Un cheesecake per le feste

Ecco una simpatica idea per le feste, che in realtà potrete adattare anche in molte altre occasioni, disponendo di formine diverse pronte a mettersi al vostro servizio per creare un dolce che in fondo è diventato un classico anche della nostra cucina, ma che in questo modo può rivelarsi davvero molto originale!

Il procedimento per preparare questo cheesecake è il solito, il difficile, se così si può dire, arriva al momento di creare la decorazione, che non sarà sopra il nostro cheesecake, ma dentro. Decidete che tipo di decorazione desiderate, per Natale esistono moltissime formine da biscotti, campanelle, alberelli, stelline, potete anche sistemarli in modo sparso nello stampo, sulla base di biscotti, e poi procedere con la preparazione, come indicato in ricetta. Scegliate i colori in modo classico, ma anche in modo divertente, perchè un albero deve essere per forza verde, e non blu, rosso, arancione, giallo o rosa?!

Tegole valdostane e Caffè mandolà. Un dolce perfetto per concludere il pranzo di Natale.

I biscotti si sa, sono i protagonisti del Natale. In tutte le regioni italiane c’è una ricetta speciale, di  biscotti tipici delle feste, da mangiare in compagnia di parenti e amici dopo il pranzo di Natale, magari accompagnati dal caffè o da un bicchierino di liquore per i grandi. I biscotti piacciono a tutti, accontentano anche i bambini specie se sono decorati e colorati e non sono pesanti, specie se consideriamo che i pranzi di Natale sono occasioni in cui generalmente si fa il pieno di grassi e calorie. Quella che vi propongo oggi è la ricetta delle tegole valdostane, un biscotto sottile, a base di mandorle e albume d’uovo, la cui forma ricorda quella tipica delle tegole delle case valdostane, appena ricurve. Questi dolci sono relativamente antichi. La tradizione vuole che siano stati inventati intorno agli anni Trenta, quando alcuni pasticceri di origine valdostana andarono in Normandia e scoprirono questi squisiti biscotti. Furono colpiti dal buon sapore delle tegole e siccome richiamavono nella forma proprio le tegole della Valle d’Aosta, decisero di produrle nei laboratori di Aosta. Le tegole ottennero un grande successo e da allora entrarono nel patrimonio culinario valdostano. Questi biscotti, che sono molto secchi e croccanti, si accompagnano generalmente al caffè mandolà. Si tratta di un caffè molto lungo al quale si aggiungono il burro e le mandorle tritate. Dopo una leggera bollitura si serve in tavola per accompagnare i biscotti. Il risultato è un dolce perfetto per completare un pasto e per accontentare anche chi, a fine pasto, non sa proprio rinunciare al piacere di un buon caffè. La ricetta nel dettaglio del Caffè mandolà la trovate in fondo.

Torta dolce semplice, come una crostata

La pasta frolla non è così semplice da preparare e da cuocere, pur essendo un impasto base che è bene saper preparare. La frolla va lavorata il giusto necessario, e alle prime prove può sfaldarsi o risultare troppo grassa, insomma, bisogna prendere la mano per riuscire ad avere degli ottimi risultati che poi ci possano permettere di preparare crostate, biscotti e torte buonissime.

Questa pasta che vi propongo oggi è molto più semplice, va impastata e presuppone un tempo di riposo, come le altre paste base, ma la consistenza è meno friabile e il rischio di combinare pasticci minore. Inoltre, se amate preparare dolci, questi ingredienti sicuramente li avete in casa, quindi in un attimo sarete pronte e pronti per impastare, stendere e cuocere!

Un dolce al cucchiaio di stagione, quello alle castagne

Per gli amanti delle castagne questa è senza dubbio una stagione golosa. Andando nei posti giusti, nei mercati soprattutto si possono trovare delle castagne davvero deliziose, che si prestano a preparazioni dolci e salate, che possono trasformarsi in marron glacé o essere scaldate in forno, arrostite alla maniera più semplice, e poi sgranocchiate sul divano davanti alla tv. La poesia la raggiungiamo però quando le castagne le compriamo per strada, una coppetta piena di bontà. Insomma, i cultori della castagna amano l’autunno anche solo per questo!

Poi c’è chi le castagne le va a cercare, mattinate, pomeriggi o giornate intere, e alla fine la castagnata, con qualche bicchiere di vino per scaldarsi, davvero delle buone tradizioni!

