Un primo per natale, gli spaghetti con salsa di radicchio e speck

Rieccomi quì a proporvi delle pietanze da servire durante le festività natalizie, oggi ho pensato ad un primo da servire in occasione del  pranzo di natale: gli spaghetti con salsa di radicchio e speck. Si tratta di un primo gustoso e dal sapore stuzzicante. Gli ingredienti base sono il radicchio, lo speck e la panna, che venendo frullati insieme andranno a formare una crema avvolgente che contribuisce a rendere il piatto irresistibile.

Per la preparazione degli spaghetti con salsa di radicchio dovrete innanzitutto fare soffriggere la cipolla affettata sottilmente nel burro, quando si sarà colorata aggiungere lo speck tagliato a striscioline finissime ed infine il radicchio anch’esso affettato molto sottilmente. Volendo questo condimento può essere frullato per ottenere una crema omogenea da versare sopra gli spaghetti lasciando intera qualche strisciolina di radicchio e speck per la decorazione finale.

Come vedete la preparazione degli spaghetti con salsa di radicchio e speck è molto semplice e veloce, non richiede nè troppo tempo nè troppa abilità in cucina ed accontenta i palati di tutti.

Un primo piatto con le verdure di stagione: le tagliatelle ai broccoli

Anche in autunno ci sono moltissime verdure solo che sono meno colorate di quelle primaverili ed estive e quindi forse esercitano una minore attrattiva. Ma questo non significa certo che siano meno buone, infatti uno dei principali protagonisti delle verdure autunno-invernali é il broccolo in tutte le sue varianti, che oltre ad essere buonissimo fa anche molto bene. Ecco allora la ricetta di oggi é una pasta tutta vegetariana che può essere proposta anche con altre verdure e può essere un modo davvero semplice per far mangiare le verdure anche a quei bambini più ostinati. Noi utilizzeremo il broccolo verde, quello siciliano per intenderci, e ne destineremo una parte all’impasto della tagliatelle ed una parte al suo condimento che sarà anche arricchito da una crema al grana, insomma una vera leccornia! potete proporre questo primo piatto in qualunque occasione e soprattutto se ci sono vegetariani e bambini a cena da voi.

Tagliatelle al Ragù si ma con lo spezzatino, un piatto unico perfetto per i bambini.


Gli americani ci hanno da sempre dato come gli autori di un piatto che in Italia in realtà non si mangia affatto ovvero “gli spaghetti con le polpette”. Quello che si mangia nel nostro Bel Paese sono le tagliatelle o fettuccine al ragù e a seconda della regione in cui ti trovi le preparano in modo sempre diverso. Infatti a Bologna il ragù é con la carne tritata invece a Napoli é con la carne intera. Mia nonna invece che é originaria dell’alto Lazio me le preparava con lo spezzatino. Siccome lei era una donna che lavorava e cresceva contemporaneamente 2 nipoti doveva necessariamente contrarre i tempi dedicati alla cucina, così preparava dei gran pentoloni di spezzatino delizioso e poi con quello stesso sugo ci condiva anche la pasta: quello che otteneva era un pasto completo, buono e sano con il minimo sforzo, geniale non trovate?!allora ecco che vi propongo la sua ricetta che può davvero tornare utile in qualunque occasione.

Dal Piemonte gli agnolotti al plin, il primo del Natale 2010

Gli agnolotti piemontesi sono una specialità di pasta ripiena tradizionale del Piemonte, e in particolare, della zona del Monferrato, nelle province di Alessandria e Asti. Esistono diverse varianti degli agnolotti, tra cui gli agnolotti pavesi, che si differenziano per il ripieno, che è a base di arrosto. L’origine del nome è incerta: la tradizione popolare identifica in un cuoco monferrino di nome Angiolino, detto Angelot la formulazione della ricetta; in seguito la specialità di Angelot sarebbe diventata l’attuale Agnolotto. La forma tradizionale è quadrata, con il ripieno racchiuso da due sfoglie di pasta all’uovo. La caratteristica principale dell’agnolotto piemontese rispetto alle altre specialità di pasta ripiena del resto d’Italia è l’utilizzo di carne arrosto per il ripieno. Caratteristici della zona delle Langhe e del Monferrato sono gli agnolotti al plin, che sono di dimensioni minuscole e dalla caratteristica forma a barchetta con ripieno di sola carne.
Naturalmente, in ogni zona la ricetta degli agnolotti è diversa e il ripieno viene preparato in modi differenti: nel Monferrato e nel Torinese il ripieno è costituito solamente da carni di maiale e vitello arrosto con l’aggiunta di cervella, nel basso Canavese si aggiungono anche la verza e la salsiccia, nel Tortonese e nell’Alessandrino infine, il ripieno è costituito da uno stracotto di carne bovina al vino e gli agnolotti saranno poi conditi con il sugo scaturito dalla preparazione dello stracotto. Anticamente gli agnolotti venivano conditi con un sugo a base di carne e verdure mentre al giorno d’oggi si preferisce un condimento più semplice a base di burro e salvia oppure di ragù. C’è anche chi li gusta conditi con la Barbera.

