La Linzer torte e le spezie che profumano di Natale

linzer torte

Da qualche giorno comincio a vedere esposte nelle vetrine dei vari negozi le prime decorazioni natalizie. In alcuni addirittura hanno cominciato a far timidamente capolino i primi alberi di natale. Da quì il passo è breve: poco più di un mese e ci ritroveremo a festeggiare ancora una volta la più amata tra le festività. E già la mente vola: iniziano i pensieri relativi all’organizzazione delle cena della vigilia, al pranzo del 25 dicembre e ad ogni buona occasione legata al Natale. Dal canto mio preferisco concentrarmi sui dolci: biscottini e cookies  decorati con glasse colorate, a forma di alberelli, di stelle cadenti e Co. E le spezie:  zenzero, chiodi di garaofano, la mia amata cannella, il loro profumo evoca sensazioni natalizie, almeno per me. La torta di oggi, la famosa Linzer torte, ne contiene a volontà, al primo assaggio ti catapulta nel magico mondo del Natale, dell’attesa per i regali da ricevere,  e di tutti quei riti e gesti tipici di quel periodo.

Ricette dolci per bambini: la quattro quarti al cioccolato

quattro quarti

Sfido chiunque a trovarmi una ricetta che sia contraddistinta da una preparazione più facile di questa. Si tratta della quattro quarti al cioccolato, una torta con il cacao con la quale farete felici i vostri bambini ed anche voi stessi. I vostri bambini perchè la torta in questione è un dolce al cioccolato (sempre ben accetto), e voi perchè la ricetta è così semplice che per prepararla ci metterete non più di 20 minuti con un notevole risparmio di tempo da decicare ai vostri impegni. Si perchè la quattro quarti, è un dolce di origine bretone che deve il nome al fatto che le dosi degli ingredienti principali sono tutte uguali: si parte pesando le uova (con tanto di guscio) e si procede utilizzando lo stesso peso di farina, burro e zucchero. Più semplice e  veloce di così? Il risultato sarà una torta morbida, profumata e burrosa, ricca per la colazione e soprattutto versatile, infatti potrete aromatizzarla con ciò che più vi piace e fare le aggiunte del caso in base ai vostri gusti.

Crostata di mele all’aroma di cannella

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L’Apple Pie è la torta nazionale degli Stati Uniti e si gioca un po’ il primato, magari pareggiando, con il Cheesecake, famoso proprio quanto la torta di mele d’oltreoceano. In America è conosciuta come American Pie, proprio perchè è un dolce cucinato e mangiato in tutti gli stati, è possibile trovarlo in tutti i bar e le caffetterie e anche nei ristoranti e in questo dobbiamo dire che anche noi ce la caviamo bene: è estremamente facile trovare una torta di mele quando andiamo a fare colazione o a prendere un tè in un bar, così come nei ristoranti è sempre un dolce che ci viene proposto dopo il pranzo o la cena e oltretutto la torta di mele è anche un dolce molto casalingo, che preparano le nonne per i loro nipotini.

L’immaginario americano è un po’ quello della torta di nonna papera, quella che viene lasciata a raffreddare sulla finestra. Una piccola differenza di fondo c’è tra la nostra crostata e quella americana. La loro American Pie viene completamente ricoperta di pasta, e conserva questa caldissima farcitura di mele, mentre noi quando parliamo di crostata intendiamo proprio la classica con le strisce di frolla che vanno a completare il tutto, oppure, come in questo caso, le mele non vengono coperte, ma cosparse di zucchero e burro e diventeranno belle croccanti e resteranno in vista.

Di questi tempi, le mele le abbiamo quasi sempre in casa, e farina, zucchero e uova non mancano mai, se siete amanti dei dolci avete sempre in casa anche la cannella… e quindi, perchè non provare a preparare adesso una fantastica e deliziosa torta di mele?!

Non solo crema pasticciera: le creme per le farciture

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Abbiamo parlato in passato della crema pasticciera e delle sue varianti visto che molto spesso questa crema è la soluzione migliore per tutta una serie di farciture, anche per un semplice Pan di Spagna che farcito e con una spolverata di zucchero a velo diventa un dolce delizioso e anche semplice.

Qui vediamo come si prepara la crema inglese, sempre ottima per le farciture e anche poi alcune varianti di questa, la crema alle nocciole e al cioccolato, per poi finire invece con la crema alle fragole, ottima per decorare magari la torta di compleanno di una bambina.

Crema all’inglese

Ingredienti: 5 tuorli d’uovo, 1/2 litro di latte, 75gr. di zucchero, cannella.