Un dolce semplice e squisito: il segreto di dama

Lo dico io prima che leggendo la ricetta ci pensiate voi, questo dolce è davvero molto simile al ben noto salame di cioccolato! A questo punto devo anche confessarvi che io non ho mai preparato il salame di cioccolato, è un dolce buonissimo che ho sempre un po’ snobbato, sicuramente sbagliando, ma quando mi sono avventurata nel mondo dei dolci ho lasciato perdere quelli senza cottura, così, per principio! A parte gli scherzi, non amo moltissimo questo genere di dolci, quindi non li preparo, ad esempio non sono una fan del tiramisù, non lo mangio mai e non lo preparo mai, preferisco una bella crostata o una buonissima torta, e anche lo stesso cheesecake, fresco e sodo, insomma, tutta una questione di gusti!

Detto questo, se invece la pensate diversamente da me ecco il dolce che fa per voi, solido e friabile, provatelo e ditemi se vi è piaciuto, prima o poi potrò ricredermi!

Più semplice non si può: il plumcake allo yogurt

Davvero più semplice di così non si può. Questo è il dolce per eccellenza che si prepara per fare in fretta, gli ingredienti sono sempre in casa, piace a tutti, e le amiche, le zie, le cugine e anche gli amici e i cugini poi ci chiedono la ricetta, perché questo dolce, come molti altri della sua specie, è semplicissimo, velocissimo, ma buonissimo!

Il tocco in più può essere quello di farcirlo o ricoprirlo con creme e glasse, io ad esempio vado sul classico, quando ho poco tempo, plumcake semplice ricoperto al cioccolato, così so di non potermi sbagliare, sarà buonissimo e piacerà praticamente non solo a casa ma a tutti quelli che passeranno e lo assaggeranno!

I roccocò. Biscotti natalizi della Campania.

I dolci sono qualcosa in più di una semplice dedica al palato: rappresentano un profumato appuntamento con la memoria, un frammento di vita vissuta che rievoca ricorrenze, domeniche in famiglia ed allegre feste con parenti ed amici. I biscotti poi, sono un dolce molto semplice da preparare, si conservano per lungo tempo e nella preparazione potete coinvolgere amiche e bambini e così trascorrere un pomeriggio in allegria.  Un’altro dolce natalizio. Ritorniamo nuovamente a Napoli e dopo gli struffoli parliamo dei roccocò. Anche questo è un dolce storico, pensate che risale addirittura al 1320 e la tradizione vuole che sia stato inventato dalle monache del Real Convento della Maddalena . Il roccocò è un dolce  tipico del Natale napoletano prodotto con mandorle, farina, zucchero, canditi e pisto (un mix di cannella, chiodi di garofano, coriandolo, anice stellato e noce moscata) che dà loro l’odore e il colore caratteristici. E’ come un biscotto cotto al forno ed ha una forma tondeggiante simile a quella di una ciambella schiacciata della grandezza media di 10 cm. È un biscotto particolarmente duro quindi può essere gustato ammorbidito, bagnandolo nel vermouth, nello spumante, nel vino bianco o nel marsala. Il suo nome deriva dal termine francese rocaille per via della forma barocca e tondeggiante simile a una conchiglia arrotondata. Il dolce viene mangiato a chiusura del pranzo, si inizia l’8 dicembre e si continua per tutto il periodo natalizio.

Il Panpepato, una tradizione natalizia dell’Italia centrale.

Un dolce tradizionale tipico del ferrarese, del ternano e della provincia di Rieti, ormai preparato artigianalmente in tutta Italia e consumato durante le festività. Oggi vi parlo del Panpepato o Panpapato, preparato seguendo una ricetta tradizionale delle festività natalizie. Secondo la tradizione questo dolce è composto da mandorle, nocciole, noci, pepe, cannella, noce moscata, canditi, ricavati anche dalla buccia di arance o cedro, miele, farina, mosto cotto d’uva e cotto al forno (meglio se a legna), il tutto impastato con o senza cacao. L’origine del nome è da ricercarsi nella doppia interpretazione Pan del Papato o Pane pepato, cioè speziato; entrambe le versioni del nome sono attendibili, legate alle sue origini o ai suoi ingredienti. Le origini del “Pampapato di Ferrara” si ricollegano alla tradizione di preparare i cosiddetti pani arricchiti durante le festività natalizie. La ricetta è probabilmente nata nei conventi di clausura del Ferrarese, attorno al XV secolo, quando lo Stato della Chiesa aveva forte influenza sul territorio, ma presto divenne anche un dolce consumato dalla corte ducale degli Estensi, con un forte influsso orientale. Oggi questo dolce è un piatto tipico del Natale nell’Italia centrale, specialmente in Lazio. Un tempo veniva preparato in ogni famiglia con ricette che differivano leggermente una dall’altra, mentre oggi è essenzialmente un prodotto artigianale che a Natale si può anche regalare agli amici.

