Polpette con crostini, utilizzando il pane raffermo

A casa mia il pane non si butta mai. I miei genitori erano piccoli durante la seconda guerra mondiale, e come tutti i nostri parenti o nonni che hanno vissuto in periodi di ristrettezze, conoscono sempre mille ricette per riutilizzare il pane vecchio.

Inoltre, a Napoli sono molti i piatti la cui base sono alimenti poveri, proprio come il pane. Molteplici sono quindi le combinazioni per gustarlo in maniera pratica e veloce. Permettetemi un po’ di retorica, allora: non gettatelo mai (e se dovete proprio farlo, dategli un piccolo bacio, come per ringraziarlo 😉 ) e cercate di ricordare che per ogni persona che può disporre di questo alimento in abbondanza, ce n’è sempre qualcuno che desiderebbe averlo.

Le polpette con i crostini, sono una maniera efficace di utilizzare tutto il pane duro che avete in casa. E scacciare via i sensi di colpa gustando un lauto pranzetto.

Zucchine ripiene: un classico della cucina degli avanzi


Le zucchine ripiene sono uno di quei piatti che in casa non mancano mai! Esistono numerose ricette per la realizzazione di questo piatto, dalla versione vegetariana (di cui vi abbiamo già parlato in passato) alla versione con pesce. Ma la migliore, secondo me, rimane quella con la carne! Le zucchine ripiene, di estrazione ligure, trovano però spazio in molte cucine sparse su tutto il territorio italiano. Consiglio però di cucinarle un giorno prima, di assaporarle fresche, magari cucinatele di sera e lasciatele riposare in frigorifero tutta la notte per poi servirle a pranzo il giorno seguente!
Zucchine ripiene (ingredienti per 4 persone)
  • 8 zucchine
  • 100gr di carne di maiale macinata
  • 100gr di salsiccia sgranata
  • 40gr di prosciutto cotto tritato
  • 370gr di mollica di pane
  • 1 uovo
  • 50gr di grana grattugiato
  • burro
  • timo o prezzemolo
  • aglio tritato
  • sale, pepe

Spiedini di carne: un secondo gustoso per gli amanti della carne


Se vi trovate a passare per le spendite terre della Valdorcia non esitate a degustare dei deliziosi piatti a base di carne: tagliate di manzo cotte a puntino, maialino arrosto croccante ma morbido, salsiccette al finocchietto da leccarsi i baffi, capocollo di suino accompagnato da salsette di ogni tipo.

Sono da poco tornata da uno dei miei viaggi nella splendita terra toscana, ed in particolare il mio pensiero va in Valdorcia, nei pressi di Radicofani. Non troverete solo il famoso ed esportatissimo pecorino di Pienza ( di cui vi abbiamo già parlato!) ma anche tante succulente specialità di carne. Per ricreare un po’ quell’atmosfera vi suggerisco questi spiedini di carne, buoni e saporiti ma anche molto semplici nella realizzazione!
Spiedini di carne (ingredienti per 4 persone)
  • 8 salsiccette piccole
  • 400gr di fesa di tacchino
  • salsa Worcester
  • aglio tritato + alloro
  • sale, pepe

Scaloppine di vitello con mele e pistacchi, come deliziare i vostri ospiti

Amanti delle scaloppine, ho in serbo un’altra ricetta per voi! Scovate poco tempo addietro in una rivista e sperimentata qualche giorno dopo, è una ricetta per preparare un piatto veramente gustoso.

Pochi ingredienti ma che ben si legano tra loro: le mele, succose e leggermente acidule che ben spezzano con il grasso della carne, i pistacchi, colorati e dal gusto tenue, croccanti sotto i denti, ovviamente, la carne sostanza del piatto ed infine il Marsala che bagna il tutto stemperando i sapori con il suo tenore alcolico.

Bando alle ciance e rimbocchiamoci le maniche, la cucina ci aspetta, e gli ospiti non sono sempre indulgenti vogliono esser presi per la gola, deliziamoli con le scaloppine di vitello con mele e pistacchi.

