti che i coltivatori aprono volentieri al pubblico con la formula “scegli e raccogli le tue mele, paga il tuo raccolto all’uscita”.

Divertentissimo per i piccolini che corrono subito a raccogliere tutte le mele ammaccate che cadono a terra, mentre i più grandicelli si arrampicano sui rami bassi di questi alberi relativamente piccoli, ma tozzi.
Una giornata trascorsa all’aria aperta, quando già comincia a fare freschetto, spesso sottoforma di pic-nic nel frutteto, anche se alcuni coltivatori offrono la possibilità di assaggiare i prodotti locali pranzando o cenando sul posto. Meno divertente per le madri che, al ritorno della gita, si ritrovano a dover smaltire 10-15 kg di mele in poco tempo.

Si fanno subito le conserve di mele cotte, le torte di mele, le mele al forno, il burro di mele, la gelatina di mele, le crêpes ripiene di mele ecc., ecc. Le mele sotto tutte le forme, purchè siano sempre abbinate al nostro fenomenale sciroppo di acero! Ah! che buone le nostre sottilissime crêpes ripiene di mele e formaggio cheddar che si fondono delicatamente insieme e ricoperte di un ricchissimo sciroppo di acero

Crostate da disegno, per cucinare giocando

Quando si ha a che fare con i bambini esistono due tipi di fantasia. C’è la fantasia creativa (la loro) che di solito si esercita su temi standard quali la casetta col tetto rosso, i fiorellini e arcobaleni in numero variabile.

C’è poi la fantasia interpretativa, cioè la nostra, che consiste perlopiù nel collegare scarabocchi indefinibili ad una categoria particolare distinguendo, se necessario, per quale verso va “letto” il disegno. Nessuno di noi chiederebbe davvero a un bambino di disegnare su una torta…non se teniamo a quella torta.

Ma l’imbarazzante verità è che anche noi almeno una volta abbiamo sognato che le nostre fantasie diventassero realtà…per i bambini è uguale, solo che il loro sogno è che quelle fantasie diventino cibo. Ok, diciamoci la verità, è anche il mio. Vediamo come.

Crostata da disegno

Ingredienti per una crostata:

320 gr farina 00 (debole) | 120 gr zucchero semolato | 20 gr miele millefiori | 1/4 cucchaino di cannella/noce moscata/chiodi di garofano (facoltativo) | 1 pizzico di sale | 130 gr burro (assolutamente non margarina, provate al massimo con il burro vegetale o comunque con ridotto contenuto di grassi) | 2 uova intere medie | 1/2 bustina di lievito per dolci scorza grattuggiata di 1 limone medio | confettura q.b. (io ho usato la marmellata di fragole, ma anche quella di arance è ottima per le crostate …ricordate comunque che è meglio abbondare per ottenere un risultato soffice) | Il disegno da copiare realizzato dai vostri bambini!

Strudel dolce di ricotta e frutta secca

TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Vedendo i prati ricoperti dal gelo mi sono detta: “Qui ci vuole un carico di energia!”. E tenendo conto anche delle virtù benefiche della frutta secca, mi accingo a parlare di questo semplice, sontuoso e calorico dolce. Basta mangiarne in quantità moderata.

Insisto sempre sulla facilità della preparazione di quasi tutte le vivade, giusto per non scoraggiare le principianti. Al lavoro allora!!

Ingredienti:

30 gr. di pinoli | 30 gr di gherigli di noci | 30 gr di mandorle | 30 gr di nocciole | 100 gr di cioccolato fondente | 400 gr di ricotta | 1 confezione di pasta sfoglia o brisé (in questo caso ho usato la sfoglia) | 1 cucchiaino piccolo di cannella | 2 cucchiai di zucchero (60 gr.) | 2/3 biscotti secchi | Zucchero a velo | Burro

Torta al cioccolato e Rainy day Biscuits

Nelle giornate piovose e piuttosto fredde in cui è impensabile portare fuori i propri figli, adoro letteralmente chiudermi in cucina con loro tirare fuori il mio libro dei dolci Classic Home Desserts by Richard Sax e preparare insieme i dolci per il fine settimana, ok la cucina alla fine sarà un disastro ma il pomeriggio sarà passato ed in un battibaleno sarà già ora di cena e di andare al letto, alla fine è un piccolo prezzo da pagare per farli divertire!