Sbattere i tuorli con lo zucchero e aggiungere anche un pizzico abbondante di cannella (o di vaniglia o la scorza grattuggiata di un limone). Unire il latte e versare tutto in una casseruola. Mettere a cuocere a bagnomaria, mescolando di continuo con una spatola di legno, senza far prendere mai l’ebollizione. Dopo circa 8-10 minuti la crema inizierà ad addensarsi, formando sulla spatola una specie di velo giallognolo, a questo punto ritirare la casseruola dal fuoco, mescolare ancora per qualche minuto e poi lasciare che si raffreddi. Bisogna prestare molta attenzione nella preparazione di questa crema: il calore eccessivo di una fiamma troppo alta può farla scomporre. Nel caso dovesser accadere passate la crema al setaccio fine, aggiungete un altro tuorlo d’uovo e rimettete sul fuoco.

La torta campagnola Paneangeli e l’olio d’oliva

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Non so voi ma le ricette della Paneangeli le adoro. Come vado matta pure per i loro ricettari: ne ho alcuni conservati gelosamente da diversi anni, qualcuno pieno di macchie di olio, un pò impolverato di farina, segnato insomma dai diversi anni, ma non solo, anche dall’uso spasmodico che ne ho fatto. Le ricette della Paneangeli mi regalano un senso di tranquillità, riescono sempre, ma anche il sapore antico della tradizione, è come se fosse il ricettario della nonna, quello di casa, non so se mi spiego. Ecco perchè continuo a raccoglierli e a ordinarli su internet non appena vengo a conoscenza sul loro sito del fatto che ce ne sia in circolazione uno nuovo, e non esito a provarne le ricette in tutta tranquillità. Non a caso oggi vi propongo la torta campagnola, una torta semplice, da colazione, da perfetto inzuppo, ideale per incominciare bene la giornata ma senza appesantirsi troppo.

Mele sciroppate al vino rosso, si avvicina il giorno di San Martino

mele sciroppate

Si avvicina il giorno di San Martino, notoriamente il giorno in cui si assaggia il vino novello. Ammetto di non essere nè una grande bevitrice, nè una grande intenditrice di vino, però durante questo periodo, complici anche le sagre nei pasesi limitrofi, mi lascio prendere da questa curiosità nei confronti della bevanda sacra agli dei, ci sarà pure un motivo se è da sempre considerata tale. Sulle origini del giorno di San Martino ci sono diversi racconti, quello più accreditato forse, soprattutto perchè da quì deriverebbe l’associazione del Santo al vino, recita che Martino, allora soldato, per sfuggire ai suoi inseguitori si nascose dentro una botte. E’ caratteristico il fatto che la festa di San Martino rappresentasse per i contadini una sorta di nuovo inizio dell’anno, con la fine dell’atività agricola e la preparazione delle scorte per l’inverno, dato che l’11 novembre segnasse un pò l’arrivo del vero freddo.Non a caso per la ricetta di oggi ho scelto di proporvi una preparazione dove il vino è protagonista, insieme alle mele, per celebrare la festa di San Martino: le mele sciroppate al vino rosso.

Crostata di pasta frolla cioccolato e pere: un’altra ricetta dalla Prova del Cuoco

crostata pere e cioccolato

Oggi finalmente è domenica, notoriamente giorno di riposo, una lunga settimana è passata e, chi non va a pranzo da mamma o suocera (o anche chi ci va) si starà sicuramente chiedendo cosa preparare. La domenica è il giorno in cui le famiglie sono al completo, durante il quale si può stare in compagnia dei familiari senza guardare l’orologio. Ed allora credo sia giusto celebrarlo con un pranzetto delizioso che andrà a concludersi con un dolce da favola. Il dolce ve lo suggerisco io, anzi, per la verità ve lo suggerisce lei, Anna Moroni. Infatti lacrostata di pere e cioccolato l’ha preparata non molto tempo fa durante una puntata della prova del cuoco, ed io prontamente l’ho cercata e realizzata in men che non si dica.

Crostatine con crema di tè

crostatine tè

E’ domenica mattina. Una mamma si alza silenziosamente e senza tirare su le serrande inizia a preparare qualcosa di speciale per la colazione della sua famiglia. Ha già pensato il giorno prima a comprare due qualità diverse di aromatizzato e senza far rumore le estrae dalla dispensa, insieme alla farina, allo zucchero e allo zucchero a velo. Dal frigo prende le uova e la pasta frolla già pronta, i frutti di bosco per adesso li lascia lì, li prenderà quando sarà il momento.

