Le lasagne al radicchio per il pranzo di natale

Oggi vorrei consigliarvi un primo piatto per natale dal sapore delicato e, il che non guasta nel caso abbiate degli invitati che non mangiano carne, vegetariano, le lasagne al radicchio. Si tratta di un primo piatto molto delicato ma allo stesso tempo di grande gusto a base di radicchio, stracchino e scamorza affumicata. Proprio la scamorza affumicata contribuisce a dare quel pizzico di gusto in più che va a contrastare la  delicatezza dello stracchino e del radicchio.

Per la preparazione delle lasagne al radicchio dovrete procedere così: preparare un soffritto con la cipolla e l’olio nel quale fare cuocere il radicchio tagliato a listarelle. Il radicchio cotto dovrà essere frullato con il mixer con lo stracchino in modo che si ottenga una crema morbida. Ricordatevi di lasciare qualche strisciolina di radicchio per la decorazione. A questo punto arriva il momento di comporre le nostre lasagne. Dovremo creare uno strato di pasta, uno di crema di radicchio ed infine una abbondante spolverata  di scamorza affumicata grattugiata con una grattugia a fori larghi.

Come fare la Pasta al salmone

Pasta al salmone e pesto, rigatoni con salmone affumicato e zucchine, spaghetti salmone e fagiolini profumati al limone … ma come fare una semplice e tradizionale Pasta al salmone? Beh, per fare la tradizionale Pasta al salmone non occorre altro che del buon salmone affumicato e della Vodka. Ma se invece volete aggiungere un tocco particolare e magari prendere spunto per un primo piatto Natalizio, vi suggerisco questa mia versione della Pasta al salmone.

Cosa c’è di differente in questa ricetta? Nella Pasta al salmone, che sto per descrivervi, potrete trovare il sapore deciso dei capperi e l’aggiunta dell’erba cipollina. Per il resto il procedimento per la Pasta al salmone è quello tradizionale, si salta il salmone in padella con un po’ di burro e si sfuma con la Vodka. Buon appetito!

Vincisgrassi marchigiani, un primo tradizionale del Natale.

Questa è la ricetta più marchigiana di tutte, e nel contempo, secondo me, la più multietnica e la più tradizionale del Natale marchigiano. Di questo piatto si è molto scritto e parlato, nell’intento di scoprirne l’origine autentica. Fino a poco tempo fa, l’ipotesi più accreditata faceva derivare la parola “Vincisgrassi” dal nome di un generale austriaco, tale Windisch Graetz che nel 1799 durante le guerre napoleoniche era di stanza ad Ancona con le sue truppe, cui, secondo la legge, il cuoco personale aveva dedicato la ricetta. Questa ipotesi ha perso però autorevolezza con il ritrovamento de “Il Cuoco Maceratese”, libro scritto nel diciottesimo secolo da Antonio Nebbia, grande cuoco di corte dell’epoca. In questo libretto Antonio Nebbia riporta una ricetta definendola “Salsa per il Princisgras” (grasso da principi). “Il cuoco maceratese”, da cui è tratta l’originale ricetta dei vincisgrassi, è un manuale di cucina del 1779. E’ il ricettario che fissa, per la prima volta, le regole dell’alimentazione nazionale moderna e offre, ancora oggi, molte opportunità di mettere in tavola le più originali e tipiche ricette dell’epoca. Questa specialità, tanto appetitosa, si allargò negli usi del popolo, e con l’uso la preparazione venne modificata a seconda dei costumi e delle mode delle varie epoche. Una ricetta originale è impossibile da definire, perché ogni marchigiano ha introdotto personalissime variazioni, che però non hanno alterato l’armonia dei sapori di questa pasta al forno.
Nella ricetta originale, ad esempio, non si parla affatto di pomodoro e besciamella
, cosa che oggi sorprenderebbe le stesse famiglie marchigiane di più lontana tradizione.

Cotto e mangiato: la pasta ai fagioli con funghi

La pasta e fagioli, chi non l’ha mai preparata o mangiata? Un piatto povero, se vogliamo, facente parte della tradizione, un piatto che non ha grandi pretese ma che viene sempre molto apprezzato in tavola. Benedetta Parodi nella sua mini rubrica Cotto e Mangiato ce l’ha proposto in maniera rivisitata e decisamente più ricca: la pasta fagioli con i funghi. Sicuramente più saporito grazie alla presenza dei funghi secchi e della pancetta a cubetti in aggiunta al condimento.

