Bocconcini di vitello in umido, nobile tradizione popolare

Con il nome bocconcini, in cucina, si indicano generalmente delle piccole porzioni che possono esser mangiate in un unico boccone. Questo termine è usato molte volte nei ristoranti per insignire un’aria più altolocata al popolarissimo spezzatino.

Come si dice, noblesse oblie, gli obblighi della nobiltà! Comunque, a parer mio quando si tratta di pietanze, le differenze di classi si annullano, attorno alla tavola siamo tutti uguali, come sempre del resto, e forse bisognerebbe ricordarlo a qualcheduno che cammina per strada con la punta del naso rivolta all’insù.

Ma non è di questo che volevo parlarvi, torniamo al nostro argomento preferito, la cucina! A voi oggi una ricettina, che veloce, di certo non posso definire, ma gustosissima e molto tradizionale nelle sue mille varianti, lo Spezzatino o Bocconcini di vitello in umido.

Le virtù della cipolla

La cipolla è originaria dell’Asia dove era molto apprezzata dagli Egiziani che la raffigurarono persino nelle loro tombe, e fu introdotta in Europa dai Greci.Trattasi di una pianta biennale che il primo anno immagazzina nel bulbo le sostanze nutritive per utilizzarle poi, l’anno successivo, per lo sviluppo dell’asse fiorale. Esistono diverse varietà di cipolle: alcune si raccolgono in primavera ed altre nel periodo autunno-invernale; possono variare per la forma, per il colore (giallo-paglierino, rosso e bianco), per la dimensione del bulbo e per il sapore. Per conservarle è consigliabile tenerle in un ambiente fresco ed al buio (non in frigorifero).

Le cipolle non sono soltanto un condimento, si prestano anche ad ottime preparazioni che sono dei veri e propri piatti molto saporiti. Se volete rendere le cipolle meno acri e più digeribili, immergetele già affettate nell’acqua o aggiungendo un po’ di zucchero durante la cottura. Consumate cotte, infatti, le cipolle conservano in gran parte alcune delle loro proprietà; sono però controindicate, specialmente se crude, per chi soffre di iperacidità e di ulcera gastrica.

La cipolla possiede molte virtù benefiche: l’azione antibiotica del suo succo, applicato esternamente, è stata dimostrata su vari batteri cause di infezioni della pelle; è espettorante, dato che lo sciroppo di cipolla con un po’ di miele è un rimedio ideale per le affezioni respiratorie, mentre il brodo di cipolla decongestiona la faringe ed è molto utile in caso di tonsillite. Ha anche valore d’ipotensore, diuretico, depurativo: si consiglia a chi soffre di trombosi perché fluidifica il sangue e ne facilita la circolazione. E’ vermifuga ed ipoglicemizzante: abbassa cioè il livello di glucosio nel sangue permettendo di ridurre le dosi di insulina o di farmaci specifici.

Biryani d’agnello, dalla cucina indiana un piatto unico ricco e sostanzioso

Biryani d’agnello, dalla cucina indiana un piatto unico ricco e sostanzioso

In India la mucca è un animale sacro e non può essere mangiato; in compenso nella loro cucina numerose ricette contemplano la carne d’agnello. Una di queste è il biryani, una specie di curry ma un poco più asciutto, in cui il riso accompagna la carne e le verdure. E’ un piatto diffusissimo in India, ma anche in Bangladesh e Pakistan ed il suo nome deriva dalla lingua persiana in cui “beryan” significava fritto o tostato.

Esistono diversi tipi di biryani, da quello vegetariano a quello che contempla l’uso della carne di pollo al posto dell’agnello. La ricetta che vi presentiamo noi di Ginger è quella del classico biryani con l’agnello, che poi potrete tanquillamente modificare a vostra fantasia. I piatti unici della cucina indiana vanno bene anche per mantenere la linea nonostante quello che si può pensare, perchè l’abbondanza di spezie favorisce la digestione e poi perchè un piatto unico sazia subito.

