Il Gazpacho, la zuppa fredda della Cucina Spagnola

Gazpacho

TEMPO: 30 minuti di preparazione + 1 ora e 30 minuti di riposo| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Visto che le giornate ancora lo permetto, ed il clima non è ancora così rigido da rendere le zuppe e le creme calde piatti particolarmente appetibili, vorrei proporvi una crema fredda tipica della Cucina Spagnola: il Gazpacho. Piatto della cucina popolare andalusa, il Gazpacho è un’ottima portata per iniziare una cena estiva. Leggendo la lista degli ingredienti del Gazpacho potrà sembrare un piatto con dei sapori forti e troppo decisi, per chi non è abituato a consumare aglio e cetrioli crudi, ma in realtà il Gazpacho è un piatto apprezzato da molti turisti ed è diventata una portata comune delle cucine dei locali delle diverse regioni spagnole.

Vi ricordo che per iniziare in modo corretto una cena in stile spagnolo, sulla vostra tavola non potranno mancare le fantastiche tapas e poi a seguire, dopo il Gazpacho, una robusta tortilla. Bene, adesso muoviamoci a suon di flamenco verso la cucina e iniziamo la preparazione del Gazpacho.

Ferragosto in compagnia con il cous cous vegetariano

Cous cous

TEMPO: 1 ora e 1/2| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


La prima parola che mi viene in mente quando penso penso al cous cous è convivialità. Già, perchè non c’è niente di più bello che sedersi a tavola di fronte ad un unico grande piatto ed attingere la propria porzione in armonia con gli altri. Troppo spesso al giorno d’oggi consumiamo i nostri pasti  velocemente, a volte neanche in casa, magari ad un freddo bancone. Quale occasione migliore che quella del ferragosto per riscoprire il piacere di stare a tavola in compagnia?

Il cous cous può essere un buon pretesto per riscoprire questo piacere. Quella di oggi è una ricetta vegetariana: prevede infatti tra le verdure le zucchine, le carote, i peperoni, e la cipolla, inoltre i ceci e le spezie. E’ un ottimo primo o piatto unico a seconda della quantità e del fatto che potreste aggiungere della carne di manzo o di pollo o straccetti. Allora augurandovi di passare uno splendido ferragosto, vi lascio questa ricetta, sperando che piaccia anche a voi.

L’ultima puntata delle Tapas, antipasti di verdure al sapore di Spagna

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Anche le tapas di verdure, come quelle al formaggio e uova, si avvicinano molto al nostro modo di concepire sia l’aperitivo fuori casa che l’antipasto prima di iniziare un pranzo o una cena tra amici. Anzi, possiamo dire che durante gli happy hour sono proprio le verdure a fare un richiamo alla tradizione culinaria italiana, cosa che le tapas rappresentano in tutta la loro totalità per la cucina tradizionale spagnola. Quante volte ci sarà capitato di mangiare una parmigiana di melanzane durante un aperitivo, io ne ho viste di molto carine, mono porzione, così come le cruditè vengono intinte negli intingoli e nelle salse che rappresentano una parte della nostra cucina, mi viene in mente ad esmpio la bagna caoda per il Piemonte o delle salse al pesto, per la Liguria.

Ma ritorniamo alle nostre tapas. Questo è il capitolo conclusivo del nostro excursus spagnolo, chiudiamo in bellezza con queste delizie in miniatura, colorate e saporite.

Peperoni piquillo ripieni

Ingredienti per 8 peperoni: 8 peperoni piquillo freschi (o altri peperoni allungati rossi e non piccanti), 6 pomodori secchi, 2 cucchiai di pinoli, 6 olive verdi, 300gr. di formaggio di capra, ½ cucchiaino di timo secco, 2 cucchiai di olio d’oliva.

Riscaldate bene il forno. Nel frattempo lavate i peperoni, sistemateli su una teglia oleata e poneteli in forno per una decina di minuti. Quando si formeranno le bolle, tirateli fuori e metteteli in una busta di plastica, chiudetela e teneteli da parte. Mettete i pomodori secchi in acqua tiepida per 10 minuti, tostate i pinoli senza olio, snocciolate le olive e tagliatele a cubetti, quindi sgocciolate i pomodori e tagliateli a dadini. Lavorate il formaggio con il timo e l’olio, poi aggiungete i pomodori, i pinoli e le olive. Scuotete la busta con i peperoni per facilitare la spellatura, poi prendeteli, spellateli, togliete il picciolo e da sopra eliminate i semi. Riempiteli con il composto di formaggio, disponete poi i peperoni su un piatto da portata e accompagnateli con pane fresco o focaccine.

Ricette semplici: noodles con verdure e gamberetti

noodles
TEMPO: 30 minuti | COSTO: medio-basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Oggi ancora un primo, ma questa volta ci spostiamo in ambito asiatico. Ho scoperto questo tipo di cucina troppo tardi, solo da qualche mese per la verità,  e adesso sto facendo di tutto per recuperare, come andare alla ricerca di introvabili ingredienti per riprodurre in casa qualche ricetta. Posso affermare che non sapevo che cosa mi stessi perdendo. Non è stato voluto comunque, è solo che quì in zona i ristoranti cinesi scarseggiano e per poter gustare questo tipo di cucina a volte è necessario dover sopportare 2 ore di macchina, il che non è molto comodo, diciamolo.