La pasta ai fagioli con i funghi è uno di quei piatti rustici perfetto da portare in tavola in questo freddo inverno. Volete mettere la felicità nel ritrovarsi un piatto come questo al rientro a casa dopo una lunga giornata lavorativa? Secondo me non ha prezzo. Dunque, la preparazione della pasta e fagioli con funghi si compone di due fasi: la prima, ovvero la preparazione della zuppa di fagioli si prepara facendo prima un soffritto al quale aggiungere i fagioli, i funghi secchi e la pancetta.  A questo soffritto si andrà ad aggiungere il brodo preparato con il dado granulare e si farà cuocere fino a che i fagioli non saranno morbidi. A parte invece andremo a preparare i funghi trifolati procedendo così: in una padella soffriggere l’aglio nell’olio, aggiungere i funghi, il sale ed il prezzemolo.

timballo anelletti forno primo palermo natale

Timballo di anelletti al forno. Il primo palermitano del Natale.

timballo anelletti forno primo palermo natale

In Sicilia la pasta non è un cibo qualsiasi. I siciliani, e tra questi ci sono anche io, amano la pasta di ogni formato e con qualunque condimento e soprattutto durante le festività natalizie o le principali ricorrenze, non rinunciano assolutamente ad una bella porzione di pasta al forno. Quella che vi propongo oggi è una ricetta tipica del palermitano ma diffusa un po’ in tutta l’isola, cioè il timballo di anelletti al forno. Gli anelletti sono dei piccoli cerchietti da cuocere prevalentemente per preparare la pasta al forno, infatti la loro forma e la capacità di trattenere i condimenti li rende perfetti per gli sformati. A vederli sembrerebbero più adatti per la pastina, invece danno il loro meglio solo con il ragù di carne. Questa  pasta al forno, conosciuta anche come “timballo di anelletti fa parte della tradizione gastronomica palermitana infatti i primi timballi nati a Palermo, furono elaborati durante la dominazione araba nel IX secolo, per poi diffondersi in tutta l’isola. Si tratta non solo di un primo, ma anche di un piatto unico perchè contiene la pasta, la carne e le verdure. Gli ingredienti principali sono il ragù di carne ed i piselli, però in Sicilia ognuno li fa a modo suo. Mia madre, per esempio, è solita mettere le uova sode affettate, le melanzane fritte e la provola ragusana. Condimento, profumo, ma soprattutto un gusto deciso e squisito: sono queste le caratteristiche dei piatti siciliani delle feste. E il timballo di anelletti al forno non si sottrae alla regola.

Primi piatti facili: la Pasta con il sugo ai friarelli

Un primo piatto molto facile da preparare, e, se me lo concedete, anche molto veloce, poiché potrete preparare il condimento in dosi più abbondanti e conservarlo in frigorifero per un paio di giorni,avendolo così pronto per l’evenienza. Di cosa si tratta? Di una ricetta tutta mediterranea, adatta alla cucina vegetariana: la Pasta con il sugo ai friarelli.

Innanzitutto una delucidazione è d’obbligo. Con il termine friarelli o friarielli possono sorgere delle perplessità a causa di due tipologie di verdure che vengono chiamate in questo modo. Esistono, infatti, i friarelli intesi come le infiorescenze più tenere delle cime di rapa e una tipologia di peperoni, verdi e dalla forma allungata, anch’essi detti friarelli. Per la ricetta della Pasta con il sugo ai friarelli, useremo i peperoni.

La Pasta con il sugo ai friarelli è una ricetta che vi lascerà di sicuro a bocca aperta. Per preparare il sugo ai friarelli, la procedura è molto simile a quella del pesto rosso, anch’esso un ottimo condimento per la pasta. Il mio stomaco inizia a brontolare, è giunto il momento di passare alla pratica. Ecco a voi la ricetta della Pasta con il sugo ai friarelli.

