Mozzarella in carrozza light


La mozzarella in carrozza è un piatto sicuramente godurioso ma ricchissimo di calorie, soprattutto per la presenza del fritto. E’ un piatto di origine campana ma diffusosi via via in tutta Italia. Mi ricordo ancora quando, andando a visitare la bellissima città di Verona, di cui mio padre è nativo, ci imbattemmo in una friggitoria che sfornava calde calde mozzarelle in carrozza filanti. Dopo quell’esperienza ho creduto che la mozzarella in carrozza fosse veneta in realtà era semplicemente una contaminazione gastronomica! Se la cosa che vi ha frenato fino ad ora nel fare spesso questo piatto sono state le molte calorie (600kcal. a porzione) provate a ridurle cucinandola in questo modo alternativo. Vi assicuriamo che a perderci saranno solamente le calorie e non il sapore.
Mozzarella in carrozza light (ingredienti per 4 persone)

Le madeleines: dolcetti morbidi che richiamano la Francia dell’800!

A chi andando in vacanza in Francia e soprattutto nella regione del Centre e nel bacino della Loira non è capitato di assaggiare le madeleines? Una sorta di biscottini molto morbidi la cui forma ricorda molto una piccola barca. In Italia è possibile assaggiarle comperando quelle della Montebovi, non sono uguali a quelle originali ma ci si può stare. Lo stesso Marcel Proust in uno dei suoi racconti parla delle madeleines come fossero un rispecchio dei sensi e della vita ma in realtà è lo stesso suo spirito che si desta da un profondo sogno. Mi piace però farvi sapere che cosa dice Proust in quell’occasione:

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale.

Spiedini di frutta: un’ idea diversa al posto della macedonia

Far mangiare la frutta ai vostri bambini è sempre una lotta? Non sapete come sostituire la classica macedonia a fine pasto con qualcosa di diverso e di insolito? Provate con gli spiedini di frutta che, oltre ad essere decisamente invitanti, sono facilissimi da realizzare. La frutta è molto importante per i suoi sali minerali e per le vitamine. Le attuali ricerche nel campo degli oligoelementi hanno evidenziato l’importanza di questi elementi per il mantenimento del nostro stato di salute. In particolare è indicata d’estate quando aumenta la sudorazione o si ha un’intensa attività fisica. In questo caso la frutta reintegrerà sia l’acqua che i sali minerali.
Per ultimo diciamo che la frutta contiene sostanze aromatiche, esteri ed acidi organici che, oltre a conferire profumo e caratteristiche aromatiche esercitano spesso una favorevole azione fisiologica sull’organismo. Agiscono, ad esempio, come lievi diuretici e stimolano le funzioni digestive. Gli acidi organici, in particolare, svolgono un’azione alcalinizzante, atta quindi a neutralizzare l’azione acidificante di altri alimenti come ad esempio la carne. È cosi spiegata, su basi scientifiche l’importanza della frutta per il nostro equilibrio nutrizionale. Proprio per questo è importate mangiare frutta ed un modo carino e divertente di presentarla vi aiuterà anche con i vostri bambini.
Spiedini di frutta (ingredienti per 6 persone)
  • 1 kiwi
  • 12 fragole
  • 12 acini di uva nera
  • 1 piccolo ananas
  • la buccia di ½ limone non trattato
  • 1 bicchierino di kirsch
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 6 spiedini di legno lunghi

Cordon Bleu ai funghi, il petto di pollo dal cuore tenero

In alternativa alle, ormai, consuete scaloppine, vi propongo un’altra ricetta per cucina il petto di pollo. Ricordano un po’ i fagottini di pollo, ma questo piatto è più conosciuto e più apprezzato, sicuramente dai bambini, perlomeno, sto parlando dei Cordon Bleu.

Non fraintendetemi, non parlo dei cordon bleu industriali, ma di quelli buoni e genuini, fatti in casa da mani sapienti. I cordon bleu tradizionali sono farciti con prosciutto e formaggio, mi in un ristorante una volta mi è capitato di assaggiare dei cordon bleu che in più, rispetto ai soliti ingredienti, avevano anche i funghi.

