Oshinko: il sushi vegetariano ma non solo per i vegetariani

oshinko

Quest’oggi Ginger&Tomato vuole presentarvi un classico della cucina giapponese: oshinko. Con il termine oshinko vengono indicate molto semplicemente delle verdure in salamoia utilizzate nella decorazione del bento, nel sushi o nel takuwan. Quasi mai si mangia da solo in quanto presenta un sapore decisamente forte ma viene utilizzato soprattutto come decorazione. In origine si chiamava daikan, indicando con questo nome l’unico ortaggio con il quale veniva fatto l’oshinko, una specie di grande ravanello, dalla consistenza carnosa e dal sapore piccante che, messo in salamoia, acquista il classico colore giallo che si ritrova nei makimono. Tuttavia fare l’oshinko è davvero semplice e possono essere utilizzate tutte le combinazioni di verdure possibili. La ricetta di seguito è soltanto un esempio
Oshinko (ingredienti per circa 3 o 4 porzioni)
  • 1 cavolo bianco lavato e tagliato a pezzetti
  • 2 cetrioli, tagliati a rondelle
  • 2 carote tagliate a fettine sottili
  • 1 daikon, tagliato sottile
  • 3 peperoncini secchi
  • 100gr di sale grosso

Le quattro stagioni delle verdure

Ormai siamo abituati a trovare quasi tutte le verdure in tutti i mesi dell’anno. Melanzane e zucchine sono onnipresenti nei banconi dei mercati e dei supermercati, i pomodori sono sempre rossissimi, tutto l’anno.

Una volta esistevano delle stagioni ben precise in cui si trovavano solo determinate verdure, era un modo naturale, poiché dettato dai ritmi della madre terra, per variare alimentazione nel corso dell’anno.

La natura, che si prendeva cura di noi (altrettanto non si può dire di noi nei suoi confronti), selezionava gli alimenti migliori, da consumare in un determinato periodo dell’anno, mettendo nella giusta relazione le esigenze del nostro organismo per quel periodo ed i valori nutrizionali delle verdure.

Cottura al vapore, cucina light!

cottura al vapore

La cottura a vapore è sinonimo di cucina leggera e di cucina naturale. Grazie al vapore con cui si cuociono gli alimenti si liberano dei loro grassi e assumono una consistenza morbida. Da quando ho il mio microonde che cuoce anche a vapore è diventata un’abitudine usare questo tipo di cottura anche per preparare gli alimenti prima di usarli per altro. Per preparare i ravioli di zucca ad esempio invece di lessarla la cuocio al vapore e in cinque minuti è pronta.

Le verdure cotte al vapore sono perfette per una dieta, ma attenzione ad affettare prima quelle più dure, come ad esempio le carote. Gli utensili per cuocere a vapore possono essere la classica pentola a pressione, o una pentola ad hoc, o i recipienti orientali da inserire su normali pentole, o anche ovviamente la vaporiera elettrica. Per cuocere alimenti sottili come ad esempio la sogliola ci si può arrangiare anche semplicemente posizionando un piatto sopra una pentola e coprirlo con l’alluminio.

Il liquido per la cottura a vapore può essere semplicemente acqua, ma anche un liquido aromatizzato come un brodo ad esempio. Quando faccio i gamberi al vapore io verso nel liquido del succo di limone con qualche fettina e un goccio di vino bianco. Ma passiamo alla ricetta che vi proponiamo per provare la cottura al vapore: carciofi ripieni di salmone.

Un piatto primaverile, fresco, nutriente e leggero al tempo stesso, le Penne alle zucchine e Philadelphia

Iniziano le belle giornate di sole, il clima diventa più mite ed anche l’alimentazione quotidiana subisce dei cambiamenti.

Si comincia a pensare al mare ed il teporino di queste giornate ci spinge ad alimentarci con cibi più freschi e leggeri, le carni lasciano spazio al pesce e alle verdure, e zuppe e minestre vengono sostituite dai piatti di pasta.

La pasta è sempre il piatto migliore, veloce, leggero, se non si eccede nel condimento, e dagli ottimi principi nutritivi. Vi svelo un’ottima ricetta, molto adatta alle belle giornate che stanno iniziando ad arrivare, per preparare le penne rapidamente e in modo da non appesantirvi, le Penne alle zucchine e philadelphia.

Grano e farro, una buona accoppiata per la Zuppa d’autunno

Una delle mie passioni culinarie per i mesi invernali ed autunnali, sono le zuppe. Mi diverto a cercare legumi e verdure secche da poter combinare e mescolare a mio piacimento.

Non essendo molto favorevole alle confezioni gia mescolate, perché non tengono conto dei differenti tempi di cottura dei vari ingredienti, e cosi a fine cottura alcuni legumi sono completamente sfatti ed irriconoscibili ed altri crudi, cerco di creare da me le combinazioni migliori.

