A chi ha deciso di regalare quest’anno dei prodotti fatti in casa, questo articolo (spero) tornerà utile. I cioccolatini mi affascinano da sempre, scartarli per vedere quale tipo si trova, assaggiarli per scoprirne il ripieno, fa sempre un certo effetto sorpresa. In questo articolo vi segnalo due ricette valide di cioccolatini da preparare in casa, ottimi come regali natalizi, di sicur saranno apprezzatissimi perchè ricordano quelli più famosi di una nota marca che produce dolci. Unica avvertenza: dopo averli preparati conservateli in luogo asciutto e lontano da fonti di calore. Questo accorgimento eviterà lo scioglimento del cioccolato o peggio ancora il formarsi di una patina bianca in superficie. Idea per incartarli: avvolgerli uno ad uno in carta stagnola colorata, oppure direttamente in sacchettini decorati per alimenti, farete un figurone!
Accoppiamento particolare, ingredienti non proprio immediati da trovare, ma risultato assicurato, perchè quando si prepara qualcosa di speciale e si va oltre ciò che gli altri si aspettano, difficilmente si può sbagliare! Se non sarà difficile trovare delle banane in questo periodo, e lo stesso vale per il succo di arancia, quando però andiamo a cercare uno dei due ingredienti principali si potrebbero incontrare alcune difficoltà. Mi riferisco al tofu.
E’ certo che nei negozi e supermarket di cucina macrobiotica e vegetariana troverete tofu in tutte le forme, per quanto riguarda i supermercati normali potrete trovarlo solo in quelli molto grandi e ben forniti, in quello sotto casa è molto probabile di no. Il tofu, dal giapponese to-fu, carne senza ossa, è un alimento non fermentato derivato dallasoia. Nei paesi orientali è consumato da millenni, e ha sostituito in parte il formaggio, infatti da noi è conosciuto anche come formaggio di soia. E’ molto ricco di proteine, e a differenza dei formaggi ottenuti da latte vaccino è povero di grassi e privo di colesterolo. Sviluppa solo 70 calorie/100 grammi e si presta per essere consumato affumicato, seccato, fritto, insaporito con erbe aromatiche, trasformato in creme, salse, hamburger e dolci.
Se vi trovate in un supermercato specializzato farete bene a procurarvi lì anche i fiocchi d’avena, l’estratto di malto, l’agar agar, un alga, di cui abbiamo parlato quest’estate, e poi il pimento. Quest’ultimo, noto anche come pepe giamaicano o pepe garofanato è una spezia, che viene ricavata dai frutti essiccati si una pianta sempreverde, che appartiene alla famiglia del mirto, e si chiama Pimenta dioica. Come si può capire dal nome questa pianta è originaria della Giamaica. La spezia è utilizzata principalmente nella cucina caraibica, e il suo nome deriva dallo spagnolo pimenta, ovvero pepe. Ne riscontriamo però l’utilizzo anche in altri paesi, ad esempio in Gran Bretagna, proprio nella preparazione di dolci, come i Pancakes.
Allora, siete pronti per provare questa ricetta un po’ speziata e molto particolare, per offrire qualcosa di diverso ai vostri ospiti? Io credo di si!
E’ incredibile come il tempo voli, sembra ieri che tornavamo dalle vacanze estive e siamo già quì, a meno 17 giorni da Natale. Ci ritroviamo già a festeggiare l’Immacolata. I più fortunati (me compresa) avranno approfittato per godersi un lungo ponte, un pre-assaggio delle più lunghe ferie che ci aspettano tra un paio di settimane. C’è invece chi ha lavorato lunedi, magari lavora anche oggi, ed anche a voi ho pensato scegliendo la ricetta di oggi: una voluttuosa mousse al caffè, una deliziosa crema che rimette al mondo. La base di questa mousse al caffè è costituita da cioccolato bianco e panna montata, un connubio perfetto arricchito dalla polvere di caffè. Un tripudio di gusto. La mousse al caffè purtroppo non è indicata per i bambini per via del caffè, ma se decideste di usare il caffè decaffeinato ( molto buono è quello di una nota marca) sono certa che anche i vostri figli potranno gustare questa deliziosa mousse.
