Il Roastbeef un secondo piatto classico che va sempre bene

Il Roastbeef é veramente il classico dei classici dei secondi piatti, ed é davvero un arrosto eccezionale: semplice, gustoso e che va bene in ogni occasione. Dal Natale al Ferragosto potete preparare un delizioso roastbeef in poche e semplici mosse e rendere così contenti tutti i vostri commensali. Si tratta infatti di un vero piatto jolly ovvero a seconda del contorno con cui lo accompagnerete si trasformerà da secondo di carne leggero e dietetico ( se lo servite con una semplice insalata verde) a secondo piatto corpulento e confortevole se lo accompagnate con un bel purè di patate e parmigiano. Insomma é veramente una di quelle ricette utili che va sempre ma proprio sempre bene, a meno che, naturalmente non siate vegetariani. Tra l’altro é anche un bel piatto da portare in tavola e da affettare in compagnia, io poi lo preferisco sempre tagliato un pochino alto ma de gustibus.

cotechino in crosta funghi

Ricette per natale 2010, il cotechino in crosta

Non poteva mancare di certo all’appello uno dei prodotti più consumati durante il periodo natalizio, il cotechino. Il cotechino è uno degli alimenti davvero più presenti sulle tavole imbandite a festa. A dir la verità non lo amo particolarmente ma devo dire che camuffato così, il cotechino in crosta, rappresenta un ottimo secondo festivo.

Il cotechino in crosta si prepara facendo bollire il cotechino in abbondante acqua salata,  e disponendolo su un rotolo di pasta sfoglia steso e ricoperto di senape. A questo punto la pasta sfoglia si arrotola, viene cosparsa di latte e semi di sesamo e va cotta in forno. Per rendere più bello esteticamente il nostro cotechino possiamo decorarlo con ritagli di pasta sfoglia a piacere e per rendere la doratura ancora più intensa, sarà bene sostituire il latte con un uovo sbattuto.

Una ricetta pugliese per il Natale 2010: l’agnello al forno con lampascioni.

Se c’è un piatto di carne tipico del Natale, fatta eccezione per il cappone, quello è sicuramente l’agnello. In moltissime regioni d’Italia infatti, accanto al tipico cappone, è tradizione mangiare l’agnello cotto al forno, accompagnato magari dalle patate. La ricetta di oggi proviene dalla Puglia. I colori, i profumi e i sapori di questa terra sono quelli del Mediterraneo, e quando pensiamo alla sua cucina immaginiamo immediatamente pasta, legumi, ortaggi, frutta, tanto pesce, poca carne e il buon olio extra vergine d’oliva. La Puglia è ricca di tutto questo. Ne nasce una gastronomia semplice, ma saporita, con ingredienti davvero eccellenti. In Puglia l’agnello al forno è il piatto principe delle feste e viene generalmente accompagnato da una specialità di questa terra: i lampascioni. Piccola premessa per chi non  conoscesse i lampascioni, sono dei cipollotti che crescono spontanei solo in Puglia. Hanno il bulbo di colore rosso-violaceo, di piccole dimensioni, hanno un sapore amarognolo ed è per questo che prima di essere consumati vanno puliti e tenuti a bagno per qualche ora e poi  fatti bollire per circa 10minuti. Il lampascione più noto è quello della Murgia. A finire sulle nostre tavole è in verità il bulbo di questo cipollotto selvatico imparentato con l’aglio che cresce, spontaneamente, nelle terre della Puglia e della Basilicata.

Una ricetta per fare la Carne in padella

Cosa ne dite di un buon secondo, che può essere anche un piatto unico? Contorno e secondo tutto in uno! Un fantastico piatto a base di carne che unisce i sapori degli ortaggi al tenero della carne: la Carne in padella.

La ricetta è molto semplice, basta unire patate, carciofi e delle fettine di carne ed il gioco è fatto! Certo, non è che per cucinare la Carne in padella, si prendono tutti questi ingredienti e si buttano così in padella! Occorre seguire un minimo di indicazioni, ma niente operazioni dell’altro mondo, non preoccupatevi. Ecco come fare la Carne in padella.

