Prepariamo una zuppa estiva, con orzo e legumi al sapore di pesto

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TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La zuppa è uno di quei piatti che porta indietro nel tempo. Visto il mio immaginario, un po’ romantico, nel senso letterario del termine, quando sento o pronuncio la parola zuppa non posso fare a meno di immaginare una simpatica vecchina che mescola, in un pentolone di rame, tutta una serie di buonissimi ingredienti, e il bello che non lo fa mica in una cucina, seppur d’altri tempi, la immagino proprio mentre cuoce sulla brace, o addirittura sul fuoco del camino.

Certo questa è un po’ un’esagerazione, le zuppe si preparano anche oggi e non hanno quel tono di cibo antico e prezioso, ormai se ne trovano di tutti i tipi e anche gli spot ne danno un’immagine piuttosto moderna, le sottolineano con i colori, e con una quantità di varianti oltre ogni immaginazione (surgelate, secche, in cartone, in plastica).

Insomma, se qualcuno vuole provare ad avvicinarsi a questa immagine di tempi antichi che ho descritto può semplicemente provare a preparare questa zuppa, moderna, visto che si utilizzano legumi in scatola, ma pur sempre preparata con le nostre mani, giovani e curate, ma che derivano da quelle stanche e rugose delle donne di inizio secolo, e di prima ancora.

Il miglio: cottura e alcune ricette

miglioIl miglio è un cereale molto antico, originario dell’Asia Centroorientale e coltivato anche dagli Egizi. In Europa non è molto utilizzato, invece per alcuni paesi africani e asiatici è un alimento quotidiano e fondamentale.

E’ molto simile al frumento come composizione, solo che non contiene glutine, infatti viene molto utilizzato per l’alimentazione delle persone affette da celiachia. E’ indicato anche per chi soffre di acidità di stomaco, visto che è l’unico cerale che ha un effetto alcalinizzante. Impariamo adesso la sua cottura base e poi alcune ricette per preparlo.

Prima della cottura il miglio in chicchi va lavato molto accuratamente con acqua fredda, fino a che l’acqua non risulterà limpida, e dopo va sistemato in un colino a scolare. A questo punto può essere cotto. Sarebbe meglio prima tostarlo con pochissimo olio d’oliva, in modo che in seguito la cottura riesca meglio. Dopo la tostatura lo si ricopre con una quantità di acqua pari al doppio del suo volume. L’acqua l’avremo precedentemente portata a bollore e la verseremo nella pentola della tostatura, per poi riportare il tutto a bollore a fiamma elevata. Raggiunta l’ebollizione si può abbassare la fiamma e il miglio ha bisogno di circa 20 minuti per essere pronto, senza che sia necessario o consigliabile mescolarlo. Una variazione nella cottura può dipendere dalla qualità e dalla tostatura. Una volta cotto sarebbe meglio lasciarlo riposare nella pentola di cottura, in modo che possa finire di gonfiarsi e assorbire l’acqua in eccesso.

Passiamo adesso ad alcune ricette con il miglio.

Una frittura estiva con i fiori di zucca farciti

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TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La frittura risulta una preparazione che si sposa bene con la calda stagione. Come mi è già capitato di considerare, nonostante sia un piatto (di verdure, di carne o di pesce) sempre un po’ pesante e non molto dietetico, in estate finisce con l’essere sempre molto piacevole, ma come sappiamo le fritture sono talmente tanto saporite che alla fine vanno bene in ogni stagione!

La tradizione napoletana è fatta anche di frittura, soprattutto di verdure, e infatti i fiori di zucca richiamano nella mia mente, automaticamente, mia nonna, che era un’ottima cuoca, e in quanto tale riusciva a friggere i fiori di zucca in un modo estremamente delicato, li faceva asciugare e alla fine li spolverava con un pizzico di sale. Mi sembra proprio di vederla la cucina di mia nonna. La grande finestra aperta, che illumina  la parte della cucina in cui ci sono i fornelli e il lavello, e lascia leggermente in ombra le credenze e una parte del tavolo. In dettaglio il piatto con il foglio di carta assorbente appoggiato sui fornelli, i fiori che friggono nell’olio bollente, e poi si asciugano, e il primo privilegiato assaggio, era sempre il mio. Soffici e saporiti, conditi per di più dal sapore di quella cucina costantemente intrisa di profumi.