Continua la saga delle idee natalizie. Oggi vi propongo altri quattro tipi di glassa. Anche queste vi torneranno utili durante il periodo festivo. Sono ideali, come vi spiegherò più sotto, per ricoprire torte, bignè e profitterol, per le coperture dei tronchetti, dei pandori e dei panettoni. Meno indicate per i biscotti perchè non solidificano, però se li accoppiate a due a due, i biscotti intendo, possono costituire un collante goloso. Si tratta della glassa morbida al cioccolato, alle nocciole, al caffè e al burro. Bene, iniziamo!
Glassa morbida al cioccolato
Questo tipo di glassa che differisce da quella classica al cioccolato per il fatto che non si solidifica, è una glassa che rimane morbida ed è ideale per la copertura di torte e profitterols. Per preparare la glassa morbida al cioccolato vi serviranno: 500 gr latte, 30 gr farina 00, 50 gr cacao amaro, 50 gr cioccolato fondente, 125 gr zucchero. Setacciare la farina, aggiungere il cacao e lo zucchero. Aggiungere poco alla volta il latte caldo e mescolare in modo che non si formino grumi. Rimettere sul fuoco dolce e continuare a mescolare fino a quando non si addensa. Unire infine il cioccolato a pezzi che si scioglierà immediatamente.
Avete già scelto il dolce di oggi? Se non l’avete ancora fatto, se non avete ancora scelto di aprire il pandoro o il panettone che avete in casa (ammesso che l’abbiate già comprato o che ve l’abbiano già regalato) vi suggerisco una torta molto buona da portare in tavola oggi. Si tratta della torta soffice con crema di limone, un dessert di fine pasto che non appesantisce perchè risulta delicato e leggero (ovviamente per leggero non intendo poco calorico, magari fosse così!). Una torta molto fresca per via della crema al limone adatta anche ad essere servita a conclusione di quello che può essere un pasto importante come quello della domenica. Se non doveste essere amanti delle creme vi dico subito che la sola torta è già buona di suo, potete preparare solo la base e spolverarla con dello zucchero a velo.
Continuiamo con la nostra esaltazione delle arance, iniziata proprio ieri con la ricetta del dolce alle carote e all’arancia. Abbiamo già sottolineato quanto sia importante consumare questo frutto, e approfittare proprio della stagione autunalle e invernale per farne una bella scorpacciata. In fondo la spremuta d’arance è davvero sempre deliziosa, fresca e piacevole anche quando è un po’ aspra!
Ieri ci siamo soffermati sulle Vitamine e sui sali minerali, oggi aggiungiamo le altre proprietà benefiche delle arance. Proprio come tutti gli agrumi (limoni, mandarini e lime ad esempio), le arance sono molto utili per rinforzare il sistema immunitario. In più contengono polifenoli, che sono delle molecole antiossidanti. L’arancia è utile in caso di disturbi gastrici e intestinali, e non ha una grossa quantità di zuccheri, e questo permette alle persone affette da diabete di consumarla senza grossi problemi.
Come per tutte le cose, anche per quelle piacevoli e che fanno bene, non bisogna mai esagerare però. E’ un bene consumare del succo d’arancia appena spremuto, la mattina per colazione o a merenda, per avere una carica di energia, però non se ne può fare un uso prolungato e costante, come per tutti gli alimenti. E’ consigliata una specie di cura a base di arancia e del suo succo, ma sempre con 4 o 5 giorni di pausa, ogni 15-20 giorni, così’ come per ogni tipo di alimento, anche il più sano, un consumo eccessivamente costante e sistematico può diventare fastidioso.
Non dimentichiamo comunque anche la presenza di un altro frutto importantissimo e davvero saporito, la pera, che spesso, ormai anche nella nostra cucina, viene utilizzata non solo come semplice frutto o nei dessert, ma anche nelle preparazioni salate e in quasi tutte le pizzerie troviamo quella “gorgonzola e pere”, ad esempio. Ma per questa volta ecco una dolce preparazione!