  1. Torta al cioccolato
  2. Rainy-day biscuits

Questa Torta al Cioccolato è un dolce senza farina incredibilmente buono che va bene per tutti sia per i grandi che per i bambini. Ingredienti: 250gr. di cioccolato fondente al 70%, 125gr. di burro non salato, 6 uova (2 intere e 4 solo i rossi), 175gr. di zucchero, una teglia di 23 cm, 500ml. di panna fresca, 1 cucchiaino di estratto di vaniglia, 1 cucchiaino di polvere di cacao.

Gelato economico al caffè o al brandy

TEMPO: 10 min + congelazione | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Quante volte vi è capitato di avere all’ultimo momento l’amichetto di vostro figlio a casa e di non aver preparato nessun dolcetto da offrire? I gelati poi, con quello che costano non sono certo uno spuntino così economico come sembrano. Allora ho trovato la soluzione che fa per voi! Prepariamo un gelato molto economico con ingredienti che sicuramente tutti noi abbiamo in casa. Se il dolce è destinato a dei bimbi al posto del brandy o del caffè potete utilizzare del caffè d’orzo, ugualmente buono!

Gelato al caffè o brandy (ingredienti per 4 persone)

80gr di cioccolato fondente
3 uova
4 cucchiai di zucchero
200gr di panna liquida fresca
6-8 savoiardi
brandy o caffè freddo (a vostro gusto)

Stufato di Manzo con birra e funghi selvatici

In Irlanda il bestiame pascola quasi tutto l’anno all’aperto. Questo tipo di allevamento estensivo conferisce alla carne bovina una particolare “marmorizzazione” del grasso. La cottura tradizionalmente lenta con la birra e i sapori di terra dei funghi selvatici, dona morbidezza alla carne, che si impregna di tutti i sapori della pancetta, dei funghi e della birra (nell’immagine un’antica stampa con le varie fasi della preparazione del tipico Irish Stew, che si può realizzare in molte varianti).

Stufato di manzo con birra e funghi selvatici

Ingredienti per 8 persone:

50gr. burro | 150gr. di pancetta o pezzi di lardo | 300gr. di scalogno, sbucciato e lasciato intero | 1kg. di manzo da stufato, a pezzi | Sale e pepe nero macinato fresco | 400gr. di funghi selvatici misti | 1 litro di birra, tipo Murphy’s o Guinness | 1 bouquet di aromi

Muschio d’Irlanda (alghe) con rabarbaro stufato

Per secoli le alghe hanno fatto parte della dieta irlandese. Ciò non sorprende poiché la linea costiera dell’isola si estende per più di 3,000 km. Il muschio d’Irlanda veniva usato come addensante per zuppe, stufati e budini. Questa ricetta è molto leggera e gradevole ed il rabarbaro aggiunge un intenso tocco di agro.

Per il Muschio d’Irlanda
Ingredienti per 6 coppe da 125ml

  • 8g di muschio d’Irlanda (alga)
  • 700ml di latte
  • 4 cucchiai da tavola di zucchero raffinato
  • La buccia di 3 limoni
  • 1 baccello di vaniglia
  • 2 uova

Preparazione:

Mettere a mollo il muschio d’Irlanda in acqua tiepida per 15 minuti. Scolare e porre in un tegame con il latte, 1 cucchiaio di zucchero, l’aroma di limone e il baccello di vaniglia. Portare ad ebollizione, ridurre la fiamma e bollire lentamente per 30 minuti. Filtrare con un colino in un contenitore, spingendo la gelatina naturale del muschio d’Irlanda attraverso il setaccio.
Porre i tuorli d’uovo in un contenitore ed incorporare sbattendo 3 cucchiai di zucchero. Aggiungere rimestando la mistura di latte filtrato. Montare gli albumi fino ad ottenere delle punte dense. Incorporare amalgamando con un cucchiaio di metallo. Eliminare ogni residuo di albume.

