Ricette piatti unici: i Tortellini gratinati

Un’alternativa veloce e rapida alle lasagne, ai pasticci di pasta ed alla pasta al forno: i Tortellini gratinati! Gustosissimi e dalla superficie croccante, conditi da un sugo semplice ma dalle differenti sfaccettature i Tortellini gratinati sono un piatto molto accattivante. Siete stanchi di servire i soliti tortellini in brodo? Volte qualche altra ricetta oltre quella dei tortellini funghi pisellini e panna con scaglie di pecorino, per portare sulle vostre tavole un piatto a base di tortellini che possa stupire i vostri commensali? Eccovi i Tortellini gratinati.

Sono sicuro che se farete assaggiare ai vostri invitati i Tortellini gratinati, vi chiederanno di preparali sempre quando saranno ospiti a casa vostra. Per voi, d’altronde, sarà un piacere, perché non dovrete preoccuparvi di studiare menù complessi, a base di più portate, i Tortellini gratinati sono un piatto unico, che sicuramente non lascia insoddisfatti!

Linguine con le seppie

Oggi, ricetta di pasta con un buon condimento di pesce: le Linguine con le seppie! Più che buono, per i miei gusti, direi ottimo. Non è facile trovare delle seppioline fresche, ma quando le scovo tra le altre varietà di pesce sul bancone pieno di ghiaccio del pescivendolo, non posso resistere e le acquisto! Ho provato tante ricette a base di seppie, dal più tradizionale risotto al nero di seppie, alle seppioline in tegame ed il riso con le seppie.

L’altra sera, però, avevo invitato a cena degli ospiti alquanto voraci ed un pò impressionabili. Il nero di seppia, che colora gli alimenti di quel tetro colore nero-inchiostro, non era consigliabile. Altri piatti a base di seppie, se non accompagnati da pasta o riso, mi sono sembrati poco sostanziosi per gli stomaci dei miei invitati, così mi sono messo a cercare qualche ricetta! Sfoglia e risfoglia, fino a quando … trovata: le Linguine con le seppie!

I sovrani della dispensa: gli spaghetti!

Gli spaghetti. La pasta per eccellenza. I protagonisti di pranzi fastosi e cene speciali, di notturne incursioni in cucina e di improvvisazioni attingendo da frigo e dispensa. Ma da dove provengono? Come si cucinano? A cosa ci riferiamo quando parliamo di spaghetti?

Questa pasta, di orgine mongola o araba, ma forse anche cinese, arriva in Italia verso la metà del Settecento, apparendo inizialmente in Liguria, regione che trafficava di frequente con l’Oriente. La notorietà dello spaghetto esplode però in Campania, e si diffonde in tutto il mondo, grazie all’usanza partenopea di utilizzare il pomodoro (fresco e sugo) come condimento ideale per la pasta. Il nome spaghetti giunge però solo verso la metà dell’Ottocento, e sta ad indicare ogni tipo di pasta lunga e affusolata e deriva dalla somiglianza che questi tipi di pasta hanno con lo spago. Questo nuovo nome va ad affiancare quello di vermicelli, e ne diventa immediatamente sinonimo.

La semola di grano duro è la componente principale, mescolata con sale e acqua. Esistono però anche spaghetti preparati con farina di grano tenero, quella usata per fare il pane per intenderci, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo, chiaramente non reggono assolutamente il confronto!

Ricette pasta: la carbonara di mare

Sicuramente meno famosa di quella classica, la carbonara di mare (o di pesce se preferite) è una variante altrettanto saporita di questo famoso primo piatto della tradizione culinaria italiana. Al posto di pancetta, o guanciale, o quello che utilizzate solitamente nella pasta alla carbonara, la carne viene sostituita dal pesce: vongole e gamberetti in questo caso, ma alcuni sono soliti utilizzare il merluzzo o il tonno o ancora il pesce spada o il rombo. C’è chi amalgama alle uova sbattute il parmigiano o il pecorino romano:  io appartengo alla scuola di pensiero secondo la quale il formaggio sul pesce non vada, ma ognuno ha i propri gusti ed ovviamente la scelta sta a voi ed ai vostri commensali. Il procedimento di preparazione della carbonara di pesce è pressocchè uguale a quello della carbonara classica, se non fosse per la cottura del pesce che richiede particolare cura, anche per quanto riguarda la sua pulizia.