Il culatello e le varie parti della carne di maiale

Le parti molto richieste nel maiale sono relativamente poche. Solo il 60% della carne di un maiale può essere venduta fresca, della parte restante il 35% viene insaccato. Arrosti, tagliati da cotoletta, prosciutto e spalla, formano solo il 34% di un maiale ben cresciuto. Con ciò si spiega anche il suo prezzo elevato. L’età ed il tipo dell’alimentazione sono decisive per la qualità della sua carne. Nella cotoletta anche un profano diviene intenditore: maiali giovani hanno cotolette più piccole con un bordo di grasso relativamente largo e sono più chiari nella carne; animali più adulti presentano cotolette più grandi con carne rosso scuro e con fibre più grasse.

Nei primi giorni dopo la macellazione la carne di maiale ha il miglior sapore. Il macellaio distingue nel prosciutto il soccoscio, la parte interna, la noce ed il fianco. Questi sono i pezzi più richiesti e più cari. Dal soccoscio e dalla parte interna si tagliano le fettine, particolarmente morbide dalla noce e dal fianco. Il soccoscio non è tanto richiesto come arrosto. La spalla viene divisa in scapola e falso filetto: tutte le parti si addicono eccellentemente per arrosti. La coppa è una parte mista, i cui fasci muscolari sono adagiati in sottili strati di grasso: con l’osso ci dà un arrosto saporito, senza osso e nella stessa qualità è proporzionalmente più caro; tagliata in fette viene offerta come cotoletta di coppa.

Polpettone alla rucola……..buono, fresco e a lunga consevazione


Per troppo tempo si è attribuito al termine polpettone un senso dispregiativo, come di un qualcosa di indigeribile e che rimane sullo stomaco. Anche nel linguaggio comune quando si vuole dire di una persona che è pesante spesso lo si definisce un gran polpettone. Questo tuttavia è ingiusto in quanto in cucina molte sono le varianti di questo piatto decisamente appetitoso e, tra l’altro, non dimentichiamoci che alla base del cosiddetto polpettone vi sono i deliziosi hamburger, saporite polpettine variegate anche con le verdure. Il polpettone in definitiva è carne macinata in cui sempre più spesso gli aromi trovano una loro giusta collocazione. Dopo avervi parlato del polpettone alle prugne, buono ma decisamente invernale, oggi vi proponiamo una ricetta più estiva e che potrà essere conservato in frigorifero per alcuni giorni.
Polpettone alla rucola (ingredienti per quattro persone)

Il “Radicale”, una ricetta inventata…da un uomo!

Quando convivi con due uomini non pensi mai che un giorno mangerai qualcosa di eccezionale. La vecchia leggenda metropolitana vuole che ai fornelli sia sempre la donna a cavarsela, mentre l’uomo lupo famelico non sappia far altro che mangiare.

Per mia fortuna non è sempre così. Durante la mia bella e lunga convivenza torinese, una sera in preda alla fame più disarmante uno dei miei coinquilini s’inventa un piatto niente male, che da allora sia per la preparazione che per la sua scelta di ingredienti abbiamo denominato “il radicale”. Oggi ve la propongo.

Il Radicale
Ingredienti per quattro persone:

  • 600gr di carne tritata
  • 2 uova
  • formaggio grana grattugiato
  • 200gr fontina
  • 6 zucchine
  • mezzo bicchiere di vino bianco
  • Olio extravergine d’oliva
  • aglio
  • latte
  • pan grattato
  • sale e pepe

Fonduta cinese (fondue chinoise), made in Canada

Quando desidero creare complicità e allegria in famiglia o con un paio di amici, il mio primo pensiero è sempre una fondue…. Il principio è sempre lo stesso, che si tratti di una fondue bourguignonne, una fonduta valdaostana (o savoiarda) o una fondue chinoise, tutti e tre ci ritroviamo intorno ad un pentolino a battagliare con i nostri forchettoni per riconquistare quel pezzetto di carne o di pane caduto nel fondo.
Si è già parlato della fonduta dolce, persino della curiosa fonduta mongola. Ma le “classiche” rimangono la fondue bourguignonne, a base di cubetti di carne che si fanno cucinare nell’apposita marmitta piena di olio aromatizzato bollente. Altrettanto famosa è la fonduta valdaostana (o savoiarda, o svizzera), una scelta di 3 formaggi sciolti in una miscela alcolica da degustare tuffandoci dentro pezzetti di pane.
Ma conoscete la fondue ‘cinese’? Al posto dell’olio o del formaggio, un brodo di manzo aromatizzato nel quale si fanno cucinare fettine sottili di carni diverse (manzo, maiale, pollo, anatra, agnello) e accanto alla carne pure una scelta di verdure ( funghetti, carotine, zucchine, peperoni). Ma non fate il mio stesso errore pensando…

