Ecco un classico della tradizione di Carnevale, ma non solo: gli strozzapreti con il ragù sono un piatto tipico della cucina emiliana e si caratterizzano per essere particolarmente gustosi.
Dato che si tratta di un piatto molto appetitoso con succulento ragù a base di salsicce, può essere servito come piatto per il martedì grasso, occasione durante la quale si servono in tavola piatti decisamente molto ricchi e calorici anche in vista della imminente Quaresima prima della Pasqua.
Oggi gnocchi di semolino, un primo piatto tipico della cucina laziale, appetitoso , ma poco calorico.
Il semolino in effetti rappresenta una specie di polenta che da preparato esattamente allo stesso modo: a differenza della polenta però è ancora più dolce.
La ricetta di oggi è quella degli gnocchi di semolino con prosciutto croccante, un piattono uno molto ricco che viene preparato anche con la mozzarella o in alternativa con un formaggio più saporito come ad esempio l’asiago.
Si chiama Amatricianae: Grandi Chef Italiani Insieme per Amatrice ed è il progetto editoriale benefico che ha coinvolto 33 chef stellati e promosso da ALMA La Scuola Internazionale di Cucina Italiana ed Edizioni Plan per finanziare la raccolta di fondi per la ricostruzione della città distrutta dal terremoto.
Fra le ricette, la versione dell’amatriciana a Modena secondo Massimo Bottura e servita La Franceschetta 58, il bistrot di Modena, per poter ricreare direttamente a casa la bontà di una grande classico della cucina italiana che viene servito da uno dei migliori chef internazionali.
Si chiamano gnocchi del Carnevale di Verona e tradizionalmente venivano preparati con la pastissada o stracotto di cavallo. Gli gnocchi nacquero nel 1531 quando furono distribuiti ai cittadini più poveri del quartiere di San Zeno per sedare una probabile rivolta a causa della carestia.
Preparati con pane, vino, burro, farina e formaggio sono diventati un piatto tradizionale che veniva preparato con la “pastissada de cavàl”, un gustoso spezzatino di carne di cavallo.
La pasta perfetta? Sono sufficienti pochi, semplici passi per poter realizzare la pasta perfetta al gusto e alla vista: basta seguire i consigli elargiti da Antonino Cannavacciuolo, chef del ristorante 2 stelle Michelin di Villa Crespi a Orta San Giulio nonché giudice di MasterChef.
I consigli arrivano da La cucina è emozione con Antonino, un format di videoricette con tanti diversi formati della pasta Voiello.
In ciascuno della ricetta, lo chef offre una serie di consigli preziosi per realizzare una pasta bella e buona.
Ecco i consigli recuperati dalle cinque videoricette.
Giovedì gnocchi, ma oggi li proponiamo in una versione un po’ alternativa rispetto al solito: negli gnocchi di pane cremosi con gli spinaci e la mozzarella, le patate dell’impasto vengono sostituite dal pane.
Potrete utilizzare del pane raffermo oppure se volere regalare un sapore più leggero ai vostri gnocchi potrete utilizzare il pane tradizionale che si usa nei tramezzini.
Il nome della ricetta, pasta saporita, lascia intendere che si tratti di un primo piatto leggero appetitoso e ricco di gusto: la pasta saporita di Marco Bianchi però è anche un primo piatto salutare che viene creato con un mix di incrementi benefici.
Perfetta quindi la pasta integrale, che sia corta o lunga, e che è ricca di fibre oltre al fatto di conferire maggiore sapore al vostro piatto.
Si chiamano fettuccine Alfredo e si tratta della ricetta di pasta già celebre in tutto in mondo, adorata dagli americani: vengono celebrate con il Fettuccine Alfredo Day che cade il 7 febbraio di ogni anno per ricordare che sono state preparate per la prima volta da Alfredo di Lelio nel 1914 nel ristorante Alfredo alla Scrofa, a Roma, in via della Scrofa.
Quando negli anni Venti le due star del cinema muto Mary Pickford e Douglas Fairbanks, assaggiarono le fettuccine in occasione del loro viaggio di nozze a Roma, ne rimasero folgorati e in men che non si dica la ricetta divenne apprezzatissima in America.
Arriva da Gianluca Nosari di Alice la ricetta della calamarata con baccalà e ceci, un classico fra i primi piatti di mare che vene rinnovato dalla presenza dei ceci. Versione ricca della classica calamarata di pesce, questa ricetta rappresenta un piatto unico che potrete preparare anche in occasione della domenica.
La calamarata è un formato di pasta tradizionale della cucina campana, è molto grande e si presta perfettamente per i condimenti a base di pesce.
Arriva dallo chef Stefano Di Gregorio per Conad la ricetta degli spaghetti con il pesto di cicocia, alternativa alla tradizionale pasta con il pesto genovese, a base di basilico o della rucola che spopola in questo periodo. Gli spaghetti con il pesto di cicoria sono veramente molto semplici da preparare e molto gustosi: potrete realizzarla quando avete disposizione la cicoria fresca.
Dovrete pulirla e poi sbollentare le foglie per qualche minuto.
Carbonara sì, ma rivisitata: la carbonara di carciofi firmata da Eataly è una ricetta sfiziosa che rivista la tradizionale carbonara, ennesima variante di una ricetta classica romana.
Per una ricetta del genere è perfetta la casa corta, i rigatoni oppure i paccheri che si amalgamano al meglio con il resto del condimento a base di pecorino, tuorli e carciofi.
Le tagliatelle fresche all’arancia sono un primo piatto leggero, ma gustoso: si tratta di una rivisitazione dei classici tagliolini al limone, dove la pasta fresca si arricchisce della freschezza degli agrumi in questo caso le arance bionde.
Piatto perfetto per l’inverno, le tagliatelle all’uovo sono un piatto adatto anche a qualche occasione importante visto che è un piatto raffinato ed elegante.
Pomodoro, grana e pecorino, aglio e olio: gli ingredienti per preparare gli spaghetti alla Corte d’Assise sono veramente pochi.
Si tratta di un primo piatto della zona calabrese, della zona ionica in particolare, semplice da preparare, ma molto appetitoso: per la ricetta sono semplicemente perfetti gli spaghetti, gli spaghettoni o le linguine, ma se preferite potrete scegliere la pasta corta in base ai vostri gusti.
Si chiamano fettuccine alla papalina: sono un piatto tradizionale della cucina italianala cui origine risale intorno agli anni Trenta.
Si dice infatti che il cardinale Eugenio Pacelli, a Roma poco prima di essere nominato papa Pio XII, chiese che gli fosse preparato un primo piatto originale e sfizioso, ma all’insegna dei sapori della cucina romana.
Questa l’origine delle fettuccine alla papalina, una sorta di variante leggera della classica carbonara romana che prevede il prosciutto crudo al posto della pancetta e la delicatezza del parmigiano al posto del pecorino dal sapore più forte.