Secondi di pesce: spiedini di code di scampi

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TEMPO: 40 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI:SI


Abbiamo già parlato in precedenza del mescolare la carne e il pesce. Ecco, questi spiedini, sono per chi non ha problemi, o magari proprio ama, accostare il mare alla terra, altrimenti non prendeteli in considerazione, visto che per prepararli avvolgerete le code di scampi in sottilissime fette di prosciutto crudo!

Io li trovo molto simpatici, sono originali e il sapore che si genera grigliando insieme il prosciutto e gli scampi è molto particolare, secondo me proprio da provare. Un altro tema già trattato, già prima che giungesse l’estate, sono proprio le grigliate, ottimo modo per passare le serate tra amici. Credo che questi spiedini siano una buona proposta, potrete far marinare gli scampi e avvolgerli nel prosciutto con calma, a casa, se la grigliata non è proprio da voi, e poi farli cuocere sul fuoco una volta iniziata la cena, in modo da poterli gustare ben caldi proprio come deve essere quando si prepararano tante portate alla griglia che vengono portate ad intermittenza in tavola, tra le chiacchiere, le risate, i bicchieri di vino e l’aria di festa.

Cucinare con gli avanzi: pasticcio di pasta imbottita

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TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ormai siamo abituati ad utilizzare in cucina la bilancia per pesare tutti gli ingredienti, quindi spesso, anche nella preparazione di primi piatti, le dosi sono esatte, anche se facciamo una cena con tante pesone, non è però mai garantito che non avanzi qualcosa, magari un abbondante piatto di pasta e sarebbe davvero un peccato buttarla via, e soprattutto io credo che il cibo comunque non vada mai buttato.

A volte non basta riscaldare un piatto perchè sia di nuovo buono, magari è stato tanto tempo fuori dal frigo e si è seccato, o sono passati un paio di giorni e non basta una noce di burro per rendere di nuovo saporiti  dei tortellini o dei cappelletti. Questa ricetta renderà la vostra pasta imbottita come nuova, sicuramente il pasto risulterà più completo e sostanzioso, e sarà come una vera e propria nuova ricetta per un avanzo che rischierebbe di essere mangiato quasi per forza.

La pasta imbottita d’estate si consuma meno, anche se non è detto, magari dopo una giornata al mare in cui abbiamo mangiato solo una macedonia o un tramezzino può non dispiacerci un piatto di tortellini, cucinato con un sugo leggerissimo, anche fresco, pomodori e basilico da versare sulla pasta calda, e che può compensare il pasto leggero del pranzo.

Contorni d’estate: cotolette di peperoni

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TEMPO: 1 ora e 15 minuti circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo contorno risulterà particolarmente gustoso per tutti quelli che, come me dopotutto, sono degli accaniti sostenitori dei peperoni. L’unica pecca di questa preparazione è che risulterà un po’ pesante da digerire, anche per chi ha uno stomaco di ferro degno di un ampio consumo di peperoni, però, è un ottimo contorno estivo perchè si presta alla perfezione per accompagnare delle grigliate di carne. Se poi siete in vena di esagerazioni per la bella stagione, allora potrete adirittura organizzare una bella cena all’aperto a base di frittura, e potrete preparare un fritto misto di carni (pollo, costolette, cotolette di carni bianche e rosse) e poi di verdure, e questi peperoni saranno sempre perfetti! Inoltre non è detto che non possiate servirli anche come un vero e proprio secondo, accompagnati da una salsina al pomodoro.

Per prepararli procuratevi dei peperoni di forma regolare, dolcissimi e ben sodi. La ricetta è abbastanza semplice da eseguire, l’unica cosa noiosa potrà essere la bruciacchiatura, leggerissima, della pellicina. Potete comunque prepararli in anticipo, mettendoli a macerare per diverse ore e poi per ultimare la preparazione vi basterà una mezz’ora.

Dolci al microonde: 3-Dolcetti alla noce di cocco

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TEMPO: 5o minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questi dolcetti assomigliano un po’ ai muffin e un po’ ai cupcakes. La morbidezza dona loro la somiglianza con i muffin, mentre la soffice decorazione, data dalla noce di cocco, può far venire in mente subito i cupcakes, che oltre ad essere deliziosi si distinguono sempre e comunque per il loro aspetto, creativo e colorato. Proprio per dare un tono ai vostri dolcetti potete colorare la noce di cocco essiccata se volete, con qualche goccia di colorante alimentare mescolato con pochissima acqua, così i dolcetti saranno anche multicolore.

