Sempre più italiani scelgono bio: è quanto emerge dai dati sul 2007, con l’acquisto di prodotti bio cresciuto del 9%. La metà circa dei prodotti per l’infanzia che vengono acquistati sono bio ed aumentano anche pasta e riso (+16%). Un incremento che è dovuto innanzitutto alla maggiore disponibilità e accessibilità: l’Italia è leader in Europa come superfici coltivate secondo agricoltura biologica con più di un milione di ettari. Ma cosa significa “prodotto da agricoltura biologica e perchè sceglierla?
Esiste un vero e proprio regolamento che stabilisce secondo quali criteri un prodotto può essere considerato proveniente da agricoltura biologica. Innanzitutto vieta l’uso di prodotti chimici di sintesi come ad esempio pesticidi, fertilizzanti o antibiotici, mentre è permesso l’utilizzo di concimi organici come il letame. E’ inoltre vietato l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM) mentre viene favorita la bio diversità ed il recupero di varietà meno conosciute o tralasciate perchè poco produttive.
Stesso discorso vale per gli allevamenti biologici in cui l’animale ed il suo benessere acquisiscono più importanza. Per cui tutto quello che non è “naturale”, che potrebbe provocare una crescita più veloce o un maggiore irrobustimento come aiuti chimici, non è permesso. Gli animali devono crescere in spazi adeguati e cibarsi di mangimi a loro volta provenienti da agricoltura biologica.