Kosher cakes, torta di mele e uvetta

Tra le kosher cakes che preferisco c’è sicuramente questa torta di mele, fatta con miele e uvetta come vuole la tradizione del capodanno ebraico. Durante la festività ebraica di Rosh Ha-Shanah, il capodanno ebraico appunto, è tradizione mangiare cose dolci come miele e mele, anzi intingere le mele nel miele in segno di augurio per un anno dolce.

Durante la cena della prima sera di festa detta “Seder di Rosh haShanà”, si usa consumare, insieme alla recitazione di piccole preghiere, sia cose dolci, come le mele e il miele, sia altri cibi che diano senso di molteplicità come il melograno, con l’augurio di un anno dolce e prospero; tanti altri sono i piatti serviti durante questa cena e possono cambiare a seconda delle tradizioni e usanze ma di solito si trova sempre la testa di qualche animale come ad esempio il pesce a simboleggiare il capo dell’anno.

Per la preparazione di questa kosher cakes avrete sicuramente bisogno di mele, miele (io vi consiglio miele di acacia), uvetta e mandorle tritate da cospargere sulla superficie e naturalmente i soliti ingredienti per l’impasto come farina, uova, zucchero, burro e lievito. Non vi preoccupate però, la sua preparazione è davvero semplice e il risultato assicurato, basterà solo un pochino di attenzione durante l’impasto degli ingredienti ma se avete la frusta elettrica sarà ancora più facile.

Lo strudel. Il dolce tradizionale del Natale in Trentino.

Questa è una ricetta davvero molto conosciuta, tradizionale del Natale. Lo strudel infatti, è un dolce molto noto anche oltre i confini del Trentino e la sua ricetta è, come spesso accade per i piatti tipici, molto semplice. Fu infatti in passato un dolce molto povero costituito da un impasto di farina e uova guarnito da mele e zucchero. Con il passare degli anni la ricetta dello strudel si è arricchita di nuove spezie e sapori, ma conserva ancora il suo gusto originale, nonostante l’aggiunta di qualche piccola variante. Lo strudel è un dolce tipico del Trentino Alto Adige, ma le sue origini sono Turche. I Turchi, che dominarono intorno al XVII secolo l’Ungheria, preparavano un dolce di mele simile che si chiamava baklava. Nei quasi duecento anni di dominazione turca l’Ungheria assorbì oltre alla religione musulmana tutta una serie di ricette e tradizioni culinarie proprio della Turchia. Fu proprio durante questo scambio di cultura gastronomica tra Ungheria e Turchia che lo strudel apparve e poté farsi apprezzare nel suo delicato e gustoso gusto. Il dolce turco Baclava fu però leggermente modificato e agli ingredienti fu aggiunto uno che oggi è determinante: le mele. Questa ricetta fu variata e trasformata dagli ungheresi nell’attuale strudel che presto prese piede in Austria che, a sua volta, fece conoscere anche in Italia questo delizioso dolce. Il Trentino Alto Adige è ormai il depositario di questa preparazione, che qui ha avuto notevole successo anche grazie alle numerose coltivazioni di mele presenti sul suo territorio, che sono l’ingrediente fondamentale del ripieno di questo rotolo di pasta, assieme a uvetta, pinoli e cannella.

Un dolce per un natale speziato, il panforte

Beh, chi non l’ha mai visto ed assaggiato? Il panforte è uno dei dolci tipici natalizi, dalle origini molto ma molto antiche e dal sapore fortemente speziato tanto che è noto anche con il nome di panspeziato. Come wikipedia insegna, il panforte inizialmente era destinato ai nobili, poichè al suo interno erano utilizzate delle spezie allora molto costose, successivamente alcune iniziarano ad essere omesse, e la copertura non fu più di pepe nero, ma di zucchero a velo vanigliato.