Tornando al piatto di oggi si tratta di un primo, forse un classico, magari banale per alcuni che avranno già avuto modo di assaggarlo, i noodles con verdure e gamberetti, niente di più appetitoso per me che adoro questo tipo di crostacei. Le verdure, zucchine, peperoni, cipolle, stanno sempre bene e la salsa di soia completa il tutto rendendo questi spaghetti gustosissimi, provate e mi saprete dire. Dimenticavo, per chi non lo sapesse il termine noodles indica appunto gli spaghetti di riso, molto utilizzati nella cucina orientale. Daltronde bisogna pur ingegnarsi nella vita e se l’unico modo di assaporare un piatto etnico è quello di prepararselo in casa, ben venga, accetto la sfida…

Itinerari golosi: Poilâne, la migliore panetteria di Parigi

Panificio PoilaneLa più famosa panetteria di Parigi? Ma Poilâne naturalmente! Vera e propria attrazione. In pratica un’istituzione per francesi e turisti. Pensavate per caso che esistessero solo baguettes e croissant per le strade lungo la Senna?

“Poilâne , la Boulangerie en ligne”

Andate a dare un’occhiata a questo panificio e rimarrete stupefatti. A Parigi, al 8 rue du Cherche-Midi, scoprirete entrerete nel piccolo e meravigiolo mondo di Poilâne , la piccola boulangerie di legno. Esposti in vetrina e sugli scaffali i vari tipi di paneche produce, pasticceria viennese, biscotti al burro… Per non parlare delle marmellate, dolci e pan pepato. Non manca proprio niente in questa piccola bottega parigina dal sapore artigianale, propone anche una vasta gamma di accessori come coltelli, portapane, portabiscotti, libri di ricette, oggetti e le sculture di pane. Venduto tagliato a fette grandi e consegnato in grandi buste trasparenti con Poilâne stampato a caratteri calligrafici.

Il pane è fatto di quattro ingredienti: acqua, farina, sale, lievito. Ma alla Boulangerie en ligne Poilâne sanno fare di più.

Per chi è appasionato di pane, l’arte del panificare e di ambienti che trasmettono calore e tradizione, è una meta da non perdere! Per chi alla ricerca dei migliori ingredienti e delle migliori tecniche di produzione. Vincente è sicuramente la combinazione delle vecchie e sane tradizioni, con le nuove tecniche di di produzione del pane: forno a legna, migliori varietà di frumento, ricerca e sperimentazione.
Poilâne dispone solo di una piccola gamma di pane tradizionale,  allo scopo di garantire la qualità. Ogni pane è stato sviluppato e perfezionato per soddisfare uno uso specifico, un particolare sapore e gusto.Per Lionel Poilâne, la qualità è più importante della quantità.

Barcellona e la calçotada popular

calçotada popular

TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Barcellona e il cibo di strada. Questa città riesce ogni volta ad elargire momenti preziosi! Basta lasciarsi andare, abbandonarsi al fluire delle sue strade e stradine, rinunciando al concetto di vacanza super-organizzata e dedicandosi amabilmente al dolce peregrinare. Quindi per una volta lasciate a casa la vostra guida o l’agenda colma di indirizzi, indicazioni e suggerimenti per raggiungere i migliori ristorantini che la città vi propone, sbarazzatevi di preconcetti e tutte le nozioni culinarie che con gli anni avete appreso e arrendetevi al fato: siete a Barcellona! Dietro ogni angolo ci sarà sicuramente qualcosa di interessante da soprire!

Seguendo il proprio naso, affinando intuito e sesto senso gastronomico, è facile imbattersi in situazioni come questa. Barcellona è una città fatta di tradizione e di innovazione. Il beato girovagare mi ha portato a scoprire la famigerata calçotada popular, una delle tradizioni più diffuse e famose in tutta la catalogna.

Cultura popolare, arte del mangiare in strada e Nostra Signora la Cipolla. Ecco gli ingredienti per una riuscitissima calçotada popular.

Ma in concreto di che si tratta? Stiamo trattando di cipolle alla brace e una ottima salsina di pomodoro. Vi sembra poco? Beh, continuate a leggere e rimarrete sorpresi da questa inebriante grigliata vegetariana, e capirete perchè è così famosa in spagna.

La cottura a vapore: direttamente dalla Cina i Baozi

Baozi

 

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Oggi parliamo di cucina cinese, una cucina che ho scoperto relativamente da poco ma che mi ha subito conquistata. In particolare oggi ci concentriamo sui baozi. Si tratta di panini tondi di pasta lievitata e cotta al vapore dai diversi ripieni: sia a base di carne che a base di verdure. In Cina vengono mangiati sia ai pasti che a colazione. Gli ingredienti sono facilmente reperibili, quindi nulla vi impedisce di provarli subito. Costituiscono un piatto sano: la cottura a vapore permette una cucina magra, facilmente digeribile e nutriente.