La terrina di pasta al ragù, un primo piatto speciale

Lo so che potrebbero sembrare delle lasagne e, a onor del vero, la preparazione é simile ma vi assicuro che si tratta di una terrina di pasta fatta con la sfoglia rigorosamente fresca e lunga. Ovvero l’impasto deve avvolgersi attorno al ragù dando così vita ad una vera e propria terrina. Questa preparazione é adatta a chi sa fare la pasta fatta in casa e soprattutto a chi ha pazienza e voglia di preparare un primo piatto di pasta tutto rigorosamente “self made”, pertanto se non siete in questo stato d’animo allora cambiate ricetta. Se invece avete voglia di divertirvi e misurarvi in cucina, questa é la ricette che fa proprio per voi. Dovete avere tempo, pazienza e amore per cucinare un’eccellente terrina di pasta perché ricordate sempre che quando cucinate passate una parte di voi agli altri, quindi forza al lavoro!

Un secondo di carne per Natale 2010, la faraona ripiena

Dopo il tacchino ripieno è la volta di un altro volatile: la faraona. Restando in tema di carne, quella di faraona è piuttosto magra e ricca di proteine, rispetto al pollo ha un gusto più aromatico, e si presta a numerose preparazioni. C’è anche da dire che dal punto di vista nutrizionale i valori quasi si equivalgono. La faraona ripiena potrebbe essere definita “il piatto di natale” dato che non vedo molte altre occasioni in cui potrebbe essere preparata (ferme restando, ovviamente, le abitudini alimentari e non, di ogni famiglia).

Costituisce un secondo piatto molto ricco e calorico. Il suo ripieno vede la presenza di salsiccia, carne di vitello macinata, castagne secche, uvetta, parmigiano, uova tutti mescolati fino a formare un ripieno appetitoso. La cottura in forno invece è accompagnata da qualche spruzzata di marsala e di brodo vegetale. Un suggerimento sulla cottura: vi consiglio di girare e rigirare la faraona diverse volte durante la cottura in forno per fare in modo che sia uniforme e non rimangano parti più crude di altre. Potete accompagnare la faraona ripiena con un contorno di castagne al burro.

Un antipasto per il natale 2010, le olive ascolane

Sono sfiziosissime, una tira l’altra ed è praticamente impossibile fermarsi dal mangiarle tutte.  Hanno un aspetto invitante, un gusto unico e spariscono in un batter d’occhio, quindi è bene abbondare con le dosi. Di cosa sto parlando? Delle olive ascolane, dei bocconcini fritti a base di olive e carne macinata. Sono davvero uniche e costituiranno un antipasto speciale per il natale 2010. Dunque, per la loro preparazione procuratevi: delle olive verdi, carne di vitello e di maiale, prosciutto crudo, pecorino e parmigiano grattugiati, uova e vino.

Questi gli ingredienti necessari per ottenere le olive ascolane. Innanzitutto dovremo rosolare i due tipi di carne in una padella con dell’olio, sfumare con del vino e cuocere fino a completa cottura. Trasferire la carne cotta, e fatta accuratamente raffreddare a parte,  in una ciotola ed amalgamarla con le uova,  il prosciutto crudo, il pangrattato, il parmigiano ed il pecorino grattugiati, ed il resto degli ingredienti. A questo punto sarà la volta di ricoprire le olive snocciolate con questo impasto formando delle polpette, passarle nell’uovo, nel pangrattato e friggerle in abbondante olio bollente.

Ricette secondi per Natale, il filetto di manzo con salsa al gorgonzola

Dopo un primo per la vigilia, torniamo a parlare di un secondo, questa volta a base di carne, il manzo precisamente. Si tratta del filetto al gorgonzola e marsala, un secondo dal sapore deciso e gustoso che in casa riscuote sempre un grande successo. Il filetto con salsa al gorgonzola e marsala costituisce un valido secondo per il pranzo di natale. Per la sua preparazione vi servirà del filetto di manzo, del gorgonzola, del marsala, del pecorino grattugiato ed infine della panna. Il risultato? Dei filetti saporiti accompagnati da una cremina golosa a base di gorgonzola, pura goduria.