culurgiones casu piatto natale sardegna

Culurgiones de casu, un primo natalizio della Sardegna

culurgiones casu piatto natale sardegna

Il Natale si sa, è una festa ricca di tradizioni, così in ogni regione d’Italia sulle tavole del pranzo appaiono i piatti della tradizione culinaria. E’ questo il caso dei culurgiones de casu sardi, un primo che in Sardegna è per antonomasia il piatto delle feste in generale, del Natale in particolare. I “culurgiones” sono dei ravioli ripieni cesellati a mano; un tipico primo piatto della cucina rustica dell’Ogliastra, famoso in tutta l’isola, costituito da ingredienti semplici: una sfoglia di farina di grano duro e un ripieno che a seconda della zona della Sardegna cambia molto: composto di patate e a seconda della stagione formaggio pecorino o caprino fresco opportunamente lavorato (oppure grasso animale), menta (o aglio). Si consumano caldi spolverati con abbondante pecorino grattugiato e talvolta con salsa di pomodoro. Dei culurgiones non esiste una ricetta “universale”. Ogni paese e addirittura ogni casa ha la propria variante, (troviamo infatti il soffritto e la menta che viene aggiunto nei paesi della costa, mentre hanno più formaggio quelli di montagna) e addirittura variano in base alle stagioni. Ad esempio a Sadali ad Agosto si preparano col formaggio (culurgionis de casu); a Novembre con il grasso ovino (de ollu seu), ricavato dall’omento (sa nappa) degli ovini e dei vitelli – da offrire e consumare in ricordo dei defunti; a Febbraio, con lo strutto (de oll’e proccu), in occasione del carnevale.
I culurgiones, nella tradizione, vengono anche donati come segno di amicizia, di benevolenza o di rispetto. Sono considerati un piatto cerimoniale e speciale, e quindi non sono solo ottimi da mangiare ma anche buoni per comunicare.

Un’idea per il menù della vigilia, i tagliolini con gli scampi e pesto al cartoccio

Buon lunedì, spero che questa settimana vada al meglio per tutti. Il mio fine settimana è iniziato con una cena da amici proprio il venerdì. La padrona di casa, una carissima amica di famiglia, ci ha preparato un primo piatto da leccarsi i baffi: i tagliolini agli scampi con pesto al cartoccio. Vi dirò che io, che non sono proprio una gran mangiona, ho fatto il bis. Ho pensato che questo primo a base di pesce sarebbe perfetto da servire durante la cena della vigilia, ed allora ecco che per voi, e solo per voi, mi sono fatta dare la ricetta e l’ho già provata ieri!

Allora, dovremo procurarci un chilo di scampi, due cipolle, del vino bianco, della salsa di pomodoro e del pesto, meglio se fatto in casa (io ne ho una discreta scorta in freezeer, preparato durante l’estate che mi basta fino alla prossima). Per la preparazione dei tagliolini agli scampi e pesto al cartoccio, dovrete innanzitutto stufare le cipolle tagliate molto sottilmente in una padella, aggiungere gli scampi, farli rosolare, sfumare con il vino bianco, aggiungere la salsa e salare e pepare. Cuocere i tagliolini, condirli con gli scampi, versarli in una, o più pirofile,  ricoperta di carta da forno o di alluminio, adagiare sopra un cucchiaio raso di pesto, spolverare con del basilico o del prezzemolo finemente tritato e richiuderlo su se stesso.