Oggi nella preparazione del panforte troviamo, tra gli altri, questi ingredienti: mandorle, nocciole, frutta candita, fichi secchi, e spezie come i chiodi di garofano in polvere, coriandolo, pepe bianco e cannella. La preparazione prevede una prima fase nella quale andrà tritata  grossolanamente la frutta secca ed i canditi, i fichi secchi, ed il resto degli ingredienti. A questi andranno aggiunti la farina e le spezie. La seconda fase invece prevede che lo zucchero ed il miele vengano messi a a sciogliere in un pentolino con qualche cucchiaio di acqua.

Crispelle di riso al miele. Un dolce siciliano delle feste.

I dolci siciliani sono davvero squisiti. Sarà perchè essendo siciliana non sono molto obiettiva, ma io li adoro. La Sicilia vanta una tradizione in campo dolciario che non teme confronti con nessuna delle altre regioni italiane. Coloratissimi, allegri, profumati, i dolci non sono mai mancati agli appuntamenti con le ricorrenze e le festività.
Il Natale in particolare, è l’occasione in cui le pasticcerie siciliane sfornano dolci di tutti i tipi, dai classici cannoli, alle cassate siciliane. I filoni che conducono all’attuale pasticceria isolana sono tre. Il primo è il mondo contadino, dove le donne di casa preparavano alacremente i dolci per ogni cerimonia mentre il secondo filone è legato ai monasteri e ai conventi. Molti ordini religiosi, infatti, vivevano di carità e facevano dolci per guadagnare qualcosa. Quella che vi propongo oggi è una ricetta tipica del periodo invernale, si tratta delle crispelle di riso al miele, dette anche crispelle “uso Benedettini”, tipici dolci fritti catanesi a base di riso, che venivano un tempo consumati in occasione della festività di San Giuseppe. Sembra che a realizzare questo dolce siano state per prime le suore benedettine del convento di Catania nel XVI secolo, come risulta da antichi testi di cronisti catanesi. Oggi le crispelle si mangiano un po’ durante tutto l’inverno, in particolare in occasione delle festività. La ricetta è un po’ articolata ma non complessa, in fondo è un dolce nato per essere fatto in casa, con ingredienti semplicissimi da reperire e richiede due giorni di preparazione perchè il riso deve riposare una notte. 

Cupcake, la ricetta originale e le decorazioni con la glassa di zucchero

Metti un’idea carina dopo una chiacchierata, metti una domenica pomeriggio piovosa e fredda e un gruppo di amici che si riuniscono e decidono di mettere sottosopra la mia cucina per un risultato oltre che bello da vedere anche buonissimo da mangiare! Beh è cominciata così la mia domenica, tra spesa, teglie per cupcake, zuccherini, coloranti e pentole e si è conclusa con una bella scorpacciata di cupcake per una merenda in allegria.

I cupcake sono delle piccole tortine simili ai muffin che negli Stati Uniti sono un vero e proprio must e che anche da noi in Italia stanno avendo un grande successo. In America vengono utilizzati per qualunque occasione dal compleanno al matrimonio, dai battesimi agli anniversari, tanto da sostituire le classiche torte. Il loro nome fa riferimento alle tazze (in inglese “cup”) perchè la ricetta originale prevedeva che gli ingredienti fossero misurati in tazze da the in modo da realizzare più semplicemente dei dolcetti mono porzione. Quello però che caratterizza i cupcake sono le decorazioni che vanno dalla semplice glassa a vere e proprie opere d’arte con la pasta di zucchero, un impasto davvero formidabile che consente di realizzare le forme o i personaggi che vogliamo, basta solo un pò di pazienza e molta manualità!

Se avete voglia di mettervi alla prova e preparare questi deliziosi cupcake avrete sicuramente bisogno di: una teglia da cupcake, dei pirottini di carta della stessa misura dei fori della teglia, coloranti alimentari e quindi i colori base (rosso, giallo, blu) che vi consentiranno attraverso la loro unione di dare vita a tanti divertenti colori e naturalmente gli ingredienti per l’impasto dei vostri cupcake.