I Lecca Lecca si sa fanno impazzire tutti i bambini. Ed allora perché non tenerli impegnati un pomeriggio a preparare dei biscotti da gustare come fossero dei Lollipop? Questa idea mi é venuta sfogliando Notebook (una rivista di cucina australiana) dove preparavano dei deliziosi biscotti alla ciliegia e cioccolato e poi li infilzavano negli stecchi per servirli appunto come lecca lecca ai piccoli ospiti natalizi. L’idea mi ha davvero stuzzicata ed allora l’altro pomeriggio, complice una giornata piovosa, ho invitato alcune amichette di mia figlia e le ho messe ad impastare. Si sono divertite da matte e poi si sono gustate una grande merenda. La ricetta é abbastanza semplice, poi come bastoncini ho acquistato quelli di legno dei ghiaccioli che possono andare anche in forno, ma se preferite potete usare anche degli stecchini basta che i bimbi siano poi piuttosto grandi da non farcisi male. Vi devo dire che l’abbinata ciliegie – cioccolato é notevole ma se non le trovate potete anche fare solo cioccolata, oppure mescolare cioccolata nera con quella bianca, giusto per dare più colore!
Ogni Natale che si rispetti vede la presenza dei gingerbread man, i famosi biscottini di pan di zenzero a forma di omino, che abbiamo imparato anche a conoscere tramite i cartoni in tv. Io li trovo simpaticissimi anche perchè mi viene naturale associarli al cartone animato Shrek, anzi, vi dirò che mi fanno pure una certa tenerezza. Di sicuro durante questo periodo ne vedremo a bizzeffe sia nelle pasticcerie che come addobbi degli alberi di Natale, anche se non fanno propriamente parte della nostra tradizione. Ma in questa sede non vorrei parlarvi di questi teneri omini, bensì vorrei porre l’attenzione sul fatto che la pasta frolla base per prepararli può servire anche per costruire la loro casetta. Tranquilli, ginger rimane sempre un blog di cucina, non vi sto invitando ad andare alla ricerca di cemento e mattoni, per la costruzione della gingerbread house vi serviranno farina, spezie e tante caramelle. Se avete dei bambini, questo sarà un invito a nozze per loro ed una buona occasione per passare un pò di tempo insieme in cucina e per poterli spronare e stuzzicare la loro fantasia oltre che la loro creatività.
Per la preparazione di questa torta Charlotte alla crema duchessa è assolutamente necessario un veloce ripasso della preparazione della crema pasticciera, visto che è un ingrediente base per questa torta.
Crema pasticciera
Ingredienti: 5 tuorli d’uovo, 1 cucchiaino di farina, 150gr. di zucchero, ½ litro di latte, 25gr. di burro, ½ stecca di vaniglia
Mettete il latte in un pentolino, fatelo scaldare e diventare ben caldo, senza farlo mai bollire. Aggiungete la stecca di vaniglia e lasciatela in infusione mentre mantenete il latte alla stessa temperatura, bollente, sul fuoco. In una casseruola sistemate lo zucchero e aggiungete i 5 tuorli d’uovo, sbattete bene e quando il composto sarà omogeno aggiungete la farina setacciata e mescolate di nuovo, fino ad amalgamare di nuovo tutti gli ingredienti.
Aggiungete al composto preparato il latte bollente, dopo aver tolto la stecca di vaniglia, poi ponete sul fuoco e cuocete il tutto a fiamma moderata per una decina di minuti, mescolando di continuo. Una volta tolta dal fuoco la crema aggiungete il burro e continuate a mescolare fino a che la crema non si sarà raffreddata, evitando che si formi una leggera pellicola in superficie.
Una volta pronta la vostra crema dovete dividerla in due parti, in una ciotola mettetene una quantità minore rispetto alla metà, visto che andrà unita alle castagne, proprio per dar vita a una purea di castagne, mentre l’altra parte di crema vi servirà così com’è.
