Ma come si fa a rinunciare alla pasta? Siamo Italiani, c’è poco da girarci intorno, gli spaghetti sono spaghetti. Difficilmente rinunciamo al primo piatto. Ed anche quando per necessità pranziamo fuori, quanto ci pesa quel panino? Oggi vi propongo un primo piatto che definire sfizioso è dir poco: gli spaghetti con pistacchi e gorgonzola. Lo so, lo so, il gorgonzola non piace a tutti, e per la verità neanche a me, se non in piccole dosi, ma in questo piatto, con i pistacchi ci sta benissimo. Provare per credere. E se proprio non vi andasse giù il fatto di utilizzare il gorgonzola, sostituitelo con il mascarpone, o, ancor meglio in tempi di dieta, con la ricotta stemperata in poco latte. Certo, il sapore ne perderà un pò, ma ne acquisterà in delicatezza. Per la preparazione di questo piatto vi consiglio di utilizzare il gorgonzola dolce che, rispetto a quello piccante, si presenta più cremoso e con quel sapore leggermente, ma non troppo, e per questo piacevole, piccante che si sposa benissimo con i pistacchi ed in generale con la frutta secca tipo mandorle e noci.
Ricette Pasta
Primo piatto di mare: linguine con brodetto di polpo
E’ da un po’ di tempo che non vi propongo qualcosa di delizioso per il mio palato! Non che questo sia fondamentale, figuriamoci, non ho questa presunzione, ma di certo parlare ogni tanto di un piatto che tanto amiamo noi che ve lo raccontiamo lo rende speciale quel pizzico in più, come se fosse una spezia aggiunta alla fine, prima di servire in tavola, che stuzzica non solo il gusto ma anche la curiosità.
Abbiamo parlato tante volte qui su Ginger di comfort food, quei cibi che fanno stare bene, che sono legati a momenti e ricordi che scaldano il cuore, quel piatto che con il suo profumo e il suo gusto è in grado di rimetterci al mondo e farci sentire davvero bene. Ecco, la pasta, preferibilmente lunga, linguine ma anche spaghetti quindi, con il sugo di polpo per me è senza dubbio un comfort food.
La mia mente va dritta dritta a quando vivevo ancora a casa, e adesso diciamo che sono in quella fase della vita in cui sono ancora giovane (molto giovane per alcuni ma per me giovane il giusto!), ma ormai vivo fuori casa già da qualche anno, mi prendo cura di me stessa e anche del mio fidanzato, cerco di concretizzare i sogni della mia vita (forse la parola giovane si può utilizzare quando i sogni sono sempre al primo posto!). Ma insieme a gesti, frasi, attimi, azioni, parole, anche il cibo e la sua preparazione continuano a riportarmi non solo all’infanzia, ma anche a quei momenti “da grande”, quei momenti in cui magari mia mamma mi preparava un piatto che mi piaceva tanto, mentre ora devo farmelo da sola! Ecco, le linguine con il sugo di polpo sono il comfort food di oggi, il mio ricordo, il mio richiamo verso lo stare bene.
Sedani integrali alle verdure
Riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato ieri: cibi integrali e cibi raffinati, la raffinazione (il procedimento che consente di trasformare un determinato alimento, concentrando le sostanze o la sostanza principale che lo caratterizza). Abbiamo visto che la raffinazione fa perdere qualcosa al cibo, vitamine e fibre per lo più, ma il risultato finale di quello che poi è il prodotto che verrà consumato contiene sostanze organolettiche superiori a quello integrale. Fin’ora non ci eravamo nemmeno mai soffermati sul significato di integrale, citando solo qualche giorno fa l’errore comune di legare integrale a dietetico, quando invece questo termine si riferisce all’integrità del prodotto, proprio perchè non viene scomposto in nessun modo, a differenza degli alimenti raffinati.
Visto che alcuni sostengono che bisognerebbe nutrirsi solo con cibi integrali, perchè più sani e naturali, ma che questo è per lo più considerato un pensiero troppo estremista ieri ci siamo lasciati con il quesito più importante quando si parla di cibo integrale e cibo raffinato, ovvero, vale la pena raffinare i prodotti anche se questo porta una perdita di sostanze nutrienti per il nostro organismo (fibre e vitamine)?