Una ricetta nuova per dolci buonissimi: le girelle semplici alla cannella

Ricette particolari, ricette nuove, ricette buone, che prevedono un po’ di tempo in più e un po’ di attenzione, per evitare che arrotolando arrotolando tutto il ripieno esca fuori o che le girelle vengano fuori un po’ storte e non perfettamente tondeggianti, insomma, per un risultato bello oltre che buono rimbocchiamoci le maniche e mettiamo in campo precisione e talento!

Questi dolcetti possono essere adatti a una merenda pomeridiana, anche se visto che portano via un po’ di tempo in più nella preparazione non sono pratici come una torta o una crostata, però insomma, potete pensare di prepararle se siete in cucina a fare anche altro, un pranzo o una cena, impastate, stendete la pasta, farcite e tagliate le girelle, certo, non ci vuole pochissimo, ma mentre la lavastoviglie lava quella padella che vi serve o mentre le verdure stufano e il sugo per la pasta sta cuocendo, mentre controllate il tutto preparete anche un ottimo dolce, da servire proprio agli amici o da tenere pronto per i bambini.

Ricette per dolci sfiziosi: i tortini alle mele

Questi dolcetti sono davvero molto gustosi e possono essere una merenda speciale da mangiare la domenica pomeriggio e da offrire mangari a qualche amichetto che è venuto a trovare i vostri bambini per giocare. Questi tortini sono davvero i classici dolci fatti in casa un po’ speciali, non la solita torta, che bene o male sappiamo e possiamo preparare in ogni momento, ma una ricetta che richiede un po’ di attenzione e un po’ di tempo in più, per poi unire gusto, golosità e la bontà della frutta, che bisogna far conoscere ai bambini e che noi stessi non dobbiamo mai dimenticare!

Ricette bimby, il panettone

Le feste si avvicinano, il Natale è alle porte, siete pronti a dedicarvi alla cucina giorno e notte per cenone e pranzo? Un’idea carina che voglio proporvi è la preparazione del panettone con il bimby. Se volete colpire i vostri ospiti con effetti speciali sarebbe bello portare a tavola un bel panettone fatto in casa da gustare insieme oppure da regalare con una bottiglia di spumante italiano.

Il panettone è un dolce tipico delle feste e di solito nelle pasticcerie e nei supermercati se ne trovano a centinaia e per tutti i gusti, classici, al cioccolato, con le mandorle e anche se tutti buonissimi io preferisco il classico quello con uvetta e canditi dal sapore inequivocabile e che dal solo profumo fa pensare al Natale.

La preparazione del panettone non è per niente cosa facile ma con il bimby vi assicuro che non sarà poi così complicato e anche chi non è molto esperto saprà preparare un panettone buonissimo! Come al solito lista della spesa alla mano e via: farina, latte, uova, zucchero, burro, lievito di birra, canditi e uvetta sono gli ingredienti di cui avete bisogno ed è solo l’inizio. Per la preparazione ci sarà bisogno sicuramente di un pò di attenzione e di pazienza e soprattutto di valutare bene la lievitazione ma non vi preoccupate al resto ci penserà il vostro robot da cucina.