Durante la preparazione della crema di tè potrebbe esserci il rischio che qualcuno si svegli, le narici che si riempiono di quel buon profumo potrebbero mandare informazioni al cervello e allo stomaco, in grado di far aprire gli occhi e poi far correre in cucina a vedere cosa sta succedendo. Ma non succede nulla, i bambini non si alzano e nemmeno il marito si sveglia. Le crostatine sono nel forno, tra poco saranno pronte per essere riempite con la crema e con i frutti di bosco, e la mamma va proprio a prendere questi ultimi dal frigo, li scarta, e attende, consumando una tazza di latte tiepido davanti alla finestra. Fuori piove, proprio come qui, adesso, stamattina.

Le crostatine sono farcite, pronte, attendono in cucina di essere portate sulla tavola imbandita, che la mamma sta preparando nella sala da pranzo. Dei piccoli piedini si muovono nella penombra della casa, giungono in cucina mentre le manine strofinano gli occhi, che increduli si spalancano di fronte alla vista sbilenca delle crostatine, la piccola testina riccioluta non arriva fino al tavolo su cui sono appoggiate. La mamma arriva sorridendo, e tira su la bambina, la avvicina a tavolo e la manina prende una delle crostatine, mentre la mamma porta il vassoio a tavola. Inizia una giornata di festa in famiglia.

Torta di mele e castagne glassate: come preparare i marrons glacé in casa

torta di mele e castagne

Questa non è una delle classiche torte di mele, ve ne accorgerete già leggendo la ricetta. Infatti tra gli ingredienti non compare il lievito per dolci. Infatti più che torta la definirei un dolce alle mele e marrons glacés. Quando ho trovato la ricetta mi aveva subito colpita per l’abbinamento tra mele e castagne, ma non mi aveva convinta troppo per via, appunto, del fatto che non prevedesse il lievito. Ma, siccome sono a perta alle sfide ed agli esperimenti, ho voluto cimentarmi ugualmente nella preparazione di questa torta alle mele e castagne glassate, ed ho fatto decisamente bene. Si ottiene un dolce umido grazie alla presenza dell mele e alla piccola quantità di farina prevista, solo 50 gr. I marrons glacé regalano quella nota dolcissima ed autunnale che in questo periodo dell’anno non guasta mai.

Strudel di noci, la variante dell’autunno

strudel

Quando penso allo strudel mi viene automaticamente in mente quello classico, immagino il gusto delle mele con l’uvetta e quel profumo irresistibile di cannella. Forse perchè nell’immaginario collettivo lo strudel è proprio questo, quello tradizionale. Pur rispettando le tradizioni, a volte variare un pò non guasta, anzi per quanto mi riguarda serve proprio ad ampliare gli orizzonti, per poi, quando si torna alla normalità, apprezzarla ancora di più. Questo sia per quanto riguarda il cibo che la vita. Tutta questa premessa per spiegare da dove viene questa fantastica variante autunnale costituita dallo strudel alle noci. Noci e miele per la precisione, un abbinamento di sapori collaudato che non delude mai. La  ricetta in questione sostava nel mio ricettario dolce da qualche anno, copiata probabilmente dal web, adesso non ricordo più nemmeno dove, ma la cosa importante quì è proprio il risultato. Uno strudel sfiziosissimo che non vi farà rimpiangere quello tradizionale, anzi.

Marmellata d’autunno: crema di castagne al brandy

castagne

Questa è una ricetta scovata su uno di quei libriccini che sponsorizzano un noto addensante di marmellate, l’avrete capito subito. Bene, detto questo spero che siate molto più abili di me per quanto riguarda le marmellate perchè raramente, e sottolineo raramente, a me ne è riuscita una come si deve, con tutti i crismi insomma. Tutto questo prima di conoscere, acquistare e provare questo prodotto. Sono dell’idea di non ricorrere ad aiuti di questo tipo in cucina, ma ormai era una battaglia persa per me. Ottenevo solo o marmellate troppo liquide o troppo solide tanto che dopo essersi raffreddate sarebbe stato necessario utilizzare un martello pneumatico per poterne staccare un cucchiaino. Ma la settimana scorsa complice il fatto di avere a disposizione dei frutti di stagione, le castagne, mi sono ricimentata con tutte le preghiere e gli scongiuri del caso, in questa marmellata di castagne aromatizzata al brandy. Ovviamente se la marmellata deve essere consumata da bambini, cosa molto probabile,  evitate di mettere il liquore aumentando della stessa quantità la dose dell’acqua prevista dalla ricetta.