Non vi dico che bontà! Ho provato a rifarli a casa e l’esperimento non è andato affatto male. Ecco la ricetta che ho usato per fare: i Cordon bleu ai funghi.

Il kiwi: un pieno di energia senza calorie!


Un piccolo frutto dalle molteplici proprietà. Nella verde polpa del kiwi sono racchiusi preziosi nutrienti, prima fra tutti la vitamina C, in grado di fornire al nostro organismo l’aiuto necessario per difendersi da virus e batteri e per combattere la fragilità capillare. E’ sufficiente mangiare un kiwi al giorno per superare la quantità giornaliera raccomandata dalle tabelle ufficiali. Il kiwi contiene anche vitamina E (potente antiossidante), B1, B2, PP, nonché fibra alimentare, sali minerali e oligoelementi come fosforo, potassio, magnesio, calcio, rame e zinco.

Un ottimo e salutare spuntino per chi ci tiene a restare in forma, per chi pratica sport (fornisce energia immediata), per le donne in gravidanza (contiene acido folico), per gli anziani (per l’alto contenuto di flavonoidi, dal potere antiossidante) e per chi vuole perdere peso (la pectina dà senso di sazietà e con poche calorie: da 44 a 52 ogni 100 g). I primi ad apprezzare la succosa polpa del kiwi sono stati i cinesi. Oltre 700 anni fa il frutto era considerato una prelibatezza dagli imperatori, che gli attribuirono il nome di Yangtao, in onore del fiume che scorreva lungo la valle in cui erano coltivati, lo Yang-Tse.

Chicken Wings BBQ

Ci sono ricette che in Canada (dove vivo io) sono considerate ideali per gli sportivi. Parlo ovviamente degli sportivi da televisione. Quelli che si riuniscono tra loro per guardare gli altri faticare e che non mancano di esercitare, per coesione sportiva, una discreta selezione di muscoli, come per esempio quelli del braccio (il bicchiere di birra) e delle mascelle.
Faccio parte anch’io di quei coraggiosi fans che farebbero di tutto per sostenere i propri eroi preferendo all’emozione di una partita dal vivo, la fatica di festeggiare tra amici davanti al televisore.

Da noi, sempre in Canada, l’hockey su ghiaccio è lo sport nazionale. Una passione che prende i canadesi con la stessa intensità del calcio in Italia. In questo momento stiamo vivendo le emozioni della Stanley Cup e gruppi di fans si riuniscono per le eliminatorie organizzando quello che ormai è considerato il classico ‘Hockey night dinner’: chicken wings, spare ribs, nachos, tortilla chips con salsa messicana e guacamole e tante, tante bottiglie di birra .
Per darvi un’idea della quantità di birra consumata in quelle serate, vi basti sapere che ogni coppia arriva col suo cartone da 24 bottiglie…dire che ai canadesi piace la birra è una grossolana sottovalutazione della realtà, anche se negli ultimi anni si stanno aprendo tantissimo a nuove esperienze dissetanti.

Le ‘wings’ (ali di pollo), originariamente una specialità del centro-sud degli Stati Uniti, vengono riproposte da noi in una panoplia di ricette che vanno dall’agrodolce al dolce-piccante e fino al super-piccante tipico delle ‘Wings Buffalo Style’. Possono essere fritte in olio bollente e tuffate in seguito nella loro salsina, oppure cotte al forno o sul barbecue a fuoco moderato e pennellate di salsa durante la cottura o ancora marinate 24 ore e semplicemente grigliate.

Milkshake alla fragola, alla vaniglia e alla nutella fatti in casa!