Ricette senza glutine, semifreddo al torrone

Il Natale si avvicina e la voglia di fare dolcetti prelibati per grandi e piccini cresce sempre di più. Volete preparare un dolce che potrete tranquillamente presentare durante la cena del vostro Natale? Allora leggete con attenzione quella di oggi. Ho scelto un dolce che non contiene il glutine in modo che tutti possano prepararlo senza problemi: il semifreddo al torrone. E’ vero, magari un buon panettone o del pandoro potrebbero sembrare più indicati per i freddolosi che non vogliono staccarsi dal caminettioma vi assicuro che questo dolce, anche se freddo è davvero buonissimo. Dopo un pranzo all’insegna dell’abbuffarsi questo dessert potrà essere quello che state cercando.
Facile da preparare, vi richiederà pochissimo tempo e poi l’ingrediente base è proprio tipico di questo periodo. Il torrone non mancherà di certo nelle vostre case. Anzi una cosa conveniente potrebbe essere quella di utilizzare i torroni che magari sono rimasti nelle vostre dispense dopo le feste. Quanti cesti stracolmi riceviamo e non riusciamo a svuotarli? Raccogliamo allora tutti quelli che ci sono rimasti e prepariamo questo buonissimo dolce.

Dolci al cioccolato: gli zuccherini

Allora, innanzi tutto diciamo che questa ricetta non è nè veloce nè estremamente facile, ma vi darò anche un certo numero di buoni motivi per prepararla lo stesso! Soffermiamoci prima un attimo sugli aspetti negativi: le basi di cioccolato dovranno solidificarsi, quindi la cosa migliore sarebbe farle la mattina per ultimare la preparazione la sera o la sera per poi ultimare il tutto il giorno dopo, e su questo ci si può sempre organizzare! Per quanto riguarda la complessità, c’è  una mousse di mezzo, e quindi va preparata con delicatezza, e oltre a questo tutto ciò che dovrete fare è prestare un po’ di attenzione nelle varie fasi, per non rompere tutto!

I punti a favore degli zuccherini sono troppi però! Buonissimi, per gli amanti del cioccolato, hanno base e ripieno proprio di cacao; molto belli da presentare, anche in occasioni importanti; perfetti per le feste che si avvicinano, per proporre anche dei dolci nuovi, e non solo quelli tradizionali; ottimi da portare fuori per una cena a cui siete stati inviatati; piacevoli da assaggiare uno alla volta, se ne può gustare uno solo o tanti, a seconda delle preferenze!

Dolci ricette colorate: le meringhe rosa alle fragole

La meringa. Non starò di certo qui a dirvi che sono facili da preparare, anzi, a dire la verità penso che più difficili delle meringhe ci siano davvero pochissime preparazioni dolci, diciamo un po’ le vie di mezzo, i semifreddi, o i famosissimi souffle, siano essi dolci o salati, ma insomma, se vogliamo essere brave e bravi in cucina, se tentiamo di non essere solo chef domestici ma anche un po’ pasticcieri tra le nostre quattro mura, un confronto con la meringa va fatto!

La mamma di una delle mie più care amiche ha da sempre preparato dei dolci fantastici, praticamente posso dire che solo sulle meringhe ha avuto dei piccolissimi cedimenti, nel senso che il sapore era perfetto, anche le forme, ma la consistenza non è mai stata come quella dei forni o delle pasticcerie. Il primo che sforna queste meringhe rosa perfette è tenuto necessariamente ad informarci!

Dolce Natale in Sardegna. Le seadas.