Tra le prove fatte, una che è risultata più azzeccata delle altre e che poi ho ripetuto più volte, modificando qualche ingrediente di contorno, è l’accoppiata grano e farro.
La Zuppa d’autunno è una ricetta che, solitamente, faccio d’autunno, da cui il nome, ma che può esser riproposta anche in altri periodi, per esempio, se si fa più asciutta e si lascia raffreddare è un’ ottimo contorno anche nei mesi più caldi.

Differenze tra alimentazione vegetariana e vegana. E una ricetta: zucchine ripiene alla soia

zucchine

Conosco la cucina vegetariana da molti anni sin da quando Red Ronnie nel suo Roxy Bar illustrava i motivi etici per la scelta di un’alimentazione priva di carni di allevamento. Ma è negli ultimi tempi che sempre più persone hanno deciso di introdurre nella loro alimentazione più frutta e verdura, magari proveniente da colture biologiche a discapito della carne. Tuttavia bisogna fare un’ adeguata distinzione tra alimentazione vegetariana e alimentazione vegana: la prima prevede infatti l’eliminazione di alcuni (o tutti) prodotti di origine animale andando dalla semplice carne fino al pesce, tuttavia se si passa ad escludere tutti i prodotti di origine animale inclusi latte, latticini, uova e persino il miele si parla di alimentazione vegana.

La distinzione è molto importante in quanto per i vegetariani la ristrettezza è decisamente minore rispetto ad un’alimentazione di tipo vegana. Se quest’ ultima forma di alimentazione lascia un po’ meno spazio alla fantasia ed è sicuramente deficitaria di proteine, la cucina vegetariana è invece molto ricca di sapori e molte sono le ricette realizzabili in particolare con la soia. Quest’ alimento infatti è adatto a sostituire la carne in una dieta vegetariana e abbassa il tasso colesterinico.

Nella ricetta che vi presentiamo vi proponiamo la soia granulare che, come le bistecche e lo spezzatino di soia, è di produzione totalmente industriale e quindi poco naturale. Per un consumo più abituale è da preferirsi il tofu oppure direttamente i fagioli rossi o verdi.

Come preparare un’insalata che non sia “noiosa”?

insalata

Il difetto principale delle diete secondo me è che sono noiose ed influiscono così sul nostro umore. “Cosa hai mangiato ieri sera?” “Mmm…un’insalatina verde…” Vuoi mettere con “mi sono mangiato un bel piatto di spaghetti alla carbonara!” Tutta un’altra cosa! Il punto sta nel far diventare appetitosa anche una misera insalata. Ma come? Con un po’ di colore, un po’ di fantasia e l’abbinamento giusto!

Cominciamo dalla materia prima: l’insalata. Intanto nessuno ha detto che esiste solo la lattuga. Parola d’ordine “variare“:dalla lattuga romana alla valeriana, dal radicchio all’indivia, dalla cicoria alla rucola, ognuna ha un suo sapore ed una sua consistenza.

Seconda parola d’ordine: “abbinamenti“. Ad un’insalata potete aggiugere anche alimenti più sostanziosi come la carne (una bella insalata di pollo?), il pesce, il formaggio, le uova e, perchè no, anche la frutta.

Torta ai Carciofi, per i vegetariani ma non solo…

La cucina vegetariana, può, apparentemente, sembrare un po’ monotona. Comunemente si pensa che le verdure ed i vegetali in genere si possono cucinare o mangiare cucinati in pochi modi, che l’elenco delle verdure sia ristretto a quelle più comuni e conosciute e quindi che le persone che seguono questo tipo di regime alimentare mangino sempre le solite cose.

Niente di più errato invece. La cucina vegetariana è, al contrario, ricca di ricette e di ingredienti. Vi dirò di più, i vegetariani che conosco, sono persone molto curiose, dal punto di vista alimentare, ed amano ricercare e sperimentare nuovi alimenti, compatibilmente alla loro ideologia, e nuove ricette.

Vi propongo la ricetta di una torta salata vegetariana, che una mia amica ha portato una volta ad una festa e che ha riscosso clamori anche dai “carnivori”, la Torta ai Carciofi.

Dall’Egitto: Ta’ Amia, polpette di fave

Continuiamo la nostra esplorazione attraverso la cucina afro-mediterranea presentando stavolta la ricetta di un paese dalla storia antichissima, l’Egitto, ed una delizia dei campi e degli orti: le fave.

Anche le fave avevano un posto d’onore sulle tavole dei nostri progenitori. Venivano consumate fresche- anche a crudo, come testimonia ad esempio l’usanza latina e poi laziale di consumare deliziosi spuntini a base di pecorino stagionato il cui sapore piccante viene temperato dal dolce dei legumi– oppure secche, sia come ingrediente principe di saporite zuppe, sia come comprimari, con altri vegetali, di piatti veramente eccezionali.

Fra queste, v’è una antichissima ricetta egiziana in cui le fave- secche, ricche in proteine ed a basso costo- si trasformano in saporite, profumate polpette che non hanno nulla da invidiare a quelle a base di carne. E’, ancora una volta, un piatto le cui origini si perdono nel tempo, ma che non manca mai sulle tavole dell’Egitto di oggi: è la Ta’ amia, polpette di fave secche al comino e papavero.