Nonostante sia un’amante della buona tavola e soprattutto salutare, molto di rado mi concedo una scappata dal Mc Donald! Devo dire che la cosa a cui non so proprio resistere non sono né i mega panini imbottiti, né tantomeno le patatine fritte con ketchup e maionese ma i deliziosi milkshake! E si lo ammetto ad un milkshake non so proprio resistere e soprattutto quello al gusto fragola.
Tuttavia se non avete un McDonald vicino casa, potete preparare ottimi milkshake anche da soli! mi sono documentata e dopo vari esperimenti sono riuscita a trovare le ricette per fare il milkshake da me. I tre gusti canonici che trovate al Mc sono fragola, vaniglia e cioccolato; io, quest’ultimo gusto l’ho reso ancora più godurioso facendolo con la nutella. Sperimentateli, ci vogliono davvero 5 minuti, sono freschi e leggeri, per un pomeriggio con i bambini o come dessert serale, saranno sicuramente graditi anche da chi è a dieta.
Milkshake alla fragola (ingredienti per circa 4 persone)
  • 1 lt di latte o ½ kg di gelato alla fragola
  • ½ vasetto di marmellata di fragole
  • 2hg di fragoline
Preparazione:
Mettete nel frullatore il latte o il gelato alla fragola, la marmellata e azionate il mix per circa 3-4 minuti. Versate il milkshake in bicchieri dal bordo alto, guarnite con qualche fragolina e buon appetito!

Cucinare con il pancarrè: crostini con prosciutto e mozzarella


Il nome Pan Carrè deriva dal francese Pan (pane) e Carrè (quadrato) e si riferisce al tipo di cottura. Nello specifico il pane è cotto in stampi metallici chiusi con un coperchio, ciò conferisce al pane la caratteristica forma di parallelepipedo a sezione quadrata. Secondo me il pancarrè è uno di quegli alimenti che non dovrebbe mai mancare in una dispensa. Primo perché è una valida alternativa a quando abbiamo terminato il pane fresco, poi perché un tramezzino preparato al volo è sempre gradito e, per ultimo motivo, il pancarrè può essere utilizzato anche per la realizzazione di valide ricettine veloci e sfiziose, come la ricetta che vi presentiamo di seguito!
Crostini con prosciutto cotto e mozzarella (ingredienti per circa 4 persone)

Tarte Tatin, la torta di mele francese

Tarte Tatin, la torta di mele francese
Immaginate il Nord della Francia, la Normandia, lungo le coste bagnate da un mare che anche quando è calmo mantiene un colore minaccioso, lunghe spiagge di sabbia che sembrano mangiare il mare a bassa marea, per poi scomparire quasi del tutto prima di sera. A tratti, un bagnasciuga fatto di prati regolarmente bagnati dal mare; qui si allevano le pecore che daranno nascita ai prelibatissimi agnelli ‘dei prati salati’.
Dall’altro lato della strada, che scorre come un nastro lungo la costa, un paesaggio totalmente diverso: immense pianure verdeggianti, disseminate da meli e gruppi di mucche a chiazze bianche e nere che formano un quadro bucolico ed estemporaneo. Siamo nella patria delle mele e, ovviamente, del sidro e del Calvados, un’acquavite potentissima ricavata dalla loro fermentazione.
Questa è pure la patria della Tarte Tatin, un’invenzione, si dice, fatta per sbaglio da una delle sorelle Tatin nel loro alberghetto. Sembrerebbe che, avendo ‘dimenticato’ di foderare la teglia di frolla mentre faceva la sua crostata di mele, questa decise di “aggiustare il guaio” posando la frolla sopra le mele e rovesciandola poi nel piatto di portata una volta cotta.
Il risultato è spettacolare e, con questo in mente, vorrei indirizzarmi particolarmente a coloro che ‘non favoreggiano’ la crostata di mele, o la torta di mele, tanto sono convinta che la Tarte Tatin li convertirà ad amare pure le “mele cotte” !