BIRYANI DI AGNELLO (Ingredienti per 4 persone)

L’Insalata di riso integrale con fagioli, un piatto fresco e colorato

Iniziano le giornate di sole, il teporino della primavera e i primi sintomi del caldo! La voglia di mangiare piatti caldi diminuisce, così come la voglia di passare molto tempo in cucina. Così siamo alla ricerca di ricette fresche e rapide da cucinare, che allo stesso tempo siano gustose e nuove.

Ebbene, cosa c’è di meglio di una bella insalata di riso? Facile da preparare, da mangiare fredda e con il vantaggio che se ne facciamo in abbondanza ci assicuriamo il pasto anche per il giorno a venire. Una mia personale variante alla classica insalata di riso è l’ Insalata di riso integrale con fagioli.

Insalata di riso integrale con fagioli (ingredienti per 4 persone)
  • 300gr di riso integrale
  • 100gr di fagioli rossi Kidney
  • 100gr di fagioli Cannellini
  • 8 pomodorini Pachino
  • 1 carota media
  • 1 cipolla
  • qualche foglia di basilico
  • olio extravergine d’oliva
  • sale e pepe

La Cina in cucina: tagliatelle dei dieci tesori

In Cina esistono tre tipi principali di pasta: alla farina di frumento -con o senza uova-, al riso ed alla soia. Queste tagliatelle dei dieci tesori, per la sapiente combinazione dei differenti sapori, sono un esempio di quella ricerca dell’equilibrio e dell’armonia attraverso i contrasti, tipici della gastronomia cinese.

Per preparare questa ricetta in cui la carne viene cotta molto velocemente, è preferibile scegliere dei tagli molto teneri e non fibrosi, come il filetto oppure il roast beef. Per avere un sapore più ricco possiamo inoltre sostituire il manzo con la carne d’agnello. Per i fagiolini, essendo fuori stagione, è preferibile usare quelli surgelati, oppure altre verdure, come zucchine, cimette di cavolfiore o broccoletti.

Questo piatto, nominalmente considerato un primo, rappresenta in realtà un perfetto piatto unico, adatto ad un pasto di mezzogiorno o ad una cena leggera, e può anche costituire un’originale alternativa alla spaghettata di mezzanotte!

Fagottini di pollo alle verdure, il pollo con fantasia

La carne di pollo e la carne bianca in genere sono un ottima alternativa alla carne rossa, ma non è sempre facile riuscire a trovare dei modi fantasiosi ed alternativi alle classiche preparazioni per cucinare il simpatico volatile!

La carne di pollo, se priva della pelle, è molto più magra rispetto a quella bovina, ed è proprio per questo motivo che viene spesso suggerita nelle diete. Ma la mancanza di grasso, ne determina anche un sapore più delicato e meno saporito. Come renderl a più gustosa? Semplice, con la giusta ricetta.

Di ricette per cucinare il pollo, ve ne abbiamo già fornite alcune, ma siamo generosi e ve ne regaliamo un’ altra, non molto complicata da realizzare e divertente: Fagottini di pollo alle verdure

Spiedini al Primosale, un formaggio tutto da scoprire

Esistono numerosissime varietà di formaggi, che variano per tipo di lavorazione, per contenuto di grassi, per il tipo di fermentazione e per il tipo di batteri che la portano avanti. L’elemento principale, che conferisce oltre al sapore, a cui contribuisce anche la lavorazione e la stagionatura, i principi nutritivi è il latte.

Formaggi prodotti con latte di pecora o di capra sono caratterizzati da sapori più forti ed intensi, mentre quelli prodotti da latte di vacca sono generalmente più delicati. Il formaggio di cui parliamo oggi, può essere di capra o di pecora, ed il suo caratteristico nome e le sue qualità sono legate alla procedura di preparazione.