Le sostanze che vengono perse nei cereali, visto che è la parte esterna a perderle, possono essere recuperate con un’alimentazione sana, ricca di verdure e frutta, per quanto riguarda le fibre soprattutto, visto che le vitamine che vengono perse durante la raffinazione sono davvero in quantità minima. In più a molte persone la pasta o i biscotti integrali proprio non piacciono, e allora meglio consumare ogni tanto del farro, o degli altri cereali, ottimi nelle zuppe ad esempio, oppure seguire delle ricette particolari, come quelle proposte in questi giorni, e non fare una pasta integrale, semplice al sugo di pomodoro, altrimenti magari i vostri familiari sentiranno di più la differenza con la pasta “normale” e non gradiranno!
Maltagliati con Fagiolata mista
Il freddo bussa alla porta. Ed io, con molta tranquillità, gli rispondo andando in cucina e mettendomi al tepore dei fornelli a preparare qualcosa di caldo! Per non lasciare troppo spazio ai brividi causati dalla temperatura rigida, li combatto a modo mio! Chiuso in cucina, tra fuochi accesi e pentole che bollono, il freddo scompare e ci si lascia pioggia e mal tempo alle spalle. Ma cosa viene fuori dalla cucina in giornate di questo tipo? Questa volta è il turno dei Maltagliati con Fagiolata mista.
Entrando in cucina, tutto infreddolito, non posso far altro che pensare ad un bel piatto caldo di minestra di fagioli con spaghetti o ad una scodella fumante di zuppa di pomodori e fagioli. Quindi, con il cervello ancora rallentato dal clima, ne desumo che il piatto che preparerò sarà a base di fagioli. E poi … l’illuminazione: i Maltagliati con Fagiolata mista.
Orecchiette con carciofi e feta greca, profumate all’arancia
Più o meno questo, è il periodo dei carciofi, è, nella mia bella Sicilia, si usa farli davvero in tantissimi modi, tanto che, precisamente a Niscemi (CL) si tiene, oramai da diversi anni, più o meno verso Marzo,la sagra del carciofo, dove si possono degustare una enorme vastità di piatti a base ovviamente di carciofi, dai quali si evince la passione per la buona cucina e il desiderio di tramandare una cultura ricca di tradizione, folclore e amore per i frutti della terra.
E per i golosi di carciofi, che come me, che non possono aspettare solo la sagra di Niscemi? Tranquilli, esiste un ristorante a Cerda (PA), dove il menù è tutto, assolutamente a base di carciofi, e la cosa fantastica è, che, tale menù, lo si può gustare tutto l’anno! Una regola, non scritta, però vige, quando si vuole andare a Cerda a mangiare carciofi: essere una bella comitiva di persone, in quanto questo ristorante è famoso anche per le numerosissime tavolate di gente!
Ma visto che non tutti possono recarsi a Cerda o alla sagra del Carciofo di Niscemi, eccovi una ricettina molto fantasiosa e ricca di sapori creata apposta per i lettori di Ginger.
Tagliatelle integrali ai due sughi
Proprio ieri parlavamo del cibo integrale, ma qual è la differenza tra il cibo che siamo ormai abituati a consumare ogni giorno e la pasta, i biscotti, la farina e gli altri alimenti integrali? Per dare una spiegazione possiamo dividere il cibo in integrale e raffinato. La raffinazione consente di trasformare il prodotto finale, ovvero di concentrare la sostanza o le sostanze caratterizzanti di un certo alimento. Questo processo agisce principalmente sulla parte esterna del chicco (parliamo di cereali visto che sono il principale alimento da cui si ricavano tutti gli altri che consumiamo e che possiamo scegliere, tra raffinati e integrali: pane, pasta, biscotti etc.). Agendo sulla parte esterna del chicco vengono perse alcune sostanze, fibre e vitamine per lo più, ma il risultato finale è un prodotto che contiene sostanze organoletticamente superiori.
Alcuni credono che noi non dovremmo consumare nessun alimento raffinato, perchè il nostro organismo in questo modo viene solo avvelenato, viene riempito di sostanze che non è in grado di elaborare, considerando che prima della raffinazione i prodotti consumati erano esclusivamente integrali. E’ chiaro che questa posizione tende ad essere estrema, così come è normale porsi delle domande, visto che la raffinazione, come abbiamo detto, porta comunque alla perdita di alcuni nutrienti, ma allora, come comportarsi? Vedremo domani i pro e i contro della raffinazione rispetto ad alcuni alimenti, per adesso, buon appettito con queste ottime tagliatelle integrali!