Ricette senza glutine, gateau alle meringhe di mandorla e cioccolato

Volete dedicarvi oggi alla preparazione di un dolce che non ha traccia di farina e quindi potrà essere mangiato anche dai celiaci? Ecco per voi la ricetta che state cercando: gateau alle meringhe di mandorle e cioccolato. Una ricetta senza glutine per preparare un dolce davvero sfizioso e con molte ma molte calorie! Una buonissima ganache al cioccolato preparata da noi con un’alternanza di meringhe alle mandorle darà vita al nostro dolce. Quando preparare questo dessert? Sicuramente ogni qualvolta abbiate il desiderio di cioccolato e magari anche qualche carenza di affetto! Il dolce comunque vi farà fare una bellissima figura quindi perché non prepararlo per un’occasione importante quale potrebbe essere una cenetta romantica tipo quella di San Valentino? Magari per un primo incontro al quale tenete particolarmente oppure semplicemente per fare felici i bimbi che adorano il cioccolato.

Dolci per le feste: barrette alle carote e frutta secca

Se posso permettermi vorrei dedicare questa ricetta in particolare alle famiglie del sud, napoletane per lo più (quando si avvicinano le feste le mie origini pulsano dentro, anche se adoro la vita piemontese), perché nei miei ricordi di bambina, ma anche di ragazza, e nei ricordi legati ad una profonda amicizia con una famiglia con un padre medico, la quantità di doni culinari che iniziavano ad arrivare in questo periodo tra quelle mura era imbarazzante. Era usanza, ma secondo me lo è ancora adesso, e non solo a Napoli e non solo al sud, quella di regalare panettoni e pandori, o struffoli e dolci tipici fatti in casa, al medico di famiglia, e anche composizioni con frutta secca e varie. Il risultato è che in questo modo le famiglie che hanno un dottore in casa si ritrovano con centinaia di “presenti” da assaggiare, che a volte sono pessimi, a volte gustosi, ma sicuramente sempre troppi! Questa ricetta è una buona soluzione per smaltire la frutta secca, che proprio a Napoli tende ad accumularsi fino a straripare tra Natale Capodanno, e allora seguite il consiglio e preparate queste barrette, che vi aiuteranno a smaltire un po’ di accumuli in eccesso!

Alla ricerca di dolci nuovi e originali? Provate i sofficini al caffè!

Ecco una ricetta nuova e sfiziosa per gli amanti del caffè e per quelli che non rinunciano all’aroma da sempre amato da tutti gli italiani, nemmeno in materia di dolci.

Quando abbiamo a che fare con chi ama molto il caffè, e magari non può proprio farne a meno,  incontriamo però due categorie ben distinte: i puristi, quelli che per caffè intendono solo la tazzina, quella del bar rappresenta la perfezione, di solito prendono il caffè amaro perché amano proprio il gusto della bevanda, e non contemplano la presenza di caffè in cioccolata, dolci e dessert, il caffè è solo l’originale, italiaco, in piccola tazza, magari al vetro! La seconda categoria invece è quella degli amanti dell’aroma, del gusto a tutto tondo del caffè, ed ecco allora che amano dolci, gelati, yogurt e creme e tutto ciò che mette al suo interno caffè liquido, in polvere, o anche solo l’aroma liofilizzato!

Dolci biscotti per le feste: le gocce di roccia

Pasticcini particolari queste gocce di roccia, il cui nome rende perfettamente l’idea di quello che poi ci aspettiamo quando i dolcetti sono pronti e li tiriamo fuori dal forno: delle rocce in miniatura, una forma irregolare arricchita dal ripieno di uva sultanina e ciliegie candite, che rende il tutto ancora più gustoso.

Inutile dirvi che visto l’avvicinarsi delle feste, e quindi l’aumentare della frutta secca tra le mura domestiche, nessuno vi impedisce di provare a farcire questi deliziosi dolcetti con le albicocche o le prugne secche, oppure con i fichi, sempre secchi e inoltre, perché non utilizzare anche noci, nocciole o mandorle a completare il tutto? Ecco quindi che una ricetta semplice come questa si presta a moltissimi arricchimenti e proprio le feste che si avvicinano possono essere un validissimo spunto creativo.

Dolci veloci per i bambini: i biscotti allo zenzero

Facilissimi da preparare e perfetti per il ponte dell’8 dicembre che ci aspetta al varco, questi biscotti allo zenzero sono ideali per le feste, per una colazione leggera ma speciale, che possiamo goderci insieme alla nostra famiglia adesso che il Natale è ormai alle porte. Possono essere inzuppati nel cappuccino, così come nel tè e a dire la verità sono davvero perfetti se accompagnati alla cioccolata calda, una delizia che spesso non ci concediamo ma che durante le feste, in molte famiglie, non manca mai.