Cucina Vegetariana
Bavarese allo yogurt con fragole in salsa
Si presta facilmente a diverse preparazioni infatti con la sua versatilità puà essere usato come dolce di base aggiungendo poi gli ingredienti che più ci piacciono come cioccolato, caffè, caramello e frutta di vario genere.
- 250g di yogurt bianco magro
- 1,5dl di panna
- 130g di zucchero
- 6g di gelatina in fogli
- 200g di fragole
Riso al mandarino, per chi non vuole mai rinunciare alla frutta
Corn flakes, unione tra benessere e gusto per la prima colazione
Furono inventati alla fine dell’ 800 da John Harvey Kellogg, medico di un ospedale del Michigan, in collaborazione con suo fratello Will keith.
Nel 1906 fondarono una società chiamata “Bettle creek toasted corn flakes company” che in seguito divenne semplicemente la Kellogg’s tutt’oggi esistente sul mercato.
Sformatini alla fontina e spinaci: un secondo equilibrato e saporito
- 250 gr di fontina
- 1 dl di latte
- 6 uova
- 3 cucchiai di panna
- 800 gr di spinaci
- 1 costa di sedano
- 40 gr di burro
- burro per gli stampini
- sale e pepe
Mangiare vegetariano al ristorante cinese
Matrimonio di Radicchio Rosso di Treviso con mele Golden e pere Kaiser
TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa
VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI
E’ il dono che l’autunno fa all’inverno, come recita un detto popolare, si parla del radicchio rosso. È il frutto della terra che con i suoi colori, forti ed accesi, ravviva i campi bruni ed incupiti.
I racconti su questo ortaggio sono tanti e ancora oggi può capitare di sentirseli raccontare dagli anziani contadini del trevigiano, ognuno ricco di fascino e fantasia, uno, tra i tanti, narra che, in tempi remoti, degli uccelli abbiano trasportato il seme di questo ortaggio sopra il campanile del paese, e che da allora i frati che lo trovarono seppero conservarlo e coltivarlo con cura. Ma dalla storia si apprende che la coltivazione del radicchio, con l’annesso processo di imbianchimento e forzatura, inizia da metà del XVI secolo, in provincia di Treviso e non in tempi più antichi.
Il caratteristico colore rosso vinoso del radicchio di Treviso, nelle sue due selezioni “Precoce” e “Tardivo”, si ottiene dallo sviluppo delle foglie in assenza di luce, che prive o quasi di pigmenti clorofilliani, evidenziano la colorazione rosso intensa della lamina fogliare e perdendo la consistenza fibrosa, assumono croccantezza ed un sapore gradevolmente amarognolo. Tali risultati si ottengono praticando i processi di imbianchimento legatura rispettivamente per il radicchio rosso tardivo e quello precoce. La duttilità del radicchio fa si che si possa apprezzare sia crudo ad insalata che cotto o arrostito. Croccante e amarognolo, talvolta per smorzarne il forte sapore, è consigliato tenerlo, a bagno nell’acqua per due-tre ore prima di consumarlo.
Oltre che per le sue doti gastronomiche, il radicchio, è noto anche per le sue proprietà mediche, dalle radici secche, infatti, si ottengono sciroppi e decotti, usati da molto tempo in medicina come digestivo e depurativo, mentre le foglie, messe in infuso stimolano le funzioni digestive, depurano il fegato e facilitano la diuresi.
L’oro di Napoli: sua maestà la pizza Margherita
La pizza, la regina del palato napoletano e mondiale, ha una lunga storia che risale a molti secoli fa. Ha origini greche, nasce come pane tondo, schiacciato, condito, si chiamava “picea”.
Inizialmente era bianca, condita solo con aglio, strutto e sale grosso e a volte con caciocavallo, c’erano già anche poche semplici varianti: la marinara, per esempio, di cui se ne servivano i marinai nella pausa lavoro.
Così nasce la sua fortuna, quella della pizza col nome di una regina e di Napoli, che viene battezzata la città della pizza. Nessun turista da allora, arrivando a Napoli, volle sottrarsi dall’ assaporare la gustosa sfoglia che da allora ha deliziato nobili e povera gente.
La lasagna, un piatto con radici antiche e declinazioni moderne. Una ricetta ultraveloce
Le verdure in gravidanza: importanti per la mamma e per il bambino
Sentiamo sempre più quotidianamente parlare dell’importanza di una sana e corretta alimentazione attraverso l’introduzione di giuste porzioni di frutta e verdura. In particolare le verdure sono importanti non solo per l’alto contenuto di fibre che agevolano il buon transito intestinale, ma anche per l’alto contenuto di sali minerali e lo scarso apporto calorico e proteico.