Orecchiette sparacelli e pecorino
Qualche tempo fa andai con mio marito in un agriturismo sulle Madonie, un posto bello, bello e soprattutto molto confortevole, dove l’ospitalità era davvero messa al primo posto insieme alla buona cucina. Per l’occasione mangiammo un piatto di orecchiette fresche condite in modo molto semplice ma davvero delizioso… Ovviamente, data la mia passione per la cucina, chiesi alla cuoca quali fossero gli ingredienti di quel primo dal sapore così particolare e lei mi confidò che quelle orecchiette avevano come ingredienti principali: la passione per la cucina, il desiderio di far star bene i propri ospiti e l’amore per gli animali ed i frutti della terra… Onestamente una tale risposta mi lasciò spiazzata….Questa donna “raccontava” questo piatto come se stesse parlando della cosa a lei più cara…
Poi ci spiegò che gli ingredienti di quelle orecchiette erano dei semplicissimi sparacelli delle loro campagne e della buonissima ricotta prodotta dai loro allevamenti…ma ciò che però rendeva speciale quel piatto erano davvero le caratteristiche che ci aveva detto in principio.
Oramai per noi gli sparacelli, da allora, hanno come prime compagne inseparabili le orecchiette, oggi ve le propongo rivisitate però, senza ricotta, con una spolverata di Pecorino….badate ad una cosa però, le orecchiette devono essere quelle fresche!
Gnocchi al forno leggeri
Gli gnocchi, come tutti sappiamo, non sono esattamente un piatto leggero, ed è per questo motivo che prepararli con un sugo con poco condimento e senza soffritto può essere una buona soluzione per gustarli al meglio, sentirsi sazi e in più mangiare un pasto dietetico anche la domenica a pranzo. Preparare un buon sugo di pomodoro senza soffritto non vuol necessariamente dire preparare qualcosa che abbia poco sapore e che non sia appetitoso. Basta mettere il sugo sul fuoco (che sia passata o polpa, ma anche pomodorini freschi con un po’ d’acqua) e poi aggiungere solo dopo l’olio, la cipolla, le carote e il sedano e anche le spezie, rende comunque la salsa molto gustosa. Certo, bisogna un po’ prenderci la mano, le prime volte potrebbe essere probabile mangiare un primo piatto non proprio saporito, ma una volta presa dimestichezza con questo tipo di preparazione sarà possibile preparare la pasta al sugo (ma anche altri primi piatti) in modo più leggero e dietetico, senza rinunciare al gusto.
Se c’è qualcuno a pranzo, se volete fare più contenti i bambini, se per una volta decidete di fare un piccolo strappo alla regola, potete pensare di arricchire un po’ questi gnocchi al forno, aggiungendo un po’ di carne tritata al sugo (sempre senza soffritto, aggiungendola con gli altri ingredienti durante la cottura) e poi anche della mozzarella, a dadini o a fettine, per rendere il tutto più buono e filante. Chiaramente questo sarà un apporto calorico in più, ma se siete state brave durante tutta la settimana sicuramente potrete concedervelo!
Leggerezza dopo le feste: penne alla mozzarella
Per molto tempo la “pastasciutta” è stata bandita dalle tavole dietetiche, così come da quelle che inneggiavano a una cucina
Vigilia con le roselline romagnole delle sorelle Simili
La volete una valida idea su cosa portare in tavola la sera della vigilia di Capodanno? Intendo un’idea per un solo piatto, so bene che le portate saranno ben più di una. Ma io vorrei darvi lo spunto per quella di punta, il primo, appunto. Ancora una volta vengono in nostro soccorso le sorelle Simili che conosciamo bene, abbiamo già parlato di loro più volte, la loro fama le precede. Dicevo, la ricetta di questo primo, le roselline romagnole, proviene da uno dei loro tre libri, “Sfida al mattarello” ed è, neanche a dirlo, una garanzia. Le roselline romagnole vi faranno fare una bella figura: intanto perchè si tratta di un’alternativa alle “solite” lasagne e cannelloni, sono molto coreografiche e si possono farcire anche con altri tipi di ripieno, guardate in dispensa o in frigo quali sono gli ingredienti da consumare, il resto verrà da se.