Ricette senza glutine, tagliatelle al nero di seppia

Dopo il secondo a base di pesce che abbiamo preparato ieri, il baccalà al purè di sedano, oggi tocca a un primo. Una ricetta che vede protagonista anche oggi il pesce: le tagliatelle al nero di seppia. Trattandosi di una ricetta senza glutine prepareremo della pasta fatta in casa a base di farina senza glutine e uova. Delle buonissime tagliatelle che si coloreranno poi di nero grazie all’aggiunta di una sacchetta di inchiostro delle seppioline. Un piatto tipico delle regioni mediterranee come Sicilia e Calabria che piace però a tutti gli amanti del pesce. Cimentatevi oggi nel preparare in casa delle tagliatelle in modo da non dover sempre acquistare la pasta senza glutine già pronta. E’ vero ci vorrà un po’ di tempo in più ma sicuramente il risultato sarà migliore. Per quanto riguarda invece le seppie se ne trovate di buona qualità farete bene ad acquistarle fresche ma anche congelate possono andare. L’importante è che in entrambi i casi siano buone.

Primi piatti veloci: le Tagliatelle ai funghi

Non so voi, ma, per me, anche quando devo cucinare un piatto veloce deve essere ricco di gusto e con un tocco di originalità! Se siete d’accordo con me, seguitemi nella preparazione delle Tagliatelle ai funghi, così come ve le propongo; in una versione rapida e veloce e ditemi un po’ cosa ve ne pare.

Ci sono tante versioni di Tagliatelle ai funghi ma, come vi ho già detto, questa è una ricetta veloce con delle varianti che la personalizzano secondo il mio gusto, che spero incontri anche il vostro. Scorrendo tra le liste di Ginger&Tomato troverete tante ricette di pasta per preparare dei primi piatti rapidamente, come i fusilli ricotta e acciughe o pasta con il tonno al profumo di limone.
Buon pranzo a tutti con le Tagliatelle ai funghi.

Linguine alle noci, un primo piatto festivo

Solo a sentirle pronunciare mi viene un’acquolina, e l’orario di certo non aiuta. Le linguine alle noci costituiscono un esemplare piatto festivo, non fosse altro che per l’elevata  quantità di calorie contenute, che rimane in tema con il natale. Le noci, poi, come frutta secca sono in perfetta sintonia con il periodo natalizio. Anche nelle vostre case c’è sempre un cestino di vimini pieno di noci, nocciole e mandorle da sgranocchiare nel tempo libero? Questa è decisamente la mia rovina.

Comunque, tornando alla nostra ricetta, per la preparaione delle linguine alle noci vi serviranno pochi e semplici ingredienti che in parte trovate già elencati nel titolo: linguine, noci, uno spicchio di aglio, prezzemolo, olio e parmigiano grattugiato. Tutto quì, non serve altro per portare in tavola un primo piatto squisito come questo. A volte nella semplicità si cela un sapore unico. Operazione molto importante dopo aver sgusciato le noci è tritarle molto finemente, infatti non le passeremo nel frullatore affinchè rimangano dei pezzi grossolani, ma comunque non devono essere troppo grandi.

La Gallette Bretone, un primo piatto sfizioso e goloso

Oggi vi propongo un piatto della Bretagna: la Gallette. Ovvero l’equivalente della crepe ma preparata con il grano saraceno, ed il sapore del grano la rende davvero perfetta per preparare gustosi primi piatti o anche stuzzichini da gustare insieme agli amici, magari durante le vacanze natalizie! Infatti la gallette é utilizzata soprattutto nelle preparazioni salate ed in Bretagna la condiscono praticamente con tutto: uova e champignon, avocado e gamberetti, prosciutto e rucola ed inoltre la trovate anche già pronta in comode buste, come qui troviamo la piadina. Ma oggi vi fornirò la ricetta base di questa eccellente gallette anche perché é straordinariamente semplice da fare, inoltre potete anche preparane diverse e surgelarle, si conserveranno benissimo. Per il modo di condirle poi potete davvero sbizzarrirvi, io qui, visto che si sta avvicinando il natale, ve la propongo con avocado e gamberi ma voi sbizzarritevi come volete!

Malloreddus alla campidanese. Dalla Sardegna un primo piatto per il Natale.