Un primo per natale, le pappardelle all’anatra

Un altro primo pensato per il pranzo di natale. Un piatto di pappardelle all’anatra. Per me ammetto che sia un piatto un pò insolito dato che in famiglia non consumiamo quasi mai l’anatra. Ma so che ci sono degli estimatori ed allora ho pensato di proporvele. Le pappardelle all’anatra costituiscono un secondo molto gustoso ed il condimento a base di anatra è un degno sostituto dei soliti ragù di manzo o di pollo. Ogni tanto bisogna pur variare, no?

Bene, per la preparazione delle pappardelle all’anatra vi serviranno delle pappardelle fresche all’uovo ed un’anatra, del succo e della scorza di arancia, e del gran marnier, più odori vari. La preparazione di questo piatto inizia circa un giorno prima di portarlo in tavola, ma non vi preoccupate, si tratterà solamente di mettere a macerare l’anatra disossata in una ciotola con del gran marnier e del succo e scorza di arancia, per un giorno intero, in modo che la carne abbia modo di insaporirsi adeguatamente. Trascorso il tempo indicato si potrà procedere alla cottura dell’anatra seguendo le istruzioni riportate nella ricetta sotto.

Pasta melanzane Cotto Mangiato

Ricette senza glutine, pasta con patate e melanzane alla calabrese

La ricetta che ho deciso di preparare oggi con voi è quella della pasta con patate e melanzane. L’avete mai assaggiata? E’ un piatto che in Calabria si mangia molto spesso ed è molto ma molto buono! La variante che prepareremo noi oggi prevede l’utilizzo della pasta senza glutine. Per tutto il resto sarà il tipico primo che potrete mangiare a casa di una bravissima cuoca calabrese. Una sorta di ricetta della nonna, in effetti io ad esempio, la richiedo su ordinanzione alla mia, ogni volta che torno a casa per le vacanze. Un piatto davvero gustoso e a essere sinceri anche un pochino pesante se esagerate magari con il pecorino e con le patate. Siamo pronti per prepararla? Spero che abbiate già l’acquolina in bocca.

Un Primo Piatto Classico dal sapore moderno: le Lasagne con basilico e ricotta

Come già ho avuto modo di dire le Lasagne sono davvero un piatto classico eccezionale, e questo perché potete rivisitarle come volete ed andranno comunque sempre bene. Inoltre hanno anche l’estremo vantaggio di poter essere preparate con largo anticipo ed essere infornate solo 35 minuti prima di essere servite. E per chi non del gran tempo a disposizione riuscire a trovare dei piatti che coniughino gusto e praticità é molto importante. Poi per quanto riguarda i condimenti potete sbizzarrirvi: io in questo caso ho combinato basilico e ricotta perché trovo che questa abbinata sia molto ghiotta. Infatti il risultato sarà una lasagna vellutata e soffice in bocca e molto leggera da mangiare. Se volete potete usare anche le lasagne pronte Sfogliavelo Rana, ma la besciamella come vi dico sempre fatela voi e ricordatevi di lasciarla un pochino più lenta del solito.

Un primo per la vigilia di natale, i tagliolini neri allo scoglio

Devo ammettere che fino ad oggi non avevo mai preparato niente del genere, intendo la pasta fresca preparata con il nero di seppia. Non che ci fosse un motivo in particolare, semplicemente non c’era mai stata occasione. La pasta colorata ha un qualcosa di invitante, sarà per la curiosità di scoprirne il sapore, sarà per il fatto stesso di essere diversa dal solito. Fatto sta che trovo che i tagliolini al nero di seppia con pesce siano adatti da essere serviti come primo piatto della cena della vigilia di natale.

Ed allora scopriamo nel dettaglio come si preparano: innanzitutto la pasta andrà preparata in casa a partire dal solito impasto a base di farina di semola, uova, ed acqua, ma l’elemento che fa la differenza sarà proprio il nero di seppia. Ne dovrete aggiungere tanto quanto basta per ottenere un impasto dall’intenso colore nero. Per quanto riguarda il condimento, invece, dovrete procurarvi circa 800 gr di pesce tra calamari, vongole, cozze, seppie e gamberetti.

Un primo piatto che va sempre bene: gli Spaghetti al Pomodoro Fresco e Ricotta dura.