Quello di oggi è un dolce davvero particolare, tradizionale del Natale in Sardegna. Si tratta delle seadas, una sfoglia dolce sottile, con un cuore di formaggio e ricoperta di zucchero o miele. Vengono prodotte ormai in tutta l’isola, ma quelle artigianali si continuano a fare solo nelle zone con economia pastorale. Esistono varie interpretazioni della ricetta base, e sul web ne potete trovare anche delle versioni molto semplificate, ma le tipologie sono sostanzialmente due: con formaggio cotto e con formaggio crudo (quest’ultima detta “a sa mandrona”, ossia “alla poltrona”). Essendo un prodotto a base di formaggio, la loro origine è da ricercare nelle zone della Sardegna tradizionalmente legate alla pastorizia, da Barbagia, Ogliastra, Logudoro e Gallura. La seada è attualmente considerata un dolce anche se in origine rientrava tra le pietanze principali tanto da poter sostituire un secondo. La preparazione di questo dolce è abbastanza complicata, richiede tempo, molta attenzione e gli ingredienti giusti. Gli ingredienti principali sono molto semplici: semola, formaggio fresco acido (in gallurese, “Pischedda”), scorza di limone grattugiata e miele. Nella ricetta originale il formaggio va fatto inacidire, lasciandolo a temperatura ambiente. E’ acido al punto giusto quando, riscaldato, fila. Per la variante con formaggio cotto, il formaggio va tagliato a scaglie e squagliato in un tegamino, con giusto un pochino di latte perché non si attacchi, e quindi quando è squagliato, gli si aggiunge la scorza di limone grattugiata. Il formaggio fuso va steso su una spianatoia e non appena si raffredda si taglia a cerchietti di circa 12-15 cm di diametro. Si lavora la sfoglia (semola sarda, acqua, sale e strutto) ben fine. Sulla sfoglia si pongono i dischi di formaggio, li si ricopre con un’altra sfoglia e si fanno dei “ravioloni” tondi, eliminando bene l’aria dall’interno della seada.

La torta di nocciole con crema allo zabaione, il dolce piemontese del Natale

Come ogni fine settimana oggi parliamo dei dolci del Natale. Durante le festività natalizie mangiare qualche dolce in più è normale e accanto al classico pandoro o al panettone, che anche se tipici,sono ormai un po’ scontati, a tavola si possono servire dei dolci più particolari, ripescati dalla tradizione, per stupire i commensali a fine pasto. Quella di oggi è la ricetta della torta di nocciole del Piemonte accompagnata da una bella cucchiaiata di zabaione, preferibilmente al Moscato d’Asti. La torta di nocciole che vediamo oggi è una ricetta che fa parte dell’antica tradizione della cucina piemontese, è molto semplice da preparare e non avrete alcuna difficoltà. Il punto cruciale di questa ricetta sta nel tostare le nocciole che non devon o assolutamente bruciarsi quindi dovete stare attenti e non dimenticarle in forno, appena sentite la casa inondarsi di un profumino delizioso andate subito nei pressi nel forno perchè le nocciole sono quasi pronte. Provate anche voi questa ricetta e mi raccomando, migliori sono le nocciole, migliore sarà la torta! La nocciola del Piemonte è un prodotto IGP di cui conosciamo bene le eccellenti caratteristiche. Se siete piemontesi per voi sarà più facile reperire le cosiddette “tonde delle Langhe”, altrimenti potete utilizzare le nocciole che vi sarà più semplice reperire. Io sono siciliana e le mie torte contengono sempre le nocciole dell’Etna. Questa torta si serve tradizionalmente accompagnata dallo zabaione, che è una delle creme più classiche e apprezzate e che viene preparato sbattendo a lungo tuorli d’uovo e zucchero,  e poi viene arricchito generalmente con Moscato d’Asti e cotto a bagnomaria fino a quando non diventa denso e spumoso. La ricetta dello zabaione la trovate in fondo.

Un’idea per i compleanni: le minitorte!

Per quanto mi riguarda, non avendo ancora bambini, le torte che mi sono ritrovata a preparare per i compleanni sono sempre molto semplici, alla fine basta conoscere i gusti del fidanzato o dell’amica del cuore ed ecco che tra torte al cioccolato, crostate di frutta, panna, nutella e quant’altro possiamo dar vita a delle preparazioni che comunque risulteranno perfette! Questo però non vuol dire che un’idea sfiziosa non possa venir fuori anche per i compleanni dei grandi, infatti le feste di compleanno più carine sono e meglio è per tutti!

Se avete dei bambini chiaramente potete sbizzarrirvi in ogni modo con le decorazioni, ma provate anche ad immaginare una bella festa con queste minitorte al centro della tavola, e perchè no, anche per il vostro compleanno, così oltre agli auguri vi arriveranno anche i complimenti per i dolcetti, per l’idea originale e per la bontà della preparazione!