Il metodo di cottura utilizzato nella preparazione di questi panini costituisce un aspetto interessante della cucina cinese. Rappresenta infatti la tecnica di cottura alternativa a quella in bianco. Viene provocata dal vapore ottenuto grazie all’evaporazione di un liquido posto in un recipiente sottostante, di solito si utilizza semplice acqua o con l’aggiunta di qualche aroma Questi panini in particolare vengono cotti posizionandoli su un cestello di bambù posto sopra una pentola con dell’acqua in ebollizione e vengono adagiati su una foglia di cavolo (o in mancanza di lattuga). Ma in commercio si trovano anche le pentole a pressione e le vaporiere. Il procedimento che ho utilizzato deriva dall’assemblaggio di diverse ricette trovate sul web.

Un po’ di cucina francese: Beignets d’aubergines (Frittelle di melanzane)

beignets-daubergines

TEMPO: 1o minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Solo raramente su ginger avete incontrato ricette che richiedono una certa difficoltà di preparazione: nella maggior parte dei casi, l’appassionato avrà trovato facilissimo cimentarsi con insolite pietanze ed aromi misteriosi, provenienti da «altre» zone geografiche, ed oltretutto avrà trovato stimolanti alternative al solito menù quotidiano. I beignets d’aubergines rientrano nella cosiddetta cucina «povera», ma con questo termine non indichiamo di certo cibi carenti di sapori o fragranza: anzi, il contrario. La definizione giusta potrebbe essere quella di una serie di ricette (quasi in «stile») che possono essere ottenute e concretizzate tramite il ricorso a componenti tutt’altro che di élite culinaria, a preparazioni niente affatto sofisticate e complesse, in una parola affidate per la quasi totalità ad ingredienti «naturali». Nei grandi mercati di Marsiglia e Tolone vi sono sempre uno o due banchi che vendono cibi cotti, come socco e panisse (differenti tipi di frittelle fatte con il semolino o la farina di mais), piccoli patè di alici e questi beignets, caldi e fumanti.

Prepariamo il Kebab: le magnifiche ricette dell’Antico Oriente

kebab

TEMPO: 2 ora e 45 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La ricetta qui presentata è il frutto di una ricerca che prende in considerazione i sapori, le misteriose alchimie e le sanguigne invenzioni della cucina mediterranea, aiutandoci nella stupefacente scoperta di un panorama culinario assolutamente inso­spettabile; grande risalto viene dato naturalmente alla carne, in un lungo viaggio che parte dall’Italia e arriva fino al Marocco!

Pensavate che non si potesse preparare il kebab anche da noi? Niente di più sbagliato; seguite la ricetta che sto per darvi e sarete pronti ad immergervi nelle misteriose atmosfere speziate dell’Antico Oriente.

Cucina egiziana: Tahina Salad ovvero crema salata

tahina-salad

TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

La «Sella di vitello alla Principe Orloff» perde colpi davanti al pollo alle mandorle? No, non si può parlare né di «serie B», né di confronti improponi­bili: se l’Oriente è in parte uscito dalla propria emarginazione, la naturale conseguenza è che anche la sua tradizione gastronomica tende ad uscire dai suoi confini naturali, e che quanto meno il mondo occidentale è portato ad assuefarsi ad essa, per curiosità come per effettivo apprezzamento. D’altronde non illudiamoci: ogni palato è figlio del proprio habitat, e, per dirla con una frase fatta, i gusti sono gusti. Semmai, vale la pena di evidenziare il tentativo effettuato in questi post: quello di «rileggere» la cucina europea attraverso un suo «mondo» interdipendente ma autonomo al tempo stesso, cioè quella vasta «area» geografica che porta il nome di Bacino del Mediterraneo. La ricetta che vi presento oggi si chiama tahina salad ovvero la crema salata, è una ricetta egiziana che ho provato personalmente durante un soggiorno estivo; sono riuscita poi a rimediare la ricetta e quest’oggi ve la ripropongo! Chiamata anche la maionese orientale, è largamente utilizzata per condire verdure grigliate, carni e pesci arrostiti. La pasta tahina, untuosa di color crema, si ottiene macinando i semini di sesamo chiaro. 

Sognando le vacanze con le tartellette delle Baleari

tartellette delle baleari

 

TEMPO: 60 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Di questi tempi è naturale cominciare a pensare alle vacanze. Personalmente la mia vacanza ideale la immagino al mare, magari distesa sulla spiaggia di una delle isole Baleari.

Le Baleari sono conosciute come le isole dell’eterna primavera. Il clima è mite e tipicamente mediterraneo con una media delle temperature estive intorno ai 27°. Temperature che permettono sia di godersi il mare e la spiaggia senza soffrire troppo il caldo ma anche di visitare le bellezze delle cittadine isolane. Ecco perchè potrebbero costituire una meta di viaggio ideale.

Oggi vi propongo queste tartellette soprannominate delle Baleari appunto perchè richiamano i sapori autentici di queste isole. Accompagnate da una spremuta di arancia fresca, non solo costituiscono un’ottima colazione, ma vi catapultano nell’atmosfera vacanziera. Provare per credere.