Parliamo del Primosale, un formaggio fresco che deve il suo nome al fatto che, una volta prodotto il formaggio, le forme subiscono una sola salatura, la prima appunto. La salatura delle forme di formaggio è l’operazione che permette di conservarle e farle stagionare, proteggendole da agenti esterni che potrebbero alterare o deteriorare l’alimento. Il primosale è quindi un formaggio che può esser consumato poco tempo dopo esser stato fatto, al contrario di altri formaggi, che necessitano di lunghi mesi si stagionatura.

Un menù veloce per ospiti dell’ultimo minuto

Un menù veloce per ospiti dell’ultimo minuto

Quante volte sarà capitato anche a voi di avere ospiti a cena e saperlo all’ultimo minuto? In questi casi abbiamo poco tempo per decidere il menù ed ancora meno per prepararlo e nonostante tutto vogliamo comunque fare bella figura in cucina. Come fare allora?

Innanzitutto levatevi dalla testa che più una ricetta è complicata più sarà buona e colpirà i vostri ospiti: non è vero. Alcune tra le ricette più semplici in assoluto sono tra le più gustose. Un esempio? Gli spaghetti cacio e pepe, ricetta tipica della cucina romanesca, pronti in 5 minuti più il tempo di cottura della pasta: veloci e decisamente intramontabili!

In alternativa come primo potreste preparare una lasagna, classica o di verdure, o una pasta al gratin, altrettanto gustose e che possono essere preparate in anticipo e cuocere mentre voi vi dedicate alla seconda portata. Potete risparmiare anche più tempo se usate il microonde, poichè i tempi di cottura vanno praticamente dimezzati.

Per il secondo potete usare gli ingredienti che avete in frigo o in congelatore e metterli insieme con creatività: un hamburger di patate con cotto o delle polpette preparate con il merluzzo Findus, da accompagnare con una bella insalata.

Il pesto alla menta, migliorare la perfezione

Della menta abbiamo già parlato in passato, del mito e delle sue proprietà culinarie e non, ma dovete sapere che la menta è una delle erbe tipiche della cucina Mediterranea, e quindi, non possiamo fare a meno di parlarne nuovamente, per scoprire in quale altro modo può essere usata in cucina.

Le varietà di menta che vengono più usate per scopi alimentari sono: la menta verde, la mentuccia, e la menta piperita. Non so se avete notato che trovare la menta al mercato è più difficile che reperire altre erbe odorose, questo, perché la menta è una piantina più delicata, e che cresce meno rapidamente delle altre piante di aromi.

Certo, direte voi, si può sempre usare la menta essiccata. Si, ma l’aroma? Nella menta essiccata l’aroma è fortemente ridotto. Peccato, e pensare che la menta è una pianta spontanea che arricchisce la preparazione di molti piatti della nostra cucina! Dovremmo fare come suggeriva un nostro amico, coltivarne una piantina in casa.

La ricetta del pollo al curry: India ma non troppo

Le Spezie di vari tipi, profumi ed odori di ogni genere, mi fanno pensare all’India. Forse sarà perché collego sempre l’incenso, ed il suo caratteristico profumo alle divinità indiane, o perché l’odore pungente delle miscele della curcuma, del cumino, del coriandolo e dei spettacolari masala, mi ricordano un ristorantino indiano che ho frequentato per lungo tempo.
Sta di fatto che ogni tanto gironzolando per le vie della città, mi imbatto nei profumi emanati dalle friggitorie indiane, che spargono tra gli stretti vicoli del centro vapori all’aroma di spezie dal sapore esotico. Un aroma che prevale su tutti, è quello del curry (o meglio, di quello che in occidente intendiamo come tale, e che probabilmente è uno stretto parente proprio del Garam Masala).

Magica polverina color ambra, ingrediente fondamentale della cucina indiana, miscela di erbe aromatiche dal potere afrodisiaco, il curry, sembra esser nato per condire il pollo e la carne ovina, le usanze religiose indiane, infatti, se non direttamente vegetariane, vietano il consumo di carne di vacca, ed della carne di suino. Ma la cultura indiana che trabocca di colori e odori, sa inventare miscele sempre nuove per poter variare i sapori delle carni, dando vita a piatti calorici, raffinati e tentatori.

