Challah French Toast

La Challah (pronuncialo challà) è un pane tradizionale ebraico che assomiglia parecchio ad una grande brioche. A base di uova farina e zucchero, la Challah viene eseguita con olio invece che burro per rispettare la tradizione ebraica di non usare latticini nel pane (per permettere associazione anche con alimenti a base di carne, secondo le regole della kasherut), e questa particolarità la distingue dalla brioche classica.

Questo pane tradizionale intrecciato fa parte della cerimonia dell’inizio dello Shabbat, in cui rendendo grazie a Dio viene suddiviso tra i membri della famiglia seduti intorno al tavolo. Noi compriamo la Challah nelle piccole pasticcerie ebraiche ogni venerdì e lo mangiamo con piacere in vari modi: tostato con burro e marmellata, spalmato di Ma la colazione migliore del fine settimana rimane il French Toast fatto con la Challah. Cos’è il French Toast? Beh, ancora una vecchia ricetta popolare francese “nobilitata” e riproposta nel Nuovo Mondo. In Francia si chiamava “Pain Perdu” (pane perso) ed era una classica ricetta per riutilizzare il pane raffermo. Decisamente una ricetta ‘povera’ ma molto gustosa! Quindi ecco la ricetta.

Divinamente Mousse ….. al Cioccolato!

Mousse al cioccolato.

Avere un dessert al cioccolato che rispetta i nostri sforzi per mantenere la linea? Sembra un’utopia vero? Eppure si, la mousse al cioccolato è un dolce senza farina, contiene poco zucchero ed è priva di grassi aggiunti… lascio fare a voi i conti delle calorie, ma vi garantisco che la ricchezza del sapore di questo dessert sublime oltrepassa di gran lunga la sua ricchezza calorica.

La mousse al cioccolato è un classico della cucina tradizionale francese, spesso deformato per aggiungere un sapore troppo “cremoso” o troppo “zuccherato”, lo si trova spesso fatto con cioccolato bianco o cioccolato al latte, ma questa è la versione originale, come tramandatami da mia nonna parigina.

Dessert a base di frutta : il Clafoutis

Nella serie di dolci tradizionali francesi non poteva mancare il Clafoutis. Semplice e fresco nella sua preparazione, il clafouti è spesso il primo dolce che i giovani imparano a fare in cucina.

Questo dolce tanto semplice da poterlo persino fare in padella, mette in risalto la frutta di stagione migliorandola addirittura. Ricordo che mia nonna usava le albicocche o le ciliege del suo giardino per prepararci uno o più Clafoutis ogni volta che l’andavamo a trovare in estate; tornavamo sempre a casa trionfanti con uno o due dolci della nonna che si lamentava sempre che non mangiavamo abbastanza frutta. Mi rimane comunque il sospetto che forse cercava di far passare la frutta del suo giardino prima che la finissero gli uccellini…
Il bello del Clafoutis è che viene squisito anche con della frutta sciroppata quindi molto pratico anche quando si hanno visite dell’ultimo minuto.

Torta di fragole e pistacchi: un matrimonio d’amore!


Siamo in primavera, tempo di fragole e tempo quindi di dolci freschi e veloci. Neppure un minuto di cottura per questo dolce, ideale quando l’afa primaverile ed estiva impedisce di accendere il forno.
Torta di fragole e pistacchi (ingredienti per 8 persone)
per la pasta
per la guarnizione
  • 4 fogli di colla di pesce
  • 3 cucchiai di succo d’ananas
  • 550gr di fragole
  • 225gr di ricotta
  • 30gr di zucchero
  • 1 tuorlo
  • 10cl di panna da montare
  • panna montata spray
  • 20 pistacchi non salati
  • 2 cucchiai di liquore alla fragola

Torta di ricotta, semplice e gustosa

Torta di ricotta, semplice e gustosa

Crostata di ricotta.

C’è chi, come me, al dolce preferisce generalmente il salato e non ha l’acquolina in bocca quando vede una torta al cioccolato. Però le torte le mangio e le preparo anche io ed una delle mie preferite è quella alla ricotta, dolce ma non troppo. Questo dolce, con base di pastra frolla, si prepara come una vera e propria crostata e si presta a diverse variazioni: vi si possono aggiungere infatti frutta candita mista, uvetta, pinoli o anche prodotti di stagione, come pezzetti di scorza d’arancio, fichi o castagne.

La classica torta di ricotta (o comunque la nota crostata di ricotta) è un celebre dolce della cucina romana, sembra che lo mangiassero già gli antichi romani, anche se alcuni ne attribuiscono la paternità alla cucina ebraica. Origini a parte la torta alla ricotta è diffusa in tutta Italia, soggetta a più o meno variazioni a seconda della regione o del gusto. Vediamo come prepararla.