La preparazione del filetto con salsa al gorgonzola e marsala prevede prima la cottura della panna con il marsala fino a raggiungere quasi l’ebollizione, poi l’aggiunta del pecorino e del gorgonzola a pezzi. I filetti invece andranno cotti a parte in una padella con un filo d’olio, quando saranno appena rosolati, girarli e cuocerli dal lato opposto, salarli, sfumarli con il marsala secco ed infine servirli coperti di della salsa a base di panna e gorgonzola preparata in precedenza e tenuta nel frattempo in caldo.

Ricette senza glutine, agnello con pomodori

Oggi ho pensato a un secondo senza glutine che potrebbe stuzzicare la vostra voglia di mettervi ai fornelli. Viste le temperature basse e il maltempo che c’è in questi giorni vi consiglio di restare a casa e preparare un buonissimo agnello con i pomodori. Qualche giorno fa vi abbiamo consigliato come cucinare l’abbacchio con le patate oggi invece vi suggerirò come fare per preparare un gustoso agnello con i pomodori. E’ importante che abbiate un po’ di tempo a vostra disposizione perché la ricetta richiede un po’ di pazienza e qualche minuto in più del solito.

Il pranzo di Natale nel Lazio con l’abbacchio al forno con patate.

Oggi parliamo di una ricetta davvero tradizionale e conosciutissima. L’abbacchio al forno con patate, insieme all’abbacchio a scottadito, è una delle ricette laziali più conosciute e apprezzate in tutta Italia. Per chi non lo sapesse, l’abbacchio è un agnello destinato al macello ed è considerato una vera specialità della cucina tradizionale romana. È un prodotto alimentare famoso nella tradizione agricola di Roma e in generale di tutta la regione Lazio. Fin dai tempi antichi, l’abbacchio romano rispecchia l’importanza che ha l’allevamento ovino nel Lazio e la fede verso un prodotto di prima qualità, nell`Agro Pontino infatti sono presenti degli allevamenti di agnello molto rinomati ed antichi. Il termine abbacchio probabilmente, deriva dal latino baculum, il palo dove i pastori legavano gli agnelli per assicurarsi di non farli scappare. Si tratta di una carne tenerissima perchè si ottiene da agnelli giovanissimi che ancora non brucano l’erba e si nutrono solo di latte materno. Il profumo invitante di questa pietanza ed il suo aspetto succulento ed ambrato, sono in perfetta armonia con il clima gioviale tipico delle festività, quando tutti si riuniscono attorno al tavolo riccamente imbandito. La sua carne di colore rosa tenero è particolarmente adatta ad una cottura al forno ma può essere cucinato anche alla cacciatora oppure si possono cucinare le costarelle con una ricetta tipica della cucina romanesca. La tradizione romana prevede che l’abbacchio o agnello al forno sia una ricetta tipica del periodo natalizio e  pasquale.

Una ricetta di Natale dal Veneto, bollito di manzo al cren

Le feste, la corsa ai regali, la preparazione meticolosa e il rituale dell’albero o del presepe. Il Natale arriva così, tra tradizione, nastri, neve, dolci e panettoni. Il Natale è una festa ricca di tradizioni che restano immutate nel tempo e che vengono trasmesse di padre in figlio. I gesti, i colori, ma soprattutto i sapori, sono sempre gli stessi anno dopo anno. I menu natalizi sono sempre ricchissimi e ogni regione italiana mangia un piatto particolare. Oggi parliamo di un piatto tipico del Veneto, ma diffuso anche in Piemonte, Trentino, Friuli ed Emilia Romagna. Si tratta del bollito di manzo accompagnato dalla salsa al cren. Il cren o rafano è una radice che cresce spontanea sia in pianura che in montagna a bassa quota, dalla cerchia alpina all’Appennino Tosco-Romagnolo; a volte è presente anche più a sud, ma raramente, in Lazio e Basilicata. Meno conosciuta di altri condimenti per pietanze a base di carne, la salsa di cren è in realtà una ricetta presente da tempo nella tradizione culinaria di varie regioni italiane e rimane, per gli estimatori dei sapori forti e decisi, uno dei migliori accompagnamenti per bolliti e arrosti in genere. E’ preparata con diverse varianti a seconda delle regioni, ed è presente in particolar modo nella cucina Veneta, dove durante il pranzo di Natale si usa per accompagnare il bollito di carne. Il bollito è un secondo piatto che si ottiene lessando un pezzo di carne di manzo assieme a verdure, erbe aromatiche e spezie. Per ottenere un ottimo bollito adoperate dei tagli di carne presi dal quarto anteriore del manzo, lessate la carne in una pentola stretta e alta aggiungendo circa 3 litri di acqua per ogni kg di carne e 12-15 gr di sale; il bollito va cotto a fuoco basso per circa 3 ore.