Storia di una pasta, gli Ziti alla maniera ragusana

Qualche giorno fa ho appresso una curiosa notizia di carattere gastronomico che sono ansioso di comunicare anche a voi, nostri appassionati lettori. Andando a pranzo in una trattoria, vicino al posto in cui stavo lavorando, ero deciso a prendere un piatto di pasta. Dovevo proseguire il lavoro nel primo pomeriggio e non volevo appesantirmi, rischiando di cadere in una fase di letargo momentanea dettata dalla faticosa digestione. Pasta, semplice e con un condimento poco elaborato. Nel menù leggo Ziti alla maniera ragusana.

Incuriosito dagli Ziti alla maniera ragusana, chiedo informazioni. Il gestore del locale, un tipo alla buona, molto cortese e loquace mi rivela il condimento di questa ricetta di pasta. E continuando con la sua parlantina, affatto spiacevole ed al quanto conciliante, per chi approda da solo in una trattoria, con aria bonacciona inizia a parlarmi di quel particolare formato di pasta, gli Ziti.

Come può ben intuire – mi dice con aria complice – ziti, deriva dal dialetto siciliano e come sicuramente sa vuol dire fidanzati. Ma si è mai chiesto perché questo tipo di pasta prende questo nome? Ebbene, deve sapere che questo tipo di pasta, in passato, veniva usato per preparare la nostra famosa pasta al forno, in un’occasione del tutto particolare, e cioè per le cene di fidanzamento! Quando le coppie si facivanu ziti! Ma ora, non vorrei disturbala più a lungo, eccole il suo piatto di Ziti alla maniera ragusana, buon appetito …

La pasta al tonno gratinata: ancora una ricetta economica


La Pasta al Tonno secondo me é buona sempre e in ogni modo. E noi di Ginger le abbiamo davvero dedicato diversi post. Questo perché troviamo che sia un tipo di piatto adatto a tutti, grandi e piccini proprio perché generalmente non c’è nessuno a cui non piaccia. La versione che vi proponiamo oggi é un tantino diversa da quella classica o da quella in insalata perché prevede la gratinatura finale in forno. In questo modo sarà anche arricchita dal sapore e dal gusto della scamorza filante: una vera goduria per i bambini. La pasta al tonno in casa mia é considerato un jolly da potersi giocare in tutte le occasioni e con il passaggio in forno vi regalerà anche il vantaggio di poterla preparare in anticipo. In questo modo non avrete pentole e padelle in giro per la cucina ma solo una semplice pirofila che aspetta di andare in forno appena 10 minuti prima di essere servita!

Ragù in bianco: il Ragù di salsiccia

Lasagne al ragù bianco … la ricetta del ragù bianco e del ragù in bianco con i funghi … e quella del ragù in bianco con pollo e verdure … Eh si, di ricette per preparare il ragù in bianco su Ginger&Tomato ce ne sono un bel po’! Ma come mai non ho mai scritto del Ragù di salsiccia? Eppure, ultimamente, è un condimento che uso molto spesso per insaporire i miei piatti di pasta. Devo rimediare a questa mancanza, e far conoscere ai nostri amici questa delizia!

Questo è stato il ragionamento che mi ha accompagnato per tutta la mattinata. E così, per mettermi apposto con la mia coscienza, dedico questa pagina al Ragù di salsiccia. Un altro tipo di ragù in bianco, caratterizzato da un sapore molto intenso merito della carne condita della salsiccia. Per la ricetta, vi suggerisco di utilizzare della salsiccia condita in modo semplice, con spezie e pepe. Ora vi saluto confidandovi la ricetta del Ragù di salsiccia.