L’importanza dei sali minerali tipo il fluoro, il calcio, il potassio e il magnesio sono fondamentali in quanto rappresentano il nostro elisir di giovinezza contribuendo a rafforzare e rendere più elastica la pelle (e quindi più bella!), a fortificare i capelli e ad irrobustire il nostro sistema immunitario, a proteggere e rendere più forti i denti e le ossa. Meglio direi di tante creme di bellezza!
Ma perché spesso mangiare verdura non ci piace ed in special modo ai bambini?
Non tutti sanno che il senso del gusto come anche le predilezioni verso determinati cibi si forma già dai primissimi mesi di gravidanza, per questo è importante che la futura mamma nella sua alimentazione non trascuri di inserire verdure ovviamente senza l’aggiunta di troppi condimenti che ne altererebbero il sapore. In questo modo il bimbo comincia ad abituarsi al sapore un po’ amarognolo di molte verdure e già dai primissimi anni di vita è più facile inserire nella sua alimentazione piatti a base di verdure o succulente insalate.
Le uova marmorizzate “alla cinese”
Qual’è l’alimento più ricco di proteine maggiormente diffuso? La risposta è semplice, certamente l’uovo. Facile da tenere a portata di mano in frigorifero, è semplicissimo da preparare: sodo, fritto, alla coque, in camicia, e via dicendo. Con un po’ di fantasia potete sbizzarrirvi fino ad eseguire delle raffinatezze come le crepes o meglio ancora dei soufflè. Una semplice frittata può originare ad esempio mille combinazioni basta organizzare quello che si ha nel frigo, peperoni, carciofi, pancetta, pomodori, carne, ecc. E se parliamo degli avanzi del giorno prima, basta sbattere un uovo sopra, in padella o al forno e tutto riprende vigore.
Quando ero piccolo e mia mamma mi svegliava per andare a scuola mi dava il buongiorno con un bell’uovo fresco da bere, con un pizzico di sale e una spruzzata di limone, ricordo ancora il sapore.
Oggi vogliamo proporvi un modo semplice e originale per gustare le vostre uova.
I felafel: Il gusto delle polpette vegetariane
Questo è un piatto tipico orientale, di origine probabilmente egiziana, ma largamente diffuso in tutto il Medio Oriente. I falafel sono semplicemente delle polpette fritte e speziate a base di ceci o fave, tritati con l’aggiunta di coriandolo, aglio e cipolla. Ho avuto modo di conoscere ed apprezzarne la bontà durante un viaggio in Olanda. Uscendo dalla stazione centrale di Amsterdam, particolarmente affamato, mi sono trovato un chiosco colorato che vendeva falafel, lo spettacolo di questo bancone colorato con tutti i condimenti meritava di essere impresso in una fotografia. Il chiosco in questione apparteneva ad una catena di fast food vegetariano che ho rincontrato anche in altri paesi e si chiama “Maoz” (se vi capita entrateci), in Italia potrete mangiare i falafel in alcune rosticcerie orientali o nelle pizzerie gestite da egiziani. Mangiate i falafel freschi, appena fatti, evitate di mangiarli riscaldati, perdono la loro fragranza. Se avete voglia di provare a farli da soli, ecco la ricetta.
La ribollita: un piatto per scaldare il gusto.
Questo piatto contadino rappresenta in maniera decisa la cultura gastronomica toscana. Racchiude i sapori di una terra piena di tradizione che sfruttava al massimo le pietanze di transito nella cucina. Preparata spesso con gli avanzi del giorno prima, la ribollita è un parente stretto del minestrone, ma è più densa, a causa della presenza del pane e della lunga cottura che, come vuole la tradizione, si divide in due giornate.
Nella seconda decade di luglio si tiene a San Clemente in Valle (Arezzo) la sagra della ribollita. Il caratteristico piatto toscano può essere gustato in tutte le sue declinazioni tra la sorpresa dei turisti che la assaggiano per la prima volta. La sagra gastronomica è arricchita di stand di prodotti locali e gadget tipici del luogo.
Meritevole di essere visitato è l’intero comune di Loro Ciuffenna, con la Pieve di san Pietro a Gropina, la chiesa di Santa Maria Assunta e la pieve di San Giustino.
Formaggi: il plateau a regola d’arte!
Dopo una cena importante, la selezione di formaggio da degustare prima della frutta è un piacere irrinunciabile!
Come preparare un vassoio perfetto? Basta seguire alcune semplici regole.
Le tipologie
Per un plateau classico scegliete un formaggio di capra, un pecorino e tre tipi a latte vaccino: delicato, saporito ed erborinato (cioè con le venature blu-verdastre).
Un’alternativa più corposa, ideale quando ci sono molti ospiti, è realizzare due o tre piccoli taglieri a tema: di capra o pecora, di tipologie fresche, di soli formaggi molli oppure duri, tutto italiano o tutto francese.
Un buon assortimento, sicuramente tutto da “apprezzare” può essere composto da un pecorino, Caciocavallo, caprino fresco e Goronzola.