I malloreddus sono uno dei piatti più tipici della tradizione sarda, sempre presenti a tavola durante le occasioni più importanti e soprattutto durante le festività natalizie. E’ un formato di pasta piccolo e rigato, molto poroso, che si presta ad essere accompagnato dai più svariati condimenti. Vero e proprio vanto della cucina sarda, il termine malloreddus deriva dal termine malloru, che nel sud della Sardegna significa toro, quindi malloreddus vuol dire “vitellino”. Il nome malloreddus è stato probabilmente associato a questo formato di pasta dalla particolare forma panciuta, perchè nell’immaginario dei pastori ricordava la forma di un piccolo vitello. Per questa ricetta è d’obbligo usare la salsiccia sarda e il pecorino sardo, che è uno dei prodotti DOP più famosi della regione. L’impasto dei malloreddus si lavora fino ad ottenere una pasta priva di rugosità, alla quale si dà la forma di bastoncino sottile, tagliato a piccoli tocchi che, fatti rotolare sul fondo di un canestro (ciuliri), assumono la forma ovale di conchiglia vuota, caratterizzata sul dorso da rilievi paralleli. Originariamente si impastava la farina di semola con lo zafferano in modo da ottenere una pasta dal colore giallo intenso, oggi lo zafferano si può aggiungere anche solo al sugo.

Ricette senza glutine, gnocchi di patate fatti in casa

Avete un po’ di farina di riso in casa e delle patate e volete preparare della pasta fatta in casa? Allora leggete la nostra ricetta di oggi e potrete preparare dei buonissimi gnocchi con le patate. Una pasta fatta in casa senza glutine che potrete poi condire con quello che più vi piace. Per preparare gli gnocchi dovrete avere un po’ di pazienza perché si sa, quando c’è da fare un impasto, le cose non sono sempre così semplici. Con qualche minuto in più e un po’ di attenzione tutto andrà comunque per il meglio e potrete preparare per il vostro pranzo o per la cena degli gnocchi davvero squisiti. Abbiamo scelto di farli con la farina di riso per tutti coloro che sono intolleranti al glutine e che quindi non avrebbero potuto utilizzare la normale farina. Ovviamente poi se qualcuno leggendo questa ricetta volesse farli con la farina classica, potrebbe prepararli senza problemi.

La terrina di pasta al ragù, un primo piatto speciale

Lo so che potrebbero sembrare delle lasagne e, a onor del vero, la preparazione é simile ma vi assicuro che si tratta di una terrina di pasta fatta con la sfoglia rigorosamente fresca e lunga. Ovvero l’impasto deve avvolgersi attorno al ragù dando così vita ad una vera e propria terrina. Questa preparazione é adatta a chi sa fare la pasta fatta in casa e soprattutto a chi ha pazienza e voglia di preparare un primo piatto di pasta tutto rigorosamente “self made”, pertanto se non siete in questo stato d’animo allora cambiate ricetta. Se invece avete voglia di divertirvi e misurarvi in cucina, questa é la ricette che fa proprio per voi. Dovete avere tempo, pazienza e amore per cucinare un’eccellente terrina di pasta perché ricordate sempre che quando cucinate passate una parte di voi agli altri, quindi forza al lavoro!

I cannelloni Vegetariani, una grande bontà per tutti

Mi piacciono i cannelloni, davvero moltissimo. E trovo che la loro massima espressione la raggiungano con le verdure piuttosto che con la carne, forse vi sembrerà assurdo ma per me é così. Di recente ho sperimentato questa ricetta trovata su una vecchia rivista dove i cannelloni vengono preparati  con un ripieno di formaggio e radicchio e conditi con un pochino di pomodoro ed abbondante besciamella. D’altra parta vi ho solo detto che sono cannelloni vegetariani e non dietetici, anche perché con questo freddo non si può mica fare la dieta ma se proprio lo siete allora potete optare per la besciamella senza burro! comunque a parte le diete considerate che questi cannelloni sono di una comodità e di una bontà eccezionali. Infatti potete tranquillamente utilizzare quelli secchi e potete anche preparavi il ripieno di radicchio con un certo anticipo. Pertanto ci vorranno davvero solo 10 minuti per riempirli ed infornarli, anzi se volete e avete tempo potete anche farli il giorno prima!