Minestra di fagioli con spaghetti

spaghetti fagioli

Le minestre. Ormai nell’utilizzo comune di questa parola intendiamo una preparazione brodosa, quasi una zuppa, la minestra di fagioli o di lenticchie è quella con molta acqua di cottura o quella che si mangia con il pane abbrustolito, mentre pasta e fagioli o pasta e piselli sono le preparazione più secche. In realtà non è così. La parola minestra deriva dal latino minastrae, ovvero servire e questo termine indica il piatto che apre il pasto, che solitamente è un primo piatto, una minestra!

Questa combinazione con gli spaghetti è sicuramente originale, visto che di solito per le minestre con i legumi si utilizzano tubetti e pasta piccola. In questo caso poi si deve anche tornare indietro con il tempo, infatti gli spaghetti si mangiano solo con la forchetta da quando all’inizio dell’800 arrivò finalmente la sua versione a quattro rebbi, più comoda per infilzare ma soprattutto per avvolgere! Solo noi però mangiamo gli spaghetti adoperando la forchetta, senza cucchiaio, anche se alcuni italiani utilizzano entrambe le posate, ma sono in netta minoranza , mentre nel resto del mondo gli spaghetti abitualmente vengono mangiati con forchetta e cucchiaio! Ciò diventa indispensabile per gustare questo piatto oltretutto, altrimenti si lascerebbe sul fondo la zuppa di fagioli!

Ricette autunnali con la zucca: le bavette alla salsiccia

pasta zucca e salsiccia

Siamo in pieno autunno, le condizioni metereologiche non fanno altro che ricordarcelo, personalmente sono un pò stufa di questa pioggia  che non accenna a lasciare spazio al sole.  Dite che dovrei rassegnarmi? Io non intendo affatto, pura utopia? Forse. Siamo in pieno autunno, se ci guardiamo intorno vediamo castagne, zucche, porcini, tipici alimenti autunnali, e forse, e lo dico sottovoce, un aspetto positivo all’autunno lo trovo anch’io. Lo trovo proprio in questi sapori che sono capaci di avvolgerti dolcemente e cullarti rendondoti piacevole persino il restare in casa ad aspettare  da dietro la finestra che smetta di piovere. A questo proposito vorrei condividere con voi la ricetta delle bavette alla zucca e salsiccia,uno di quei piatti che potrebbe essere il protagonista assoluto di una tipica cenetta autunnale tra amici,quella che finisce attorno al tavolo a gustare allegramente delle caldarroste.

Ricette Pasta: le Pappardelle con ricotta, pinoli e parmigiano

Pappardelle con ricotta, pinoli e parmigiano

Volete un’idea per cucinare un piatto di pasta molto buono e non eccessivamente pesante? Si! Bene, armatevi di carta e penna e prendete appunti perché la ricetta di pasta che vi propongo è molto saporita e tanto appetitosa: le Pappardelle con ricotta, pinoli e parmigiano. Le pappardelle, non sono fatte soltanto per ottime ricette come le pappardelle al sugo di lepre o le pappardelle al sugo di tacchino, infatti, questo formato di pasta, già abbastanza sostanzioso di suo, può essere usato per piatti più leggeri come le Pappardelle con ricotta, pinoli e parmigiano.

Pochissimi ingredienti e preparazione molto semplice e rapida, queste sono le caratteristiche delle Pappardelle con ricotta, pinoli e parmigiano. Non lasciatevi ingannare dalla semplicità di esecuzione, il risultato è veramente ottimo! In più con le Pappardelle con ricotta, pinoli e parmigiano farete contenti anche i vostri amici vegetariani!

Ricette economiche: pappardelle al sugo di tacchino

pappardelle

TEMPO: 1 ora| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Il nome delle pappardelle deriva dal verbo “pappare”. Questa pasta è lunga e a sezione rettangolare, larga circa 3 centimetri. Può essere prodotta e confezionata in due modi diversi, o con semola e acqua o con farina e uova. Il sugo che solitamente accompagna le pappardelle è di selvaggina, e penso che tutti, tranne i vegetariani, avranno assaggiato le pappardelle al sugo di coniglio o di lepre. Questa è invece una variante più economica, con sugo bianco e non rosso e con il tacchino al posto della selvaggina.

Potete provare tanti sughi diversi con le pappardelle, anche un semplice ragù, magari arricchito di piselli, o anche con l’agnello, sempre preparando un sugo come se fosse un ragù. Le pappardelle sono un classico piatto domenicale, come le lasagna, i cannelloni e la pasta al forno, se ne preparate un po’ di più a pranzo potrete trovarvi avvantaggiate per il pasto della sera o per quello del giorno dopo, potrete preparare un’ottima frittata di pasta.