”avrà sapore di carne bollita, sarà blanda…”

Perchè sono rimasta a bocca aperta quando ho degustato con scetticismo, la mia prima fondue ‘cinese’. Difatti il brodo somigliava più ad una salsa, ricca e gustosa che avvolgeva le fettine sottili di carne rendendole succose e saporite. Similmente scettica vedendo le verdurine sul piatto, mi sono detta …

”ecco, mi sembra una dieta ‘in bianco’: carne e verdure bollite…”

Ovviamente non conoscevo gli ingredienti del brodo e non potevo immaginare che tanto sapore potesse essere pure magro e salutare.
La particolarità di questa fondue è che invece di avere un ingrediente servito con una varietà di salse, offre una grande varietà di ingredienti cotti in una sola salsa. È un pasto completo e perfettamente equilibrato specialmente se accompagnato da un riso al vapore.
Da allora mi diverto a prepararla per i miei figli, sapendo che una odia l’anatra e la carne di maiale, l’altro odia l’agnello mentre il terzo non toccherebbe verdure manco se dovesse morir di fame… guardarli tuffare allegramente quei forchettoni pieni di ogni ingrediente senza protestare è per me una soddisfazione senza pari.

Una ricetta per il BBQ: Spiedini di manzo alla Spagnola

Voglia di stare all’aria aperta e di trascorrere delle belle giornate sotto il sole, in campagna o al mare. Eh si, questo è l’effetto dell’estate!
Ma l’aria aperta apre anche l’appetito, e per l’ora di pranzo lo stomaco si fa sentire! E cosa c’è di meglio, quando se ne ha la possibilità, che accendere un bel barbecue. Si cucina stando all’aria aperta tutti insieme a guardare le fiamme che poco a poco si affievolano per lasciare spazio alla brace, rossa e calda su cui cuocere le nostre pietanze.
Per cucinare alla brace è molto semplice, basta avere qualche fettina di carne o della salsiccia e il resto vien da sé. Ma se per caso avete voglia di provare qualcosa di diverso non vi resta che preparare gli Spiedini di manzo alla Spagnola.

Le Braciole napoletane al sugo

In Italia ogni regione ha le sue ricette, ma soprattutto i suoi modi di chiamare il cibo. Al sud, in particolar modo a Napoli, questa usanza di ribattezzare i piatti è una cosa molto comune. La cosiddetta braciola napoletana è uno di questi.

In Campania di solito la domenica si mangia il ragù. Quando non è possibile cucinare quello classico che prevede l’utilizzo di diverse parti della carne di manzo, è uso comune prepararlo con le braciole. E’ per questo che va fatta un’importante distinzione, perché nessuno sbagli se si trova a mangiare in una casa o in un ristorante nelle zone di Napoli.

Dimenticate la costoletta di maiale o qualsiasi altro tipo di carne arrostita cui siete abituati quando pensate alla braciola napoletana. Forse non tutti conoscono la preparazione originale di questo prelibato piatto, parente strettissimo degli involtini di carne. Semplice e gustoso, si cucina in maniera veloce e il risultato è eccezionale. Ecco di seguito la ricetta per svelare il mistero di questo tipico piatto partenopeo.

La chianina, bistecche ma non solo

La chianina, bistecche ma non solo

La razza bovina chianina è tipicamente italiana e deriva il proprio nome da una località toscana, la Val di Chiana. Le mucche di questa razza sono allevate da almeno 2000 anni per la loro carne prelibata e sono adesso conosciute ed apprezzate in tutto il mondo. La carne chianina rispetto ad altre è meno grassa ed ha un minor contenuto di colesterolo. In molti accusano la chianina di essere sopravvalutata, ma essendo toscana non posso fare a meno di sbandierarne i pregi.