I bento più belli del web per i lettori di Ginger&Tomato

I bento più belli del web per i lettori di Ginger&Tomato0

Come richiesto da alcuni dei nostri lettori ecco una bella carrellata di bento dal web, per ammirare la cura con cui sono composti, per prendere spunto o anche solo per curiosare tra le foto del web! Alcuni di questi lunch box sono attentamente studiati, gli alimenti sono disposti con spirito artistico, allo scopo di dare un po’ di colore alle grigie giornate in ufficio o convincere i bambini a mangiare il pranzo, con il disegno del loro cartone animato preferito!
I bento più belli del web per i lettori di Ginger&Tomato1
Questo divertente bento (scovato su Flickr.com, autrice Sakurako Kitsa) è stato chiamato Spa Bento, e prevede l’uso di maionese per la maschera, cetrioli sugli occhi e formaggio per il turbante ed il colletto.

Frollini bianchi e neri

Con questa ricetta farete dei biscottini raffinatissimi e degni di una regina, anche se non sono quelli che ogni giorno la regina Elisabetta II prepara, ovunque si trovi, ma meritano di essere degustati durante un ‘high tea’ alla moda britannica, accanto ai mini tramezzini al burro salato e fettine di cetriolo, o al cheddar inglese bianco stagionato.

Poche cose della cucina britannica impressionano i mediterranei che siamo, ma non possiamo negare la bontà dei loro biscottini al burro, il lusso vellutato della crema inglese e la doppia panna del Devon sulle fragoline di bosco.
‘High tea’ o ‘Five o’clock tea’ è una tradizione tutta inglese che rappresenta uno spuntino alquanto sostanzioso anche se sempre delicatissimo per la sua presentazione in formato miniatura di salatini, tramezzini e dolcini vari, il tutto servito alle 17h00 in punto. Versione analcolica del cocktail americano, ne è certamente il precursore e mantiene nella sua tradizionale classe una raffinatezza incomparata.

Melanzane al forno: dietetiche e veloci


Le melanzane si prestano a tantissime ricette così come a svariati modi di essere cucinate. Sono molte le ricette che nei mesi scorsi vi abbiamo presentato, come la caponata di melanzane, la crema alle melanzane, la famosa parmigiana di melanzane ed ancora la salsa di melanzane. Tutte ricette appetitose ma un po’ meno light. Si avvicina l’estate e cominciamo già a fare la prova costume così che a tavola siamo sempre di più alla ricerca di piatti leggeri e senza troppi condimenti. Oggi vi presentiamo un modo per cucinare le melanzane che nulla toglie alle ricette presentate nei giorni scorsi in quanto a gusto e sapore ma sicuramente affascinerà soprattutto il pubblico femminile per le ridotte calorie contenute.
Melanzane al forno (dosi per circa quattro persone)
  • 1kg di melanzane lunghe
  • 125gr di olive nere snocciolate
  • 50gr di capperi sotto sale
  • 2 acciughe sotto sale
  • 3 pomodori sbollentati e spellati
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 panino raffermo
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato finemente
  • 1/2 cucchiaino di origano
  • olio extravergine d’oliva q.b.
  • sale grosso e fino

Challah French Toast

La Challah (pronuncialo challà) è un pane tradizionale ebraico che assomiglia parecchio ad una grande brioche. A base di uova farina e zucchero, la Challah viene eseguita con olio invece che burro per rispettare la tradizione ebraica di non usare latticini nel pane (per permettere associazione anche con alimenti a base di carne, secondo le regole della kasherut), e questa particolarità la distingue dalla brioche classica.

Questo pane tradizionale intrecciato fa parte della cerimonia dell’inizio dello Shabbat, in cui rendendo grazie a Dio viene suddiviso tra i membri della famiglia seduti intorno al tavolo. Noi compriamo la Challah nelle piccole pasticcerie ebraiche ogni venerdì e lo mangiamo con piacere in vari modi: tostato con burro e marmellata, spalmato di Ma la colazione migliore del fine settimana rimane il French Toast fatto con la Challah. Cos’è il French Toast? Beh, ancora una vecchia ricetta popolare francese “nobilitata” e riproposta nel Nuovo Mondo. In Francia si chiamava “Pain Perdu” (pane perso) ed era una classica ricetta per riutilizzare il pane raffermo. Decisamente una ricetta ‘povera’ ma molto gustosa! Quindi ecco la ricetta.