Autunnale e nutriente: insalata di pasta integrale

pennette

TEMPO: 30 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Siamo ancora in tempo per preparare delle insalate di pasta. Alcuni saranno felici di questo autunno che a tratti somiglia più a una primavera, mentre altri magari non ne possono più del caldo che in alcuni pomeriggi ricorda davvero più maggio che ottobre, o che non sapendo come vestirsi creano delle strane combinazioni stivali e magliettina a maniche corte. Io sono una di quelle!

Tornando al cibo questa pasta è autunnale e allo stesso tempo fresca, il pesce la riporta a stagioni calde, ma i finocchi e i fagioli ci conducono verso le stagioni fredde. In più la pasta integrale è molto nutriente, quindi ci permette anche di rimanere più leggeri perchè ne bastano quantità minori per sentirsi sazi e andare avanti fino alla sera, aiutati solo da uno spuntino pomeridiano.

A proposito di regimi alimentari, questo pasto è ottimo da inserire in una dieta, non ci sono soffritti e l’unica cosa da fare è quella di eliminare i fagioli (o i gamberetti) per non sovrapporre alimenti, come spesso accade nelle diete. Come sempre, buon appetito!

Reginette alle verdure, un primo piatto vegetariano

Reginette alle verdure

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


L’altro giorno, mi sono ritrovato in cucina, verso l’ora di pranzo, indeciso su cosa preparare da mangiare. Avevo desiderio di gustare un buon piatto di pasta, ben condito e molto saporito, ma nel primo pomeriggio dovevo uscire presto e quindi non mi andava di appesantirmi con dei piatti troppo robusti. Sfogliando tra le ricette dei primi piatti ho trovato il condimento ideale per la pasta che immaginavo: le Reginette alle verdure.

Un piatto della Cucina vegetariana che unisce un particolare formato di pasta ad un condimento tutto di verdure. Le Reginette alle verdure sono un ottimo primo da gustare a pranzo, leggero e fresco. Tante verdure insaporite da succo di limone e pepe rosa, le Reginette alle verdure sono proprio un piatto originale, sia per il simpatico formato della pasta che per i molteplici colori del condimento.

I bambini ne andranno matti: cannelloni al triplo ripieno!

Cannelloni7

TEMPO: 55 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: difficile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ai bimbi piace la pasta ripiena. Certo, non si deve esagerare, visto che una porzione troppo abbondante potrebbe risultare poco digeribile per loro, però non c’è niente da fare, quando vedono lasagne, cannelloni, gnocchi, tortelli, pasta ripiena comunque, si leccano i baffi, forse perchè per i loro palati avidi di nuovi sapori queste combinazioni di croccante e salato, morbido e caldo, sono delle vere esplicitazioni del gusto!

Insomma, spesso questi possono anche essere modi per fargli mangiare quelle cose che proprio non riusciamo a mascherare in nessun modo, i bambini che non mangiano le verdure identificano il verde, ma possono poi gustare qualcosa di nascosto e un giorno scoprire di essere dei gran mangiatori di broccoli ad esempio!

Con questi cannelloni invece saremo leali. Buoni, genuini, ricchi, gustosi, tutti per loro, e se faranno il bis al massimo poi sarà necessario un bel pisolino dopo pranzo!

Ricette con la crescenza: i maccheroncini gratinati con le zucchine

maccheroncini gratinati

 

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi vi propongo un primo piatto con un formaggio cremoso che a me piace proprio tanto. Di ricette con la crescenza ce ne sono tante, ma un primo così delicato non l’avevo mai assaggiato. Si tratta dei maccheroncini gratinati con zucchine e crescenza. A proposito, una piccola curiosità: il termine crescenza deriverebbe dalla parola latina “carsenza”, che significa focaccia. Il perché di questo nome? Perché se si lasciasse questo formaggio in luogo caldo, comincerebbe a gonfiarsi e di conseguenza a spaccarsi quasi fosse un lievitato.

Tornando ai maccheroncini gratinati con zucchine e crescenza, vi consiglio, se vi è possibile, di utilizzare della pasta fresca all’uovo, il risultato sarà di sicuro migliore e contribuirà a dare al piatto un gusto unico. Di sicuro i commensali apprezzeranno. Se aveste poco tempo utilizzate la salsa besciamella pronta, altrimenti seguite il procedimento nel testo della ricetta sotto.

Un nuovo sugo per gli gnocchi, quello alla cannella

gnocchi cannella

TEMPO: 35 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Esistono veri e propri estimatori degli gnocchi che sicuramente apprezzeranno questa ricetta che può essere interpretata e preparata in due modi diversi. La ricetta base presuppone la preparazione degli gnocchi, che non è difficile quanto può sembrare, anzi, sicuramente tutti/e voi sapete preparare gli gnocchi e questo sarà solo un modo diverso per farli più particolari e saporiti! L’alternativa la trovate in fondo alla ricetta e fa parte al 100% della categoria cucina veloce, vi permetterà davvero di improvvisare un pasto con i fiocchi!