Pomodori secchi ripieni all’alcamese, il gusto della tradizione

I pomodori sono una pietanza tipicamente estiva, ma sono talmente buoni che è difficile farne a meno per il resto dell’anno.
Anticamente per poter utilizzare il pomodoro, anche nei mesi invernali, si usava conservarlo proprio, concedetemi il gioco di parole, in tutte le salse. Si raccoglievano i grappoli ancora verdi e si appendevano alle pareti umide delle dispense, per farli maturare lentamente dentro casa; per non parlare poi delle interminabili riunioni familiari per preparare le bottiglie di salsa di pomodoro da conservare al buio ed usare in futuro.
Un’altra maniera per preservare i pomodori, utilizzata anche per conservare tanti altri alimenti, consisteva nel farli seccare alla calura del sole d’agosto, e fare i prelibati pomodori secchi.
I pomodori secchi oggi vengono fatti anche industrialmente, e si possono benissimo acquistare al supermercato, sottolio o semplicemente secchi da poter condire a proprio piacimento.

Babaghanush, crema di melanzane dal Libano

Le comunità che vivono sulle sponde del Mediterraneo, oltre a dedicarsi all’attività ittica, propria d’ogni popolo che s’affaccia sul mare, hanno spesso anche solide tradizioni agricole: è il caso del Libano, terra mediorientale ricca nel ricettario di prodotti vegetali e di solida tradizione gastronomica.

Quella che vi presento oggi è una preparazione che ha valicato i confini dell’area che l’ha vista nascere per attestarsi, seppure con qualche variazione, in altre terre, presso altre culture. Si tratta di una stupenda crema di melanzane, proposta in una versione che non si discosta molto da quella originaria, arcaica, e che presenta un marcato tocco esotico, un retrogusto aromatico sconosciuto alle cucine occidentali.

Una crema di melanzane estremamente appetitosa e per di più versatile: servita con dei crostini, leggermente tostati e caldi, è un ottimo antipasto, ma basta contornarla, invece, di una corona di crackers per farla diventare il componente di spicco di un elegante rinfresco o di uno spuntino fuori orario. E’ la Babaghanush.

Fave, carciofi e piselli, gli ingredienti per preparare un’ottima Frittella

La frittella non è unicamente un piatto dolce, conosciuto come la colazione preferita dagli americani, ma ne esiste un’altra versione tutta nostrana e tipica della cucina Siciliana.
Non fatevi ingannare dal nome, non ha niente in comune con quella dolce, la Frittella siciliana è un piatto a base di fave, carciofi e piselli. È un piatto salato che, solitamente, viene servito come antipasto, ma può benissimo esser considerato anche un contorno e se si evita di farlo in agrodolce è un condimento ottimo per la pasta.
La frittella di fave carciofi e piselli è un piatto tipico di questa stagione, in cui sono presenti solo verdure reperibili nei mesi primaverili, e la sapiente cucina siciliana coniuga i sapori di queste verdure al tipico gusto dell’agrodolce che caratterizza tanti piatti della cucina isolana.

Non tutte le torte sono dolci… provate la Torta al Radicchio

Le torte salate sono sempre un’ottima soluzione per cucinare qualcosa che si possa mangiare in modo pratico, accontentando i gusti di tutti, e contemporaneamente, preparare qualcosa di diverso ed originale.

Per assicurarsi una buona riuscita di una festa, sia che si tratti di bambini o di adulti, potete star tranquilli che imbandendo la tavola con vari tipi di torte salate, il risultato sarà assicurato.

Vi proponiamo oggi la ricetta della torta al radicchio, un’idea stuzzicante per una cenetta semplice ma gustosa, da accompagnare ad un buon bicchiere di vino bianco, per stare in compagnia senza troppe formalità e per far contenti anche gli amici vegetariani.

Fettuccine pistacchi e ricotta, un connubio perfetto

L’usanza della coltivazione e del consumo dei pistacchi arriva dai Paesi Arabi, in questi paesi, infatti, è abitudine molto antica mangiare i semi di pistacchio abbrustoliti. La tradizione vuole che durante le passeggiate, si acquistino dai tipici venditori ambulanti i pistacchi, da consumare lungo il tragitto come passatempo.

Oggi la coltura del pistacchio si è diffusa soprattutto in Tunisia e in Sicilia, dove sono emigrati anche gli usi. In Sicilia durante le processioni delle feste religiose è tipico incontrare per strada le bancarelle che vendono il cosiddetto “scacciu”, cioè la frutta secca e tostata da schiacciare sotto i denti, tra cui, ovviamente, i pistacchi.

Dei pistacchi si fa un grande uso negli aperitivi e come ingrediente per la preparazione dei dolci, soprattutto per il gusto di gelato che si ottiene dalla lavorazione di questi frutti, ma il suo sapore delicato si presta molto bene, anche, alla preparazione di piatti salati. Oggi vi proponiamo un primo molto semplice da preparare e dai sapori delicati, le Fettuccine alla ricotta e pistacchi.