Gran parte della sua fama nel mondo la chianina la deve ad un taglio in particolare, la lombata, bella alta (almeno due dita, ma anche quattro) con osso e filetto, cotta sulla brace e conosciuta come bistecca alla fiorentina, messa al bando in tempi di mucca pazza. La chianina però non si limita a fornirci un’ottima bistecca, sono molto gustosi anche gli ossibuchi, gli stufati, gli spezzatini, i brasati o le fettine di questa razza di bovini.
La chianina, bistecche ma non solo2
La lombata di chianina è ricercatissima e pregiata, motivo per cui arriva ad avere costi elevati, mentre altri tagli, meno conosciuti e richiesti, possono essere altrettanto buoni e più economici. Eccovi qua un esempio, una bella ricetta per cucinare del filetto di chianina.

Tagine (tajine) di manzo e piselli direttamente dal Marocco

Tagine (tajine) di manzo e piselli direttamente dal Marocco

Il tagine (o tajine) marocchino è un tegame poco profondo in terracotta vitrificata di forma circolare il cui coperchio, anch’esso in terracotta, è a forma di cono. Grazie a questa particolare forma riesce a cuocere gli alimenti quasi “a vapore”, donando alle ricette un sapore stufato diverso dalla tradizionale cottura. Dal nome della pentola anche il nome delle preparazioni che vi vengono realizzate, che possono essere di verdure, di carne e di pesce, quindi abbiamo tagine di pollo, tagine di pesce ma anche tagine di carciofi, patate e peperoni.

tajine

In Marocco il tagine viene posizionato su un braciere, chiamato Bajmar, mentre per usarlo su dei normali fornelli si utilizzano dei rompi fiamma. I tajine sono dei perfetti souvenir da portare come regalo di ritorno dal viaggio in Messico, dal momento che sono anche dei bellissimi oggetti ornamentali: sono spesso infatti smaltati e decorati. La cottura con il tagine è molto lenta ma lascia gli alimenti morbidissimi e gustosi.

I veri tagine devono essere realizzati con questo particolare tegame, ma potete ovviare alla sua mancanza potete usare anche una pentola a pressione od una normale pentola in terracotta, compensando il minor gusto con abbondanza di spezie e accompagnandolo in tavola con un cous cous.

La ricetta che vi proponiamo oggi per sperimentare la cottura tipica del tagine è classica e semplice, tagine di manzo e piselli.

Una ricetta per tutti gli amanti della carne, la Tagliata di manzo al Whisky

Tutti gli appassionati della carne, non possono far a meno di conoscere la tagliata, succulenta bistecca di manzo che deve esser cotta al punto giusto, per mostrarsi fuori scura e rude ed internamente rosa e tenera.

La sua tenerezza è svelata proprio dal taglio che si fa a fine preparazione, per mettere in risalto la cottura al sangue e per poter far insinuare in modo migliore i sughetti di cottura o i condimenti con i quali si usa cuocere questo tipo di piatto.

La tagliata di manzo si può fare con differenti parti del manzo la più prelibata è quella fatta con il filetto, ma per la preparazione di questo piatto, si può usare anche lo scamone, un taglio ricavato dalla parte posteriore del bovino. Una volta adagiata sul piatto si condisce in vari modi, tra i più conosciuti l’accostamento con la rucola ed il grana padano, o con l’aceto balsamico. Noi vi proponiamo di provare la Tagliata di manzo al Whisky.

Salsicce di vitello al vino bianco, per un aperitivo in stile spagnolo

Scusate l’assenza di questi giorni, ma oltre lo stomaco, anche la mente vuole la sua parte! Ma non preoccupatevi, non sono stato egoista e nella mia breve vacanza ho pensato anche a voi, prendendo spunti qua e là di ricette ed idee stuzzicanti ed interessanti.

Arriviamo subito al sodo, gironzolando per la nostra splendida capitale, verso le otto di sera mi è capitato di imbattermi in un locale che serviva “piatti” in stile spagnolo. L’orario era quello giusto per un aperitivo, i piedi reclamavano una sosta, ed allora ho ceduto alla tentazione.

Entrando mi sono accorto immediatamente che non si trattava di veri e propri “piatti”, ma di piccole porzioni da stuzzicare accompagnandole con qualcosa da bere. Non chiamateli piatti e neanche stuzzichini, il loro vero nome è Tapas, direttamente dalla frenetica movida spagnola.