Questa ricetta in più può darvi lo spunto per preparare degli gnocchi anche diversi, patendo da questa base, aggiungendo salumi e spezie e dando vita a dei pasti delicati o sostanziosi. Avete mai pensato a una cena a base di assaggi di gnocchi? Questa potrebbe essere l’occasione giusta per realizzarla!

La cucina di City a soli 2€

cityChi di voi non conosce City il famoso giornale/quotidiano distribuito gratuitamente a Roma, Milano, Torino, Bologna, Napoli, Genova, Firenze, Verona e Bari? Forse solo chi non vive in queste città, o non le frequenta per motivi di studio o lavoro. Il giornale fa parte del gruppo editoriale del Corriere della Sera e viene distribuito alle uscite delle metropolitane, davanti alle Università, alle aziende  e alle strutture pubbliche. Potrete vedere persone di ogni età sfogliare le pagine di questi piccoli quotidiani, che parlano non solo di fatti di cronaca e costume nazionale, ma anche di cultura e sport, e si concentrano sui fatti cittadini e regionali, che spesso incuriosiscono e interessano di più le menti assonnate della prima parte della mattinata.

Ciò che ci interessa davvero è che City, a partire da questa settimana e per altre cinque settimane, offre delle piccole guide culinarie, ricche di fantastiche ricette e volte al risparmio e alla creatività. Su Ginger&Tomato questo argomento non poteva non essere trattato!

Pronti in un attimo: spaghetti bottarga e uva

spaghetti uva

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo primo piatto è davvero simpatico e alternativo, facilissimo da preparare e ottimo da offrire in occasioni anche informali, come una cena intima tra pochi amici. Potrete iniziare il pasto con delle acciughe, magari accompagnate sempre da frutta, e poi continuare con un secondo leggero di pesce e un dolce alla frutta, risulterà tutto molto raffinato e originale.

La bottarga è un cibo che si ricava dalle uova essiccate di pesce, principalmente da quelle di tonno o quelle di muggine. In Italia viene prodotta in Sicilia, Calabria, Sardegna e Toscana. La bottarga è ritenuta un piatto prelibato, spesso i barattolini costano abbastanza, ma può essere utile averne un po’ in casa, infatti anche un semplice piatto di pasta all’olio può essere arricchito e reso molto saporito da una spolverata di bottarga.

Ricette campane: bucatini arrecanati

bucatini

TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questa ricetta è presa da un originale libro di cucina napoletana, del 1977, da cui ho già preso alcuni piatti proposti qui su Ginger, e questa nota di tempi andati si può notare anche da alcuni elementi che contraddistinguono la preparazione.  I bucatini spezzati innanzi tutto, ricordo perfettamente che mia nonna cucinava molto spesso gli ziti spezzati, e per chi non lo sapesse gli ziti sono simili ai bucatini, solo che di diametro più grande. Devo essere sincera, io li ho sempre visti solo a Napoli, e forse si trovano anche più a sud, ma nelle mie permanenze Toscane e adesso Piemontesi non ho mai trovato un pacco di ziti in giro…

Altra caratteristica, mancano le dosi di tutti gli ingredienti, meno che quelli della pasta. Nota caratterizzante molto forte, non solo della cucina verace napoletana e campana, ma magari di tutte le antiche tradizioni culinarie: non si pesa niente, si fa “a occhio”. Io sono abituata a pesare tutto, compresa la pasta, anche se quando mi regolo “a occhio” spesso non sbaglio le dosi, ma è un’abitudine moderna quella di calcolare sempre le quantità. Mia nonna non lo faceva mai, e la sua cucina era sempre ottima e impeccabile.

Formaggi che passione! Maccheroni con sbrinz e salsiccia

pasta sbrinz e salsiccia

TEMPO: 30 minuti| COSTO: alto| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La curiosità che riguarda lo sbrinz, formaggio svizzero, è che una campagna pubblicitaria del prodotto negli anni ’90 sosteneva che il formaggio fosse originario di una specifica zona alpina, che portava proprio il nome di sbrinz. Il punto è che questa affermazione non era vera e il risultato è stato solo che la credenza è diventata realtà e che adesso c’è una zona della Svizzera denominata sbrinz! Primo caso di un un cibo che dà un nome a un determinato posto, e non viceversa!

Lo sbrinz deriva dal latte vaccino e ha la pasta extra dura. Ha una maturazione estremamente lenta, di circa 18 mesi, ma se si aspetta anche fino a 22 mesi allora il suo sapore deciso e piccante raggiungerà il massimo del potenziale. Sembra che lo sbrinz sia davvero il formaggio più antico d’Europa oltretutto, infatti la prima volta che risulta menzionato è nel 70 d. C.

Vista la pasta così dura lo sbrinz viene utilizzato come il nostro parmigiano o pecorino, spolverizzato quindi sui primi piatti o anche gustato con assaggi di vini e marmellate.