Un primo piatto per il primo dell’anno: maccheroni alla Lucullo
Ecco una variante della pasta al forno davvero creativa, saporita e innovativa, questi maccheroni alla Lucullo saranno davvero un gran
Ricette creative per le feste: gli gnocchetti “arlecchino”
Un primo piatto alle verdure, vegetariano, può davvero essere un’ottima idea sia per il cenone di Capodanno che per il pranzo del primo di gennaio, ma non solo, in questi giorni di festa, durante i quali ne approfittiamo anche per vedere gli amici, scambiarci i regali e concederci dei momenti di relax, questo piatto colorato e leggero può anche essere una portata unica per una cena tra amici, che non ci appesantirà ulteriormente visto che ci aspettano altre gran mangiate fino a che non saranno terminate tutte le feste!
Se vi piace preparare la pasta fatta in casa potete anche pensare di preparare voi gli gnocchi, idea che darà un tocco in più a questo piatto già molto simpatico e creativo. Un tocco in più, che però appesantisce il piatto, quindi pensateci bene, può essere quello di utilizzare gli gnocchi che si trovano in commercio in tutti i supermercati, quelli “ripieni” e se trovate qualcosa con un ripieno al formaggio o alle verdure il piatto sarà davvero una scoperta e una valorizazzione del buon gusto forchettata dopo forchettata, e farete veramente un gran bella figura!
Inoltre potete anche pensare di utilizzare altre verdure, tutte quelle che volete, e combinarle in modi diversi, ad esempio broccoli, funghi, carciofi, asparagi, che sono verdure anche più invernali rispetto a peperoni e zucchine, renderanno quindi il piatto diverso ma altrettanto saporito. Questa ricetta infatti può essere proposta davvero in ogni momento dell’anno, utilizzando verdure, di stagione, sempre diverse!
Per una variazione per quanto rigurda il formaggio andate invece a leggere il consiglio alla fine della ricetta!
Per il pranzo di Capodanno: ravioli di ricotta con radicchio e speck
Il radicchio ci permette di donare una colorazione particolare a tutti i piatti e anche per le feste, non più strettamente natalizie ma che vanno verso i festeggiamenti per la fine dell’anno vecchio e l’inizio dell’anno nuovo, può rivelarsi un ingrediente che dona un tocco in più.
Il radicchio rosso, detto di Treviso per la sua provenienza veneta, è un tipo di cicoria, caratterizzato dal colore rosso intenso, molto scuro, tendente al viola, e da striature bianche, che si accompagnano a una consistenza piuttosto croccante e un gusto decisamente amarognolo. Proprio questo suo gusto particolare è in grado di donare, insieme al caratteristico colore, un tocco in più ad ogni piatto, e questi ravioli con radicchio e speck saranno davvero un primo piatto speciale per il pranzo di Capodanno.
Un primo piatto per il Natale, garganelli al salmone
Come detto più volte ogni anno, a Natale, bisogna inventarsi sempre qualcosa di nuovo e creativo, per non rendere la tradizione, e quindi anche le ricette tipiche e caratteristiche, una semplice sequenza monotona di preparazioni che una volta preparavano le nonne, che poi hanno cucinato le mamme e che adesso passano alle figlie. Una soluzione può anche essere semplicemente quella di mescolare gli ingredienti in un certo modo, ad esempio, abbiamo parlato tanto del salmone come antipasto, e invece, perchè non utilizzarlo in un primo piatto? In questa ricetta è oltretutto anche abbinato a un tipo di pasta particolare, diversa dai classici spaghetti o anche dalle penne o dai maccheroni, pasta che solitamente troviamo abbinata con i frutti di mare, o, nel caso dei maccheroni, nella pasta al forno, durante le feste.
I garganelli sono una pasta rigata, all’uovo, prodotto tipico dell’Emilia Romagna. I garganelli sono molto simili alle penne, però nel punto di sovrapposizione dei lembi di pasta la consistenza è decisamente diversa. Spesso vengono cucinati con panna e prosciutto o con un sugo semplice o con un ragù di carne. Anche utilizzare un tipo di pasta diverso e particolare può essere un’idea per le preparazioni delle feste, che ormai sono davvero alle porte.