In un blog che parla di cucina e ricette il nostro occhio è continuamente sollecitato dalle tante immagini di bellissimi e invitanti piatti che, oltre a essere buoni da mangiare, costituiscono una parte della cultura del nostro paese, ma anche il modo per sperimentare le diverse cucine e tradizioni del pianeta. Quello dei pasti è un momento di convivialità, un’occasione per incontrarsi tutti insieme e condividere il piacere di una buona pietanza.
L’importante è sapere cosa mettere in tavola, avere cioè la consapevolezza dell’importanza di un nutrimento sano ed equilibrato, già quando andiamo a fare la spesa e ci aggiriamo tra gli scaffali del supermercato: quello che conta, infatti, è che la nostra alimentazione sia nel complesso corretta, che comprenda cioè frutta e verdura di stagione, magari biologica o a km zero, pochi grassi animali, pochi zuccheri semplici, pochi additivi e conservanti, e che rispetti la giusta proporzione tra nutrienti.
Oggi vogliamo proporvi una ricetta squisita, che rappresenta un classico della tradizione italiana, e in particolare piemontese, ma opportunamente “rivisitata” in modo da alleggerirne la portata calorica, salvaguardando il gusto al tempo stesso.