Cheese-cake soufflè: un dolce buonissimo e rapido

 

 

Vi abbiamo già parlato del cheese-cake, vi abbiamo anche raccontato del souffè, ma non vi abbiamo mai detto nulla riguardo al cheese-cake soufflè! Sta arrivando la bella stagione e di stare troppo in cucina a preparare manicaretti proprio non ci va. Siamo quindi alla ricerca di ricettine sfiziose e veloci per poter appagare i palati dei nostri cari ma senza togliere troppo tempo ad una bella giornata di mare. Il dolce che vi proponiamo oggi è ottimo sia accompagnato con cioccolata calda aromatizzata alla cannella o, nella versione classica, con frutti di bosco cotti nello zucchero e succo di limone.
Chesse-cake soufflè (ingredienti per uno stampo da 26-28 cm)
  • 450gr di ricotta
  • 150gr di zucchero
  • 1 bustina di vanillina
  • 3 uova
  • 1 pizzico di cannella
  • 1 bicchierino di marsala
  • 200gr di biscotti secchi
  • 100gr di burro

Come preparare la pastella per crepes dolci o salate

Come preparare la pastella per crepes dolci o salate
Qualche sera fa ho cenato completamente a base di crepes, o per dirla all’italiana, di crespelle, prima salate e poi dolci. L’impasto può essere preparato con i soliti ingredienti e tutto in volta, cambia solo il modo di farcirla. Devo ammettere che ho avuto modo di sperimentare il preparato per crepes della Cameo, ed ho trovato molto comodo quello “in flacone”, a cui basta aggiungere il latte ed agitare. Il sapore non è come quello delle crepes fatte in casa, ma non è neanche malaccio. Unico neo: sulla confezione è indicato che la dose va bene per 8-10 crepes, mentre nella pratica è bastato a malapena per otto.
Preparare la pastella a casa non è altrettanto veloce ma vi permetterà di ottenere sicuramente delle crespelle più saporite. Vediamo come fare.

PASTELLA PER CREPES (O CRESPELLE) (Ingredienti per 20 crespelle)

Génoise di fragole: un fresco dessert che ci avvicina all’estate

La pasta genoise (in italiano la pasta genovese) è simile al pan di spagna ma ancora più morbida. Le differenze tra i due tipi di impasto consistono nella preparazione: la pâte génoise viene preparata a caldo mescolando gli ingredienti in una terrina il cui fondo poggia nell’acqua in leggera ebollizione di una pentola. Sbattendo ripetutamente gli ingredienti con un frullino o frusta da cucina, questi divengono spumosi per effetto del calore sulle uova. L’impasto viene quindi cotto in forno per assumere la sua forma definitiva.

L’impasto del pan di Spagna, invece, viene preparato a freddo. In entrambi i casi il dolce risulta spugnoso e soffice grazie alla massiccia presenza di uova: la ricetta tradizionale, infatti, non prevede l’uso di lievito. La genoise di fragole è un dessert fresco e leggero, che sarà particolarmente apprezzato in primavera e in estate.

Come fare il Pan di Spagna


Il pan di Spagna è un impasto morbido e soffice, non lievitato e cotto in forno. Raramente costituisce una preparazione a sé, mentre il più delle volte viene impiegato tagliato a fette di piccolo spessore per la preparazione di torte farcite a più strati; è infatti l’impasto preferito dai pasticcieri per creare torte nuziali o dolci per grandi occasioni. Molto spesso viene adoperato per foderare lo stampo da zuccotto, in sostituzione dei biscotti savoiardi; in tal modo si ottiene una superficie liscia e simmetrica a tutto vantaggio della finitura del dolce. Ecco ingredienti e la procedura per la realizzazione del classico pan di Spagna, che potrete rendere ancor più leggero sostituendo metà della farina con un pari quantitativo di fecola.
Pan di Spagna (ingredienti per 8 persone)
  • 90gr di farina bianca
  • 80gr di zucchero
  • 3 uova
  • 30gr di burro
  • 1 busta di vanillina