Ora vi dico una cosa: non c’è niente di più buono ma neanche di più difficoltoso del preparare un buon piatto di pasta al pomodoro fresco. Infatti spesso i sughi di pomodoro sono “scivolosi” ovvero non vengono assorbiti dal grano che compone la nostra magnifica pasta. Eccovi  allora una regola generale da tenere sempre presente quando si prepara un sugo di pomodoro: se si tratta di pomodoro fresco la cottura deve essere breve ma intensa, ovvero a fuoco alto e per poco tempo, circa 15 minuti, se invece si tratta di pomodoro in conserva allora la cottura deve essere lunga e lenta, circa 50 minuti, in entrambe i casi l’olio deve essere abbondante. Per il sugo di pomodoro fresco vi do un consiglio: non é piacevole trovare le bucce di pomodoro tra i denti quando si mangia la pasta per cui potete o sbollentare appena i pomodori, passarli e poi preparare il sugo, oppure preparare il sugo secondo le indicazioni e passare il tutto successivamente, come sempre a voi la scelta!

Strascinati al ragù di salsiccia. Una ricetta lucana per il Natale 2010.


Il Natale dei lucani oggi si presenta così: tradizioni, profumi, colori, festa, corsa ai regali e tanta buona cucina. L’unica festa religiosa che per eccellenza, riesce a mantenere sempre vivi riti e modi di fare che si trasmettono di padre in figlio. Anno dopo anno i gesti sono sempre gli stessi, anche se il rito che si ripete con più forza è quello della cucina. Nella giornata di Natale si riscopre il piacere di una tavola imbandita e di riassaporare i gusti di una volta e che appartengono alla propria tradizione culinaria. La ricetta di oggi è tipica della tradizione lucana e unisce due ingredienti tipici di questa terra: gli strascinati e la lucanica. Gli strascinati sono un tipo di pasta di farina di grano duro, fatta in casa. Il nome “strascinato” deriva dal modo in cui si ottiene, letteralmente trascinando un pezzettino di pasta sotto le dita, su un piano chiamato “cavarola”. La lucanica invece, elemento di prestigio della gastronomia lucana, è una salsiccia di carne di maiale molto apprezzata anche a livello europeo, proveniente da maiali allevati allo stato semi brado ed insaccata in budello. L’unione di questi due ingredienti ci regala un primo piatto decisamente gustoso. La carne, lasciata cuocere lentamente nel nostro ragù, lo insaporisce dei suoi grassi e la nostra pasta fatta in casa sembra nascere apposta per accogliere tanta bontà.

Pasta al Salmone e Pesto, un classico-moderno adatto ad ogni occasione


Ci sono tantissime ricette per la pasta al salmone, davvero un’infinità. E d’altra parte come sarebbe possibile diversamente, il Salmone infatti é oramai diventato l’indiscusso protagonista delle ricette del periodo natalizio. La fa da padrone sia alla Vigilia di Natale che a Capodanno per cui é normalissimo essere sempre alla ricerca di nuove idee su come proporlo. Quella che vi suggerisco oggi é una rivisitazione originale della classica pasta al salmone, infatti agli ingredienti soliti aggiungeremo anche un pesto leggero fatto di aneto, prezzemolo ed una punta di aglio, il tutto ammorbidito da un velo di mascarpone. Insomma una vera goduria ve lo assicuro! ora un solo momento per ricordarvi che non dovete acquistare i ritagli di salmone e nemmeno quello a poco prezzo. Con questo pesce non si scherza, spesso il prezzo riflette -in questo caso – riflette la qualità. Io comunque vi consiglio in assoluto quello scozzese.

Ricette senza glutine, cannelloni con spinaci e ricotta

Oggi prepareremo insieme un buonissimo primo piatto. La ricetta che ho scelto per voi è quella dei cannelloni con ricotta e spinaci. Per realizzare questa ricetta dovrete procurarvi della farina di granosaraceno perché si tratta di un piatto senza glutine. La farina ci servirà per preparare i cannelloni. Impiegherete qualche minuto in più per preparare la pasta in casa ma alla fine porterete in tavola un piatto da leccarsi i baffi. Magari riuscirete anche a far mangiare un po’ di verdura ai bambini che di solito evitano sempre di farlo. Gli spinaci infatti si camuffano bene con la ricotta e i piccini potrebbero gradire molto.