Un secondo di carne, la carbonade di manzo

Per la serie dei secondi, oggi è la volta della carbonade, un piatto di origine valdostana che non è altro che uno spezzatino di carne di manzo. Si tratta di un piatto molto ricco e sostanzioso nonostante gli ingredienti presenti non siano poi molti. In realtà il protagonista principale della carbonade, oltre la carne, ovviamente, è il vino nel quale lo spezzatino verrà cotto. La carbonade valdostana differisce da quella fiamminga perchè in quel caso la carne viene tradizionalmente cotta nella birra.

La carbonade non è un piatto particolarmente delicato, ma dal sapore deciso, e gli amanti di questo genere la apprezzeranno di sicuro. La preparazione della carbonade di manzo è abbastanza veloce, ma la cottura no,  dovrà cuocere almeno 2 ore nel vino, aggiungendone delle piccole quantità durante la permanenza sul fuoco. La carne di manzo dovrà essere ridotta in bastoncini da passare nella farina e da soffriggere leggermente. Questi dovranno poi essere messi da parte, perchè nel fondo di cottura andranno cotte le cipolle. Rosolate anche queste sarà la volta di immergere nuovamente i pezzi di carne ed infine il vino.

Un secondo a sorpresa, le polpette con l’uovo sodo

Continuiamo a proporvi ricette di secondi sfiziosi, oggi è la volta di un piatto che, come quello di ieri, farà la felicità dei bambini, e non solo la loro, ovviamente. Sto parlando delle polpette con l’uovo sodo. Apparentemente sembrano delle grosse e semplici polpette, ma in realtà, quando andremo ad affettarle scopriremo al loro interno un uovo sodo. L’effetto sorpresa è assicurato!

Le polpette con l‘uovo sodo costituiscono un secondo ricco e nutriente, uniscono le proteine della carne e quelle delle uova. Per la loro preparazione vi occorrerà innanzitutto rassodare le uova. Dopodichè il procedimento è identico a quello delle normali polpette: si mischiano i due tipi di carne previsti con tutti gli altri ingredienti. A questo punto si amalgama bene il composto per ottenere un impasto omogeneo e si andrà a dividere in 4 parti uguali. Su ogni porzione di composto, appiattito con le mani, si andrà a posizionare un uovo e lo si andrà a ricoprire perfettamente con la carne.

Secondi sfiziosi di carne, i bocconcini di pollo fritto

Ricordano un pò i nuggets, di una nota catena di fast food molto popolare anche in Italia, ma dalla loro parte c’è da dire che sono molto più sani. Già, almeno perchè sappiamo con quali ingredienti li andremo a preparare in casa. Inutile dire che questi bocconcini di pollo fritti costituiscono uno di quei secondi adatti per i bambini, i quali non si tireranno di certo indietro di fronte a tanta golosità. Hanno anche il vantaggio della loro presentazione perchè visti così, ridotti in piccoli bocconi, sono molto più invitanti che se non fossero sottoforma di fettina.

Ma vediamo un pò nel dettaglio come si preparano i bocconcini di pollo fritti. Innanzitutto dovrete ridurre la polpa di pollo in pezzi può o meno della stessa grandezza (2 cm per lato). A questo punto dovrete immergerli nel succo di limone misto al timo e metterli a macerare per circa 1 ora in frigo. Trascorso questo tempo andranno passati nella farina, nelle uova sbattute ed infine nel pangrattato misto a parmigiano grattugiato. Per essere sicuri di un’impanatura perfetta del pollo potete ripetere il passaggio due volte.