Lo zuccotto: tradizione e bontà di un dolce di casa nostra

Dolce di tradizione toscana, lo zuccotto pare che debba i suoi natali ad un invenzione di Caterina de Medici. Con la caratteristica forma a cupola, fatto nell’apposito stampino per zuccotti è un dolce semi-freddo, a base di pan di spagna liquore e gelato. Qui a Roma siamo soliti prepararlo con la ricotta, ammorbidendo il pan di spagna con pochissimo liquore. La ricetta che vi presentiamo consigliamo di prepararla sempre con qualche giorno di anticipo e lasciar riposare in frigorifero lo zuccotto prima di consumarlo.
Zuccotto (ingredienti per 6 persone)
  • 250gr di Pan di Spagna
  • ½ lt di panna
  • 400gr di ricotta
  • 50gr di zucchero a velo
  • 100gr di cioccolato fondente
  • 50gr di cedro candito
  • 50gr di ciliegine candite
  • 5 cucchiai di maraschino
  • 5 cucchiai di latte
Per lo sciroppo di cioccolato:
  • 1 cucchiaio di cacao
  • 100gr di zucchero
  • 20gr di burro

La glassatura dei dolci: i vari modi per guarnire le vostre torte

 

 

Se le vostre torte indosseranno le vesti brillanti e colorate che potrete confezionare con le glasse il successo in tavola sarà ancora più grande: ecco perciò qualche consiglio in proposito. Glassare un dolce significa rifinirlo coprendolo con un sottile strato di glassa, cioè di una preparazione fluida che, una volta asciutta, diventa lucida e acquista una certa consistenza pur rimanendo fondente. Le glasse sono facili da preparare, ma richiedono un po’ di cura nel momento in cui vengono stese. Inoltre, quando induriscono diventano piuttosto fragili e, se le lascerete colare sul piano di lavoro, sarà molto difficile trasferire il dolce sul piatto da portata senza rovinare il lavoro di decorazione.

Frutta flambè, buona e scenografica!

Frutta flambè, buona e scenografica!

Vuoi mettere lo stupore e l’ammirazione con cui potrebbero guardarti i vostri invitati se a fine cena al momento del dessert vi esibiste nella preparazione di frutta flambè, con tanto di fiamme e spadellate? Scherzi a parte, il tocco flambè non solo conferisce alla vostra cena una certa eleganza e raffinatezza, ma permette anche di enfatizzare il sapore delle vostre portate.

Esistono appositi accessori per fiammeggiare: ad esempio sono in commercio fornelletti simili a quelli usati per preparare le fondute. In realtà per cuocere flambè potete usare una normalissima padella, meglio se non antiaderente: a proposito attenzione ad usare cucchiai di metallo se non volete fare una fonduta di mestolo, nel caso della plastica, o accendere un barbecue, con un cucchiaio di legno.

Attenzione al liquore che userete: dosatene bene la quantità e curatene la scelta. Nel caso delle frutta flambè il più usato è il rhum, ma potete puntare anche su liquori più dolciastri e profumati, come un Curacao o un Grand Marnier, un Cointreau o un Maraschino. Sono utilizzati anche Calvados, Cognac, Armagnac. e brandy. Mi raccomando prendete le dovute precauzioni e non accendete la cappa mentre fiammeggiate. Se volete esaltare ancora di più l’effetto scenografico aggiungete un paio di cucchiai, non di più, di alcool puro.

Cominciamo a sfiammeggiare con una ricetta semplicissima, le banane flambè.

La storia di GingerMan, l’omino di pan di zenzero

La storia di GingerMan, l’omino di pan di zenzero

C’era una volta una vecchina che un bel giorno decise di cucinare un biscotto di pan di zenzero a forma di omino. Quando però la cottura era quasi terminata la vecchina sentì una vocetta arrivare dalle profondità del forno: “Mammia che caldo che fa qui…Fammi uscire!” La vecchina incuriosita aprì il forno e vide un biscotto a forma di omino scappare gridando: “Corri pure, tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero!” Tutte le urla della vecchina al suo indirizzo furono inutili.

Nella sua fuga l’omino di pan di zenzero incontrò una mucca che, non appena lo vide, cercò di mangiarlo, ma lui continuò a fuggire, dicendo con un tono quasi cantilenante “Corri pure tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero.” Ben presto alla rincorsa dell’omino di pan di zenzero c’erano non solo la vecchina e la mucca, ma anche un cavallo ed un maiale, tutti con l’acquolina alla bocca. E l’omino canticchiava correndo “correte più che potete, tanto non mi prendete, sono l’omino di pan di zenzero!

Ad un certo punto si trovò davanti ad un fiume ed una volpe si avvicinò e si offrì di aiutarlo a fuggire, trasportandolo sul suo dorso fin sull’altra sponda. L’omino di pan di zenzero tutto felice saltellando e ringraziando la volpe le montò sul dorso. Arrivati a metà del fiume la volpe disse al biscotto: “l’acqua sta diventando un po’ profonda e tu ti scioglierai se ti bagni, arrampicati sul mio naso così sarai al sicuro.L’omino di pan di zenzero fece come gli aveva detto la volpe e quest’ultima se lo pappò in un sol boccone.