I pasticcini sono sempre un’ottima idea per una cena in piedi, se non sono troppo cremosi, e questi non  lo sono, si possono anche mangiare con un semplice tovDolcetti alla noce di coccoagliolo, senza avere bisogno del piattino e della forchetta, ed è proprio per questo che si prestano alle situazioni più informali. In più questi dolcetti si preparano anche piuttosto velocemente, potranno davvero essere un’ottima soluzione per un dessert estivo.

Segue l’ultima ricetta della nostra piccola immersione nel mondo dei dolci al microonde.

Dolci al microonde: 2-Torta di formaggio alle fragole e ai kiwi

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TEMPO: 4 ore circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo dolce è molto simile a un cheesecake, ci sono uno strato di biscotti, del formaggio e della frutta fresca. Morbido, rinfrescante e molto estivo, come tutte le ricette proposte in questa piccola sezione sui dolci al microonde.

Proprio come per il cheesecake potete combinare molti ingredienti nella sua preparazione, innanzi tutto variando la frutta, soprattutto perchè d’estate non c’è niente di meglio che una crostata o una torta al formaggio farcita o ricoperta delle frutta di stagione, che è sempre colorata e molto dolce. Ma per accontentare i bambini o i più golosi niente vi impedisce di decorare questo dolce con della cioccolata, o anche di inserirla nell’impasto e poi di sistemare sulla superficie della frutta, tanto lo sappiamo che si sposa bene con il cacao, o della frutta secca, risulterà comunque fresco, solo un po’ più calorico!

Ecco a voi la seconda ricetta per microonde da provare al più presto.

La cottura a vapore: direttamente dalla Cina i Baozi

Baozi

 

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Oggi parliamo di cucina cinese, una cucina che ho scoperto relativamente da poco ma che mi ha subito conquistata. In particolare oggi ci concentriamo sui baozi. Si tratta di panini tondi di pasta lievitata e cotta al vapore dai diversi ripieni: sia a base di carne che a base di verdure. In Cina vengono mangiati sia ai pasti che a colazione. Gli ingredienti sono facilmente reperibili, quindi nulla vi impedisce di provarli subito. Costituiscono un piatto sano: la cottura a vapore permette una cucina magra, facilmente digeribile e nutriente.

Il metodo di cottura utilizzato nella preparazione di questi panini costituisce un aspetto interessante della cucina cinese. Rappresenta infatti la tecnica di cottura alternativa a quella in bianco. Viene provocata dal vapore ottenuto grazie all’evaporazione di un liquido posto in un recipiente sottostante, di solito si utilizza semplice acqua o con l’aggiunta di qualche aroma Questi panini in particolare vengono cotti posizionandoli su un cestello di bambù posto sopra una pentola con dell’acqua in ebollizione e vengono adagiati su una foglia di cavolo (o in mancanza di lattuga). Ma in commercio si trovano anche le pentole a pressione e le vaporiere. Il procedimento che ho utilizzato deriva dall’assemblaggio di diverse ricette trovate sul web.

Dolci al microonde: 1-Rotolo di lamponi e nocciole

rotolo-di-lamponi-e-nocciole

TEMPO: 2 ore e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ecco la prima puntata della preparazione dei dolci con il forno a microonde. Iniziamo proprio dal rotolo, che come segnalato nell’introduzione è il dolce per eccellenza da cuocere nel microonde e non nel forno tradizionale. Questo perchè la sua pasta deve rimanere bella chiara e morbida, e il forno a microonde è l’ideale per le cotture di questo genere, visto che non rosola, seppur cuocendo sempre tutto alla perferzione.

Questo rotolo di lamponi e nocciole ha bisogno di una minima cottura, un paio di minuti, a massima potenza e mezzo giro, ma come segnalato sempre nell’introduzione, se il vostro forno è moderno e recente sicuramente avrà il grill girevole, quindi infornate e basta, senza tener conto dei giri.

Questo dolce in più è davvero perfetto per l’estate, è fresco, infatti va fatto rassodare in frigo, è alla frutta, e la panna è alleggerita (non in calorie, ma in consistenza!) da una chiara d’uovo. Se avete la possibilità e un po’ di tempo, e soprattutto un forno a microonde, perchè non cimentarvi nella sua preparazione proprio questo fine settimana?

Buon dolce e soffice arrotolamento!