Una Ricetta Vegetariana: Spaghetti ai Carciofi


Lo sapevate che i carciofi si utilizzano soprattutto in Italia e in alcune parti della Francia? nel resto del mondo hanno un utilizzo molto meno diffuso in cucina. Ovvero non sanno bene cosa farci. Una volta una mia amica inglese mi telefonò dicendomi che aveva comprato dei carciofi al mercato ma che non aveva la minima idea di cosa ci dovesse fare. Forse é l’aspetto che intimorisce. Infatti ho riscontrato che la maggiore difficoltà é data dal fatto che non si sanno pulire e di conseguenza non si ha ben chiara quale sia la parte del carciofo che si mangia. Ora la premessa é che si tratta di una verdura, a mio avviso, straordinaria ma che effettivamente ha due difetti: é molto costosa perché ha un grande scarto e di fatto é un sapore “complesso”. Si tratta infatti di una verdura con un gusto molto strutturato e con una grande quantità di ferro. A parte questo si può utilizzare per una miriade di preparazioni: spaghetti con carciofi, vellutata di carciofi con formaggio di capra, padellata di carciofi con cipolline e finocchio, coratella e chi più ne più ne metta!

Come preparare una buona pasta con il tonno: Penne con sugo al tonno

Di ricette per cucinare la pasta con il tonno ne abbiamo già descritte un buon numero. Vi ricordate, ad esempio, la serie di articoli su: “Come fare la pasta con il tonno”? Noi di Ginger&Tomato non ne abbiamo mai abbastanza, e siamo sempre pronti a darvi nuovi spunti gastronomici! Ecco perché oggi vi propongo la ricetta delle Penne con il sugo al tonno.

La nostra amica Ishtar vi ha già descritto un procedimento su come preparare una buona pasta con il tonno, una ricetta buonissima che ho già provato e posso dirvi che c’è veramente da leccarsi i baffi. Arricchiamo, però, un po’ la nostra conoscenza in campo culinario ed aggiungiamo un’altra ricetta al nostro elenco: le Penne con il sugo al tonno.

Orecchiette in rosso con rucola e pecorino

Piatto tipico della tradizione Pugliese, le orecchiette sono più volte state oggetto delle ricette di Ginger.

Semplici o elaborate, fresche o secche, le orecchiette sono sempre invitanti e particolarmente gradite, per via della loro consistenza e della loro estrema versatilità.

Quest’oggi, voglio proporvele in una versione semplicissima, resa particolare dal pecorino.

Così condite sono ottime anche fredde e perché no, visto che siamo in prossimità delle varie scampagnate di Pasqua e Pasquetta, potrebbero essere delle ottime alternative per aprire i nostri primi pranzi all’aperto!

Ricette col cavolo romano: le penne cavolo e caciotta

Il cavolo romano mi ha sempre affascinato, la forma perfetta, sembra quasi che sia stato disegnato nei minimi particolari. E’ quasi un peccato doverlo tagliare o dividerlo in cimette per utilizzarlo poi in cucina. Il cavolo romano può essere sia consumato crudo e condito semplicemente con aglio, olio e limone, oppure lesso e passato in padella, o ancora molto buona è la minestra a base di cavolo romano. Il cavolo romano si contraddistingue per il sapore dolce, infatti preferisco abbinarlo spesso a degli alimenti dal sapore deciso come ad esempio il gorgonzola che ne esalta il gusto grazie al contrasto tra i sapori. Questo ortaggio ha un basso contenuto di calorie, solo 25 per 100 gr. Il suo alto potere saziante lo rende particolarmente adatto a chi sta seguendo una dieta ipocalorica. La ricetta di oggi? La pasta con i broccoli romani e caciotta (o, se preferite, formaggio marzolino). Un’accoppiata di sicuro successo, come spiegavo qualche riga sopra. Se volete, potete aggiungere a questo primo una patata lessa a cubetti.