La Cina in cucina: involtini primavera (parte I)

Tipica preparazione della cucina cantonese, gli involtini primavera vengono consumati come prima colazione o in qualunque momento della giornata. Fanno parte dei dim sum, letteralmente “metti un puntino sul cuore” o “rompidigiuno”, che vengono preparati anche dagli ambulanti lungo le strade.

Fra gli ingredienti degli involtini primavera troviamo i germogli di soia e quelli di bambù. Per quanto riguarda i primi possiamo utilizzarli sia freschi, da scottare in acqua bollente, sia reperire al supermercato quelli in scatola, che non alterano il sapore della preparazione.

I germogli di bambù, invece, conservati al naturale in lattina, sono in vendita nei negozi di prodotti alimentari. Si possono acquistare anche le punte di germogli, molto tenere e pregiate, indicate per i piatti di verdure miste: vanno sempre sciacquati in acqua calda prima di venire cucinati.

Stagione di asparagi, cuciniamo gli Spaghetti con asparagi e mandorle

L’occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire! Da qualche giorno, gli asparagi mi seguono nel corso di tutta la giornata. Qualche giorno fa ho parlato di loro in una news, ed in questi giorni, dovunque mi giro non vedo che asparagi.

Ovvio, direte voi, gli asparagi si trovano proprio in questo periodo dell’anno. Giusto! Infatti ho deciso di cogliere al volo il suggerimento datomi dal fato, ed acquistare un bel mazzetto di asparagi freschi.

Ma al momento di cucinarli, dubbi e perplessità! Le lasagne agli asparagi le avevo fatte poco tempo prima, l’insalata con le punte di asparagi anche, la frittatina, la mangio sempre. Cosa fare? Ma si, quella ricettinna che avevo letto tempo fa e che ho conservato da qualche parte in giro per la casa.
Eccola: Spaghetti con asparagi e mandorle

Le acciughe, tra miseria e nobiltà

Il pesce azzurro è stato considerato per lungo tempo, un pesce poco “nobile” e veniva quasi denigrato perchè era considerato il pesce dei poveri. Quanto si può sbagliare, certe volte, solo per dei preconcetti!

Oggi che i prezzi sono saliti alle stelle e che la spesa è sempre più salata, il pesce azzurro, che è tra il pesce più economico che si trova nei mercati, perché molto abbondante nei nostri mari, torna ad esser apprezzato e gli chef inventano sempre nuove ricette per cucinarlo.

Tra i diversi tipi di pesce azzurro, uno molto comune e che si trova tutto l’anno sui banconi delle pescherie è l’acciuga o alice, quel piccolo pescetto che da sempre ha nutrito famiglie intere di pescatori. Vediamo un po’ come possiamo cucinarlo oggi!

Le scaloppine al limone

Non è la priva volta che parliamo di scaloppine, ma visto che esistono tante ricette differenti per preparare questo taglio di carne, perché non approfittarne per conoscerne quante più è possibile?

Le scaloppine, tra le altre cose, sono tra i piatti più gustosi e semplici da preparare, che troviamo tra le ricette della cucina italiana. Piccole ed invitanti, accompagnate dal loro particolare sughetto, sono sempre apprezzate da tutti i commensali, esclusi, ovviamente, i nostri cari amici vegetariani.

In precedenza vi abbiamo proposto le ricette delle scaloppine al marsala e delle scaloppine all’arancia e pistacchio, oggi, visto che ci avviciniamo, anche se lentamente, all’estate, parliamo di una ricetta più fresca, in cui il sapore predominante è dato sempre da un agrume, il limone: le Scaloppine al limone.
Il limone grazie alla sua acidità, aiuta a dare freschezza al piatto ed ad attutire il grasso della carne, rendendo questo tipo di scaloppine un buon piatto anche per le giornate estive.