I dolci con il forno a microonde: introduzione

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Il forno a microonde è diventato ormai un alleato di tutti. C’è chi lo usa solo per scongelare e riscaldare, chi ormai ha imparato a utilizzarlo per cucinare non può farne a meno, chi è diffidente ma lo trova comodo e veloce. Comunque sia il forno a microonde può risultare un’ottima soluzione per sfornare dei dolci, anche per ricette che necessitano proprio di questa specifica cottura.

Innanzi tutto il microonde non cuoce solo più velocemente, ma può aiutare anche nella preparazione degli ingredienti, può ammorbidire la frutta o sciogliere il burro, ad esempio.

I risultati della cottura non sono identici a quelli del forno tradizionale, visto che il forno a microonde non può dorare nè rendere croccante la superficie di una torta. Un dolce preparato con ingredienti chiari  rimarrà chiaro. Anche usando degli accorgimenti, per cercare di scurire un po’ la superficie, come ad esempio utilizzare la melassa, la farina integrale o i datteri, non riusciremo mai ad avere una vera e propria crosta, però si potrà maschere il pallore. Questo è il motivo per cui le teglie che andranno nel microonde non devono mai essere infarinate, i residui di farina non risulterebbero come un bel bordo scuro, ma come uno strato scolorito e umido. Se proprio è necessario, se il tipo di dolce rischia di rimanere troppo attaccato alla teglia, di possono utilizzare delle briciole di biscotti.

Come utilizzare il forno: posizionamento e cottura

forno

Nelle vecchie cucine di un tempo venivano utilizzati due diversi modi di azionare e regolare la fiamma del forno. Una era orizzontale, nella parte inferiore del forno, e una verticale, che invece era posizionata in alto. La prima veniva utilizzare per i dolci principalmente, per farli crescere, e invece quella “alta” serviva per arrostire e gratinare le vivande.

Le cucine moderne hanno un’unica fonte di calore, e per di più, con l’avvento dei forni ventilati i metodi e i tempi di cottura sono cambiati. Non esistono quasi più i forni a gas ad esempio, come quello che aveva mia nonna. C’era questo buchino al centro della parte inferiore, sono sicura che molti di voi lo ricordano, e bisognava azionare il gas con la manopola, che era insieme alle altre dei fornelli, e poi chinarsi, con un cerino di quelli lunghi per dare la fiamma. Mia nonna dava fuoco a un foglio di giornale e lo appoggiava nel foro, la fiamma prendeva immediatamente. Si propagava nella casa uno strano odore, molto piacevole, sapeva ancora di tempi antichi, anche se ormai era tutto più che moderno e mia nonna stessa si era adattata a cucinare in modo più veloce, pratico, dinamico.

Piccolo dizionario della cucina

dizionario-in-cucina

Ecco la seconda parte di questo piccolissimo dizionario culinario, che per qualcuno potrà essere solo una semplice ripetizione, mentre per altri risulterà non solo molto interessante ma anche molto ma molto utile!

Come dicevo anche nella prima parte di questa specie di grammatica della cucina, a volte ci sono dei termini specifici dei quali dobbiamo conoscere al meglio il significato, in modo che durante la preparazione di una ricetta non rischiamo di sbagliare qualcosa, magari cuocendo troppo una pietanza che in relatà andava solo scottata, oppure pelando in un certo modo frutta o verdura, rischiano di eliminare la buccia o dei ciuffi che potrebbero poi servire nel corso della preparazione. Per questo ho deciso di pubblicare questo elenco di termini culinari con i loro significati.

Un semplice dizionario alimentare

dizionario-alimentare

Mai dare per scontate le parole che utilizziamo, anche in cucina. Tutti i termini hanno dei loro significati specifici, che magari variano di poco tra una parola e l’altra, però il mondo del cucinare è proprio uno di quegli ambienti in cui una piccola variazione può dar vita a un’altra ricetta!

Già da prima di iniziare a vivere da sola mi sono trovata in difficoltà a volte, sfogliando un ricettario o volendo provare una ricetta che sentivo e vedevo nei tanti programmi tv, c’erano dei termini specifici, che adesso mi sono chiarissimi, ma che allora rappresentavano un gran mistero! Così l’altro giorno, mentre sfogliavo un vecchio libro di ricette, ho trovato tra le prime pagine un piccolo dizionario, con i termini fondamentali, e ho immediatamente pensato di proporlo. Alla fine serivrà alle cuoche esperte per dare una ripassatina e a quelle più giovani e che si stanno addentrando in questo fantastico mondo, per capirci qualcosa tra le mille sfumature di cottura, tagli, pulizia degli alimenti e altro ancora!