Riempire 6 coppe con il composto ottenuto e raffreddare in frigo per circa 1 ora o fino a quando si sarà addensato.

Mele al cartoccio: un dolce di frutta al forno

Un dessert semplice, per queste prime serate autunnali, magari in occasione di qualche amico che ci viene a trovare, le mele al cartoccio sono una vera e propria delizia per il palato. La frutta cotta è tra l’altro il dolce per eccellenza dei macrobiotici: uno yin (la frutta) equilibrata da uno yang (la cottura) con in aggiunta la dolcezza naturale che fa tanto bene agli organi digestivi.

A molti le mele cotte fanno tanto ospedale … a me piacciono in modo imbarazzante anche solo con una spolveratine di zucchero! Le mele al forno sono il dolce più semplice ma chiudono bene un pasto invernale e vanno bene anche come merendina per i bambini, provatele in un fiore di pasta sfoglia e poi fateci sapere!

Mele al cartoccio (ingredienti per 4 persone)

4 belle mele Delizia (gialle o rosse a piacere)
una confezione di pasta sfoglia surgelata
50gr di uvetta sultanina
un po di marmellata a vostro gusto
burro
1 uovo
zucchero
rhum (facoltativo)

L’arancia: storia e curiosità di questo frutto

L’arancia, frutto tondeggiante, con la buccia spessa, la polpa succosa, profumato, zuccherino, ricco di acido ascorbico, è prodotto dall’ albero dell’arancio detto «Citrus Sinensis», originario della Cina.
I Greci non lo conoscevano e ai Romani era nota solo la varietà amara, detta melangola. Il termine arancio proviene dal persiano “Ciaranú” (frutto dell’elefante), da cui derivò «nagrunga» in sanscrito e quindi «naranzi» e «aranti» in italiano.

 L’Italia, grande produttrice di arance, non conobbe questo albero fino alla metà del Quattrocento. I crociati avevano importato in Europa l’arancia agra; ma si deve aspettare Vasco de Gama, che al rientro da uno dei suoi viaggi in Oriente, portò, tra le altre ricchezze, un albero di arance dolci, dal quale, sembra, ebbero origine tutti gli aranci europei. E forse a testimonianza di questa origine, una qualità di arancia è chiamata appunto “portogallo“.

Plum cake al cioccolato e non solo

Questo plum cake è nato stamattina dalla necessità di far “fuori” degli avanzi. Ricordo ancora, qualche anno fa, che un amico di mio figlio vinse alla lotteria un uovo di Pasqua del peso di 8 kg. Non sapendo come utilizzarlo ne diede una parte a Simone, appunto mio figlio, che arrivò a casa con questo sacchettone di pezzi di cioccolato.

Per curiosità lo pesai, perchè mi sembrava veramente tanto: erano 3 chili e mezzo. Così, per tutto l’inverno feci dei plum cakes al cioccolato, dandone diverse fette a mia figlia. Infatti quasi ogni mattina andava in treno a Torino per frequentare i suoi corsi all’Università e viaggiava con un’amica che, se il dolce non era stato fatto da me non lo mangiava – vero Margot? -.

Avevo un sacchetto di farina autolievitante – oddio funzionerà ancora? – e una tavoletta di Cioccoblocco da far fuori. delle uova da consumare, perchè di lì a due giorni la mia amica Fiorella me ne avrebbe regalato delle altre (adoro Fiorella. le sue uova e le sue galline), dei gherigli di noci, avanzate da altre preparazioni (lo strudel di frutta secca) e il muesli della Cameo che consumo avidamente da una settimana e ho visto usato in un’altra torta.

E allora perchè non fare una cosa non dico nuova : il plum cake è il pklum cake, ma con qualche aggiunta anche un pò insolita può diventare un dolce molto gradevole. E a basso costo e a bassa difficoltà. Il che non guasta mai.