Anche stavolta vi ho proposto una variante della torta Charlotte, in fondo non è molto difficile trovare on line quella classica con la crema bavarese, mentre queste sono comunque ricette più originali, sia questa, che quella proposta la scorsa settimana che non aveva nemmeno i savoiardi, la charlotte semplice alle pere.
Come da titolo vi rassicuro subito: non si tratta della solita torta camilla, ovvero, è una torta di carote, si, ma alla frutta secca ed aromatizzata al limone, una bella variante a mio avviso, anzi, mi è piaciuta di più rispetto a quella tradizionale. Il dolce di carote e frutta secca è una torta che dentro rimane umida al punto giusto, ma soffice, in più le mandorle e le nocciole tritate (che come al solito potete sostituire anche con le noci, o altra frutta secca che vi ispiri) donano una nota croccante. Sentire i pezzettini di nocciole e mandorle sotto i denti vi regalerà una sensazione unica, anzi, se potete, tritatele grossolanamente senza ridurle in farina. Se la accompagnate ad una tazza di tè fumante andrete in estasi. Inoltre costituisce una torta da colazione che apporta la giusta carica di energia per affrontare la giornata.
Non so voi ma tutte le volte che inizio a pensare al Natale la prima cosa che mi viene in mente sono i biscotti. E non solo biscotti speziati o a forma di campanelline o di alberelli bensì biscotti davvero di tutti i tipi. Questi che vi propongo oggi sono dei biscotti davvero cioccolatosissimi, forse l’emblema del comfort food. Sono fondamentalmente una variante alla ricetta di Nigella, praticamente degli american biscuits con l’aggiunta di cacao amaro. Io personalmente per renderli ancora più natalizi aggiungo anche un cucchiaino di cannella all’impasto, oppure se preferite una punta di scorza di arancia non trattata. Ma potete tranquillamente variare integrando gli ingredienti base con gli aromi che più fanno parte della vostra memoria natalizia: anice, cardamomo, cranberries tritati e così via. Sono tra l’altro dei biscotti talmente semplici da realizzare che potete anche prepararli con l’aiuto i vostri bambini. Non richiedono neanche l’utilizzo degli stampini, sarà sufficiente fare delle palline grandi come un cucchiaino e schiacciarle leggermente con le mani. Si conservano tranquillamente una settimana e messi in una bella scatola di latta potete anche regalarli ai vostri amici.
Come ho già raccontato anche altre volte io non amo moltissimo le carote, pur essendo miope da sempre, quindi da piccola ho un po’ vissuto il bombardamento “le carote fanno bene alla vista”, e nonostante questo, nonostante una bambina possa anche credere che mangiando delle carote e prendendo delle pasticche al mirtillo un giorno potrebbe non portare più occhiali, bè, io non amo molto le carote!
Analizziamo però velocemente le sue proprietà. Innanzi tutto è ricca di vitamina A, il famoso Betacarotene, e anche di vitamina B. C, D, E e PP. In più contiene anche una buona quantità di amidi e sali minerali. Grazie all’abbondanza di vitamine il consumo di carote favorisce l’accrescimento di difese contro le malattie infettive. Le carote possono essere dei buoni antiulcera perchè fungono da gastroprotettori delle pareti delle stomaco e ne è consigliato un consumo abbondante in presenza di affezioni polmonari e dermatosi. Restando in tema di pelle la carota è utilizzata per la dermocosmesi visto che è ricca non solo di Betacarotene ma anche di antiossidanti, questo è il motivo per molti prodotti abbronzanti sono a base di carota o di Betacarotene; le proprietà di questi elementi aiutano la pelle a non seccarsi durante l’abbronzatura e possono aiutare anche nella prevenzione delle rughe. In più la polpa della carota è un ottimo antinfiammatorio. Per citare altre funzioni positive possiamo aggiungere che facilita la diuresi, regola le funzioni intestinali, e facilita la produzione di latte nelle donne che sono in allattamento. E chiaramente non dimentichiamo anche le proprietà positive per quanto riguarda la vista, infatti dà sollievo ad occhi arrossati e stanchi.
Ma basta parlare dei benefici, anche se sono molto importanti, passiamo subito alla ricetta!
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